Deuterio: differenze tra le versioni
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L'esistenza del '''deuterio ultradenso''' verrebbe suggerita da risultati sperimentali in una pubblicazione di ricercatori dell'[[Università di Göteborg]] in [[Svezia]]: Shahriar Badiei, Patrik U. Andersson e Leif Holmild. Se l'esistenza di questi cristalli di deuterio venisse confermata, il materiale sarebbe un milione di volte più denso rispetto al deuterio in natura, molto più denso rispetto a quella calcolata per il nucleo del [[Sole]]. I ricercatori suggeriscono che questa forma ultra densa di deuterio faciliterebbe notevolmente l'operatività dei reattori a [[fusione nucleare]] a [[Fusione |
L'esistenza del '''deuterio ultradenso''' verrebbe suggerita da risultati sperimentali in una pubblicazione di ricercatori dell'[[Università di Göteborg]] in [[Svezia]]: Shahriar Badiei, Patrik U. Andersson e Leif Holmild. Se l'esistenza di questi cristalli di deuterio venisse confermata, il materiale sarebbe un milione di volte più denso rispetto al deuterio in natura, molto più denso rispetto a quella calcolata per il nucleo del [[Sole]]. I ricercatori suggeriscono che questa forma ultra densa di deuterio faciliterebbe notevolmente l'operatività dei reattori a [[fusione nucleare]] a [[Fusione a confinamento inerziale]] tramite [[Laser|raggi laser]]<ref>{{Cita web|1=http://www.enel.it/azienda/ricerca_sviluppo/technews_rs/maggio09/deuterio.asp|2=Deuterio ultradenso per l'energia nucleare del futuro|data=maggio 2009|editore=[[Enel]]|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/Deuterio_ultradenso_prodotto_in_laboratorio/1338379|Deuterio ultradenso prodotto in laboratorio|data=13 maggio 2009|editore=[[Le Scienze]]}}</ref><ref name="UDD-ICF">Patrik U. Andersson, Leif Holmlid, Ultra-dense deuterium: A possible nuclear fuel for inertial confinement fusion (ICF), Physics Letters A, In Press, Corrected Proof, Available online 1 July 2009, ISSN 0375-9601, DOI: 10.1016/j.physleta.2009.06.046.</ref>. |
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I ricercatori svedesi hanno riferito la produzione di minuti quantitativi di deuterio ultradenso in due pubblicazioni recenti<ref>S. Badiei, P. U. Andersson and L. Holmlid, "Fusion reactions in high-density hydrogen: A fast route to small-scale fusion?" |
I ricercatori svedesi hanno riferito la produzione di minuti quantitativi di deuterio ultradenso in due pubblicazioni recenti<ref>S. Badiei, P. U. Andersson and L. Holmlid, "Fusion reactions in high-density hydrogen: A fast route to small-scale fusion?" |
Versione delle 09:46, 3 apr 2020
Deuterio | |
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Generalità | |
Simbolo | 2H o D |
Protoni | 1 |
Neutroni | 1 |
Peso atomico | 2,01363 |
Abbondanza isotopica | 0,015% |
Proprietà fisiche | |
Spin | +1 |
Emivita | stabile |
Densità ghiaccio | 195 kg/m³ |
Densità gas | 0,452 kg/m³ |
Viscosità | 1,3×10−6 Pa/s |
Energia di legame | 2224,52±0,20 keV |
Energia in eccesso | 13,135720 MeV |
Il deuterio (dal greco δεύτερος, secondo) è un isotopo stabile dell'idrogeno con simbolo 2H o D, il cui nucleo (chiamato deutone o deuterone) è composto da un protone e un neutrone.
La sua abbondanza isotopica è pari a 0,015% (0,030% in termini di massa). Nonostante non sia propriamente un elemento chimico a sé stante, si utilizza spesso il simbolo D per indicarlo. Chimicamente quasi identico all'idrogeno, a temperatura e pressione ambiente forma un gas di molecole biatomiche: 2H2 o D2.
Il deuterio fu scoperto nel 1931 da Harold Clayton Urey, chimico alla Columbia University. Per questa sua scoperta Urey vinse il Premio Nobel nel 1934.
