Juventus Football Club 1989-1990: differenze tra le versioni

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Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti la '''Juventus Football Club''' nelle competizioni ufficiali della stagione '''1989-1990'''.
Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti la '''Juventus Football Club''' nelle competizioni ufficiali della stagione '''1989-1990'''.


== Stagione ==
== Stagione ==
[[File:Coppa Italia 1990 - Milan-Juventus 0-1 - Roberto Galia.jpg|thumb|left|[[Roberto Galia]] è tra i protagonisti del [[Double (calcio)|''double'' continentale]]: il difensore sigla il decisivo 1-0 al {{Calcio Milan|N}} che, nella finale di ritorno a [[Stadio Giuseppe Meazza|San Siro]], dà alla Juventus la [[Coppa Italia 1989-1990|Coppa Italia]] (sopra), e poi apre le marcature nella [[Finale della Coppa UEFA 1989-1990|finale di andata]] della [[Coppa UEFA 1989-1990|Coppa UEFA]] al [[Stadio Olimpico (Torino)|Comunale]].]]
[[File:Coppa Italia 1990 - Milan-Juventus 0-1 - Roberto Galia.jpg|thumb|left|[[Roberto Galia]] è tra i protagonisti del [[Double (calcio)|''double'' continentale]]: il difensore sigla il decisivo 1-0 al {{Calcio Milan|N}} che, nella finale di ritorno a [[Stadio Giuseppe Meazza|San Siro]], dà alla Juventus la [[Coppa Italia 1989-1990|Coppa Italia]] (sopra), e poi apre le marcature nella [[Finale della Coppa UEFA 1989-1990|finale di andata]] della [[Coppa UEFA 1989-1990|Coppa UEFA]] al [[Stadio Olimpico Grande Torino#Stadio Municipale (1933-1945) e Stadio Comunale (1945-2005)|Comunale]].]]


Nell'estate del 1989 la Juventus riparte con [[Dino Zoff]] per il secondo anno in panchina. Anche la rosa rimane per buona parte la stessa dell'anno passato, con alcuni nuovi innesti in ogni reparto. Per quanto riguarda la formazione base, davanti all'estremo difensore [[Stefano Tacconi|Tacconi]], in difesa si segnalano le partenze del [[Capitano (calcio)|capitano]] [[Antonio Cabrini|Cabrini]] il quale lascia la maglia bianconera dopo tredici stagioni, cedendo la fascia a [[Sergio Brio|Brio]] e di [[Luciano Favero|Favero]], con [[Nicolò Napoli|Napoli]] e [[Luigi De Agostini|De Agostini]] che diventano titolari a tempo pieno delle corsie laterali; al centro della retroguardia, accanto a [[Roberto Tricella|Tricella]] arriva [[Dario Bonetti]]. Il centrocampo vede l'inserimento di [[Sjarhej Alejnikaŭ|Sergej Alejnikov]], compagno di [[Oleksandr Zavarov|Zavarov]] nella [[Nazionale di calcio dell'Unione Sovietica|nazionale sovietica]], al fianco dei confermati [[Roberto Galia|Galia]] e [[Giancarlo Marocchi|Marocchi]]. L'attacco viene invece quasi rivoluzionato: del reparto offensivo della precedente stagione rimangono solo le mezzepunte Zavarov e [[Rui Barros]]; [[Alessandro Altobelli|Altobelli]] e [[Michael Laudrup|Laudrup]] fanno le valigie, e al loro posto si scommette su due giovani provenienti dalla [[Serie B]] e ancora semisconosciuti al grande pubblico, [[Pierluigi Casiraghi]] e il [[Marcatori dei campionati italiani di calcio|capocannoniere uscente]] del torneo cadetto, [[Salvatore Schillaci]],<ref>{{cita news|autore=Bruno Bernardi|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,15/articleid,0897_01_1990_0052_0015_25405277/|titolo=Samp-Juve, chi ha i veri gemelli-gol?|pubblicazione=La Stampa|data=3 marzo 1990|p=15}}</ref> entrambi al debutto in [[Serie A]].
Nell'estate del 1989 la Juventus riparte con [[Dino Zoff]] per il secondo anno in panchina. Anche la rosa rimane per buona parte la stessa dell'anno passato, con alcuni nuovi innesti in ogni reparto. Per quanto riguarda la formazione base, davanti all'estremo difensore [[Stefano Tacconi|Tacconi]], in difesa si segnalano le partenze del [[Capitano (calcio)|capitano]] [[Antonio Cabrini|Cabrini]] il quale lascia la maglia bianconera dopo tredici stagioni, cedendo la fascia a [[Sergio Brio|Brio]] e di [[Luciano Favero|Favero]], con [[Nicolò Napoli|Napoli]] e [[Luigi De Agostini|De Agostini]] che diventano titolari a tempo pieno delle corsie laterali; al centro della retroguardia, accanto a [[Roberto Tricella|Tricella]] arriva [[Dario Bonetti]]. Il centrocampo vede l'inserimento di [[Sjarhej Alejnikaŭ|Sergej Alejnikov]], compagno di [[Oleksandr Zavarov|Zavarov]] nella [[Nazionale di calcio dell'Unione Sovietica|nazionale sovietica]], al fianco dei confermati [[Roberto Galia|Galia]] e [[Giancarlo Marocchi|Marocchi]]. L'attacco viene invece quasi rivoluzionato: del reparto offensivo della precedente stagione rimangono solo le mezzepunte Zavarov e [[Rui Barros]]; [[Alessandro Altobelli|Altobelli]] e [[Michael Laudrup|Laudrup]] fanno le valigie, e al loro posto si scommette su due giovani provenienti dalla [[Serie B]] e ancora semisconosciuti al grande pubblico, [[Pierluigi Casiraghi]] e il [[Marcatori dei campionati italiani di calcio|capocannoniere uscente]] del torneo cadetto, [[Salvatore Schillaci]],<ref>{{cita news|autore=Bruno Bernardi|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,15/articleid,0897_01_1990_0052_0015_25405277/|titolo=Samp-Juve, chi ha i veri gemelli-gol?|pubblicazione=La Stampa|data=3 marzo 1990|p=15}}</ref> entrambi al debutto in [[Serie A]].


