Capricorn One: differenze tra le versioni
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Con il termine del Programma Apollo nel 1972 e l'ultimo volo americano con equipaggio nel Luglio 1975, rea una politica di tagli al bilancio dell'Ente Aerospaziale Americano [[NASA]], era cessato definitivamente ogni entusiasmo che aveva caratterizzato la Corsa allo Spazio del decennio precedente. L'opinione pubblica americana era avvilita da un senso di sfiducia per il fallimento della [[Guerra del Vietnam]] e per lo [[Scandalo Watergate]]. Prendeva intanto piede la fantomatica ''[[Teoria del complotto lunare]]'', in seguito alla pubblicazione del discusso saggio di Bill Kaysing, il quale dubbio sul Programma Apollo diventa il sottotitolo del film. |
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Versione delle 19:55, 26 mag 2020
[[Categoria:Film statunitensi del 1978]]
Capricorn One è un film del 1978 diretto da Peter Hyams e prodotto dalla compagnia di produzione ITC Entertainment di Lew Grade per conto della Warner Bros.
Il film è per tematica un tipico thriller anni settanta su una congiura governativa; la trama è ispirata alla teoria del complotto sull'Apollo 11, la quale sostiene che la missione relativa al primo sbarco umano sulla Luna sarebbe stata un inganno orchestrato dalla NASA.
Trama
A Cape Canaveral è il conto alla rovescia per il lancio della missione Capricorn One per il pianeta Marte, frutto di quindici anni di ricerca e con grande dispendio di mezzi e di capitale. L'equipaggio è costituito da militari con Charles Brubaker al comando della missione, Peter Willis e l'afroamericano John Walker.
Il disinteresse della politica, evidenziato dalla presenza al lancio del solo vicepresidente, è motivo di frustrazione per il dottor James Kelloway, patron del progetto. Con alcuni collaboratori, è a conoscenza di un difetto a un componente vitale per la missione, che potrebbe letale per gli astronauti. Pur di portare avanti il programma, egli ha architettato una messinscena onde evitare opposizione e l'accantonamento.
Pochi minuti prima del lancio, i tre astronauti vengono evacuati in gran segreto dalla capsula, facendo partire il razzo privo di equipaggio. Davanti allo sgomento, essi nei mesi a venire dovranno essere confinati in un luogo segreto nel deserto del Nevada e recitare in un simulatore, pena ritorsioni sulle loro famiglie.
Pubblico e il Controllo Missione a Houston ignorano completamente la macchinazione, mentre un tecnico addetto alla telemetria inizia a notare delle anomalie, riferendolo a un suo amico giornalista Robert Caulfield, per presto sparire misteriosamente. Il cronista, incredulo e trovando della reticenza dapprima dall'ente spaziale poi una sparizione di ogni traccia, subisce alcuni attentati cui scampa miracolosamente. Contattando Kay, moglie del comandante Brubaker, nota in lei un sospetto per un dialogo avuto con il marito, circa un set cinematografico western, e che sembra un indizio fornito da lui per indurre a considerare l'idea di una simulazione.
Al momento del presunto rientro sulla Terra, si riscontra un'avaria allo scudo termico della capsula, che nella realtà porterebbe alla morte certa dell'equipaggio. Certi della loro uccisione, per eliminare ogni prova, Brubaker e i compagni fuggono disperatamente con un jet ma sono presto costretti a un atterraggio di fortuna in pieno deserto.
Caulfield nel frattempo viene rilasciato su cauzione in seguito a un arresto con una falsa accusa di possesso di stupefacenti e licenziato dal giornale. Si rivolge così a una collega e amica, Judy Drinkwater, che gli presta dei soldi, la sua auto e lo informa dell'esistenza di una base militare abbandonata, a 300 miglia da Houston, nella quale Caulfield trova il set cinematografico utilizzato per fingere lo sbarco su Marte. Nella terra rossa del pavimento trova una medaglietta di Brubaker, a conferma definitiva dei suoi sospetti. Intanto Willis e Walker vengono catturati dagli uomini di Kelloway.
Caulfield noleggia un aereo adibito alla disinfestazione dei campi e comincia a sorvolare la zona alla ricerca dell'astronauta superstite, salvandolo proprio mentre sta per essere catturato. Nella sequenza finale Kelloway, insieme alle vedove degli astronauti, sta assistendo a una cerimonia commemorativa presieduta dal Presidente ma inaspettatamente giungono Brubaker e Caulfield, ponendo fine all'inganno.
Contesto storico
Con il termine del Programma Apollo nel 1972 e l'ultimo volo americano con equipaggio nel Luglio 1975, rea una politica di tagli al bilancio dell'Ente Aerospaziale Americano NASA, era cessato definitivamente ogni entusiasmo che aveva caratterizzato la Corsa allo Spazio del decennio precedente. L'opinione pubblica americana era avvilita da un senso di sfiducia per il fallimento della Guerra del Vietnam e per lo Scandalo Watergate. Prendeva intanto piede la fantomatica Teoria del complotto lunare, in seguito alla pubblicazione del discusso saggio di Bill Kaysing, il quale dubbio sul Programma Apollo diventa il sottotitolo del film.
Doppiaggio
Nella versione televisiva viene riportata quella cinematografica con l'aggiunta di alcuni dialoghi in lingua originale sottotitolati, tra il direttore del programma spaziale e gli astronauti. In quella in DVD vi sono i minuti iniziali con il finto lancio del razzo e il commento dello speaker, anche qui in inglese sottotitolato.
Nella versione italiana, uno degli astronauti, davanti all'assurdo della situazione, spera di trovarsi in uno sketch di Specchio segreto, una trasmissione RAI degli anni sessanta, omologo dell'americano Candid Camera.
Opere derivate
Dalla sceneggiatura del film è stato tratto un romanzo omonimo pubblicato sempre nel 1978 da Ken Follett sotto lo pseudonimo di Bernard L. Ross.[1]
Negli Usa dalla sceneggiatura del film fu tratto un romanzo di Ron Goulart con lo stesso titolo nel 1978, pubblicato in Italia da Sonzogno.
Note
- ^ (EN) Carlos Ramet, Ken Follett: The Transformation of a Writer, Popular Press, 1º gennaio 1999, pp. 12–, ISBN 978-0-87972-798-7.
Voci correlate
Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni da Capricorn One
Collegamenti esterni
- (EN) Capricorn One, su The Encyclopedia of Science Fiction.
- Capricorn One, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- Capricorn One, su Il mondo dei doppiatori, AntonioGenna.net.
- (EN) Capricorn One, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Capricorn One, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Capricorn One, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN, ES) Capricorn One, su FilmAffinity.
- (EN) Capricorn One, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (EN) Capricorn One, su TV.com, Red Ventures (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2012).
- (EN) Capricorn One, su AFI Catalog of Feature Films, American Film Institute.