Carbene: differenze tra le versioni
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Il '''carbene''' è una specie chimica metastabile con formula generale R<sub>2</sub>C:, molto sfruttata in [[chimica organica]] e [[chimica metallorganica|metallorganica]] a causa della sua reattività. Il capostipite dei carbeni è il ''metilene'' :CH<sub>2</sub>, la cui esistenza è stata dimostrata nel 1959 con l'ausilio della [[spettroscopia]]; un altro carbene molto comune è il ''diclorocarbene'' :CCl<sub>2</sub> |
Il '''carbene''' è una specie chimica metastabile con formula generale R<sub>2</sub>C:, molto sfruttata in [[chimica organica]] e [[chimica metallorganica|metallorganica]] a causa della sua reattività. Il capostipite dei carbeni è il ''metilene'' :CH<sub>2</sub>, la cui esistenza è stata dimostrata nel 1959 con l'ausilio della [[spettroscopia]]; un altro carbene molto comune è il ''diclorocarbene'' :CCl<sub>2</sub>. |
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Un '''[[carbenoide]]''' è una specie, relativamente più stabile, che pur non essendo un carbene vero e proprio possiede caratteristiche e reattività molto simili (ad es. si addizionano agli [[alcheni]] nella [[sintesi di Simmons-Smith]]). Un semplice carbenoide è I-CH<sub>2</sub>-ZnI. Nell'ultimo decennio del XX secolo sono stati dimostrati e caratterizzati carbeni stabili. |
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== Configurazione elettronica == |
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Esistono due differenti tipi di carbeni: il carbene ''singoletto'' e il carbene ''tripletto''. Il carbene singoletto è ibridato sp<sup>2</sup> ed è planare, possiede due [[elettroni]] appaiati e un [[orbitale]] p vuoto. Il carbene tripletto può invece essere sia planare sp<sup>2</sup> che lineare con [[ibridazione]] sp: caratteristica comune è la presenza di due elettroni spaiati. Da notare che la configurazione di spin tripletto genera [[materiale paramagnetico|paramagnetismo]] che rende possibile applicare la tecnica spettroscopica [[risonanza paramagnetica elettronica|EPR]] per specie sufficientemente stabili. Normalmente lo stato di tripletto è quello a più bassa energia e quindi più stabile in condizioni normali. |
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Esistono due differenti tipi di carbeni: il carbene ''[[Molteplicità di spin|singoletto]]'' e il carbene ''[[Molteplicità di spin|tripletto]]''. Lo stato di tripletto è quello a più bassa energia e quindi più stabile in condizioni normali. Per gli idrocarburi semplici, i carbeni tripletti di solito sono 8 [[Caloria|kcal]]/[[mole]] (33 [[Joule|kJ]]/mole) più stabili dei singoletti. Questa stabilità si deduce in parte dalla [[Regole di Hund|regola di Hund della massima molteplicità]]. |
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:;singoletto |
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:* Nella teoria [[Legame di valenza|VB]], la molecola ha [[Ibridizzazione|struttura ibrida]] ''sp''<sup>2</sup> ed è planare, cioè possiede due [[Elettrone|elettroni]] spin accoppiati ma non condivisi: cioè un orbitale σ e un [[Orbitale atomico|orbitale]] p vuoto. |
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:* Reattività simile al carbocatione e al carbanione uniti sullo stesso carbonio, quindi ha carattere anfifilico ([[nucleofilo]] ed [[elettrofilo]]). Tale carattere può modificarsi, in un senso o nell'altro, dalla natura elettron donatrice o accettrice dei gruppi R<sup>1</sup> ed R<sup>2</sup>, ma persiste comunque. |
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:* Molti [[Sostituente|sostituenti]] (R<sup>1</sup> ed R<sup>2</sup>) possono donare una [[Doppietto elettronico|coppia di elettroni]] stabilizzando lo stato singoletto delocalizzando la coppia in un orbitale p vuoto. Se l'energia del singoletto è sufficientemente ridotta diventerà lo stato fondamentale. |
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:* L'angolo di legame tipico teorico è θ = 100~110°. Per il metilene si osserva sperimentalmente θ = 102°. |
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:;tripletto |