L'inizio della stagione è segnato dal lutto per la prematura scomparsa, avvenuta a trentasei anni, di [[Gaetano Scirea]], storica ''bandiera'' del club e al momento allenatore in seconda di Zoff. Scirea perde la vita il 3 settembre 1989 in un incidente automobilistico a [[Babsk]], in [[Polonia]], dove si era recato per visionare la squadra del {{Calcio Gornik Zabrze|N}}, prossimo avversario della Juventus in [[Coppa UEFA 1989-1990|Coppa UEFA]].<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1993/agosto/04/Meroni_Scirea_quando_strada_pericolo_co_0_9308048818.shtml|titolo=Da Meroni a Scirea, quando la strada è un pericolo mortale|pubblicazione=Corriere della Sera|data=4 agosto 1993|p=25|urlarchivio=https://archive.is/20120701115726/http://archiviostorico.corriere.it/1993/agosto/04/Meroni_Scirea_quando_strada_pericolo_co_0_9308048818.shtml|dataarchivio=1º luglio 2012|urlmorto=sì}}</ref>
L'inizio della stagione è segnato dal lutto per la prematura scomparsa, avvenuta a trentasei anni, di [[Gaetano Scirea]], storica ''bandiera'' del club e al momento allenatore in seconda di Zoff. Scirea perde la vita il 3 settembre 1989 in un incidente automobilistico a [[Babsk]], in [[Polonia]], dove si era recato per visionare la squadra del {{Calcio Gornik Zabrze|N}}, prossimo avversario della Juventus in [[Coppa UEFA 1989-1990|Coppa UEFA]].<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1993/agosto/04/Meroni_Scirea_quando_strada_pericolo_co_0_9308048818.shtml|titolo=Da Meroni a Scirea, quando la strada è un pericolo mortale|pubblicazione=Corriere della Sera|data=4 agosto 1993|p=25|urlarchivio=https://archive.today/20120701115726/http://archiviostorico.corriere.it/1993/agosto/04/Meroni_Scirea_quando_strada_pericolo_co_0_9308048818.shtml|dataarchivio=1º luglio 2012|urlmorto=sì}}</ref>
[[File:Salvatore Schillaci - Juventus FC 1989-90.jpg|thumb|upright|Il neoacquisto [[Salvatore Schillaci]], migliore marcatore bianconero della stagione.]]
[[File:Salvatore Schillaci - Juventus FC 1989-90.jpg|thumb|upright|Il neoacquisto [[Salvatore Schillaci]], migliore marcatore bianconero della stagione.]]


Per quanto riguarda il lato sportivo, le prestazioni offerte nella prima parte di [[Serie A 1989-1990|campionato]] dalla formazione bianconera sembrano ripercorrere lo scialbo cammino dell'annata precedente, con la squadra che rimane nelle posizioni di primo piano ma non riesce a inserirsi nella lotta per lo [[scudetto (sport)|scudetto]]. Nonostante i contemporanei e proficui percorsi in Europa e in [[Coppa Italia 1989-1990|Coppa Italia]], la prospettiva di un'altra stagione senza titoli in bacheca porta a una rivoluzione nei vertici societari: il 5 febbraio 1990 il presidente [[Giampiero Boniperti]], in carica dal 1971, rassegna le dimissioni<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,19/articleid,0894_01_1990_0030_0019_25400256/|titolo=Boniperti, addio Juventus dopo 44 anni|pubblicazione=La Stampa|autore=Bruno Perucca|data=6 febbraio 1990|p=19}}</ref> subentrandogli [[Vittorio Caissotti di Chiusano]], già a capo del [[consiglio di amministrazione]] del club.<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,19/articleid,0895_01_1990_0036_0019_25574769/|titolo=Chiusano presidente annunciato|pubblicazione=La Stampa|autore=Gian Paolo Ormezzano|data=13 febbraio 1990|p=19}}</ref>
Per quanto riguarda il lato sportivo, le prestazioni offerte nella prima parte di [[Serie A 1989-1990|campionato]] dalla formazione bianconera sembrano ripercorrere lo scialbo cammino dell'annata precedente, con la squadra che rimane nelle posizioni di primo piano ma non riesce a inserirsi nella lotta per lo [[scudetto (sport)|scudetto]]. Nonostante i contemporanei e proficui percorsi in Europa e in [[Coppa Italia 1989-1990|Coppa Italia]], la prospettiva di un'altra stagione senza titoli in bacheca porta a una rivoluzione nei vertici societari: il 5 febbraio 1990 il presidente [[Giampiero Boniperti]], in carica dal 1971, rassegna le dimissioni<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,19/articleid,0894_01_1990_0030_0019_25400256/|titolo=Boniperti, addio Juventus dopo 44 anni|pubblicazione=La Stampa|autore=Bruno Perucca|data=6 febbraio 1990|p=19}}</ref> subentrandogli [[Vittorio Caissotti di Chiusano]], già a capo del [[consiglio di amministrazione]] del club.<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,19/articleid,0895_01_1990_0036_0019_25574769/|titolo=Chiusano presidente annunciato|pubblicazione=La Stampa|autore=Gian Paolo Ormezzano|data=13 febbraio 1990|p=19}}</ref>


In questo clima d'incertezza, in cui inizia a essere messa in discussione anche la panchina di Zoff,<ref>{{cita news|autore=Fabio Vergnano|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,25/articleid,1300_02_1990_0043_0025_18949710/|titolo=Nel giorno di San Valentino finisce l'amore tra Zoff e Juve|pubblicazione=Stampa Sera|data=15 febbraio 1990|p=25}}</ref><ref name="Ormezzano">{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,0898_02_1990_0067_0029_18514337/|titolo=La più bella Juve mette a nudo il Milan|pubblicazione=Stampa Sera|autore=Gian Paolo Ormezzano|data=12 marzo 1990|p=29}}</ref> con l'arrivo della primavera avviene invece la svolta positiva, che incide favorevolmente sull'intera stagione. L'11 marzo una ritrovata Juventus regola per 3-0 il {{Calcio Milan|N}} di [[Arrigo Sacchi]] nella ''[[Rivalità calcistica Juventus-Milan|classica]]'' del [[Stadio Olimpico (Torino)|Comunale]], momento che ''de facto'' segna l'inizio dell'ottimo finale di stagione bianconero;<ref name="Ormezzano"/> comincia a salire alla ribalta Schillaci che chiuderà il suo primo torneo di Serie A a quota 15 reti, guadagnandosi le attenzioni del [[commissario tecnico]] della [[Nazionale di calcio dell'Italia|nazionale italiana]], [[Azeglio Vicini|Vicini]], e la successiva convocazione in [[maglia azzurra]] per l'imminente {{WC|1990}},<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,0898_02_1990_0067_0031_18514452/|titolo=Totò si veste d'azzurro|pubblicazione=Stampa Sera|autore=Franco Badolato|data=12 marzo 1990|p=31}}</ref><ref>{{cita|Panini, 2004|p. 7|titolo=Il boom}}.</ref> assieme ai compagni di spogliatoio Tacconi, De Agostini e Marocchi.
In questo clima d'incertezza, in cui inizia a essere messa in discussione anche la panchina di Zoff,<ref>{{cita news|autore=Fabio Vergnano|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,25/articleid,1300_02_1990_0043_0025_18949710/|titolo=Nel giorno di San Valentino finisce l'amore tra Zoff e Juve|pubblicazione=Stampa Sera|data=15 febbraio 1990|p=25}}</ref><ref name="Ormezzano">{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,0898_02_1990_0067_0029_18514337/|titolo=La più bella Juve mette a nudo il Milan|pubblicazione=Stampa Sera|autore=Gian Paolo Ormezzano|data=12 marzo 1990|p=29}}</ref> con l'arrivo della primavera avviene invece la svolta positiva, che incide favorevolmente sull'intera stagione. L'11 marzo una ritrovata Juventus regola per 3-0 il {{Calcio Milan|N}} di [[Arrigo Sacchi]] nella ''[[Rivalità calcistica Juventus-Milan|classica]]'' del [[Stadio Olimpico Grande Torino#Stadio Municipale (1933-1945) e Stadio Comunale (1945-2005)|Comunale]], momento che ''de facto'' segna l'inizio dell'ottimo finale di stagione bianconero;<ref name="Ormezzano"/> comincia a salire alla ribalta Schillaci che chiuderà il suo primo torneo di Serie A a quota 15 reti, guadagnandosi le attenzioni del [[commissario tecnico]] della [[Nazionale di calcio dell'Italia|nazionale italiana]], [[Azeglio Vicini|Vicini]], e la successiva convocazione in [[maglia azzurra]] per l'imminente {{WC|1990}},<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,0898_02_1990_0067_0031_18514452/|titolo=Totò si veste d'azzurro|pubblicazione=Stampa Sera|autore=Franco Badolato|data=12 marzo 1990|p=31}}</ref><ref>{{cita|Panini, 2004|p. 7|titolo=Il boom}}.</ref> assieme ai compagni di spogliatoio Tacconi, De Agostini e Marocchi.
[[File:Juventus FC - Coppa UEFA 1989-90 - Dino Zoff, Stefano Tacconi.jpg|thumb|left|Da sinistra: l'allenatore [[Dino Zoff]] e il portiere [[Stefano Tacconi]], negli spogliatoi del [[Stadio Partenio-Adriano Lombardi|Partenio]], posano con la Coppa UEFA vinta dopo avere superato i connazionali della {{Calcio Fiorentina|N}}.]]
[[File:Juventus FC - Coppa UEFA 1989-90 - Dino Zoff, Stefano Tacconi.jpg|thumb|left|Da sinistra: l'allenatore [[Dino Zoff]] e il portiere [[Stefano Tacconi]], negli spogliatoi del [[Stadio Partenio-Adriano Lombardi|Partenio]], posano con la Coppa UEFA vinta dopo avere superato i connazionali della {{Calcio Fiorentina|N}}.]]


