Guerra aerea delle Falkland: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 70: Riga 70:
Il [[2 maggio]] i cinque Super Etendard partirono per la loro prima missione, tutti gli apparecchi erano equipaggiati con l' [[Exocet]]. alla missione avrebbero dovuto partecipare anche un gruppo d' attacco costituito dai veicoli imbarcati A-4.
Il [[2 maggio]] i cinque Super Etendard partirono per la loro prima missione, tutti gli apparecchi erano equipaggiati con l' [[Exocet]]. alla missione avrebbero dovuto partecipare anche un gruppo d' attacco costituito dai veicoli imbarcati A-4.


==Guerra elettronica===
==Guerra elettronica==


Anche i [[BAe Nimrod]] vennero impegnati per missioni di sorveglianza elettronica, disturbo ed inganno radar. Come i Vulcan, essi vennero dotati di punti di attacco per missili aria-aria [[AIM-9 Sidewinder]] per autodifesa, e missili antiradar [[Shrike]], poi sostituiti dagli statunitensi [[AGM-88 HARM]].
Anche i [[BAe Nimrod]] vennero impegnati per missioni di sorveglianza elettronica, disturbo ed inganno radar. Come i Vulcan, essi vennero dotati di punti di attacco per missili aria-aria [[AIM-9 Sidewinder]] per autodifesa, e missili antiradar [[Shrike]], poi sostituiti dagli statunitensi [[AGM-88 HARM]].

Versione delle 13:34, 15 nov 2008

Voce principale: Guerra delle Falkland.
Guerra aerea delle Falkland/Malvinas
Voci di guerre presenti su Wikipedia

Dal marzo al giugno 1982 l'Argentina ed il Regno Unito, con le rispettive forze aeronavali e terrestri, combatterono una breve campagna militare per il controllo ed il possesso delle isole Falkland (conosciute anche col nome spagnolo di islas Malvinas e in italiano isole Malvine) e della Georgia del Sud e delle isole Sandwich meridionali.

La guerra delle Falkland è stata la più recente operazione militare intrapresa dal Regno Unito senza la partecipazione di uno o più alleati al suo fianco e rimane un chiaro esempio dell'importanza assunta dall'impiego del "potere" aereo come arbitro delle campagne belliche congiunte terrestri e navali.

Le forze aeree coinvolte furono per l'Argentina, la Fuerza Aérea Argentina (aeronautica militare) e la Armada Aviacion Naval (l'aeronautica navale) che operarono praticamente sempre dalle basi a terra, mentre sulle navi britanniche vennero imbarcati, oltre ai mezzi della Fleet Air Arm (l'aviazione di marina), anche aerei ed elicotteri della Royal Air Force.

L'inizio delle ostilità

Alle ore 4:30 del 2 aprile, un commando di 150 uomini della fanteria di marina argentina arrivarono in elicottero a Mullet Creek, un piccolo centro abitato a sud-ovest della capitale Port Stanley, e mossero verso l'interno puntando alla caserma dei Royal Marines a Moody Brook.

Alle 6:15 il grosso delle forze argentine cominciò a sbarcare nella baia di York, a est, e i 68 Royal Marines, che costituivano l'intera guarnigione britannica sull'isola furono intrappolati fra le due tenaglie dell'avanzata argentina.

Alle 9:25, dopo una breve ma coraggiosa resistenza i soldati inglesi si arresero vedendo sfumata ogni possibile azione di resistenza.

Arrivano gli inglesi

Il 5 aprile partì dalla base navale di Portsmouth la Task force britannica, comandata dalla portaerei leggera HMS Hermes. Questa flotta si riunì il 10 aprile al largo dell'isola di Ascensione con altre unità provenienti da Gibilterra, nel frattempo un fotoricognitore Canberra della RAF aveva incominciato ad operare dalla base aerea, del Cile neutrale, di Punta Arenas. Il 12 aprile il cacciatorpediniere Antrim, la fregata Plymouth e il rifornitore di squadra Tidespring della Royal Navy interruppero la loro breve sosta all'isola di Ascensione per imbarcare equipaggiamenti e un piccolo contingente di truppe di terra (la Compagnia M del 42esimo Commando e lo Squadrone D delle SAS), nonché alcuni elicotteri: tre Westland Wessex e un Westland Scout. Queste tre navi, costituenti la Task Force 317.9 avrebbero dovuto fare rotta verso sud ed unirsi alla squadra dell Endurance per dar vita all'operazione "Paraquat", ossia la riconquista della Georgia del Sud.