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:* Secondo la teoria del legame di valenza (VB) la molecola può invece essere sia planare ''sp''<sup>2</sup> che lineare con [[ibridizzazione|ibridazione]] ''sp'': caratteristica comune è la presenza di due elettroni spaiati che condividono gli orbitali p e σ. La maggior parte dei carbeni ha uno stato fondamentale di tripletto non lineare, ad eccezione di quelli con azoto, ossigeno, zolfo e sostituenti degli alogenuri legati al carbonio bivalente. |
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:* Reattività simile a un [[diradicale]]. |
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:* La configurazione di spin tripletto genera [[paramagnetismo]] che rende possibile applicare la tecnica spettroscopica [[risonanza paramagnetica elettronica|EPR]] per specie sufficientemente stabili. |
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:* L'angolo di legame tipico teorico è θ = 130~150°. Con la tecnica [[Risonanza paramagnetica elettronica|EPR]] si osserva nel [[metilene (composto)|metilene]] tripletto un angolo θ = 125–140°. |
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Le strategie per stabilizzare i carbeni tripletto possono essere inefficaci. Il carbene chiamato [[Fluorenilidene|9-fluorenilidene]] ha dimostrato essere una miscela di [[equilibrio chimico|equilibrio]] di stati singoletto e tripletto con una differenza di energia di circa 1,1 kcal/mole (4,6 kJ/mole).<ref>{{Cita pubblicazione |rivista = [[Journal of the American Chemical Society|J. Am. Chem. Soc.]] |autore = Grasse P. B.; Brauer B. E.; Zupancic J. J.; Kaufmann K. J.; Schuster G. B. |titolo = Chemical and physical properties of fluorenylidene: equilibration of the singlet and triplet carbenes |anno = 1983 |volume = 105 |numero = 23 |pp = 6833-6845 |lingua = en |doi = 10.1021/ja00361a014}}</ref> |
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È, tuttavia, discutibile se la classe dei di[[Arile|aril]] carbeni come il [[fluorene]] sono veri carbeni perché gli elettroni si possono delocalizzare a tal punto da diventare di fatto [[biradicali]]. Esperimenti ''[[in silico]]'' suggeriscono che i carbeni tripletti possono essere [[termodinamica]]mente stabilizzati con eteroatomi [[Elettronegatività#elettropositività|elettropositivi]] come nei carbeni [[Sililazione|silil]] e [[etere silile|sililossi]], specialmente i trifluorosilil.<ref name="nemirowski">{{Cita pubblicazione |rivista = [[Journal of Organic Chemistry|J. Org. Chem.]] |autore = Nemirowski, A.; Schreiner, P. R. |titolo = Electronic Stabilization of Ground State Triplet Carbenes |anno = 2007 |volume = 72 |numero = 25 |pp = 9533–9540 |lingua = en |doi = 10.1021/jo701615x |pmid = 17994760}}</ref> |
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== Sintesi di carbeni == |
== Sintesi di carbeni == |
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Le più comuni sintesi di carbeni implicano processi di [[fotolisi]] o [[reazione di eliminazione|eliminazione]]: |
Le più comuni sintesi di carbeni implicano processi di [[fotolisi]] o [[reazione di eliminazione|eliminazione]]: |
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*fotolisi: ad esempio composti come il [[diazometano]] CH<sub>2</sub>N<sub>2</sub> producono carbeni, :CH<sub>2</sub> in questo caso, eliminando [[azoto]] e raggiungendo maggiore stabilità; |
*fotolisi: ad esempio composti come il [[diazometano]] CH<sub>2</sub>N<sub>2</sub> producono carbeni, :CH<sub>2</sub> in questo caso, eliminando [[azoto]] e raggiungendo maggiore stabilità; |
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*eliminazione: utilizzando una [[base (chimica)|base]] molto forte, come [[n-butil litio]], è possibile ottenere un carbene da un 1,1-dialogeno-[[alcano]] R<sub>2</sub>CX<sub>2</sub>. Specie con α-idrogeni acidi producono un carbene anche utilizzando una base più blanda come OH<sup>-</sup>; così, ad esempio, il [[cloroformio]] CHCl<sub>3</sub> reagisce con [[soluzione (chimica)|soluzione]] di [[idrossido di sodio]] eliminando [[acido cloridrico]] e formando il diclorocarbene:CCl<sub>2</sub>; |
