Breve apostolico: differenze tra le versioni
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La forma del breve prevede un'intestazione con il nome del pontefice scrivente, ad esempio "LEO PP. XIII"<ref>In italiano: ''Papa Leone XIII''</ref>, e viene omesso il titolo d'umiltà "''Servus servorum Dei''"<ref>In italiano: ''Servo dei servi di Dio''</ref> che compare nelle bolle. Segue all'intestazione la formula fissa "''Ad perpetuam rei memoriam"''<ref>In italiano: ''A perpetua memoria''</ref>, che sancisce il carattere documentale, che può essere ribadito da una formula in chiusura, del tipo "''Quod a Nobis hisce Litteris Apostolicis, decretum ac statutum est, id firmum ac ratum esse iubemus, contrariis quibuslibet non obstantibus"''<ref>In italiano: ''Quanto deliberato con questa Lettera Apostolica, ordino che abbia fermo e stabile vigore, nonostante qualsiasi cosa contraria anche se degna di speciale menzione''</ref>, con più esplicito riferimento agli effetti che il documento produce nel futuro ed esclusione di obiezioni fondate su documenti precedenti. |
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Il breve prevede, a differenza della bolla, un saluto diretto al destinatario, ad esempio "''Dilecte fili"''<ref>In italiano: ''Diletto figlio''</ref> o "''Carissime in Christo fili''"<ref>In italiano: ''Carissimo figlio in Cristo'' </ref>, che varia a seconda della dignità del destinatario. Naturalmente i destinatari possono essere più di uno, come nella bolla [[Quo graviora (1833)|''Quo graviora'']] in cui [[papa Gregorio XVI]] si rivolge ai ''Vescovi dell’Alta Renania''<ref>{{Cita web|url=https://www.vatican.va/content/gregorius-xvi/it/documents/breve-quo-graviora-4-ottobre-1833.html|titolo=Breve Quo graviora (4 ottobre 1833)|accesso=2021-07-20}}</ref> con l'appellativo di ''Venerabiles Frates''<ref>In italiano: ''Venerabili fratelli'' </ref>. |
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Il breve si chiude con una formula fissa, che fa menzione del sigillo, come ad esempio: "''Datum Romae, apud S. Petrum sub annulo piscatoris die XV mensis februarii anno MDCCCLXXIX, Pontificatus Nostri anno primo."''<ref>In italiano: ''Dato a Roma, presso San Pietro, sotto l’anello del Pescatore, il 15 febbraio 1879, anno primo del Nostro Pontificato.''</ref>. Una differenza che si può osservare rispetto alla bolla è che la data non è espressa secondo il [[calendario romano]] antico, ma nella forma corrente, con il giorno del mese. |
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Originariamente l'impiego della forma di un breve o di una bolla era determinato soprattutto dalla dignità del destinatario e non dalla materia trattata. Ad esempio, i documenti con cui i papi erigevano nuove diocesi erano redatti in forma di bolla se la diocesi era in un regno cattolico o in forma di breve se le diocesi erano in altri stati. Nel [[XX secolo]] è invece prevalso un uso diverso, in cui il breve viene usato per il medesimo tipo di provvedimento: un uso tipico del breve ricorre per i documenti che sanciscono la [[beatificazione]] e la [[canonizzazione]] dei santi. |
Originariamente l'impiego della forma di un breve o di una bolla era determinato soprattutto dalla dignità del destinatario e non dalla materia trattata. Ad esempio, i documenti con cui i papi erigevano nuove diocesi erano redatti in forma di bolla se la diocesi era in un regno cattolico o in forma di breve se le diocesi erano in altri stati. Nel [[XX secolo]] è invece prevalso un uso diverso, in cui il breve viene usato per il medesimo tipo di provvedimento: un uso tipico del breve ricorre per i documenti che sanciscono la [[beatificazione]] e la [[canonizzazione]] dei santi. |
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* Il 13 ottobre 1949 il Pontefice sceglie la [[Madonna del Ghisallo|Beata Vergine Maria del Ghisallo]] quale Patrona dei Ciclisti. |
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* L'11 novembre 1949 sceglie la [[Virgo Fidelis]] quale Patrona dell'Arma dei Carabinieri. |
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* Il 3 maggio 1957, emana un significativo breve apostolico, con il quale nomina il martire [[San Sebastiano]], patrono dei Vigili Urbani |
* Il 3 maggio 1957, emana un significativo breve apostolico, con il quale nomina il martire [[San Sebastiano]], patrono dei Vigili Urbani "''che in Italia sono preposti al mantenimento dell'ordine pubblico''". |
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* Il 1º giugno 1977 dichiara la Beata Vergine dell'Almudena principale patrona di [[Madrid]]. |
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Versione attuale delle 15:01, 21 mar 2024
Il breve apostolico o breve pontificio è un documento pontificio (litterae apostolicae), meno solenne della bolla pontificia.[1]
Tipologia
[modifica | modifica wikitesto]Dato che i singoli generi di documenti possono essere distinti per mezzo di aggiunte[non chiaro], nel linguaggio ufficiale latino della Curia Romana, vengono identificati con l'etimo di litterae in forma brevis. L'espressione breve per i documenti anteriori al 1400 è anacronistica, poiché in epoca precedente ci si riferiva sempre alla bolla; quest'ultima era distinguibile anche per la sigillatura praticata con il piombo o l'oro (sigillo pendente) anziché con la cera rossa (sigillo aderente anulus piscatoris) protetta da una treccina di pergamena o da piccole teche di latta.
La forma del breve prevede un'intestazione con il nome del pontefice scrivente, ad esempio "LEO PP. XIII"[2], e viene omesso il titolo d'umiltà "Servus servorum Dei"[3] che compare nelle bolle. Segue all'intestazione la formula fissa "Ad perpetuam rei memoriam"[4], che sancisce il carattere documentale, che può essere ribadito da una formula in chiusura, del tipo "Quod a Nobis hisce Litteris Apostolicis, decretum ac statutum est, id firmum ac ratum esse iubemus, contrariis quibuslibet non obstantibus"[5], con più esplicito riferimento agli effetti che il documento produce nel futuro ed esclusione di obiezioni fondate su documenti precedenti.
Il breve prevede, a differenza della bolla, un saluto diretto al destinatario, ad esempio "Dilecte fili"[6] o "Carissime in Christo fili"[7], che varia a seconda della dignità del destinatario. Naturalmente i destinatari possono essere più di uno, come nella bolla Quo graviora in cui papa Gregorio XVI si rivolge ai Vescovi dell’Alta Renania[8] con l'appellativo di Venerabiles Frates[9].
Il breve si chiude con una formula fissa, che fa menzione del sigillo, come ad esempio: "Datum Romae, apud S. Petrum sub annulo piscatoris die XV mensis februarii anno MDCCCLXXIX, Pontificatus Nostri anno primo."[10]. Una differenza che si può osservare rispetto alla bolla è che la data non è espressa secondo il calendario romano antico, ma nella forma corrente, con il giorno del mese.
Originariamente l'impiego della forma di un breve o di una bolla era determinato soprattutto dalla dignità del destinatario e non dalla materia trattata. Ad esempio, i documenti con cui i papi erigevano nuove diocesi erano redatti in forma di bolla se la diocesi era in un regno cattolico o in forma di breve se le diocesi erano in altri stati. Nel XX secolo è invece prevalso un uso diverso, in cui il breve viene usato per il medesimo tipo di provvedimento: un uso tipico del breve ricorre per i documenti che sanciscono la beatificazione e la canonizzazione dei santi.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Qui di seguito vengono riportati alcuni brevi dei pontefici del XX secolo:
Papa Benedetto XV (1914-1922)
- Divinum Praeceptum - Con il quale si concede al Seminario Arcivescovile di Buenos Aires il potere di conferire titoli accademici in filosofia e sacra teologia (23 dicembre 1915)
- Romanorum Pontificum - Con il quale vengono concesse particolari indulgenze ai fedeli che, nell'ambito di specifiche pratiche di pietà, invocheranno da Dio la concordia dei Governanti Cristiani, l'estirpazione delle eresie e la conversione dei peccatori (25 febbraio 1916)
- Cum Catholicae Ecclesiae - Con il quale si intende agevolare l'unione dei Cristiani d'Oriente alla Chiesa di Roma (15 aprile 1916)
- Cum Biblia Sacra - Con il quale vengono promulgate le norme che debbono regolare il funzionamento dei tre Istituti di studi biblici operanti in Roma, e i rapporti fra loro intercorrenti (15 agosto 1916)
- Cum Centesimus - In occasione del primo centenario della fondazione della Milizia Pontificia (22 ottobre 1916)
- Centesimo Hodie - In occasione del primo centenario della fondazione della Milizia Pontificia con il quale il Pontefice onora il vessillo del Corpo decorandolo di due medaglie d'oro (22 ottobre 1916)
- Quod Ioannes - Con il quale viene dichiarata Beata la venerabile serva di Dio Anna di San Bartolomeo (10 aprile 1917)
Papa Pio XI (1922-1939)
- Mirabilis Deus - Con il quale il Pontefice attribuisce a Giovanni Bosco il titolo di Beato (2 giugno 1929)
Papa Pio XII (1939-1958)
- Il 13 ottobre 1949 il Pontefice sceglie la Beata Vergine Maria del Ghisallo quale Patrona dei Ciclisti.
- L'11 novembre 1949 sceglie la Virgo Fidelis quale Patrona dell'Arma dei Carabinieri.
- Il 3 maggio 1957, emana un significativo breve apostolico, con il quale nomina il martire San Sebastiano, patrono dei Vigili Urbani "che in Italia sono preposti al mantenimento dell'ordine pubblico".
- Il 1º giugno 1977 dichiara la Beata Vergine dell'Almudena principale patrona di Madrid.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Breve pontificio (o apostolico), su dizionari.simone.it. URL consultato il 1º giugno 2022.
- ^ In italiano: Papa Leone XIII
- ^ In italiano: Servo dei servi di Dio
- ^ In italiano: A perpetua memoria
- ^ In italiano: Quanto deliberato con questa Lettera Apostolica, ordino che abbia fermo e stabile vigore, nonostante qualsiasi cosa contraria anche se degna di speciale menzione
- ^ In italiano: Diletto figlio
- ^ In italiano: Carissimo figlio in Cristo
- ^ Breve Quo graviora (4 ottobre 1833), su vatican.va. URL consultato il 20 luglio 2021.
- ^ In italiano: Venerabili fratelli
- ^ In italiano: Dato a Roma, presso San Pietro, sotto l’anello del Pescatore, il 15 febbraio 1879, anno primo del Nostro Pontificato.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Eamon Duffy. La grande storia dei Papi. Mondadori, 2000. ISBN 88-04-49052-7.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Breve, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Archivio Segreto Vaticano, Le parti del documento papale, su asv.vatican.va. URL consultato il 13 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 17 ottobre 2010).