Benito Paolone: differenze tra le versioni

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m WPCleaner v2.04 - Come da Discussioni progetto:Politica del 14 febbraio 2022 - Elezioni amministrative italiane del 1997
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===Attività politica ===
===Attività politica ===
Nel [[1964]] divenne consigliere comunale del [[Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale|Movimento Sociale Italiano]] nel comune etneo<ref>[https://milocca.wordpress.com/2012/01/25/le-mille-battaglie-di-benito/ La Sicilia]</ref>.
Nel [[1964]] divenne consigliere comunale del [[Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale|Movimento Sociale Italiano]] nel comune etneo<ref>{{Cita web|url=https://milocca.wordpress.com/2012/01/25/le-mille-battaglie-di-benito/|titolo=Le mille battaglie di Benito|sito=Milocca - Milena Libera|data=2012-01-24|lingua=it-IT|accesso=2023-02-23}}</ref>.


Fu eletto deputato all'[[Assemblea regionale siciliana]] nel [[1971]] con l'[[Movimento Sociale Italiano|MSI]] nel collegio della [[provincia di Catania]] e riconfermato per altre quattro legislature ([[1976]], [[1981]], [[1986]], [[1991]]) <ref>[http://www.ars.sicilia.it/deputati/scheda.jsp?idDeputato=447&idLegis=7 Assemblea Regionale Siciliana - Profilo Deputato Paolone Benito]</ref> fino al 1994 quando si dimise per candidarsi alla Camera.
Fu eletto deputato all'[[Assemblea regionale siciliana]] nel [[1971]] con l'[[Movimento Sociale Italiano|MSI]] nel collegio della [[provincia di Catania]] e riconfermato per altre quattro legislature ([[1976]], [[1981]], [[1986]], [[1991]]) <ref>{{Cita web|url=https://www.ars.sicilia.it/deputati/paolone-benito|titolo=Paolone Benito {{!}} ARS|sito=www.ars.sicilia.it|lingua=it|accesso=2023-02-23}}</ref> fino al 1994 quando si dimise per candidarsi alla Camera.


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Candidatosi col [[Polo per le Libertà]] alle [[elezioni amministrative in Italia del 1997#Catania|elezioni amministrative catanesi del 1997]], raggiunse il 33,01 % dei voti venendo sconfitto da [[Enzo Bianco]]. Fu poi assessore comunale di AN dal 2003 al 2005. Nel 2006 si candidò al Senato con [[Alternativa Sociale]], senza essere eletto.
Candidatosi col [[Polo per le Libertà]] alle [[elezioni amministrative in Italia del 1997#Catania|elezioni amministrative catanesi del 1997]], raggiunse il 33,01 % dei voti venendo sconfitto da [[Enzo Bianco]]. Fu poi assessore comunale di AN dal 2003 al 2005. Nel 2006 si candidò al Senato con [[Alternativa Sociale]], senza essere eletto.
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===Attività sportiva ===
===Attività sportiva ===
Rugbista del [[CUS Catania Rugby|CUS Catania]], agli inizi degli anni '60 aveva fondato, e per molti anni ne è stato presidente, l'[[Amatori Catania Rugby]],<ref>[http://www.barbadillo.it/18841-lanniversario-benito-paolone-e-quel-campo-di-rugby-da-difendere-come-la-patria/ L’anniversario. Benito Paolone e quel campo di rugby da difendere come la patria | Barbadillo]</ref>, di cui è stato anche allenatore. Nel [[1971]] ha vinto il premio [[Premio Atleti siciliani dell'anno]] dell'USSI per la prima promozione in serie A della società.
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Dopo la morte, gli è stato intitolato il [[Stadio Santa Maria Goretti|campo dell'Amatori]] <ref>{{Cita web|url=https://www.nprugby.it/amatori-catania-rugby-campo-intitolato-a-benito-paolone/|titolo=Amatori Catania Rugby: campo intitolato a Benito Paolone {{!}} Delinquenza Ovale News|autore=Inserito da Press Npr {{!}} 27/09/2014 {{!}} Serie C|data=2014-09-27|lingua=it-IT|accesso=2023-02-23}}</ref>.


==Note==
==Note==

Versione attuale delle 10:48, 23 feb 2023

Benito Paolone

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato15 aprile 1994 –
27 aprile 2006
LegislaturaXII, XIII, XIV
Gruppo
parlamentare
Alleanza Nazionale
CoalizioneXII: Polo del Buon Governo
XIII: Polo per le Libertà
XIV: Casa delle Libertà
CircoscrizioneSicilia 2
CollegioCatania - Cardinale
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoMSI (fino al 1995)
AN (1995-2006)
AS (2006-2009)
PdL (2009-2012)
Titolo di studioMaturità scientifica
ProfessioneDirigente sportivo

Benito Paolone (Campobasso, 11 novembre 1933Catania, 23 gennaio 2012) è stato un politico e dirigente sportivo italiano.

Figlio di un funzionario delle dogane ucciso nelle foibe dai titini durante la seconda guerra mondiale, si trasferì a Catania negli anni '50, e da universitario fu dirigente del FUAN.

Attività politica

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Nel 1964 divenne consigliere comunale del Movimento Sociale Italiano nel comune etneo[1].

Fu eletto deputato all'Assemblea regionale siciliana nel 1971 con l'MSI nel collegio della provincia di Catania e riconfermato per altre quattro legislature (1976, 1981, 1986, 1991) [2] fino al 1994 quando si dimise per candidarsi alla Camera.

Eletto deputato alla Camera nel 1994, con Alleanza Nazionale, fu riconfermato nel 1996 e nel 2001 e restò parlamentare fino al 2006[3].

Candidatosi col Polo per le Libertà alle elezioni amministrative catanesi del 1997, raggiunse il 33,01 % dei voti venendo sconfitto da Enzo Bianco. Fu poi assessore comunale di AN dal 2003 al 2005. Nel 2006 si candidò al Senato con Alternativa Sociale, senza essere eletto.

Paolone allo stadio dell'Amatori Catania

Attività sportiva

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Rugbista del CUS Catania, agli inizi degli anni '60 aveva fondato, e per molti anni ne è stato presidente, l'Amatori Catania Rugby,[4], di cui è stato anche allenatore. Nel 1971 ha vinto il premio Premio Atleti siciliani dell'anno dell'USSI per la prima promozione in serie A della società.

Dopo la morte, gli è stato intitolato il campo dell'Amatori [5].

  1. ^ Le mille battaglie di Benito, su Milocca - Milena Libera, 24 gennaio 2012. URL consultato il 23 febbraio 2023.
  2. ^ Paolone Benito | ARS, su www.ars.sicilia.it. URL consultato il 23 febbraio 2023.
  3. ^ Benito Paolone: XIV Legislatura della Repubblica italiana / Deputati / Camera dei deputati - Portale storico, su storia.camera.it. URL consultato il 23 febbraio 2023.
  4. ^ Socrates, L’anniversario. Benito Paolone e quel campo di rugby da difendere come la patria, su Barbadillo, 23 gennaio 2014. URL consultato il 23 febbraio 2023.
  5. ^ Inserito da Press Npr | 27/09/2014 | Serie C, Amatori Catania Rugby: campo intitolato a Benito Paolone | Delinquenza Ovale News, su nprugby.it, 27 settembre 2014. URL consultato il 23 febbraio 2023.

Collegamenti esterni

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