Modifica di Johann Heinrich Wilhelm Tischbein

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{{Citazione|Mi ero già accorto che Tischbein mi osservava sovente con attenzione, e ora si scopre che vuol dipingere il mio ritratto. Il bozzetto è pronto, la tela già montata. Vi figurerò a grandezza naturale in veste di viaggiatore, avvolto in un mantello bianco, seduto all'aperto su un obelisco rovesciato, nell'atto di contemplare i ruderi della Campagna romana in lontananza. Ne verrà un bel quadro, solo che sarà troppo grande per le nostre case nordiche; io non potrò che tornare a rimpiattarmi là dentro, ma non ci sarà posto per il ritratto.|[[Johann Wolfgang von Goethe]], ''Viaggio in Italia''}}
{{Citazione|Mi ero già accorto che Tischbein mi osservava sovente con attenzione, e ora si scopre che vuol dipingere il mio ritratto. Il bozzetto è pronto, la tela già montata. Vi figurerò a grandezza naturale in veste di viaggiatore, avvolto in un mantello bianco, seduto all'aperto su un obelisco rovesciato, nell'atto di contemplare i ruderi della Campagna romana in lontananza. Ne verrà un bel quadro, solo che sarà troppo grande per le nostre case nordiche; io non potrò che tornare a rimpiattarmi là dentro, ma non ci sarà posto per il ritratto.|[[Johann Wolfgang von Goethe]], ''Viaggio in Italia''}}


Nello stesso anno fu a [[Napoli]] come direttore della locale Accademia. Del [[1789]] è il ''Ritratto della contessa Anna Amalia di Sassonia Weimar alla tomba della sacerdotessa Mamia a Pompei'', ora conservato a Weimar. La tela presenta la contessa di profilo, che si staglia contro le rovine del sepolcro della sacerdotessa Mamia, dalla sguardo assorto e trasognato, con in mano il bastone e il cappello, attributi di un pellegrinaggio solitario e iniziatico. Nel [[1791]] approntò la pubblicazione delle incisione dei vasi antichi di [[William Hamilton (diplomatico)|William Hamilton]]. Con la conquista francese della città partenopea tornò, nel [[1800]], in [[Germania]], prima ad [[Amburgo]], dove preparò le incisioni per ''Omero secondo gli antichi'' ([[1801]]-[[1804|04]]). Dal [[1809]] fu a [[Eutin]], al servizio del duca di [[Oldenburg (stato)|Oldenburg]].
Nello stesso anno fu a [[Napoli]] come direttore della locale Accademia. Del [[1789]] è il ''Ritratto della contessa Anna Amalia di Sassonia Weimar alla tomba della sacerdotessa Mamia a Pompei'', ora conservato a Weimar. La tela presenta la contessa di profilo, che si staglia contro le rovine del sepolcro della sacerdotessa Mamia, dalla sguardo assorto e trasognato, con in mano il bastone e il cappello, attributi di un pellegrinaggio solitario e iniziatico. Nel [[1791]] approntò la pubblicazione delle incisione dei vasi antichi di [[William Hamilton (diplomatico)|William Hamilton]]. Con la conquista francese della città partenopea tornò, nel [[1800]], in [[Germania]], prima ad [[Amburgo]], dove preparò le incisioni per ''Omero secondo gli antichi'' ([[1801]]-[[1804|04]]). Dal [[1809]] fu a [[Eutin]], al servizio del duca di [[Oldenburg]].


Fu membro della [[Massoneria]], [[maestro venerabile]] di una loggia di [[Roma]]<ref>[[Bent Parodi]] - Anna Maria Corradini, ''Goethe in Sicilia. L'isola iniziatica'', Messina, Armando Siciliano Editore, 2008, p. 97.</ref><ref> [[Carlo Francovich]], ''Storia della Massoneria in Italia. I Liberi Muratori italiani dalle origini alla Rivoluzione francese'', Milano, Ed. Ghibli, 2013, cap. XX, Il viaggio di Münter in Italia (1784-1787), p. 425.</ref>.
Fu membro della [[Massoneria]], [[maestro venerabile]] di una loggia di [[Roma]]<ref>[[Bent Parodi]] - Anna Maria Corradini, ''Goethe in Sicilia. L'isola iniziatica'', Messina, Armando Siciliano Editore, 2008, p. 97.</ref><ref> [[Carlo Francovich]], ''Storia della Massoneria in Italia. I Liberi Muratori italiani dalle origini alla Rivoluzione francese'', Milano, Ed. Ghibli, 2013, cap. XX, Il viaggio di Münter in Italia (1784-1787), p. 425.</ref>.
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