Maria Bricca: differenze tra le versioni
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A ricordarla oggi ci sono numerose vie a Torino e dintorni, una casa di riposo, la sua abitazione ancora conservata sulla quale è stata disposta una lapide (1906), un monumento bronzeo e un film andato purtroppo perduto (1911). |
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Nel 2010/2011, è stato inoltre realizzato un cortometraggio<ref>{{Cita pubblicazione|titolo = |accesso = 2015-06-06|url = https://www.youtube.com/watch?v=uBsuvhxOhco}}</ref> della durata di 33 minuti dal titolo: Pianezza 1706 - Maria Bricca. |
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Il cortometraggio è stato presentato a giugno 2011. |
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Versione delle 18:28, 4 gen 2018
Maria Bricca (Pianezza, 2 dicembre 1684 – Pianezza, 23 dicembre 1733) è stata una cuoca italiana, riconosciuta come eroina per il contributo dato al Ducato di Savoia durante l'assedio di Torino del 1706.
Biografia
Maria Bricca nasce Maria Chiaberge. È figlia di Giuseppe Chiaberge (o Ciaberge) e di Francesca Genova. Quando i soldati francesi occuparono e saccheggiarono Pianezza, nel 1693, aveva poco più di otto anni.
Nel 1705, il giorno 8 febbraio, sposa Valentino Bricco (o Brico). Lei ha ventun'anni, lui ha venti anni più di lei. Lui è vedovo e con quattro figli. Da allora viene chiamata Maria Bricca[1].
Rimane presto incinta e partorisce il 16 giugno del 1706 il primo figlio, Giuseppe Domenico.
Muore a 49 anni dopo una vita trascorsa come popolana. Il marito muore un anno dopo.
Durante l'Assedio
L'obiettivo del principe Eugenio di Savoia era quello di liberare il castello di Pianezza dalle truppe francesi. Si sarebbe trattato di un importantissimo successo strategico in quanto i francesi sarebbero poi stati costretti a combattere con le munizioni razionate.
Il principe, venuto a conoscenza del fatto che Maria Bricca viveva in una casa vicina al castello, che vi aveva lavorato e che conosceva un passaggio segreto per accedervi, decise, di concerto con Vittorio Amedeo II di Savoia, di inviare Leopoldo I di Anhalt-Dessau al comando di un numeroso gruppo di Granatieri di Brandeburgo e di soldati sabaudi per prendere la fortezza.
Nella notte fra il 5 settembre e il 6 settembre del 1706, guidato da Maria Bricca, il gruppo, passata la Dora Riparia, attraversa il guado nei pressi della Pieve di san Pietro, percorre la galleria, oggi detta di Maria Bricca, sale la scala a chiocciola in pietra situata ancora oggi al termine del passaggio ed irrompe nel salone delle feste. Molti francesi vennero uccisi sul posto, altrettanti presi come prigionieri e anche il bottino fu notevole[2].
Grazie anche alla posizione raggiunta, la mattina dopo l'armata austro-piemontese prese alle spalle i francesi alle porte di Torino e li travolse costringedoli ad una fuga precipitosa verso Pinerolo e poi in Francia. Le perdite dei francesi furono ingenti e il 7 settembre Torino venne liberata.
La realtà e la leggenda
Benché l'apporto di Maria Bricca si sia probabilmente limitato alle semplici indicazioni sul percorso da seguire, il suo contributo fu fondamentale.
Esistono differenti narrazioni dell'episodio, in cui Maria Bricca svolge di volta in volta un ruolo più o meno principale, ci sono ad esempio alcune fonti che narrano che spiegò in persona al principe Eugenio come accedere al Salone delle Feste. Nonostante ciò il suo ruolo nella presa del castello di Pianezza è un fatto storicamente accertato.
In ricordo dell'azione, il Duca Vittorio Amedeo II commissionò la costruzione della Basilica di Superga all'interno della quale è esposta la nota tela del Gonin che rappresenta Maria Bricca che brandisce un'ascia mentre, alla testa dei granatieri, irrompe nel salone illuminato[3].
Oltre a questa opera, esiste una rappresentazione bronzea posta durante il bicentenario (1906) ed una colonna all'entrata della Galleria.
A ricordarla oggi ci sono numerose vie a Torino e dintorni, una casa di riposo, la sua abitazione ancora conservata sulla quale è stata disposta una lapide (1906), un monumento bronzeo e un film andato purtroppo perduto (1911).
Nel 2010/2011, è stato inoltre realizzato un cortometraggio[4] della durata di 33 minuti dal titolo: Pianezza 1706 - Maria Bricca.
Il cortometraggio è frutto di una produzione indipendente (FVM-QuatB[5]) specializzata in produzioni low cost, che ha saputo valorizzare le risorse del territorio, come le associazioni culturali (Palio Dij Semna Sal), i gruppi storici (Granatieri Brandeburghesi, Ass. Pietro Micca, ecc), le aziende e le istituzioni (Comune di Pianezza, Comune di Novalesa, Parco Regionale La Mandria), al fine di riuscire a produrre un cortometraggio con risorse economiche limitatissime.
Il cortometraggio è stato presentato a giugno 2011.
Note
- ^ Granatieri Brandeburghesi: Maria Bricca, su granatieri.altervista.org, La Voce della Dora, 01-01-2006. URL consultato il 04-06-2010.
- ^ Guida Turistica, su comune.pianezza.to.it, Comune di Pianezza. URL consultato il 04-06-2010.
- ^ Granatieri Brandeburghesi: La Fazione di Pianezza, su granatieribrandeburghesi.org, Granatieri Brandeburghesi. URL consultato il 04-06-2010.
- ^ https://www.youtube.com/watch?v=uBsuvhxOhco. URL consultato il 6 giugno 2015.
- ^ FVM - QuatB, su fvmquatb.com, FVM. URL consultato il 02-01-2013.