*α-eliminazione: utilizzando una [[base (chimica)|base]] molto forte, come [[n-butillitio|''n''-butil litio]], è possibile ottenere un carbene da un 1,1-dialogeno-[[Alcani|alcano]] R<sub>2</sub>CX<sub>2</sub>. Specie con α-idrogeni acidi producono un carbene anche utilizzando una base più blanda come OH<sup>-</sup>; così, ad esempio, il [[cloroformio]] CHCl<sub>3</sub> reagisce con [[soluzione (chimica)|soluzione]] di [[idrossido di sodio]] eliminando [[acido cloridrico]] e formando il diclorocarbene:CCl<sub>2</sub>; |
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*particolari reazioni di decomposizione e riarrangiamento, come il [[riarrangiamento di Wolff]], producono carbeni intermedi. |
*particolari reazioni di decomposizione e riarrangiamento, come il [[riarrangiamento di Wolff]], producono carbeni intermedi. |
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== Reattività == |
== Reattività == |
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[[immagine:Singlettriplet.svg|thumb|upright=1.8|Addizione di carbeni ad alcheni]] |
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Carbeni |
Carbeni singoletto e tripletto mostrano differente reattività chimica. |
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*Un carbene tripletto è invece assimilabile ad un [[radicale libero|diradicale]] e non dà reazioni concertate. Reagendo genera sempre una coppia di [[isomeria|isomeri]] (la reazione non è stereospecifica). |
*Un carbene tripletto è invece assimilabile ad un [[radicale libero|diradicale]] e non dà reazioni concertate. Reagendo genera sempre una coppia di [[isomeria|isomeri]] (la reazione non è stereospecifica). |
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I carbeni reagiscono anche tramite [[reazione di sostituzione|sostituzione elettrofila]] con composti aromatici il cui anello risulta attivato da un sostituente (es. [[reazione di Reimer-Tiemann]]). |
I carbeni reagiscono anche tramite [[reazione di sostituzione|sostituzione elettrofila]] con composti aromatici il cui anello risulta attivato da un sostituente (es. [[reazione di Reimer-Tiemann]]). |
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I carbeni sono impiegati anche nella sintesi di composti metallorganici con [[metalli del blocco d]] della [[tavola periodica]]. Un esempio è dato dal composto (CO)<sub>5</sub>Cr=C(NR<sub>2</sub>)(C<sub>6</sub>H<sub>5</sub>). |
I carbeni sono impiegati anche nella sintesi di composti metallorganici con [[Elementi di transizione|metalli del blocco ''d'']] della [[Tavola periodica degli elementi|tavola periodica]] in basso stato di ossidazione. Un esempio è dato dal composto (CO)<sub>5</sub>Cr=C(NR<sub>2</sub>)(C<sub>6</sub>H<sub>5</sub>). |
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==Applicazioni== |
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Un'applicazione su larga scala dei carbeni è la produzione industriale di tetrafluoroetene, il precursore del [[Politetrafluoroetilene|teflon]]. Viene generato tramite l'intermediazione di difluorocarbene:<ref name="William" group="libri">{{cita libro |autore-capitolo = Bajzer W. X. |titolo = Kirk-Othmer Encyclopedia of Chemical Technology|editore = John Wiley & Sons |città = |anno = 2004 |lingua = en |edizione = |capitolo = Fluorine Compounds, Organic |doi = 10.1002/0471238961.0914201802011026.a01.pub2|isbn = 978-0471238966 |url = https://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/0471238961.0914201802011026.a01.pub2}}</ref> |
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: [[Monoclorodifluorometano|CHClF<sub>2</sub>]] → [[difluorocarbene|CF<sub>2</sub>]] + [[Acido cloridrico|HCl]] |
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:2 CF<sub>2</sub> → [[tetrafluoroetene|F<sub>2</sub>C=CF<sub>2</sub>]] |
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l'inserimento di carbeni nei legami C–H è stato ampiamente sfruttato, ad es. nella [[Modifica della superficie|funzionalizzazione superficiale]] dei materiali polimerici<ref>{{Cita pubblicazione |rivista = [[Chemical Reviews|Chem. Rev.]] |autore = Yang Peng; Yang Wantai |titolo = Surface Chemoselective Phototransformation of C–H Bonds on Organic Polymeric Materials and Related High-Tech Applications |url = https://archive.org/details/sim_chemical-reviews_2013-07_113_7/page/5547 |anno = 2013 |
