Coordinate: 46°21′N 11°05′E

Coredo: differenze tra le versioni

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|Data elezione=18/11/2012
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|Data soppressione= 31/12/2014
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|Abitanti=1365
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|Note abitanti={{cita web|url=https://www.istat.it/storage/cartografia/variabili-censuarie/dati-cpa_2011.zip|titolo=Censimento della popolazione e delle abitazioni 2011}} Nota Bene: il dato si riferisce agli abitanti entro il comune catastale di Coredo.
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|Abitanti=1630
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|Nome abitanti=Coredani (''i còredi''<ref>Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, ''Dizionario degli Etnici e dei Toponimi Italiani'', Bologna, ed. Pàtron, 1981.</ref>)
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'''Coredo''' (''Còret'' in [[nones]]<ref>Quaresima, Enrico (1964; rist. 1991). Vocabolario anaunico e solandro. Firenze: Leo S. Olschki. ISBN 8822207548</ref>) è stato un [[comune italiano]] di {{formatnum:1630}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/> della [[provincia autonoma di Trento]] in [[Trentino-Alto Adige]], soppresso per l'istituzione del comune di [[Predaia]] il 1º gennaio 2015.<ref>{{Cita web|url=http://www.regione.taa.it/normativa/codice/LR_2014_1_it.pdf|titolo=Istituzione del nuovo Comune di Predaia mediante la fusione dei Comuni di Coredo, Smarano, Taio, Tres e Vervò|sito=regione.taa.it|editore=[[Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol]]|data=24 giugno 2014|accesso=27 novembre 2015}}</ref>
'''Coredo''' (''Còret''<ref>{{Cita libro |titolo = Vocabolario anaunico e solandro |nome = Enrico |cognome = Quaresima |wkautore = Enrico Quaresima |editore = Leo S. Olschki |città = Firenze |anno = 1991 |annooriginale = 1964 |p = XXIV |ISBN = 88-222-0754-8}}</ref> in [[Dialetto noneso|noneso]]) era anticamente un [[Comune (ordinamento italiano)|comune]] nella [[provincia autonoma di Trento]] in [[Trentino-Alto Adige]], ma ora è una [[Frazione (geografia)|frazione]]<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.predaia.tn.it/content/download/1464/11842/file/Nuovo_Statuto_del_Comune_di_Predaia.pdf|titolo=Statuto comunale di Predaia}}</ref> del comune di [[Predaia]], situato nella stessa provincia e regione.

Fino al 31 dicembre 2014 ha costituito, assieme alla frazione di [[Tavon]],<ref>[http://incomune.interno.it/statuti/statuti/coredo.pdf Comune di Coredo - Statuto].</ref> un [[Comune (Italia)|comune]] autonomo, che al momento della sua soppressione contava {{formatnum:1630}} abitanti.<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/> Il comune confinava con i comuni di [[Cortaccia sulla Strada del Vino]] (BZ), [[Don (Amblar-Don)|Don]], [[Romeno (Italia)|Romeno]], [[Sanzeno]], [[Sfruz]], [[Smarano]], [[Taio]], [[Termeno sulla Strada del Vino]] (BZ) e [[Tres]].

== Origini del nome ==
[[File:Castel Coredo prior to 1611.jpg|miniatura|schizzo del castel coredo (uno dei due castelli presenti nel territorio) nel 1611]]
{{cn|Coredo, da ''coryletum'', in latino "bosco di noccioli". Una volta nell'altopiano in cui successivamente è stato creato il paese erano presenti molti noccioli.}}

==Storia==
===Simboli===
[[File:Coredo-Stemma.png|Vecchio stemma comunale|miniatura|159x159px]]
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con DPR del 17 dicembre 1953.<ref name="ACS">{{cita web|url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?303 |sito= Archivio Centrale dello Stato |titolo= Coredo |accesso= 30 giugno 2024 }}</ref>
{{Citazione|Troncato: nel PRIMO di azzurro al castello di nero, merlato alla guelfa di cinque ed aperto e finestrato del campo di due, sormontato da una torre di nero, merlata di tre alla guelfa e finestrata di uno del campo; nel SECONDO di oro, alla lettera C capitale di nero. Ornamenti esteriori di Comune.}}
Il gonfalone in uso era un drappo troncato di giallo e di azzurro anche se nel bozzetto allegato al decreto di concessione è rappresentato partito di azzurro e di giallo.<ref name="ACS"/>