La squadra chiude il campionato al quarto posto, come l'anno precedente, a sette lunghezze dal {{Calcio Napoli|N}} di [[Diego Armando Maradona|Maradona]] campione d'Italia. Tre giorni prima, il 25 aprile, era arrivato il successo nella coppa nazionale, ancora ai danni del favorito Milan: nel computo della doppia finale, dopo la partita di andata a [[Torino]] terminata a reti inviolate, nel ''retour match'' la Juventus espugna il [[Stadio Giuseppe Meazza|Meazza]] di [[Milano]] grazie a un guizzo di Galia poco dopo il primo quarto d'ora di gioco, sufficiente per vincere la sua ottava Coppa Italia e tornare al contempo a sollevare un trofeo dopo un'astinenza di quattro anni.<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,17/articleid,0902_01_1990_0095_0017_25549930/|titolo=Juve grande|pubblicazione=La Stampa|autore=Bruno Perucca|data=26 aprile 1990|p=17}}</ref>
La squadra chiude il campionato al quarto posto, come l'anno precedente, a sette lunghezze dal {{Calcio Napoli|N}} di [[Diego Armando Maradona|Maradona]] campione d'Italia. Tre giorni prima, il 25 aprile, era arrivato il successo nella coppa nazionale, ancora ai danni del favorito Milan: nel computo della doppia finale, dopo la partita di andata a [[Torino]] terminata a reti inviolate, nel ''retour match'' la Juventus espugna il [[Stadio Giuseppe Meazza|Meazza]] di [[Milano]] grazie a un guizzo di Galia poco dopo il primo quarto d'ora di gioco, sufficiente per vincere la sua ottava Coppa Italia e tornare al contempo a sollevare un trofeo dopo un'astinenza di quattro anni.<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,17/articleid,0902_01_1990_0095_0017_25549930/|titolo=Juve grande|pubblicazione=La Stampa|autore=Bruno Perucca|data=26 aprile 1990|p=17}}</ref>


L'epilogo della stagione diventa ancora migliore il mese seguente quando arriva il secondo successo dell'anno, stavolta in Coppa UEFA. In virtù di un ottimo cammino continentale, segnato da sette vittorie nelle prime sette gare e a cui pongono una seria resistenza solo due formazioni tedesche, l'{{Calcio Amburgo|N}} ai quarti e il {{Calcio Colonia|N}} in semifinale, i piemontesi arrivano all'atto conclusivo della manifestazione trovandosi di fronte la {{Calcio Fiorentina|N}} di un [[Roberto Baggio]] ormai prossimo a vestire la maglia bianconera:<ref>{{cita news|autore=Fulvio Bianchi|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/05/18/25-miliardi-baggio-oro.html|titolo=25 miliardi, Baggio è d'oro|pubblicazione=la Repubblica|data=18 maggio 1990}}</ref> nella [[Statistiche della Coppa UEFA#Paesi|prima finale internazionale tra due squadre italiane]], la Juventus ipoteca la sua seconda Coppa UEFA già all'andata, grazie al 3-1 interno di [[Torino]], così da rendere ininfluente il pareggio a reti bianche della partita di ritorno, giocata in campo neutro al [[Stadio Partenio|Partenio]] di [[Avellino]].<ref>{{cita web|url=http://it.uefa.com/uefaeuropaleague/season=1989/overview/index.html|titolo=Juve troppo forte per la Fiorentina|data=1º giugno 1990}}</ref>
L'epilogo della stagione diventa ancora migliore il mese seguente quando arriva il secondo trofeo dell'anno, la Coppa UEFA. In virtù di un ottimo cammino continentale, segnato da sette vittorie nelle prime sette gare e a cui pongono una seria resistenza solo due formazioni tedesche, l'{{Calcio Amburgo|N}} ai quarti e il {{Calcio Colonia|N}} in semifinale, i piemontesi arrivano all'atto conclusivo della manifestazione trovandosi di fronte la {{Calcio Fiorentina|N}} di un [[Roberto Baggio]] ormai prossimo a vestire la maglia bianconera:<ref>{{cita news|autore=Fulvio Bianchi|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/05/18/25-miliardi-baggio-oro.html|titolo=25 miliardi, Baggio è d'oro|pubblicazione=la Repubblica|data=18 maggio 1990}}</ref> nella [[Statistiche della UEFA Europa League#Paesi|prima finale internazionale tra due squadre italiane]], la Juventus ipoteca la sua seconda Coppa UEFA già all'andata, grazie al 3-1 interno di [[Torino]]<ref name="uefa">{{cita news|autore=Bruno Bernardi|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,19/articleid,0903_01_1990_0100_0019_25552596/|titolo=Per la Juve è in arrivo un'altra coppa|pubblicazione=La Stampa|data=3 maggio 1990|p=19|accesso=3 marzo 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200303035607/http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,19/articleid,0903_01_1990_0100_0019_25552596/|dataarchivio=3 marzo 2020|urlmorto=no}}</ref> – in una partita rimasta l'ultima giocata dai bianconeri nel vecchio Comunale, impianto abbandonato dopo 57 anni<ref name="uefa"/> –, così da rendere ininfluente il pareggio a reti bianche della partita di ritorno, disputata in campo neutro al [[Stadio Partenio-Adriano Lombardi|Partenio]] di [[Avellino]].<ref>{{cita web|url=http://it.uefa.com/uefaeuropaleague/season=1989/overview/index.html|titolo=Juve troppo forte per la Fiorentina|data=2010-04-30|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130801091012/http://it.uefa.com/uefaeuropaleague/season=1989/overview/index.html}}</ref>