Nel frattempo i preparativi argentini per prolungare l'occupazione delle Falkland e per scongiurare qualunque tentativo di riconquista inglese furono all'origine del costante aumento del contingente dell'Aeronautica: l'aeroporto di Port Stanley divenne la Base Aérea Militar (BAM) Malvinas; più a sud, a Goose Green, fu istituita la BAM Condor, mentre il Comando de la Aviacion Naval Argentina (CANA) si stanziò sull'isolotto di Pebble chiamandolo Estacion Aeronaval (EA) Calderon.

Questa espansione portò allo schieramento di 24 IA-58 Pucará (sulle basi di Malvinas e Condor, mentre il CANA aveva schierato, sempre nella base di Malvinas 6 Aermacchi MB-339 con funzioni di attacco leggero. Gli elicotteri presenti, 2 Bell 212 e 2 Boeing CH-47 del Grupo 7, garantivano una limitata capacità di ricerca e di salvataggio, mentre 2 velivoli Short Skyvan e un elicottero SA 330 Puma garantivano la possibilità di trasporto di truppe e mezzi.

L'operazione "Paraquat"

Come per tutte le altre operazioni di guerra anche la Paraquat fu preceduta da azioni di ricognizioni, queste furono sostenute dai bombardieri Victor che in totale effettuarono tre missioni di sorveglianza radar a lungo raggio. la prima di questa avvenne nella notte fra il 20 ed il 21 Aprile e richiese l'intervento di otto aerocisterne per un volo di oltre 11 275 km e della durata di 14 ore e 45 minuti per sorvegliare un area di 388,5 km quadrati.

La prima fase dell'operazione fu lo sbarco di una pattuglia delle SAS, da parte dei Westland Wessex e dei Westland Scout sul ghiacciaio Fortuna. Due giorni dopo ci fu il primo scontro armato dell'operazione: gli inlesi individuarono il sommergibile argentino Santa Fe; la fregata Brilliant fece decollare i suoi 2 Westland Lynx, i quali si unirono alla caccia al sottomarino con i Wessex dell Antrim che cercarono di colpire il battello con delle cariche di profondità.

Nell'attacco il battello argentino rimase danneggiato e il comandante fu costretto a fare ritorno a Grytviken. Mentre il Santa Fe si dirigeva verso la Georgia del Sud venne attaccato da siluri e missili leggeri sparati dagli elicotteri inglesi.

Gravemente danneggiato, il sommergibile riuscì a raggiungere Grytviken dove fu tirato a secco. A quel punto gli inglesi, visto l'inconsistenza del presidio argentino attaccarono: 30 uomini del SAS furono fatti sbarcare sulla costa mentre 235 salve sparate dalle batterie navali martellavano le postazioni argentine. Scoraggiati e consapevoli della loro situazione disperata i militari argentini si arresero senza opporre resistenza.

Le prime operazioni dalle portaerei

Un Vulcan della RAF

Il 18 Aprile la Task Force inglese salpò dalla base di Ascensione per dirigersi a sud, verso le Falkland. Il 21 Aprile la flotta era ancora fuori dal teatro delle operazioni, quando un Boeing 707, usato come ricognitore dall' aeronautica argentina, la individuò, quest' ultimo in seguito fu intercettato da un Sea Harrier e fatto allontanare.

