Cerato: differenze tra le versioni

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Alcune specie che si nutrono di [[Cnidaria]], come la ''[[Flabellina affinis]]'' o la ''[[Cratena peregrina]]'', sono soliti immagazzinare le [[cnidoblasti|cellule urticanti]] (dette ''cnidoblasti'') all'interno dei cerati a scopo difensivo, dopo averle trasferite in appositi ''[[cnidosacchi]]''.
Alcune specie che si nutrono di [[Cnidaria]], come la ''[[Flabellina affinis]]'' o la ''[[Cratena peregrina]]'', sono soliti immagazzinare le [[cnidoblasti|cellule urticanti]] (dette ''cnidoblasti'') all'interno dei cerati a scopo difensivo, dopo averle trasferite in appositi ''[[cnidosacchi]]''.
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Versione delle 16:26, 6 mar 2011

Una Flabellina affinis. La parte terminale dei cerati contiene gli cnidocisti degli Hydrozoa di cui si nutre.

Un cerato (plurale cerati o, spesso, cerata) sono delle protuberanze cutanee tipiche del sottordine Aeolidacea dei molluschi nudibranchi.

Queste appendici cutanee hanno funzione respiratoria (alla stregua del ciuffo branchiale), digestiva e spesso difensiva.

Alcune specie che si nutrono di Cnidaria, come la Flabellina affinis o la Cratena peregrina, sono soliti immagazzinare le cellule urticanti (dette cnidoblasti) all'interno dei cerati a scopo difensivo, dopo averle trasferite in appositi cnidosacchi.