La formazione torinese chiude così la stagione mettendo agli annali il terzo [[Double (calcio)|''double'' continentale]] della sua storia dopo i precedenti del [[Juventus Football Club 1976-1977|1976-1977]] e [[Juventus Football Club 1983-1984|1983-1984]] , un traguardo che tuttavia non basta alla riconferma di Zoff, già da tempo "scaricato" dai nuovi vertici societari:<ref>{{cita news|autore=Marco E. Ansaldo|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/05/18/subito-libero-da-questa-juve.html|titolo=«Subito libero da questa Juve»|pubblicazione=la Repubblica|data=18 maggio 1990}}</ref> al tecnico friulano rimane la soddisfazione di essere il primo a vincere la Coppa UEFA sia da giocatore ([[Coppa UEFA 1976-1977|1976-1977]]) sia da allenatore, peraltro in entrambi i casi con la Juventus.
La formazione torinese chiude così la stagione mettendo agli annali il terzo [[Double (calcio)|''double'' continentale]] della sua storia dopo i precedenti del [[Juventus Football Club 1976-1977|1976-1977]] e [[Juventus Football Club 1983-1984|1983-1984]] , un traguardo che tuttavia non basta alla riconferma di Zoff, già da tempo "scaricato" dai nuovi vertici societari:<ref>{{cita news|autore=Marco E. Ansaldo|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/05/18/subito-libero-da-questa-juve.html|titolo=«Subito libero da questa Juve»|pubblicazione=la Repubblica|data=18 maggio 1990}}</ref> al tecnico friulano rimane la soddisfazione di essere il primo a vincere la Coppa UEFA sia da giocatore ([[Coppa UEFA 1976-1977|1976-1977]]) sia da allenatore, peraltro in entrambi i casi con la Juventus.


== Maglie e sponsor ==
== Divise e sponsor ==
[[File:Serie A 1988-89 - Cesena vs Juventus - Rui Barros e Sebastiano Rossi.jpg|thumb|upright|[[Rui Barros]] (a sinistra) in azione nella trasferta del Manuzzi con la seconda divisa gialloblù, contrastato dal portiere cesenate [[Sebastiano Rossi|Rossi]].]]
Il fornitore tecnico della Juventus per la stagione 1989-1990 è la [[Kappa (azienda)|Kappa]], mentre lo [[Sponsorizzazioni nel calcio italiano|sponsor]] ufficiale è [[UPIM]].


Il fornitore tecnico della Juventus per la stagione 1989-1990 è [[Kappa (azienda)|Kappa]], mentre come [[Sponsorizzazioni nel calcio italiano|sponsor]] ufficiale debutta [[UPIM]].<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,18/articleid,0938_01_1989_0147_0018_12798577/|titolo=La Signora veste all'Upim|pubblicazione=La Stampa|data=1989-07-01|p=18}}</ref>
Le due casacche da gioco stagionali prevedono: una prima divisa con maglia a strisce bianconere verticali abbinata a pantaloncini e calzettoni [[Bianco|bianchi]], questi ultimi con piccoli dettagli [[Nero|neri]]; il completo da trasferta presenta invece i colori della [[città di Torino]], abbinando una maglia [[Giallo|gialla]] con colletto e bordature delle maniche [[blu]], pantaloncini anch'essi blu e calzettoni gialli con dettagli blu.


Le due casacche da gioco stagionali prevedono: una prima divisa con maglia a strisce bianconere verticali abbinata a pantaloncini e calzettoni [[Bianco|bianchi]], questi ultimi con piccoli dettagli [[Nero|neri]]; il completo da trasferta presenta invece i colori della [[Torino|città di Torino]], abbinando una maglia [[Giallo|gialla]] con colletto e bordature delle maniche [[blu]], pantaloncini anch'essi blu e calzettoni gialli con dettagli blu.
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Le divise dei portieri furono realizzate da [[Uhlsport]], con sovrapposti i loghi Kappa e UPIM. Tutte le maglie recano all'altezza del cuore, incastonate in una «scatolina» bianca bordata d'[[Oro (colore)|oro]], le [[Stella (calcio)|due stelle]] conquistate dal club.
Le divise dei portieri sono realizzate da [[Uhlsport]], con sovrapposti i loghi Kappa e UPIM. Tutte le maglie recano all'altezza del cuore, incastonate in una «scatolina» bianca bordata d'[[Oro (colore)|oro]], le [[Stella (calcio)|due stelle]] conquistate dal club.
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=== Formazione tipo ===
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== Calciomercato ==
== Calciomercato ==
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! {{Abbr|Gs|Gol subiti}}
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* ''Primavera''
* ''Primavera''
** Allenatore: [[Antonello Cuccureddu]]
** Allenatore: [[Antonello Cuccureddu]]
* ''Berretti''

** Allenatore: [[Claudio Olinto de Carvalho|Nenè]]
* ''Allievi''
** Allenatore: [[Salvatore Jacolino]]
* ''Giovanissimi''
** Allenatore: Elio Mesiti
* ''Mini Giovanissimi''
** Allenatore: [[Domenico Maggiora]]
=== Piazzamenti ===
=== Piazzamenti ===
* '''''Primavera''''':
* '''''Primavera''''':
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[[Categoria:Stagioni della Juventus F.C.|1989-1990]]
[[Categoria:Stagioni della Juventus F.C.|1989-1990]]
[[Categoria:Stagione di calcio 1989-1990|Juventus]]

Versione delle 01:50, 9 lug 2024

Voce principale: Juventus Football Club.
Juventus FC
Stagione 1989-1990
La rosa artefice del double di coppa
Sport calcio
SquadraJuventus
AllenatoreItalia (bandiera) Dino Zoff
PresidenteItalia (bandiera) Giampiero Boniperti, poi
Italia (bandiera) Vittorio Caissotti di Chiusano
Serie A
Coppa ItaliaVincitore (in Coppa delle Coppe)
Coppa UEFAVincitore
Maggiori presenzeCampionato: Tacconi, De Agostini (33)
Miglior marcatoreCampionato: Schillaci (15)
StadioComunale Vittorio Pozzo
Abbonati12 780[1]
Media spettatori29 627[2]¹
¹
considera le partite giocate in casa in campionato.
Si invita a seguire il modello di voce

Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti la Juventus Football Club nelle competizioni ufficiali della stagione 1989-1990.

Stagione

Roberto Galia è tra i protagonisti del double continentale: il difensore sigla il decisivo 1-0 al Milan che, nella finale di ritorno a San Siro, dà alla Juventus la Coppa Italia (sopra), e poi apre le marcature nella finale di andata della Coppa UEFA al Comunale.

