Giotto Dainelli: differenze tra le versioni

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==L'Accademia d'Italia==
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Nel [[1944]] aderì alla [[Repubblica Sociale Italiana]] e, in seguito all'[[uccisione di Giovanni Gentile]] da parte dei gappisti, divenne presidente dell'[[Accademia d'Italia]] ([[1944]]-[[1945]]).
Nel [[1944]] aderì alla [[Repubblica Sociale Italiana]] e, in seguito all'[[uccisione di Giovanni Gentile]] da parte dei gappisti, divenne presidente dell'[[Accademia d'Italia]] (1944-[[1945]]).


Dal [[1953]] si ritirò dall'insegnamento, stabilendosi a [[Roma]]. Nel [[1954]] ricevette la medaglia d'oro della [[Società Geografica Italiana]]. Morì novantenne a Firenze.
Dal [[1953]] si ritirò dall'insegnamento, stabilendosi a [[Roma]]. Nel [[1954]] ricevette la medaglia d'oro della [[Società Geografica Italiana]]. Morì novantenne a Firenze.

Versione delle 15:41, 18 set 2010

Giotto Dainelli (Firenze, 1878Firenze, 1968) è stato un geografo italiano.

Figlio di un generale, si abituò sin da giovanissimo a viaggiare. Laureatosi in Scienze naturali nel 1900 all'Istituto di Studi Superiori di Firenze, si perfezionò in seguito all'Università di Vienna. Nel 1903 dovenne libero docente in geologia e geografia fisica a Firenze, e dal 1914 al 1921 tenne la cattedra di geografia a Pisa. Dopo una breve parentesi a Napoli, fece ritorno a Firenze, dove nel 1924 assunse la cattedra di Geologia e paleontologia.

Compì numerose spedizioni esplorative in Africa Orientale e in Asia: nel 1905-1906 in Eritrea; nel 1913-1914 nel Karakorum, in quella che fu la più importante spedizione esplorativa italiana in Asia del ventesimo secolo; nel 1936-1937 sul lago Tana, in Etiopia, su incarico dell'Accademia d'Italia. Portano il nome di Dainelli una trentina di specie fossili e quattro viventi. Egli inoltre scoprì la sorgente del fiume Yarcand in Tibet. Fu socio dell'Accademia dei Lincei e della Pontificia Accademia delle Scienze.

L'Accademia d'Italia

Nel 1944 aderì alla Repubblica Sociale Italiana e, in seguito all'uccisione di Giovanni Gentile da parte dei gappisti, divenne presidente dell'Accademia d'Italia (1944-1945).

Dal 1953 si ritirò dall'insegnamento, stabilendosi a Roma. Nel 1954 ricevette la medaglia d'oro della Società Geografica Italiana. Morì novantenne a Firenze.

Fu autore di oltre 600 pubblicazioni scientifiche.

Bibliografia

  • Giuseppe Vedovato, Giotto Dainelli tra scienza e politica, in "Rivista di studi di politica Internazionale", a. LXXVI, 2009, n. 3, pp. 381-421.