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|volume = 113 |numero = 7 |pp = 5547–5594 |lingua = en |doi =10.1021/cr300246p|pmid =23614481|issn =0009-2665}}</ref> ed elettropolimerizzazione di [[Colla|adesivi]].<ref name=":1">{{Cita pubblicazione |rivista = [[Nature Communications|Nat. Commun.]] |autore = Ping Jianfeng; Gao Feng; Chen Jian Lin; Webster Richard D.; Steele Terry W. J. |titolo = Adhesive curing through low-voltage activation |anno = 2015 |volume = 6 |numero = |pp = 8050 |lingua = en |doi = 10.1038/ncomms9050 |issn =2041-1723 |pmc =4557340|pmid =26282730 |bibcode =2015NatCo...6.8050P}}</ref> |
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Le applicazioni ai [[Colorante carbene|coloranti]] tramite la sintesi del 3-aril-3-trifluorometil[[diazirina]],<ref>{{Cita pubblicazione |rivista = [[Journal of the American Chemical Society|J. Am. Chem. Soc.]] |
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|autore = Nakashima Hiroyuki; Hashimoto Makoto; Sadakane Yutaka; Tomohiro Takenori; Hatanaka Yasumaru |titolo = Simple and Versatile Method for Tagging Phenyldiazirine Photophores |anno = 2006 |
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|volume = 128 |numero = 47 |pp = 15092–15093 |lingua = en |doi =10.1021/ja066479y |pmid =17117852 |issn =0002-7863}}</ref><ref name=":0">{{Cita pubblicazione |rivista = [[Soft Matter]] |autore = Blencowe Anton; Hayes Wayne |titolo = Development and application of diazirines in biological and synthetic macromolecular systems |anno = 2005 |volume = 1 |numero = 3|pp = 178–205 |lingua = en |doi = 10.1039/b501989c |pmid =32646075 |issn =1744-6848 |bibcode =2005SMat....1..178B }}</ref> un precursore del carbene che può essere attivato dal calore,<ref name=":2">{{Cita pubblicazione |rivista = [[Chemical Society Reviews|Chem. Soc. Rev.]] |autore = Liu Michael T. H. |titolo = The thermolysis and photolysis of diazirines |url = https://archive.org/details/sim_chemical-society-great-britain-chemical-society-reviews_1982_11_2/page/127 |anno = 1982 |volume = 11 |numero = 2 |pp = 127 |lingua = en |doi =10.1039/cs9821100127 |issn =1460-4744}}</ref> |
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dalla luce<ref name=":0" /><ref name=":2" /> o dalla [[Differenza di potenziale elettrico|tensione elettrica]].<ref name=":1" /><ref>{{Cita pubblicazione|rivista = [[Chemical Communications|J. Chem. Soc., Chem. Commun.]] |autore = Elson Clive M.; Liu Michael T. H.|titolo = Electrochemical behaviour of diazirines |anno = 1982 |volume = |numero = 7 |pp = 415 |lingua = en |doi = 10.1039/c39820000415 |issn =0022-4936}}</ref> |
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==Storia== |
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I carbeni erano stati postulati per la prima volta da [[Eduard Buchner]] nel 1903 in studi di [[ciclopropanazione]] dell'[[Esteri|estere]] detto [[etildiazoacetato]] con [[toluene]].<ref>{{Cita pubblicazione |rivista = [[Chemische Berichte|Ber. Dtsch. Chem. Ges.]] |autore = Buchner E.; Feldmann L. |titolo = Diazoessigester und Toluol |anno = 1903 |volume = 36 |numero = 3 |pp = 3509 |lingua = en |doi = 10.1002/cber.190303603139 | url = https://zenodo.org/record/1426080}}</ref> |
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Nel 1912 [[Hermann Staudinger]]<ref>{{Cita pubblicazione |rivista = [[Chemische Berichte|Ber. Dtsch. Chem. Ges.]] |autore = Staudinger H.; Kupfer O. |titolo = ber Reaktionen des Methylens. III. Diazomethan |anno = 1912 |volume = 45 |numero = |pp = 501–509 |lingua = de |doi = 10.1002/cber.19120450174 | url = https://zenodo.org/record/1426477}}</ref> convertì gli alcheni in ciclopropani con [[diazometano]] e CH<sub>2</sub> come intermedio. [[William von Eggers Doering|Doering]] nel 1954 ne dimostrò l'utilità sintetica con studi sul [[diclorocarbene]].<ref>{{Cita pubblicazione |rivista = [[Journal of the American Chemical Society|J. Am. Chem. Soc.]] |autore = Von E. Doering W.; Hoffmann A. K.|titolo = The Addition of Dichlorocarbene to Olefins |anno = 1954 |volume = 76 |numero = 23 |pp = 6162 |lingua = en |doi = 10.1021/ja01652a087 }}</ref> |
