Michelangelo La Barbera: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Etichette: Annullato Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Nessun oggetto della modifica
Etichette: Annullato Modifica da mobile Modifica da web per mobile Link a pagina di disambiguazione
Riga 21: Riga 21:
== Detenzione e sentenze ==
== Detenzione e sentenze ==
La Barbera fu arrestato il 4 dicembre [[1994]]<ref>https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/12/04/ore-il-superboss-finisce-in-manette.html?ref=search</ref> dopo 8 mesi di latitanza ed è stato condannato a 3 ergastoli di carcere duro in base all'[[Articolo 41-bis|articolo 41 bis]] per i seguenti reati delittuosi:
La Barbera fu arrestato il 4 dicembre [[1994]]<ref>https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/12/04/ore-il-superboss-finisce-in-manette.html?ref=search</ref> dopo 8 mesi di latitanza ed è stato condannato a 3 ergastoli di carcere duro in base all'[[Articolo 41-bis|articolo 41 bis]] per i seguenti reati delittuosi:
* Nel 1997, La Barbera venne condannato all'ergastolo nel processo per la strage di Capaci, insieme con i boss Salvatore Riina, Bernardo Provenzano, Pietro Aglieri, Bernardo Brusca, Giuseppe Calò, Raffaele Ganci, Nenè Geraci, Benedetto Spera, Nitto Santapaola, Salvatore Montalto, Giuseppe Graviano e Matteo Motisi.<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/09/27/strage-di-capaci-24-ergastoli.html?ref=search STRAGE DI CAPACI, 24 ERGASTOLI - La Repubblica.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.fondazionefalcone.it/a_documenti/c_ergast.htm Sentenza Strage - CONDANNE ALL'ERGASTOLO<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130613062857/http://www.fondazionefalcone.it/a_documenti/c_ergast.htm|data=13 giugno 2013}}</ref>
* Nel [[1997]], La Barbera venne condannato all'ergastolo nel processo per la [[strage di Capaci]], insieme con i boss [[Salvatore Riina]], [[Bernardo Provenzano]], [[Pietro Aglieri]], [[Bernardo Brusca]], [[Giuseppe Calò]], [[Raffaele Ganci]], [[Nenè Geraci]], [[Benedetto Spera]], [[Nitto Santapaola]], [[Salvatore Montalto]], [[Giuseppe Graviano]] e [[Clan Motisi|Matteo Motisi]].<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/09/27/strage-di-capaci-24-ergastoli.html?ref=search STRAGE DI CAPACI, 24 ERGASTOLI - La Repubblica.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.fondazionefalcone.it/a_documenti/c_ergast.htm Sentenza Strage - CONDANNE ALL'ERGASTOLO<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130613062857/http://www.fondazionefalcone.it/a_documenti/c_ergast.htm|data=13 giugno 2013}}</ref>
* Nel 1998, La Barbera subì l'altro ergastolo per l'omicidio Lima con i boss Salvatore Riina, Francesco Madonia, Bernardo Brusca, Pippo Calò, Salvatore Montalto e il figlio Giuseppe, Salvatore Buscemi, Nenè Geraci, Raffaele Ganci, Antonino Giuffrè, Salvatore Biondino, Simone Scalici e Salvatore Biondo.<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1998/luglio/16/Processo_Lima_ergastoli_padrini_Cosa_co_0_980716632.shtml Processo Lima: 18 ergastoli ai padrini di Cosa Nostra] Corriere della Sera, 16 luglio 1998</ref>
* Nel [[1998]], La Barbera subì l'altro ergastolo per l'omicidio Lima con i boss [[Salvatore Riina]], [[Francesco Madonia]], [[Bernardo Brusca]], [[Giuseppe Calò|Pippo Calò]], [[Salvatore Montalto]] e il figlio [[Giuseppe Montalto (mafioso)|Giuseppe]], [[Salvatore Buscemi]], [[Nenè Geraci]], [[Raffaele Ganci]], [[Antonino Giuffrè]], [[Salvatore Biondino]], [[Simone Scalici]] e [[Salvatore Biondo]].<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1998/luglio/16/Processo_Lima_ergastoli_padrini_Cosa_co_0_980716632.shtml Processo Lima: 18 ergastoli ai padrini di Cosa Nostra] Corriere della Sera, 16 luglio 1998</ref>
* Nel 1999 a La Barbera fu comminato l'ergastolo nel processo per la strage di via D'Amelio; insieme a lui furono condannati alla stessa pena i boss Giuseppe "Piddu" Madonia, Nitto Santapaola, Giuseppe Calò, Giuseppe Farinella, Raffaele Ganci, Antonino Giuffrè, Filippo Graviano, Bernardo Provenzano, Salvatore Montalto e il figlio Giuseppe, Salvatore Biondo, Cristoforo Cannella, Domenico Ganci e Stefano Ganci.<ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/online/cronaca/borsellino/borsellino/borsellino.html|titolo=la Repubblica/cronaca: Omicidio Borsellino pioggia di ergastoli|sito=Repubblica.it|data=9 dicembre 1999|lingua=it|accesso=13 maggio 2021}}</ref>
* Nel [[1999]] a La Barbera fu comminato l'ergastolo nel processo per la [[strage di via D'Amelio]]; insieme a lui furono condannati alla stessa pena i boss [[Giuseppe Madonia (1946)|Giuseppe "Piddu" Madonia]], [[Nitto Santapaola]], [[Giuseppe Calò]], [[Giuseppe Farinella]], [[Raffaele Ganci]], [[Antonino Giuffrè]], [[Filippo Graviano]], [[Bernardo Provenzano]], [[Salvatore Montalto]] e il figlio [[Giuseppe Montalto (mafioso)|Giuseppe]], [[Salvatore Biondo]], [[Cristoforo Cannella]], [[Domenico Ganci]] e [[Stefano Ganci]].<ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/online/cronaca/borsellino/borsellino/borsellino.html|titolo=la Repubblica/cronaca: Omicidio Borsellino pioggia di ergastoli|sito=Repubblica.it|data=9 dicembre 1999|lingua=it|accesso=13 maggio 2021}}</ref>


