Galasso I Pio: differenze tra le versioni
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Era figlio di [[Manfredo I Pio]] e di Fiandrina De' Bocchi. Uomo d'armi combatté nel 1354 per i [[Visconti]] e successivamente fu al loro servizio, schierandosi a difesa di [[Modena]] contro gli [[Estensi]] che, per punizione, devastarono il suo feudo di Carpi. |
Era figlio di [[Manfredo I Pio]] e di Fiandrina De' Bocchi. Uomo d'armi combatté nel 1354 per i [[Visconti]] e successivamente fu al loro servizio, schierandosi a difesa di [[Modena]] contro gli [[Estensi]] che, per punizione, devastarono il suo feudo di Carpi. |
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=== Scorrerie del 1357 === |
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[[Bernabò Visconti]] voleva vendicarsi dei nobili di [[Sassuolo]] che con l'inganno gli avevano sottratto il casello di [[Fiorano Modenese]] e quindi inviarono Galasso I Pio nell'anno 1357 con duemila [[Barbuta|barbute]] e molti fanti per danneggiare sia i nobili Della Rosa che gli [[este]]nsi, suoi nemici<ref name="guidobucciardi">{{Cita libro |titolo = Fiorano nelle vicende storiche del castello e del santuario dalle origini al 1859 |autore = Guido Bucciardi |editore = Tipografia Pontificia ed Arcivescovale dell'"Immacolata Concezione" |anno = 1934 |capitolo = Della Rosa, Visconti ed Estensi |pp = 83-84 }}</ref>. |
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Fu così che il 1º giugno partendo da Marzaglia, Galasso, guidò il suo esercito distruggendo tutto quello che incontrò sulla sua strada<ref name="guidobucciardi" />. Il 6 giugno giunse a Sassuolo e lì il suo esercito falciò e calpestò tutto il grano ed il frumento in procinto di maturazione; le piante furono abbattute e le viti tagliate; le persone che non erano riuscite a fuggire od a nascondersi furono seviziate o fatte morire di stenti<ref name="guidobucciardi" />. Questa devastazione durò per dieci giorni terminati i quali Galasso si rese conto che non vi era più nulla da distruggere e condusse quindi il suo esercito a Fiorano dove continuò con il medesimo metodo a partire dal 17 giugno<ref name="guidobucciardi" />. Vi erano allora tre castelli fortificati: uno a Fiorano, uno a Spezzano ed uno a Montegibbio che non furono nemmeno toccati per evitare lunghi e difficili assedi visto che l'obiettivo era di arrecare il maggior danno possibile ai nemici di Bernabò<ref name="guidobucciardi" />. Infatti, una volta terminata la devastazione, Galasso ed il suo esercito se ne tornarono a casa<ref name="guidobucciardi" />. |
Fu così che il 1º giugno partendo da Marzaglia, Galasso, guidò il suo esercito distruggendo tutto quello che incontrò sulla sua strada<ref name="guidobucciardi" />. Il 6 giugno giunse a Sassuolo e lì il suo esercito falciò e calpestò tutto il grano ed il frumento in procinto di maturazione; le piante furono abbattute e le viti tagliate; le persone che non erano riuscite a fuggire od a nascondersi furono seviziate o fatte morire di stenti<ref name="guidobucciardi" />. Questa devastazione durò per dieci giorni terminati i quali Galasso si rese conto che non vi era più nulla da distruggere e condusse quindi il suo esercito a Fiorano dove continuò con il medesimo metodo a partire dal 17 giugno<ref name="guidobucciardi" />. Vi erano allora tre castelli fortificati: uno a Fiorano, uno a Spezzano ed uno a Montegibbio che non furono nemmeno toccati per evitare lunghi e difficili assedi visto che l'obiettivo era di arrecare il maggior danno possibile ai nemici di Bernabò<ref name="guidobucciardi" />. Infatti, una volta terminata la devastazione, Galasso ed il suo esercito se ne tornarono a casa<ref name="guidobucciardi" />. |
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*Jacopo, [[podestà (medioevo)|podestà]] di [[Milano]] |
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Galasso I Pio (... – Carpi, 13 marzo 1367) è stato un condottiero italiano, secondo signore di Carpi.
Era figlio di Manfredo I Pio e di Fiandrina De' Bocchi. Uomo d'armi combatté nel 1354 per i Visconti e successivamente fu al loro servizio, schierandosi a difesa di Modena contro gli Estensi che, per punizione, devastarono il suo feudo di Carpi.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Scorrerie del 1357
[modifica | modifica wikitesto]Bernabò Visconti voleva vendicarsi dei nobili di Sassuolo che con l'inganno gli avevano sottratto il casello di Fiorano Modenese e quindi inviarono Galasso I Pio nell'anno 1357 con duemila barbute e molti fanti per danneggiare sia i nobili Della Rosa che gli estensi, suoi nemici[1].
Fu così che il 1º giugno partendo da Marzaglia, Galasso, guidò il suo esercito distruggendo tutto quello che incontrò sulla sua strada[1]. Il 6 giugno giunse a Sassuolo e lì il suo esercito falciò e calpestò tutto il grano ed il frumento in procinto di maturazione; le piante furono abbattute e le viti tagliate; le persone che non erano riuscite a fuggire od a nascondersi furono seviziate o fatte morire di stenti[1]. Questa devastazione durò per dieci giorni terminati i quali Galasso si rese conto che non vi era più nulla da distruggere e condusse quindi il suo esercito a Fiorano dove continuò con il medesimo metodo a partire dal 17 giugno[1]. Vi erano allora tre castelli fortificati: uno a Fiorano, uno a Spezzano ed uno a Montegibbio che non furono nemmeno toccati per evitare lunghi e difficili assedi visto che l'obiettivo era di arrecare il maggior danno possibile ai nemici di Bernabò[1]. Infatti, una volta terminata la devastazione, Galasso ed il suo esercito se ne tornarono a casa[1].
Discendenza
[modifica | modifica wikitesto]Galasso sposò Beatrice da Correggio quando restò vedova di Alboino della Scala e dalla quale ebbe sette figli:
- Jacopo, podestà di Milano
- Taddeo, religioso
- Ludovico
- Orsolina, sposò in seconde nozze Giberto IV da Correggio
- Giberto, suo successore
- Marsiglio, podestà di Bergamo
- Antonio
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Pompeo Litta, Famiglie celebri d'Italia. Pio di Carpi, Torino, 1835. ISBN non esistente.