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== Note == |
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: ''Libri'' |
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==Bibliografia== |
==Bibliografia== |
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* {{cita libro | cognome= Solomons | nome= T. W. Graham | titolo= Chimica organica | editore= Zanichelli | città= Bologna | anno= 2001 |ed= 2 | |
* {{cita libro | cognome= Solomons | nome= T. W. Graham | titolo= Chimica organica | editore= Zanichelli | città= Bologna | anno= 2001 |ed= 2 |isbn= 88-08-09414-6 |cid= Solomons |pp= 330-333 }} |
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== Voci correlate == |
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*[[Complesso metallo-carbene]] |
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*[[Carbonio atomico]] un singolo atomo di carbonio con formula :C:, cioè un doppio carbene. Utilizzato per produrre "veri carbeni" in situ. |
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*[[Carbene fogliato]] deriva la sua stabilità dalla vicinanza di un doppio legame, usato per formare sistemi coniugati. |
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*[[Carbene affine]], composti simili come il nitrene, sililene. |
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*[[Carbenio]], carbene protonato. |
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*[[Polimerizzazione per apertura dell'anello per metatesi]] |
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==Altri progetti== |
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{{interprogetto}} |
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==Collegamenti esterni== |
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* {{GoldBook1997|file=C00806|titolo=Carbenes}} |
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{{Gruppi funzionali}} |
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{{Controllo di autorità}} |
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[[Categoria:Carbeni| ]] |
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[[cs:Karben]] |
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[[Categoria:Gruppi funzionali]] |
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[[de:Carbene]] |
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[[en:Carbene]] |
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[[es:Carbeno]] |
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[[fr:Carbène]] |
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[[ja:カルベン]] |
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[[kk:Карбендер]] |
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[[nl:Carbeen]] |
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[[pl:Karbeny (rodniki)]] |
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[[ru:Карбены]] |
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[[zh:卡宾]] |
Versione attuale delle 09:55, 3 ott 2023
Il carbene è una specie chimica metastabile con formula generale R2C:, molto sfruttata in chimica organica e metallorganica a causa della sua reattività. Il capostipite dei carbeni è il metilene :CH2, la cui esistenza è stata dimostrata nel 1959 con l'ausilio della spettroscopia; un altro carbene molto comune è il diclorocarbene :CCl2.
Un carbenoide è una specie, relativamente più stabile, che pur non essendo un carbene vero e proprio possiede caratteristiche e reattività molto simili (ad es. si addizionano agli alcheni nella sintesi di Simmons-Smith). Un semplice carbenoide è I-CH2-ZnI. Nell'ultimo decennio del XX secolo sono stati dimostrati e caratterizzati carbeni stabili.
Configurazione elettronica
[modifica | modifica wikitesto]Esistono due differenti tipi di carbeni: il carbene singoletto e il carbene tripletto. Lo stato di tripletto è quello a più bassa energia e quindi più stabile in condizioni normali. Per gli idrocarburi semplici, i carbeni tripletti di solito sono 8 kcal/mole (33 kJ/mole) più stabili dei singoletti. Questa stabilità si deduce in parte dalla regola di Hund della massima molteplicità.
- singoletto
- Nella teoria VB, la molecola ha struttura ibrida sp2 ed è planare, cioè possiede due elettroni spin accoppiati ma non condivisi: cioè un orbitale σ e un orbitale p vuoto.
- Reattività simile al carbocatione e al carbanione uniti sullo stesso carbonio, quindi ha carattere anfifilico (nucleofilo ed elettrofilo). Tale carattere può modificarsi, in un senso o nell'altro, dalla natura elettron donatrice o accettrice dei gruppi R1 ed R2, ma persiste comunque.
- Molti sostituenti (R1 ed R2) possono donare una coppia di elettroni stabilizzando lo stato singoletto delocalizzando la coppia in un orbitale p vuoto. Se l'energia del singoletto è sufficientemente ridotta diventerà lo stato fondamentale.
- L'angolo di legame tipico teorico è θ = 100~110°. Per il metilene si osserva sperimentalmente θ = 102°.
- tripletto
- Secondo la teoria del legame di valenza (VB) la molecola può invece essere sia planare sp2 che lineare con ibridazione sp: caratteristica comune è la presenza di due elettroni spaiati che condividono gli orbitali p e σ. La maggior parte dei carbeni ha uno stato fondamentale di tripletto non lineare, ad eccezione di quelli con azoto, ossigeno, zolfo e sostituenti degli alogenuri legati al carbonio bivalente.
- Reattività simile a un diradicale.
- La configurazione di spin tripletto genera paramagnetismo che rende possibile applicare la tecnica spettroscopica EPR per specie sufficientemente stabili.
- L'angolo di legame tipico teorico è θ = 130~150°. Con la tecnica EPR si osserva nel metilene tripletto un angolo θ = 125–140°.
Le strategie per stabilizzare i carbeni tripletto possono essere inefficaci. Il carbene chiamato 9-fluorenilidene ha dimostrato essere una miscela di equilibrio di stati singoletto e tripletto con una differenza di energia di circa 1,1 kcal/mole (4,6 kJ/mole).[1]
È, tuttavia, discutibile se la classe dei diaril carbeni come il fluorene sono veri carbeni perché gli elettroni si possono delocalizzare a tal punto da diventare di fatto biradicali. Esperimenti in silico suggeriscono che i carbeni tripletti possono essere termodinamicamente stabilizzati con eteroatomi elettropositivi come nei carbeni silil e sililossi, specialmente i trifluorosilil.[2]
Sintesi di carbeni
[modifica | modifica wikitesto]Le più comuni sintesi di carbeni implicano processi di fotolisi o eliminazione:
- fotolisi: ad esempio composti come il diazometano CH2N2 producono carbeni, :CH2 in questo caso, eliminando azoto e raggiungendo maggiore stabilità;
- α-eliminazione: utilizzando una base molto forte, come n-butil litio, è possibile ottenere un carbene da un 1,1-dialogeno-alcano R2CX2. Specie con α-idrogeni acidi producono un carbene anche utilizzando una base più blanda come OH-; così, ad esempio, il cloroformio CHCl3 reagisce con soluzione di idrossido di sodio eliminando acido cloridrico e formando il diclorocarbene:CCl2;
- particolari reazioni di decomposizione e riarrangiamento, come il riarrangiamento di Wolff, producono carbeni intermedi.
Reattività
[modifica | modifica wikitesto]Carbeni singoletto e tripletto mostrano differente reattività chimica.
- Il singoletto dà reazione stereospecifica syn di addizione ad alcheni: un alchene cis produce un cis-ciclopropano sostituito, un alchene trans produce un trans-ciclopropano sostituito.
- Un carbene tripletto è invece assimilabile ad un diradicale e non dà reazioni concertate. Reagendo genera sempre una coppia di isomeri (la reazione non è stereospecifica).
I carbeni reagiscono anche tramite sostituzione elettrofila con composti aromatici il cui anello risulta attivato da un sostituente (es. reazione di Reimer-Tiemann).
I carbeni sono impiegati anche nella sintesi di composti metallorganici con metalli del blocco d della tavola periodica in basso stato di ossidazione. Un esempio è dato dal composto (CO)5Cr=C(NR2)(C6H5).