=== Assoluzioni ===
=== Assoluzioni ===

Versione delle 01:21, 1 mar 2023

Michelangelo La Barbera (Palermo, 10 settembre 1943) è un mafioso italiano, membro della "Commissione provinciale" di Cosa Nostra.

Biografia

Affiliato alla cosca di Boccadifalco ed era inizialmente alleato dei boss Stefano Bontate e Salvatore Inzerillo, ma si schierò con i corleonesi nella seconda guerra di mafia insieme al cugino Salvatore Buscemi uccidendo con le modalità della lupara bianca Calogero Di Maggio e Santo Inzerillo (rispettivamente zio e fratello del boss Salvatore).[senza fonte]

Dopo la condanna del cugino, La Barbera divenne capo della cosca di Boccadifalco e membro della commissione che tra settembre 1991 e gennaio 1992 decise l'omicidio di Salvo Lima e gli stragi dei giudici Falcone e Borsellino. Nel 1993, per fermare la caccia dello Stato come conseguenza delle stragi di Falcone e Borsellino, La Barbera insieme a Bernardo Provenzano, Raffaele Ganci, Salvatore Cancemi, Pietro Aglieri e Benedetto Spera sono contrari alla continuazione delle stragi nell'Italia continentale invece Leoluca Bagarella, Giovanni Brusca, fratelli Graviano e Matteo Messina Denaro volevano le stragi.[senza fonte]

Detenzione e sentenze

La Barbera fu arrestato il 4 dicembre 1994[1] dopo 8 mesi di latitanza ed è stato condannato a 3 ergastoli di carcere duro in base all'articolo 41 bis per i seguenti reati delittuosi:

Assoluzioni

  • Nel 2002, venne assolto dall'accusa di essere uno dei due esecutori materiali dell'omicidio del giornalista Mino Pecorelli.[6]

Note

Voci correlate

Mafia

  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie