Modifica di Anchise

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|titolo= Diodoro Siculo, Biblioteca Historica IV, 75.5|lingua=en|accesso= 10 giugno 2019}}</ref><ref>[[Ovidio]], ''[[Fasti (Ovidio)|Fasti]]'' IV, 19-62</ref> e di [[Temiste (figlia di Ilo)|Temiste]]<ref name="Apol3.12.2">{{cita web|url= https://www.theoi.com/Text/Apollodorus3.html#12
|titolo= Diodoro Siculo, Biblioteca Historica IV, 75.5|lingua=en|accesso= 10 giugno 2019}}</ref><ref>[[Ovidio]], ''[[Fasti (Ovidio)|Fasti]]'' IV, 19-62</ref> e di [[Temiste (figlia di Ilo)|Temiste]]<ref name="Apol3.12.2">{{cita web|url= https://www.theoi.com/Text/Apollodorus3.html#12
|titolo= Apollodoro, Biblioteca III, 12.2|lingua=en|accesso= 8 giugno 2019}}</ref> (oppure di [[Ieromnene]]<ref name="Dion62">{{cita web|url= http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Dionysius_of_Halicarnassus/1C*.html#62
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|titolo= Dionigi di Alicarnasso, Antichità romane I, 62|lingua=en|accesso= 8 giugno 2019}}</ref>), divenne padre di [[Enea]]<ref name="Apol3.12.2"/> e di [[Lirno]]<ref name="Apol3.12.2"/> (o Liro) avuti da [[Afrodite]]<ref name="Apol3.12.2"/> , nonché di Ippodamia<ref>[[Scholia]] a ''[[Iliade]]'', 13. 429</ref> (moglie di [[Alcatoo (figlio di Esiete)|Alcatoo]]), quest'ultima avuta da [[Eriopide]]<ref> [[Omero]], [[Iliade]], XIII, 428.</ref>.
|titolo= Dionigi di Alicarnasso, Antichità romane I, 62|lingua=en|accesso= 8 giugno 2019}}</ref>), divenne padre di [[Enea]]<ref name="Apol3.12.2"/> e di [[Lirno]]<ref name="Apol3.12.2"/> (o Liro) avuti da [[Afrodite]]<ref name="Apol3.12.2"/> , nonché di [[Ippodamia]]<ref>[[Scholia]] a ''[[Iliade]]'', 13. 429</ref> (moglie di [[Alcatoo (figlio di Esiete)|Alcatoo]]), quest'ultima avuta da [[Eriopide]]<ref> [[Omero]], [[Iliade]], XIII, 428.</ref>.


== Mitologia ==
== Mitologia ==
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La dea Afrodite s'innamorò di Anchise, allora giovane e bellissimo, che si stava recando a [[Pascolo|pascere]] le sue mandrie nei pressi di Troia e per convincerlo a corrispondere il suo amore aveva assunto le vesti di una principessa [[frigi]]a. Poi, prima di procreare Enea, rivelò ad Anchise la sua vera identità e gli preannunziò che il nuovo arrivato avrebbe avuto fama eterna. L'amore della dea per Anchise è narrato nell'''Inno omerico ad Afrodite''. Secondo la leggenda, Anchise, ubriaco, osò vantarsi del suo amore con la dea durante una festa e [[Zeus]] per punirlo lo colpì con un [[fulmine]] rendendolo zoppo (cfr. anche [[Omero]], [[Iliade]] II, 819 ss.; V, 3 11 ss.; [[Esiodo]], ''[[Teogonia (Esiodo)|Teogonia]]'' 1008 ss.).
La dea Afrodite s'innamorò di Anchise, allora giovane e bellissimo, che si stava recando a [[Pascolo|pascere]] le sue mandrie nei pressi di Troia e per convincerlo a corrispondere il suo amore aveva assunto le vesti di una principessa [[frigi]]a. Poi, prima di procreare Enea, rivelò ad Anchise la sua vera identità e gli preannunziò che il nuovo arrivato avrebbe avuto fama eterna. L'amore della dea per Anchise è narrato nell'''Inno omerico ad Afrodite''. Secondo la leggenda, Anchise, ubriaco, osò vantarsi del suo amore con la dea durante una festa e [[Zeus]] per punirlo lo colpì con un [[fulmine]] rendendolo zoppo (cfr. anche [[Omero]], [[Iliade]] II, 819 ss.; V, 3 11 ss.; [[Esiodo]], ''[[Teogonia (Esiodo)|Teogonia]]'' 1008 ss.).


Prima che nascesse Enea, Anchise si era sposato con Eriopide, dalla quale ebbe numerose figlie, la maggiore delle quali si chiamava Ippodamia. Anchise non disdegnò nemmeno la compagnia di alcune schiave, che gli diedero alcuni figli, tra cui [[Elimo]] ed [[Echepolo]]. Per l'aggravarsi delle condizioni di salute affidò il piccolo [[Enea]] al genero [[Alcatoo (figlio di Esiete)|Alcatoo]] perché se ne occupasse. La moglie Eriopide morì prima che scoppiasse la [[guerra di Troia]].
Poco prima che nascesse Enea, Anchise si era sposato con Eriopide, dalla quale ebbe numerose figlie, la maggiore delle quali si chiamava [[Ippodamia]]. Anchise non disdegnò nemmeno la compagnia di alcune schiave, che gli diedero alcuni figli, tra cui [[Elimo]] ed [[Echepolo]]. Per l'aggravarsi delle condizioni di salute affidò il piccolo [[Enea]] al genero [[Alcatoo (figlio di Esiete)|Alcatoo]] perché se ne occupasse. La moglie Eriopide morì prima che scoppiasse la [[guerra di Troia]].


=== Ultimi anni e morte ===
=== Ultimi anni e morte ===
Nella drammatica notte della caduta di Troia, Enea caricò Anchise sulle spalle, fuggendo quindi dalla città in fiamme. Anchise infatti secondo alcune fonti era anche diventato cieco, oppure, secondo altre, paralitico.
Nella drammatica notte della caduta di Troia, Enea caricò Anchise sulle spalle, fuggendo quindi dalla città in fiamme. Anchise infatti secondo alcune fonti leggendarie era anche diventato cieco, oppure, secondo altre, paralitico.


Anchise morì a [[Drepanon|Drepano]] (l'odierna [[Trapani]]) e il figlio gli diede onorata sepoltura sul monte [[Eryx (Sicilia)|Eryx]] (dove ora sorge [[Erice]]) in cui vi era un tempio consacrato ad [[Afrodite]]. Oggi sulla spiaggia dove egli morì si può vedere la stele che ricorda l'evento. La stele, detta appunto stele di Anchise, si trova presso la contrada Pizzolungo, che fa parte del Comune di Erice.
Anchise morì a [[Drepanon|Drepano]] (l'odierna [[Trapani]]) e il figlio gli diede onorata sepoltura sul monte [[Eryx (Sicilia)|Eryx]] (dove ora sorge [[Erice]]) in cui vi era un tempio consacrato ad [[Afrodite]]. Oggi sulla spiaggia dove egli morì si può vedere la stele che ricorda l'evento. La stele, detta appunto stele di Anchise, si trova presso la contrada Pizzolungo, che fa parte del Comune di Erice.
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{{Albero genealogico | | | | | | | |KIN|KIN=[[Prima (mitologia)|Prima]] e [[Avilio]]}}
{{Albero genealogico | | | | | | | |KIN|KIN=[[Prima (mitologia)|Prima]] e [[Avilio]]}}
{{Albero genealogico/fine}}
{{Albero genealogico/fine}}

== Nell'arte ==
*''[[Incendio di Borgo]]'', affresco di [[Raffaello Sanzio]]
*''[[Enea, Anchise e Ascanio]]'', gruppo marmoreo di [[Gianlorenzo Bernini]]

== Omaggi ==
* Il comune di Roma gli ha intitolato una via.


== Note ==
== Note ==
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