Applicazioni
[modifica | modifica wikitesto]Un'applicazione su larga scala dei carbeni è la produzione industriale di tetrafluoroetene, il precursore del teflon. Viene generato tramite l'intermediazione di difluorocarbene:[libri 1]
l'inserimento di carbeni nei legami C–H è stato ampiamente sfruttato, ad es. nella funzionalizzazione superficiale dei materiali polimerici[3] ed elettropolimerizzazione di adesivi.[4]
Le applicazioni ai coloranti tramite la sintesi del 3-aril-3-trifluorometildiazirina,[5][6] un precursore del carbene che può essere attivato dal calore,[7] dalla luce[6][7] o dalla tensione elettrica.[4][8]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]I carbeni erano stati postulati per la prima volta da Eduard Buchner nel 1903 in studi di ciclopropanazione dell'estere detto etildiazoacetato con toluene.[9]
Nel 1912 Hermann Staudinger[10] convertì gli alcheni in ciclopropani con diazometano e CH2 come intermedio. Doering nel 1954 ne dimostrò l'utilità sintetica con studi sul diclorocarbene.[11]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Grasse P. B.; Brauer B. E.; Zupancic J. J.; Kaufmann K. J.; Schuster G. B., Chemical and physical properties of fluorenylidene: equilibration of the singlet and triplet carbenes, in J. Am. Chem. Soc., vol. 105, n. 23, 1983, pp. 6833-6845, DOI:10.1021/ja00361a014.
- ^ (EN) Nemirowski, A.; Schreiner, P. R., Electronic Stabilization of Ground State Triplet Carbenes, in J. Org. Chem., vol. 72, n. 25, 2007, pp. 9533–9540, DOI:10.1021/jo701615x, PMID 17994760.
- ^ (EN) Yang Peng; Yang Wantai, Surface Chemoselective Phototransformation of C–H Bonds on Organic Polymeric Materials and Related High-Tech Applications, in Chem. Rev., vol. 113, n. 7, 2013, pp. 5547–5594, DOI:10.1021/cr300246p, ISSN 0009-2665 , PMID 23614481.
- ^ a b (EN) Ping Jianfeng; Gao Feng; Chen Jian Lin; Webster Richard D.; Steele Terry W. J., Adhesive curing through low-voltage activation, in Nat. Commun., vol. 6, 2015, pp. 8050, Bibcode:2015NatCo...6.8050P, DOI:10.1038/ncomms9050, ISSN 2041-1723 , PMC 4557340, PMID 26282730.
- ^ (EN) Nakashima Hiroyuki; Hashimoto Makoto; Sadakane Yutaka; Tomohiro Takenori; Hatanaka Yasumaru, Simple and Versatile Method for Tagging Phenyldiazirine Photophores, in J. Am. Chem. Soc., vol. 128, n. 47, 2006, pp. 15092–15093, DOI:10.1021/ja066479y, ISSN 0002-7863 , PMID 17117852.
- ^ a b (EN) Blencowe Anton; Hayes Wayne, Development and application of diazirines in biological and synthetic macromolecular systems, in Soft Matter, vol. 1, n. 3, 2005, pp. 178–205, Bibcode:2005SMat....1..178B, DOI:10.1039/b501989c, ISSN 1744-6848 , PMID 32646075.
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- Libri
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Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- T. W. Graham Solomons, Chimica organica, 2ª ed., Bologna, Zanichelli, 2001, pp. 330-333, ISBN 88-08-09414-6.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Complesso metallo-carbene
- Carbonio atomico un singolo atomo di carbonio con formula :C:, cioè un doppio carbene. Utilizzato per produrre "veri carbeni" in situ.
- Carbene fogliato deriva la sua stabilità dalla vicinanza di un doppio legame, usato per formare sistemi coniugati.
- Carbene affine, composti simili come il nitrene, sililene.
- Carbenio, carbene protonato.
- Polimerizzazione per apertura dell'anello per metatesi
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Carbene
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Compendium of Chemical Terminology, 2ed, IUPAC, ("Gold Book") (1997). Versione online: (2006–) "Carbenes".DOI: 10.1351/goldbook.C00806
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