== Monumenti e luoghi d'interesse ==
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
=== Architetture religiose ===
* Chiesa di Santa Croce;
* [[Chiesa del Ritrovamento della Croce]];
* Chiesetta di Vaiaren (dedicata alla Madonna Addolorata);
* Chiesetta di Vaiaren (dedicata alla Madonna Addolorata);
* Chiesa di San Sisto (a Tavon);
* [[Santuario di San Romedio]];
* [[Santuario di San Romedio]];


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=== Architetture militari ===
=== Architetture militari ===
* Castel Coredo ([[XII secolo]]);
* [[Castel Coredo]] ([[XII secolo]]);
* [[Castel Bragher]] ([[XIII secolo]]);
* [[Castel Bragher]] ([[XIII secolo]]);


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{{Demografia/Coredo}}
{{Demografia/Coredo}}


===Ripartizione linguistica ===
=== Ripartizione linguistica ===
Nel censimento del 2001, 333 abitanti del comune si sono dichiarati "ladini".<ref>[http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/cronaca/2011/10/07/news/nel-2001-erano-il-17-54-dei-residenti-5104404 Nel 2001 erano il 17,54% dei residenti | Trentino<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
Nel censimento del 2001, 333 abitanti del comune si sono dichiarati "ladini".<ref>{{cita news|autore=|url=http://www.giornaletrentino.it/cronaca/trento/nel-2001-erano-il-17-54-dei-residenti-1.1098081|titolo=Nel 2001 erano il 17,54% dei residenti|pubblicazione=[[Trentino (quotidiano)|Trentino]]|data=7 ottobre 2011|accesso=7 aprile 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180613134454/http://www.giornaletrentino.it/cronaca/trento/nel-2001-erano-il-17-54-dei-residenti-1.1098081|dataarchivio=13 giugno 2018|urlmorto=no}}</ref>


== Geografia antropica ==
== Economia ==
=== Artigianato ===
La circoscrizione territoriale ha subito le seguenti modifiche: nel 1928 aggregazione di territori dei soppressi comuni di [[Sfruz]], [[Smarano]] e Tavon; nel 1952 distacco di territori per la ricostituzione dei comuni di [[Sfruz]] (Censimento 1951: pop. res. 381) e [[Smarano]] (Censimento 1951: pop. res. 386).<ref>Fonte: ISTAT - Unità amministrative, variazioni territoriali e di nome dal 1861 al 2000 - ISBN 88-458-0574-3</ref>
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== Amministrazione ==
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=== Altre informazioni amministrative ===
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Il 1º gennaio 2015 il comune di Coredo venne soppresso e aggregato al neocostituito comune di [[Predaia]].<ref>{{Cita web|url=http://www.regione.taa.it/normativa/codice/LR_2014_1_it.pdf|titolo=Istituzione del nuovo Comune di Predaia mediante la fusione dei Comuni di Coredo, Smarano, Taio, Tres e Vervò|sito=regione.taa.it|editore=[[Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol]]|data=24 giugno 2014|accesso=27 novembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141205123243/http://www.regione.taa.it/normativa/codice/LR_2014_1_it.pdf|urlmorto=no}}</ref>


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[[Categoria:Coredo| ]]
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Versione delle 19:26, 31 lug 2024

Coredo
frazione
Coredo – Veduta
Coredo – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Trentino-Alto Adige
Provincia Trento
ComunePredaia
Territorio
Coordinate46°21′N 11°05′E
Altitudine831 m s.l.m.
Abitanti1 365[2] (2011)
Altre informazioni
Cod. postale38012 (già 38010)
Prefisso0463
Fuso orarioUTC+1
Cod. catastaleC994
TargaTN
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[3]
Cl. climaticazona F, 3 687 GG[4]
Nome abitantiCoredani (i còredi[1])
PatronoRinvenimento della Santa Croce
Giorno festivo3 maggio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Coredo
Coredo

Coredo (Còret[5] in noneso) era anticamente un comune nella provincia autonoma di Trento in Trentino-Alto Adige, ma ora è una frazione[6] del comune di Predaia, situato nella stessa provincia e regione.