Nell'estate del 1989 la Juventus riparte con Dino Zoff per il secondo anno in panchina. Anche la rosa rimane per buona parte la stessa dell'anno passato, con alcuni nuovi innesti in ogni reparto. Per quanto riguarda la formazione base, davanti all'estremo difensore Tacconi, in difesa si segnalano le partenze del capitano Cabrini – il quale lascia la maglia bianconera dopo tredici stagioni, cedendo la fascia a Brio – e di Favero, con Napoli e De Agostini che diventano titolari a tempo pieno delle corsie laterali; al centro della retroguardia, accanto a Tricella arriva Dario Bonetti. Il centrocampo vede l'inserimento di Sergej Alejnikov, compagno di Zavarov nella nazionale sovietica, al fianco dei confermati Galia e Marocchi. L'attacco viene invece quasi rivoluzionato: del reparto offensivo della precedente stagione rimangono solo le mezzepunte Zavarov e Rui Barros; Altobelli e Laudrup fanno le valigie, e al loro posto si scommette su due giovani provenienti dalla Serie B e ancora semisconosciuti al grande pubblico, Pierluigi Casiraghi e il capocannoniere uscente del torneo cadetto, Salvatore Schillaci,[3] entrambi al debutto in Serie A.

L'inizio della stagione è segnato dal lutto per la prematura scomparsa, avvenuta a trentasei anni, di Gaetano Scirea, storica bandiera del club e al momento allenatore in seconda di Zoff. Scirea perde la vita il 3 settembre 1989 in un incidente automobilistico a Babsk, in Polonia, dove si era recato per visionare la squadra del Górnik Zabrze, prossimo avversario della Juventus in Coppa UEFA.[4]

Il neoacquisto Salvatore Schillaci, migliore marcatore bianconero della stagione.

Per quanto riguarda il lato sportivo, le prestazioni offerte nella prima parte di campionato dalla formazione bianconera sembrano ripercorrere lo scialbo cammino dell'annata precedente, con la squadra che rimane nelle posizioni di primo piano ma non riesce a inserirsi nella lotta per lo scudetto. Nonostante i contemporanei e proficui percorsi in Europa e in Coppa Italia, la prospettiva di un'altra stagione senza titoli in bacheca porta a una rivoluzione nei vertici societari: il 5 febbraio 1990 il presidente Giampiero Boniperti, in carica dal 1971, rassegna le dimissioni[5] subentrandogli Vittorio Caissotti di Chiusano, già a capo del consiglio di amministrazione del club.[6]

In questo clima d'incertezza, in cui inizia a essere messa in discussione anche la panchina di Zoff,[7][8] con l'arrivo della primavera avviene invece la svolta positiva, che incide favorevolmente sull'intera stagione. L'11 marzo una ritrovata Juventus regola per 3-0 il Milan di Arrigo Sacchi nella classica del Comunale, momento che de facto segna l'inizio dell'ottimo finale di stagione bianconero;[8] comincia a salire alla ribalta Schillaci che chiuderà il suo primo torneo di Serie A a quota 15 reti, guadagnandosi le attenzioni del commissario tecnico della nazionale italiana, Vicini, e la successiva convocazione in maglia azzurra per l'imminente campionato del mondo 1990,[9][10] assieme ai compagni di spogliatoio Tacconi, De Agostini e Marocchi.

Da sinistra: l'allenatore Dino Zoff e il portiere Stefano Tacconi, negli spogliatoi del Partenio, posano con la Coppa UEFA vinta dopo avere superato i connazionali della Fiorentina.

La squadra chiude il campionato al quarto posto, come l'anno precedente, a sette lunghezze dal Napoli di Maradona campione d'Italia. Tre giorni prima, il 25 aprile, era arrivato il successo nella coppa nazionale, ancora ai danni del favorito Milan: nel computo della doppia finale, dopo la partita di andata a Torino terminata a reti inviolate, nel retour match la Juventus espugna il Meazza di Milano grazie a un guizzo di Galia poco dopo il primo quarto d'ora di gioco, sufficiente per vincere la sua ottava Coppa Italia e tornare al contempo a sollevare un trofeo dopo un'astinenza di quattro anni.[11]

L'epilogo della stagione diventa ancora migliore il mese seguente quando arriva il secondo trofeo dell'anno, la Coppa UEFA. In virtù di un ottimo cammino continentale, segnato da sette vittorie nelle prime sette gare e a cui pongono una seria resistenza solo due formazioni tedesche, l'Amburgo ai quarti e il Colonia in semifinale, i piemontesi arrivano all'atto conclusivo della manifestazione trovandosi di fronte la Fiorentina di un Roberto Baggio ormai prossimo a vestire la maglia bianconera:[12] nella prima finale internazionale tra due squadre italiane, la Juventus ipoteca la sua seconda Coppa UEFA già all'andata, grazie al 3-1 interno di Torino[13] – in una partita rimasta l'ultima giocata dai bianconeri nel vecchio Comunale, impianto abbandonato dopo 57 anni[13] –, così da rendere ininfluente il pareggio a reti bianche della partita di ritorno, disputata in campo neutro al Partenio di Avellino.[14]

La formazione torinese chiude così la stagione mettendo agli annali il terzo double continentale della sua storia – dopo i precedenti del 1976-1977 e 1983-1984 –, un traguardo che tuttavia non basta alla riconferma di Zoff, già da tempo "scaricato" dai nuovi vertici societari:[15] al tecnico friulano rimane la soddisfazione di essere il primo a vincere la Coppa UEFA sia da giocatore (1976-1977) sia da allenatore, peraltro in entrambi i casi con la Juventus.

Divise e sponsor

Rui Barros (a sinistra) in azione nella trasferta del Manuzzi con la seconda divisa gialloblù, contrastato dal portiere cesenate Rossi.

Il fornitore tecnico della Juventus per la stagione 1989-1990 è Kappa, mentre come sponsor ufficiale debutta UPIM.[16]

Le due casacche da gioco stagionali prevedono: una prima divisa con maglia a strisce bianconere verticali abbinata a pantaloncini e calzettoni bianchi, questi ultimi con piccoli dettagli neri; il completo da trasferta presenta invece i colori della città di Torino, abbinando una maglia gialla con colletto e bordature delle maniche blu, pantaloncini anch'essi blu e calzettoni gialli con dettagli blu.

Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Trasferta

Le divise dei portieri sono realizzate da Uhlsport, con sovrapposti i loghi Kappa e UPIM. Tutte le maglie recano all'altezza del cuore, incastonate in una «scatolina» bianca bordata d'oro, le due stelle conquistate dal club.

Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
1ª portiere
(1ª versione)
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
1ª portiere
(2ª versione)
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
2ª portiere

Organigramma societario

[17] Area direttivo-organizzativa

Area tecnica

Area sanitaria

  • Medico sociale: Giuseppe Bosio

Rosa

[18]

N. Ruolo Calciatore
Italia (bandiera) P Adriano Bonaiuti
Italia (bandiera) P Davide Micillo
Italia (bandiera) P Stefano Tacconi
Italia (bandiera) D Dario Bonetti
Italia (bandiera) D Sergio Brio (capitano)
Italia (bandiera) D Pasquale Bruno
Italia (bandiera) D Luigi De Agostini
Italia (bandiera) D Andrea De Min
Italia (bandiera) D Nicolò Napoli
Italia (bandiera) D Massimiliano Rosa
Italia (bandiera) D Michele Serena
Italia (bandiera) D Paolo Siroti
Italia (bandiera) D Roberto Tricella
Unione Sovietica (bandiera) C Sergej Alejnikov
N. Ruolo Calciatore
Italia (bandiera) C Angelo Alessio
Italia (bandiera) C Salvatore Avallone
Portogallo (bandiera) C Rui Barros
Italia (bandiera) C Andrea Caverzan
Italia (bandiera) C Daniele Fortunato
Italia (bandiera) C Roberto Galia
Italia (bandiera) C Giancarlo Marocchi
Italia (bandiera) C Maurizio Testa
Italia (bandiera) A Pierluigi Casiraghi
Italia (bandiera) A Gerry Cavallo
Italia (bandiera) A Federico Giampaolo
Italia (bandiera) A Salvatore Schillaci
Unione Sovietica (bandiera) A Oleksandr Zavarov

Formazione tipo

Il 4-3-1-2 della Juventus 1989-1990[19]

Calciomercato

Sessione estiva

[18]

Acquisti
R. Nome da Modalità
P Adriano Bonaiuti Verona definitivo
D Dario Bonetti Verona definitivo
D Daniele Fortunato Atalanta definitivo
D Michele Serena Venezia-Mestre definitivo
C Sergej Alejnikov Dinamo Minsk definitivo, ₤ 4,2 miliardi[20]
C Angelo Alessio Bologna fine prestito
C Salvatore Avallone Valdiano 85 definitivo
A Pierluigi Casiraghi Monza definitivo
A Salvatore Schillaci Messina definitivo
Cessioni
R. Nome a Modalità
P Luciano Bodini Verona definitivo
D Antonio Cabrini Bologna definitivo
D Luciano Favero Verona definitivo
C Marino Magrin Verona definitivo
C Massimo Mauro Napoli definitivo
A Alessandro Altobelli Brescia definitivo
A Renato Buso Fiorentina compartecipazione
A Michael Laudrup svincolato

Risultati

Serie A

Lo stesso argomento in dettaglio: Serie A 1989-1990.

Girone di andata

Torino
27 agosto 1989, ore 16:30 CEST
1ª giornata
Juventus1 – 1
referto
BolognaStadio Comunale Vittorio Pozzo
Arbitro:  Coppetelli (Tivoli)

Verona
3 settembre 1989, ore 16:30 CEST
2ª giornata
Verona1 – 4
referto
JuventusStadio Marcantonio Bentegodi
Arbitro:  Lanese (Messina)

Torino
6 settembre 1989, ore 20:15 CEST
3ª giornata
Juventus3 – 1
referto
FiorentinaStadio Comunale Vittorio Pozzo
Arbitro:  Longhi (Roma)

Torino
10 settembre 1989, ore 16:00 CEST
4ª giornata
Juventus3 – 1
referto
AscoliStadio Comunale Vittorio Pozzo
Arbitro:  Sguizzato (Verona)

Milano
17 settembre 1989, ore 16:00 CEST
5ª giornata
Inter2 – 1
referto
JuventusStadio Giuseppe Meazza
Arbitro:  D'Elia (Salerno)

Torino
24 settembre 1989, ore 15:00 CET
6ª giornata
Juventus1 – 0
referto
BariStadio Comunale Vittorio Pozzo
Arbitro:  Cornieti (Forlì)

Roma
1º ottobre 1989, ore 15:00 CET
7ª giornata
Lazio1 – 1
referto
JuventusStadio Flaminio
Arbitro:  Agnolin (Bassano del Grappa)

Torino
8 ottobre 1989, ore 15:00 CET
8ª giornata
Juventus0 – 1
referto
AtalantaStadio Comunale Vittorio Pozzo
Arbitro:  Baldas (Trieste)

Genova
22 ottobre 1989, ore 14:30 CET
9ª giornata
Genoa2 – 3
referto
JuventusStadio Luigi Ferraris
Arbitro:  Lanese (Messina)

Torino
29 ottobre 1989, ore 14:30 CET
10ª giornata
Juventus1 – 0
referto
SampdoriaStadio Comunale Vittorio Pozzo
Arbitro:  Longhi (Roma)

Milano
5 novembre 1989, ore 14:30 CET
11ª giornata
Milan3 – 2
referto
JuventusStadio Giuseppe Meazza
Arbitro:  Agnolin (Bassano del Grappa)

Udine
19 novembre 1989, ore 14:30 CET
12ª giornata
Udinese2 – 2
referto
JuventusStadio Friuli
Arbitro:  Longhi (Roma)

Torino
26 novembre 1989, ore 14:30 CET
13ª giornata
Juventus1 – 1
referto
NapoliStadio Comunale Vittorio Pozzo
Arbitro:  Lanese (Messina)

Cremona
3 dicembre 1989, ore 14:30 CET
14ª giornata
Cremonese2 – 2
referto
JuventusStadio Giovanni Zini
Arbitro:  D'Elia (Salerno)

Torino
10 dicembre 1989, ore 14:30 CET
15ª giornata
Juventus1 – 1
referto
CesenaStadio Comunale Vittorio Pozzo
Arbitro:  Baldas (Trieste)

Roma
17 dicembre 1989, ore 14:30 CET
16ª giornata
Roma1 – 0
referto
JuventusStadio Flaminio
Arbitro:  Agnolin (Bassano del Grappa)

Torino
30 dicembre 1989, ore 14:30 CET
17ª giornata
Juventus3 – 0
referto
LecceStadio Comunale Vittorio Pozzo
Arbitro:  Fabricatore (Roma)

Girone di ritorno

Bologna
7 gennaio 1990, ore 14:30 CET
18ª giornata
Bologna1 – 1
referto
JuventusStadio Renato Dall'Ara
Arbitro:  Lanese (Messina)

Torino
14 gennaio 1990, ore 14:30 CET
19ª giornata
Juventus2 – 1
referto
VeronaStadio Comunale Vittorio Pozzo
Arbitro:  Di Cola (Avezzano)

Firenze
17 gennaio 1990, ore 14:30 CET
20ª giornata
Fiorentina2 – 2
referto
JuventusStadio Comunale
Arbitro:  Longhi (Roma)

Ascoli Piceno
21 gennaio 1990, ore 14:30 CET
21ª giornata
Ascoli1 – 2
referto
JuventusStadio Cino e Lillo Del Duca
Arbitro:  Luci (Firenze)

Torino
28 gennaio 1990, ore 14:30 CET
22ª giornata
Juventus1 – 0
referto
InterStadio Comunale Vittorio Pozzo
Arbitro:  Agnolin (Bassano del Grappa)

Bari
4 febbraio 1990, ore 15:00 CET
23ª giornata
Bari1 – 1
referto
JuventusStadio della Vittoria
Arbitro:  D'Elia (Salerno)