Il 1 Maggio si può dire che la guerra delle Falkland abbia avuto ufficialmente inizio: un Vulcan del 101° Squadron effettuò la sua prima missione di bombardamento Black Buck partendo dalla base statunitense di Wideawake sull'isola inglese di Ascension. La sortita durò in tutto 14 ore e 50 minuti e richiese 15 uscite di aereocisterne e non meno di 18 riforimenti in volo per consentire a quel singolo bombardiere di giungere sul suo obiettivo, dove da un altezza di 3.050 metri, sganciò tutte le 21 bombe da 454 kg, lungo la pista di decollo dell' aereoporto di Port Stanley. In realtà soltanto un ordigno colpirà la pista creando tralaltro danni modesti, con polemiche da parte di alcuni militari inglesi[1], anche se la pista da allora sarà interdetta ai jet da attacco,rimanendo attiva solo per gli Hercules e gli Aermacchi MB-339.

File:A-4C Tte casco.jpg
Un A-4 Skyhawk argentino

Nel tentativo di sfruttare al massimo la notevole confusione che si creò tra le fila argentine, alle ore 7:08 la HMS Hermes fece decollare dodici Sea Harrier per attaccare gli aereoporti di Port Stanley e Goose Green. Durante la missione nove Harrier colpirono l' aereoporto della capitale da tre parti diverse, impiegando una tecnica particolare di bombardamento chiamata toss bombing causando danni modesti ma impedendo l' uso della struttura per un po di tempo. Gli altri tre Harrier invece effettuarono un attacco più positivo su Goose Green, mettendo fuori combattimento tre Pucarà e uccidendo un pilota argentino.

Più tardi le fregate della Royal Navy Alacrity e Arrow insieme al cacciatorpediniere Glamorgan iniziarono a colpire le postazioni nemiche di Port Stanley facendo entrare in azione anche gli elicotteri d' attacco. Viste le numerose attività aeree e navali inglesi, gli argentini pensarono all' imminenza di uno sbarco e perciò la Fuerza aerea argentina compi svariate missioni contro le navi avverse, facendo decollare i Mirage III e i Dagger che fornirono copertura a otto A-4 Skyhawk e ai bombardieri Canberra ma non trovando molti bersagli. Poco più tardi due Mirage III e un Dagger furono abbattuti dai missili aria-aria AIM-9 Sidewinder lanciati dai Sea Harrier mentre alcuni apparecchi argentini colpirono ma con lievi danni le navi inglesi vicino a Port Stanley.

Entra in scena l' Exocet

Nel 1979 il CANA aveva ordinato 14 intercettori Super Etendard ed altrettanti missili antinave Exocet. Alla fine del 1981 l' Argentina ricevette i suoi primi cinque esemplari del modello, con i rispettivi missili, ma allo scoppio della guerra la Francia, si rifiutò di inviare ulteriori aerei e missili, ma è pssibile che Israele abbia dato una mano agli argentini nella risoluzione dei problemi che impedivano d' interfacciare i velivoli e i loro missili.

I cinque Super Etendard andarono ad costituire la 2 Escuadrilla de Caza y Ataque della 3 Escuadra Aeronaval, la punta di diamante delle forze aeree navali argentine. Il 20 aprile la squadra si trasferì nella base in linea d' aria più vicina alle Falkland e cioè l' aereoporto di Rio Grande, comunque sempre a 710 km da Port Stanley.

Il 2 maggio i cinque Super Etendard partirono per la loro prima missione, tutti gli apparecchi erano equipaggiati con l' Exocet. alla missione avrebbero dovuto partecipare anche un gruppo d' attacco costituito dai veicoli imbarcati A-4.

Guerra elettronica

Anche i BAe Nimrod vennero impegnati per missioni di sorveglianza elettronica, disturbo ed inganno radar. Come i Vulcan, essi vennero dotati di punti di attacco per missili aria-aria AIM-9 Sidewinder per autodifesa, e missili antiradar Shrike, poi sostituiti dagli statunitensi AGM-88 HARM.

Bibliografia

  • Rowland White, Vulcan 607, ISBN
  • Nigel "Sharkey" Ward, "Sea Harrier Over the Falklands: A Maverick at War", 1992, Cassell Military Paperbacks, ISBN 0-304-35542-9

Note

  1. ^ "And what was achieved? A crater in the runway that was filled in within twenty-four hours, and possibly a 30 mm gun radar knocked out" (Sharkey Ward: Sea Harrier over the Falklands, 1992, Cassell Military Paperbacks, ISBN 0-304-35542-9)