Fino al 31 dicembre 2014 ha costituito, assieme alla frazione di Tavon,[7] un comune autonomo, che al momento della sua soppressione contava 1 630 abitanti.[2] Il comune confinava con i comuni di Cortaccia sulla Strada del Vino (BZ), Don, Romeno, Sanzeno, Sfruz, Smarano, Taio, Termeno sulla Strada del Vino (BZ) e Tres.

Origini del nome

schizzo del castel coredo (uno dei due castelli presenti nel territorio) nel 1611

Coredo, da coryletum, in latino "bosco di noccioli". Una volta nell'altopiano in cui successivamente è stato creato il paese erano presenti molti noccioli.[senza fonte]

Storia

Simboli

Vecchio stemma comunale

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con DPR del 17 dicembre 1953.[8]

«Troncato: nel PRIMO di azzurro al castello di nero, merlato alla guelfa di cinque ed aperto e finestrato del campo di due, sormontato da una torre di nero, merlata di tre alla guelfa e finestrata di uno del campo; nel SECONDO di oro, alla lettera C capitale di nero. Ornamenti esteriori di Comune.»

Il gonfalone in uso era un drappo troncato di giallo e di azzurro anche se nel bozzetto allegato al decreto di concessione è rappresentato partito di azzurro e di giallo.[8]

Monumenti e luoghi d'interesse

Architetture religiose

Architetture civili

  • Palazzo Nero (precedentemente denominato Palazzo Assessorile ca. 1460);

Architetture militari

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[9]

Ripartizione linguistica

Nel censimento del 2001, 333 abitanti del comune si sono dichiarati "ladini".[10]

Economia

Artigianato

Per quanto riguarda l'artigianato, è importante la produzione di mobili e di oggetti in legno, impreziositi da pregevoli decorazioni artistiche raffiguranti temi tipici locali.[11]

Amministrazione

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
9 maggio 2005 16 luglio 2012 Maurizio Scoz Lista civica Sindaco [12]
17 luglio 2012 18 novembre 2012 Paolo Forno Lista civica Vicesindaco reggente
19 novembre 2012 31 dicembre 2014 Paolo Forno Lista civica Sindaco

Altre informazioni amministrative

La circoscrizione territoriale ha subito le seguenti modifiche: nel 1928 aggregazione di territori dei soppressi comuni di Sfruz, Smarano e Tavon; nel 1952 distacco di territori per la ricostituzione dei comuni di Sfruz (Censimento 1951: pop. res. 381) e Smarano (Censimento 1951: pop. res. 386).[13]

Il 1º gennaio 2015 il comune di Coredo venne soppresso e aggregato al neocostituito comune di Predaia.[14]

Note

  1. ^ Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, Dizionario degli Etnici e dei Toponimi Italiani, Bologna, ed. Pàtron, 1981.
  2. ^ a b Censimento della popolazione e delle abitazioni 2011 (ZIP), su istat.it. Nota Bene: il dato si riferisce agli abitanti entro il comune catastale di Coredo.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Enrico Quaresima, Vocabolario anaunico e solandro, Firenze, Leo S. Olschki, 1991 [1964], p. XXIV, ISBN 88-222-0754-8.
  6. ^ Statuto comunale di Predaia (PDF), su comune.predaia.tn.it.
  7. ^ Comune di Coredo - Statuto.
  8. ^ a b Coredo, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 30 giugno 2024.
  9. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28 dicembre 2012.
  10. ^ Nel 2001 erano il 17,54% dei residenti, in Trentino, 7 ottobre 2011. URL consultato il 7 aprile 2018 (archiviato il 13 giugno 2018).
  11. ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 1, Roma, A.C.I., 1985, p. 15.
  12. ^ Sostituito a causa delle dimissioni dal vicesindaco.
  13. ^ Fonte: ISTAT - Unità amministrative, variazioni territoriali e di nome dal 1861 al 2000 - ISBN 88-458-0574-3
  14. ^ Istituzione del nuovo Comune di Predaia mediante la fusione dei Comuni di Coredo, Smarano, Taio, Tres e Vervò (PDF), su regione.taa.it, Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol, 24 giugno 2014. URL consultato il 27 novembre 2015 (archiviato il 5 dicembre 2014).

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