Torino
11 febbraio 1990, ore 15:00 CET
24ª giornata
Juventus1 – 0
referto
LazioStadio Comunale Vittorio Pozzo
Arbitro:  Amendolia (Messina)

Bergamo
18 febbraio 1990, ore 15:00 CET
25ª giornata
Atalanta1 – 2
referto
JuventusStadio Comunale
Arbitro:  Cornieti (Forlì)

Torino
25 febbraio 1990, ore 15:00 CET
26ª giornata
Juventus1 – 1
referto
GenoaStadio Comunale Vittorio Pozzo
Arbitro:  Magni (Bergamo)

Genova
4 marzo 1990, ore 15:00 CET
27ª giornata
Sampdoria0 – 0
referto
JuventusStadio Luigi Ferraris
Arbitro:  Luci (Firenze)

Torino
11 marzo 1990, ore 15:00 CET
28ª giornata
Juventus3 – 0
referto
MilanStadio Comunale Vittorio Pozzo
Arbitro:  Longhi (Roma)

Torino
18 marzo 1990, ore 15:00 CET
29ª giornata
Juventus1 – 1
referto
UdineseStadio Comunale Vittorio Pozzo
Arbitro:  Ceccarini (Livorno)

Napoli
25 marzo 1990, ore 15:30 CEST
30ª giornata
Napoli3 – 1
referto
JuventusStadio San Paolo
Arbitro:  Longhi (Roma)

Torino
8 aprile 1990, ore 15:30 CEST
31ª giornata
Juventus4 – 0
referto
CremoneseStadio Comunale Vittorio Pozzo
Arbitro:  Baldas (Trieste)

Cesena
14 aprile 1990, ore 15:30 CEST
32ª giornata
Cesena1 – 1
referto
JuventusStadio Dino Manuzzi
Arbitro:  Magni (Bergamo)

Torino
22 aprile 1990, ore 15:30 CEST
33ª giornata
Juventus1 – 1
referto
RomaStadio Comunale Vittorio Pozzo
Arbitro:  Beschin (Legnago)

Lecce
28 aprile 1990[21], ore 15:00 CEST
34ª giornata
Lecce2 – 3
referto
JuventusStadio Via del mare
Arbitro:  Boggi (Salerno)

Coppa Italia

Lo stesso argomento in dettaglio: Coppa Italia 1989-1990.

Turni eliminatori

Cagliari
23 agosto 1989, ore 17:00 CEST
Primo turno
Cagliari0 – 1
(d.t.s.)
referto
JuventusStadio Sant'Elia
Arbitro:  Magni (Bergamo)

Torino
30 agosto 1989, ore 20:30 CEST
Secondo turno
Juventus2 – 1
referto
TarantoStadio Comunale Vittorio Pozzo
Arbitro:  Nicchi (Arezzo)

Fase a gironi

Pescara
10 gennaio 1990, ore 20:30 CET
Terzo turno, 2ª giornata
Pescara0 – 1
referto
JuventusStadio Adriatico
Arbitro:  Cornieti (Forlì)

Torino
24 gennaio 1990, ore 14:30 CET
Terzo turno, 3ª giornata
Juventus2 – 1
referto
SampdoriaStadio Comunale Vittorio Pozzo
Arbitro:  Lanese (Messina)

Fase finale

Torino
31 gennaio 1990, ore 14:30 CET
Semifinale - Andata
Juventus2 – 0
referto
RomaStadio Comunale Vittorio Pozzo
Arbitro:  Sguizzato (Verona)

Roma
14 febbraio 1990, ore 14:30 CET
Semifinale - Ritorno
Roma3 – 2
referto
JuventusStadio Flaminio
Arbitro:  Agnolin (Bassano del Grappa)

Torino
28 febbraio 1990, ore 20:30 CET
Finale - Andata
Juventus0 – 0
referto
MilanStadio Comunale Vittorio Pozzo
Arbitro:  D'Elia (Salerno)

Milano
25 aprile 1990, ore 16:00 CEST
Finale - Ritorno
Milan0 – 1
referto
JuventusStadio Giuseppe Meazza (83 928 spett.)
Arbitro:  D'Elia (Salerno)

Coppa UEFA

Lo stesso argomento in dettaglio: Coppa UEFA 1989-1990 e Finale della Coppa UEFA 1989-1990.
Zabrze
12 settembre 1989, ore 20:00 CEST
Primo turno - Andata
Górnik Zabrze0 – 1
referto
JuventusStadio Zabrze
Arbitro: Svizzera (bandiera) Röthlisberger

Torino
27 settembre 1989, ore 20:30 CET
Primo turno - Ritorno
Juventus4 – 2
referto
Górnik ZabrzeStadio Comunale Vittorio Pozzo
Arbitro: Germania Ovest (bandiera) Tritschler

Parigi
18 ottobre 1989, ore 19:15 CET
Secondo turno - Andata
Paris Saint-Germain0 – 1
referto
JuventusParc des Princes (30 699 spett.)
Arbitro: Paesi Bassi (bandiera) Blankenstein

Torino
1º novembre 1989, ore 18:00 CET
Secondo turno - Ritorno
Juventus2 – 1
referto
Paris Saint-GermainStadio Comunale Vittorio Pozzo (41 306 spett.)
Arbitro: Inghilterra (bandiera) Courtney

Torino
22 novembre 1989, ore 20:15 CET
Terzo turno - Andata
Juventus2 – 1
referto
Karl-Marx-StadtStadio Comunale Vittorio Pozzo (17 426 spett.)
Arbitro: Belgio (bandiera) Goethals

Karl-Marx-Stadt
6 dicembre 1989, ore 20:00 CET
Terzo turno - Ritorno
Karl-Marx-Stadt0 – 1
referto
JuventusErnst-Thälmann-Stadion (ca 27 800 spett.)
Arbitro: Scozia (bandiera) Smith

Amburgo
7 marzo 1990, ore 18:30 CET
Quarti di finale - Andata
Amburgo0 – 2
referto
JuventusVolksparkstadion (ca 42 900 spett.)
Arbitro: Svezia (bandiera) Karlsson

Torino
21 marzo 1990, ore 20:30 CET
Quarti di finale - Ritorno
Juventus1 – 2
referto
AmburgoStadio Comunale Vittorio Pozzo (42 977 spett.)
Arbitro: Francia (bandiera) Vautrot

Torino
4 aprile 1990, ore 20:00 CEST
Semifinale - Andata
Juventus3 – 2
referto
ColoniaStadio Comunale Vittorio Pozzo (41 870 spett.)
Arbitro: Austria (bandiera) Kohl

Colonia
18 aprile 1990, ore 18:30 CEST
Semifinale - Ritorno
Colonia0 – 0
referto
JuventusMüngersdorferstadion (ca 60 000 spett.)
Arbitro: Jugoslavia (bandiera) Petrović

Torino
2 maggio 1990, ore 20:30 CEST
Finale - Andata
Juventus3 – 1
referto
FiorentinaStadio Comunale Vittorio Pozzo (47 519 spett.)
Arbitro: Spagna (bandiera) Soriano Aladrén