Composti deuterati, come l'acqua pesante (D2O), sono spesso usati in chimica e biochimica per lo studio dei meccanismi di reazione.
Il deuterio viene utilizzato insieme al trizio per realizzare la fusione nucleare sfruttando la reazione:
- D + T → 4He + n + 17,6 MeV
che risulta essere particolarmente adatta grazie all'alta sezione d'urto ed alla notevole energia generata dalla singola reazione.
È utilizzato sotto forma di acqua pesante nei reattori nucleari tipo CANDU come moderatore (per rallentare i neutroni) e refrigerante del nocciolo.
Dati vari
- densità del gas D2 in condizioni standard di pressione e temperatura = 0,180 kg/m³.
- peso atomico: 2,01363.
Dati a circa 18 K (punto triplo) per D2 :
- densità:
- ghiaccio: 195 kg/m³
- gas: 0,452 kg/m³
- viscosità: 1,3×10−6 kg/m·s
- calore specifico:
- ghiaccio: 2950 J/kg·K
- gas: 5200 J/kg·K
Deuterio ultradenso
L'esistenza del deuterio ultradenso verrebbe suggerita da risultati sperimentali in una pubblicazione di ricercatori dell'Università di Göteborg in Svezia: Shahriar Badiei, Patrik U. Andersson e Leif Holmild. Se l'esistenza di questi cristalli di deuterio venisse confermata, il materiale sarebbe un milione di volte più denso rispetto al deuterio in natura, molto più denso rispetto a quella calcolata per il nucleo del Sole. I ricercatori suggeriscono che questa forma ultra densa di deuterio faciliterebbe notevolmente l'operatività dei reattori a fusione nucleare a Fusione a confinamento inerziale tramite raggi laser[1][2][3].
I ricercatori svedesi hanno riferito la produzione di minuti quantitativi di deuterio ultradenso in due pubblicazioni recenti[4][5]. Una delle due forme ipotizzate per questi cristalli prevede degli elettroni "fissi" attorno ai quali orbiterebbero i nuclei D: questo deuterio ultradenso sarebbe di gran lunga il materiale più denso mai prodotto dalla scienza umana: un centimetro cubico avrebbe una massa di 130 chilogrammi[3] e una sfera del raggio di 250 metri possiederebbe una gravità superficiale pari al 92% di quella terrestre.[6]
Note
- ^ Deuterio ultradenso per l'energia nucleare del futuro [collegamento interrotto], su enel.it, Enel, maggio 2009.
- ^ Deuterio ultradenso prodotto in laboratorio, su lescienze.espresso.repubblica.it, Le Scienze, 13 maggio 2009.
- ^ a b Patrik U. Andersson, Leif Holmlid, Ultra-dense deuterium: A possible nuclear fuel for inertial confinement fusion (ICF), Physics Letters A, In Press, Corrected Proof, Available online 1 July 2009, ISSN 0375-9601, DOI: 10.1016/j.physleta.2009.06.046.
- ^ S. Badiei, P. U. Andersson and L. Holmlid, "Fusion reactions in high-density hydrogen: A fast route to small-scale fusion?" Int. J. Hydr. Energy 34 (2009) 487-495.
- ^ S. Badiei, P. U. Andersson and L. Holmlid, "High-energy Coulomb explosions in ultra-dense deuterium: Time-of-flight mass spectrometry with variable energy and flight length". Int. J. Mass Spectrom. 282 (2009) 70-76 doi:10.1016/j.ijms.2009.02.014.
- ^ (EN) Gravity Calculator for Astronomical Bodies Based on Radius and Density, su Eric James Stone.
Voci correlate
- Idrogeno
- Trizio
- Acqua pesante
- Fusione nucleare
- Tabella degli isotopi
- Deuterazione
- Linea Globale delle Acque Meteoriche
Altri progetti
- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «deuterio»
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su deuterio
Collegamenti esterni
- (EN) deuterium, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) IUPAC Gold Book, "deuterium", su goldbook.iupac.org.
Controllo di autorità | Thesaurus BNCF 21413 · LCCN (EN) sh85037316 · GND (DE) 4149226-2 · BNF (FR) cb12127493n (data) · J9U (EN, HE) 987007550420505171 · NDL (EN, JA) 00575142 |
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