Catalogo Biamonti: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Botcrux (discussione | contributi)
m →‎Bibliografia: (1) wikilink, (2) Schünemann con "ü" secondo http://d-nb.info/577068512
 
(5 versioni intermedie di 2 utenti non mostrate)
Riga 1: Riga 1:
{{torna a|Composizioni di Ludwig van Beethoven}}
Il '''Catalogo Biamonti''' è un [[catalogo]] delle opere di [[Ludwig van Beethoven]], curato dal musicologo italiano [[Giovanni Biamonti]]. Pubblicato nel [[1968]], rappresenta sino ad oggi l'esperimento editoriale più ampio di classificazione dell'archivio beethoveniano. Comprende infatti i 138 numeri d'''[[Opus (musica)|Opus]]'', i 205 ''[[WoO]]'' del [[Catalogo Kinsky/Halm]], i 335 numeri del [[Catalogo Hess]], oltre ad ulteriori frammenti, appunti, spunti, accenni musicali vari inutilizzati sparsi nelle lettere, nei fogli d'album, nei quaderni di abbozzi e nei quaderni di conversazione conosciuti al momento della sua pubblicazione.
Il '''Catalogo Biamonti''' è un [[Catalogo musicale|catalogo]] delle opere di [[Ludwig van Beethoven]], curato dal musicologo italiano [[Giovanni Biamonti]]. Pubblicato nel [[1968]], rappresenta sino ad oggi l'esperimento editoriale più ampio di classificazione dell'archivio beethoveniano. Oltre a comprendere i 138 numeri d'''[[Opus (musica)|Opus]]'', i 205 ''[[WoO]]'' del [[Catalogo Kinsky/Halm]], i 335 numeri del [[Catalogo Hess]], già precedentemente catalogati, Biamonti include una importante appendice di revisione ai tre cataloghi cosiddetti ''ufficiali'', corredandoli di un proprio personale catalogo comprendente tutti gli ulteriori frammenti, abbozzi non utilizzati, appunti, spunti, accenni musicali vari inutilizzati sparsi nelle lettere, nei fogli d'album, nei quaderni di abbozzi e nei quaderni di conversazione conosciuti al momento della sua pubblicazione.


Sotto questo profilo Biamonti nel suo catalogo risulta sensibilmente più radicale dello stesso [[Willy Hess|Hess]], introducendo un'idea più allargata e flessibile del concetto di ''opera'' musicale non necessariamente compiuta, bensì di indubbia utilità ai fini dello studio del processo compositivo del musicista.
Sotto questo profilo Biamonti nel suo catalogo risulta un tantino più radicale dello stesso [[Willy Hess|Hess]], introducendo un'idea più allargata e flessibile del concetto di ''opera'' musicale non necessariamente compiuta, bensì di indubbia utilità ai fini dello studio del processo compositivo del musicista.


==Bibliografia==
==Bibliografia==
*[[Giovanni Biamonti]], ''Catalogo cronologico e tematico delle opere di Beethoven: comprese quelle inedite e gli abbozzi non utilizzati'', Torino, ILTE ([[Ilte|Industria Libraria Tipografica Editrice]]), 1968, p. 1201
*[[Giovanni Biamonti]], ''Catalogo cronologico e tematico delle opere di Beethoven: comprese quelle inedite e gli abbozzi non utilizzati'', Torino, ILTE ([[Ilte|Industria Libraria Tipografica Editrice]]), 1968, 1201 pagine


Il catalogo veniva venduto anche in un cofanetto di tre volumi, che conteneva anche i seguenti due volumi:
Il catalogo veniva venduto anche in un cofanetto di tre volumi, che conteneva anche i seguenti due volumi:


*[[Georg Schunemann]], ''I quaderni di conversazione di Beethoven / a cura di Georg Schunemann per incarico della Biblioteca di Stato Prussiana ([[Preussische Staatsbibliothek Berlin]]) / Quaderni 1-37 (1818 - 1823) / prima versione italiana a cura di [[Guglielmo Barblan]]'', Torino, ILTE (Industria Libraria Tipografica Editrice), 1968, p. 1449
*[[Georg Schünemann]], ''I quaderni di conversazione di Beethoven / a cura di Georg Schünemann per incarico della Biblioteca di Stato Prussiana ([[Biblioteca di Stato di Berlino|Preußische Staatsbibliothek Berlin]]) / Quaderni 1-37 (1818 - 1823) / prima versione italiana a cura di [[Guglielmo Barblan]]'', Torino, ILTE (Industria Libraria Tipografica Editrice), 1968, 1449 pagine


*[[Emily Anderson]], ''Le lettere di Beethoven / Raccolte, trascritte e tradotte con introduzione, appendici note ed indici a cura di [[Emily Anderson]]'', Torino, ILTE (Industria Libraria Tipografica Editrice), 1968, p. 1739
*[[Emily Anderson]], ''Le lettere di Beethoven / Raccolte, trascritte e tradotte con introduzione, appendici note ed indici a cura di [[Emily Anderson]]'', Torino, ILTE (Industria Libraria Tipografica Editrice), 1968, 1739 pagine


==Voci correlate==
==Voci correlate==
Riga 17: Riga 18:
*[[Willy Hess]]
*[[Willy Hess]]
*[[Catalogo Hess]]
*[[Catalogo Hess]]
*[[Lista delle composizioni di Ludwig van Beethoven]]
*[[Composizioni di Ludwig van Beethoven]]


{{Portale|musica classica}}
{{Portale|musica classica}}


[[Categoria:Cataloghi musicali|Biamonti]]
[[Categoria:Cataloghi musicali|Biamonti]]
[[Categoria:Ludwig van Beethoven|Biamonti]]
[[Categoria:Composizioni di Ludwig van Beethoven| ]]

Versione attuale delle 10:18, 18 feb 2020

Il Catalogo Biamonti è un catalogo delle opere di Ludwig van Beethoven, curato dal musicologo italiano Giovanni Biamonti. Pubblicato nel 1968, rappresenta sino ad oggi l'esperimento editoriale più ampio di classificazione dell'archivio beethoveniano. Oltre a comprendere i 138 numeri d'Opus, i 205 WoO del Catalogo Kinsky/Halm, i 335 numeri del Catalogo Hess, già precedentemente catalogati, Biamonti include una importante appendice di revisione ai tre cataloghi cosiddetti ufficiali, corredandoli di un proprio personale catalogo comprendente tutti gli ulteriori frammenti, abbozzi non utilizzati, appunti, spunti, accenni musicali vari inutilizzati sparsi nelle lettere, nei fogli d'album, nei quaderni di abbozzi e nei quaderni di conversazione conosciuti al momento della sua pubblicazione.

Sotto questo profilo Biamonti nel suo catalogo risulta un tantino più radicale dello stesso Hess, introducendo un'idea più allargata e flessibile del concetto di opera musicale non necessariamente compiuta, bensì di indubbia utilità ai fini dello studio del processo compositivo del musicista.

Il catalogo veniva venduto anche in un cofanetto di tre volumi, che conteneva anche i seguenti due volumi:

  • Emily Anderson, Le lettere di Beethoven / Raccolte, trascritte e tradotte con introduzione, appendici note ed indici a cura di Emily Anderson, Torino, ILTE (Industria Libraria Tipografica Editrice), 1968, 1739 pagine

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Musica classica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di musica classica