Avellino
16 maggio 1990, ore 20:30 CEST
Finale - Ritorno
Fiorentina0 – 0
referto
JuventusStadio Partenio[22] (33 200 spett.)
Arbitro: Germania Ovest (bandiera) Schmidhuber

Statistiche

Statistiche di squadra

Competizione[23] Punti In casa In trasferta Totale DR
G V N P Gf Gs G V N P Gf Gs G V N P Gf Gs
Serie A 44 17 10 6 1 28 10 17 5 8 4 28 26 34 15 14 5 56 36 +20
Coppa Italia - 4 3 1 0 6 2 4 3 0 1 5 3 8 6 1 1 11 5 +6
Coppa UEFA - 6 5 0 1 15 9 6 4 2 0 5 0 12 9 2 1 20 9 +11
Totale - 27 18 7 2 49 21 27 12 10 5 38 29 54 30 17 7 87 50 +37

Statistiche dei giocatori

Giocatore Serie A Coppa Italia Coppa UEFA Totale
Presenze Reti Ammonizioni Espulsioni Presenze Reti Ammonizioni Espulsioni Presenze Reti Ammonizioni Espulsioni Presenze Reti Ammonizioni Espulsioni
Alejnikov, S. S. Alejnikov 3031080001202050330
Alessio, A. A. Alessio 253107100600038410
Avallone, S. S. Avallone 2000----20004000
Barros, R. R. Barros 3122070001220050420
Bonaiuti, A. A. Bonaiuti 1-000----0-0001-000
Bonetti, D. D. Bonetti 2839270009020443112
Brio, S. S. Brio 151202000800025120
Bruno, P. P. Bruno 19060200080??2906+0+
Casiraghi, P. P. Casiraghi 23421820011400421021
Cavallo, G. G. Cavallo 0000--------0000
Caverzan, A. A. Caverzan 00000000----0000
De Agostini, L. L. De Agostini 3355081001221053860
De Min, A. A. De Min 0000--------0000
Fortunato, D. D. Fortunato 193203000610028420
Galia, R. R. Galia 3034051001131046750
Giampaolo, F. F. Giampaolo 0000--------0000
Marocchi, G. G. Marocchi 3257081001122051890
Micillo, D. D. Micillo 0-000--------0-000
Napoli, N. N. Napoli 193407000700033340
Rosa, M. M. Rosa 0000----10001000
Schillaci, S. S. Schillaci 301561820012410502171
Serena, M. M. Serena 4000----10005000
Siroti, P. P. Siroti 0000----00000000
Tacconi, S. S. Tacconi 33-36208-5??12-91053-503+0+
Testa, M. M. Testa 0000----00000000
Tricella, R. R. Tricella 190607000200028060
Zavarov, O. O. Zavarov 285306300710041930

Giovanili

Organigramma

Area tecnica

Settore giovanile

Piazzamenti

Note

  1. ^ Spettatori ed Incassi dal 1962-63 al 2000-01 (PDF), su stadiapostcards.com.
  2. ^ (EN) Attendance Statistics of Serie A – 1986-87 to 1997-98, su stadiapostcards.com.
  3. ^ Bruno Bernardi, Samp-Juve, chi ha i veri gemelli-gol?, in La Stampa, 3 marzo 1990, p. 15.
  4. ^ Da Meroni a Scirea, quando la strada è un pericolo mortale, in Corriere della Sera, 4 agosto 1993, p. 25 (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2012).
  5. ^ Bruno Perucca, Boniperti, addio Juventus dopo 44 anni, in La Stampa, 6 febbraio 1990, p. 19.
  6. ^ Gian Paolo Ormezzano, Chiusano presidente annunciato, in La Stampa, 13 febbraio 1990, p. 19.
  7. ^ Fabio Vergnano, Nel giorno di San Valentino finisce l'amore tra Zoff e Juve, in Stampa Sera, 15 febbraio 1990, p. 25.
  8. ^ a b Gian Paolo Ormezzano, La più bella Juve mette a nudo il Milan, in Stampa Sera, 12 marzo 1990, p. 29.
  9. ^ Franco Badolato, Totò si veste d'azzurro, in Stampa Sera, 12 marzo 1990, p. 31.
  10. ^ Panini, 2004, Il boom, p. 7.
  11. ^ Bruno Perucca, Juve grande, in La Stampa, 26 aprile 1990, p. 17.
  12. ^ Fulvio Bianchi, 25 miliardi, Baggio è d'oro, in la Repubblica, 18 maggio 1990.
  13. ^ a b Bruno Bernardi, Per la Juve è in arrivo un'altra coppa, in La Stampa, 3 maggio 1990, p. 19. URL consultato il 3 marzo 2020 (archiviato il 3 marzo 2020).
  14. ^ Juve troppo forte per la Fiorentina, su it.uefa.com, 30 aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 1º agosto 2013).
  15. ^ Marco E. Ansaldo, «Subito libero da questa Juve», in la Repubblica, 18 maggio 1990.
  16. ^ La Signora veste all'Upim, in La Stampa, 1º luglio 1989, p. 18.
  17. ^ Panini, 2004, p. 48.
  18. ^ a b Panini, 2004, Presenze e reti, pp. 8-9.
  19. ^ Panini, 2004, Così in campo, p. 11.
  20. ^ Panini, 2012, p. 10.
  21. ^ Gara anticipata al sabato su richiesta della Juventus in vista dell'impegno infrasettimanale nella finale d'andata di Coppa UEFA; cfr. Pomeriggio con mini - scudetto, in la Repubblica, 25 aprile 1990. URL consultato il 28 aprile 2021.
  22. ^ Gara disputata ad Avellino anziché allo stadio Comunale di Firenze per la squalifica del campo inflitta dalla UEFA alla società viola in seguito agli incidenti di Fiorentina-Werder Brema del 17 aprile 1990, semifinale di ritorno di Coppa UEFA disputata allo stadio Renato Curi di Perugia; cfr. Ad Avellino finale UEFA con la Juve, in la Repubblica, 8 maggio 1990. URL consultato il 16 maggio 2021. Secondo il regolamento UEFA, lo stadio alternativo doveva distare almeno 300 km in linea d'aria dalla sede della società: tra le possibili scelte, pertanto, figuravano anche Bari, Catanzaro, Lecce e Pescara; cfr. Alessandro Rialti, Dopo la rissa la Fiorentina rimane sola, in La Stampa, 5 maggio 1990, p. 17. URL consultato il 16 maggio 2021.
  23. ^ Panini, 2004, Classifica finale, p. 10.
  24. ^ La Juventus presa in giro, in La Stampa, sez. Torino, 3 giugno 1990, p. 7.
  25. ^ Giorgio Viberti, Juventus e Torino, discolpatevi, in La Stampa, sez. Torino, 20 febbraio 1990, p. 7.

Bibliografia

  • AA.VV., Calciatori 1989-90, edizione speciale per "La Gazzetta dello Sport", Modena, Franco Cosimo Panini Editore, 2004.
  • AA.VV., Calciatori ‒ La raccolta completa Panini 1961-2012, Vol. 6 (1989-1990), edizione speciale per "La Gazzetta dello Sport", Modena, Franco Cosimo Panini Editore, 2012.

Collegamenti esterni

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