Kulanu: differenze tra le versioni

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Dissoluzione (nel Likud) e successiva adesione della leader a Nuova Speranza
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'''Kulanu''' (in [[ebraico]] כולנו, lett. ''Tutti noi'') è un [[partito politico]] [[Israele|israeliano]] di orientamento [[Centro (politica)|centrista]], fondato il 27 novembre [[2014]] da [[Moshe Kahlon]].
'''Kulanu''' (in [[ebraico]] כולנו, lett. ''Tutti noi'') è stato un [[partito politico]] [[Israele|israeliano]] di orientamento [[Centro (politica)|centrista]], fondato il 27 novembre [[2014]] da [[Moshe Kahlon]].


== Storia ==
== Storia ==
Moshe Kahlon, ex ministro del welfare ed ex membro del [[Likud Beitenu|Likud]], annuncia il suo ritorno alla politica e la fondazione di Kulanu nel dicembre 2014, in vista delle [[Elezioni parlamentari in Israele del 2015|imminenti elezioni politiche]], con una piattaforma anti corruzione ed egualitaria.<ref>{{Cita news|lingua=en-US|url=http://www.timesofisrael.com/popular-ex-likud-minister-launches-new-party/|titolo=Popular ex-Likud minister launches new party|accesso=2018-05-08}}</ref> Il partito ottiene l'adesione di politici provenienti da diversi schieramenti e da ambienti professionali.<ref>{{Cita news|url=https://www.jpost.com/Israel-Elections/Kahlon-officially-registers-new-Kulanu-party-384386|titolo=Kahlon officially registers new Kulanu party|pubblicazione=The Jerusalem Post {{!}} JPost.com|accesso=2018-05-08}}</ref>
Moshe Kahlon, ex ministro del welfare ed ex membro del [[Likud Beitenu|Likud]], annuncia il suo ritorno alla politica e la fondazione di Kulanu nel dicembre 2014, in vista delle [[Elezioni parlamentari in Israele del 2015|imminenti elezioni politiche]], con una piattaforma anti corruzione ed egualitaria.<ref>{{Cita news|lingua=en|url=http://www.timesofisrael.com/popular-ex-likud-minister-launches-new-party/|titolo=Popular ex-Likud minister launches new party|accesso=8 maggio 2018}}</ref> Il partito ottiene l'adesione di politici provenienti da diversi schieramenti e da ambienti professionali.<ref>{{Cita news|url=https://www.jpost.com/Israel-Elections/Kahlon-officially-registers-new-Kulanu-party-384386|titolo=Kahlon officially registers new Kulanu party|pubblicazione=The Jerusalem Post {{!}} JPost.com|accesso=8 maggio 2018}}</ref>


Alle elezioni per la ventesima [[Knesset]] del 2015, Kulanu ottiene 10 seggi ed entra a far parte del quarto governo [[Benjamin Netanyahu|Netanyahu]]<ref>{{Cita news|lingua=en-US|nome=Jeffrey|cognome=Heller|url=https://www.reuters.com/article/us-israel-politics/netanyahu-clinches-deal-to-form-new-israeli-government-idUSKBN0NR29R20150506|titolo=Netanyahu clinches deal to form new Israeli government|pubblicazione=U.S.|accesso=2018-05-08}}</ref>, in cui detiene il ministero delle finanze, il ministero delle infrastrutture e, dall'agosto 2017, il ministero dell'economia.<ref>{{Cita web|url=https://knesset.gov.il/govt/eng/GovtByNumber_eng.asp|titolo=Governments of Israel|sito=knesset.gov.il|accesso=2018-05-08}}</ref>
Alle elezioni per la ventesima [[Knesset]] del 2015, Kulanu ottiene 10 seggi ed entra a far parte del quarto governo [[Benjamin Netanyahu|Netanyahu]]<ref>{{Cita news|lingua=en|nome=Jeffrey|cognome=Heller|url=https://www.reuters.com/article/us-israel-politics/netanyahu-clinches-deal-to-form-new-israeli-government-idUSKBN0NR29R20150506|titolo=Netanyahu clinches deal to form new Israeli government|pubblicazione=U.S.|accesso=8 maggio 2018}}</ref>, in cui detiene il ministero delle finanze, il ministero delle infrastrutture e, dall'agosto 2017, il ministero dell'economia.<ref>{{Cita web|url=https://knesset.gov.il/govt/eng/GovtByNumber_eng.asp|titolo=Governments of Israel|sito=knesset.gov.il|accesso=8 maggio 2018}}</ref>


Nelle [[Elezioni parlamentari in Israele dell'aprile 2019|elezioni dell'aprile 2019]], Kulanu scende a 4 seggi.<ref>{{Cita web|url=https://knesset.gov.il/description/eng/eng_mimshal_res21.htm|sito=knesset.gov.il|accesso=2019-08-02}}</ref> Durante le consultazioni per la formazione del nuovo governo indica il proprio sostegno a un nuovo esecutivo guidato da [[Benjamin Netanyahu|Netanyahu]].<ref>{{Cita web|url=https://www.ynet.co.il/articles/0,7340,L-5495244,00.html|titolo=נתניהו השיג 65 ממליצים להרכבת הממשלה|sito=ynet|data=2019-04-16|lingua=he|accesso=2019-08-02}}</ref> Dopo il fallimento nella formazione del nuovo governo, Kulanu stringe un accordo di fusione con il Likud in vista delle nuove elezioni di [[Elezioni parlamentari in Israele del settembre 2019|settembre 2019]].<ref>{{Cita web|url=https://www.timesofisrael.com/likud-okays-merger-with-kulanu-confirms-netanyahu-as-pm-candidate/|titolo=Likud okays merger with Kulanu, confirms Netanyahu as PM candidate|autore=Marissa Newman|sito=www.timesofisrael.com|lingua=en-US|accesso=2019-08-02}}</ref>
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In vista delle [[Elezioni parlamentari in Israele del 2021|elezioni del 2021]], Yifat Shasha-Biton lascia il Likud e aderisce al partito [[Nuova Speranza]] fondato da [[Gideon Sa'ar]].<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.timesofisrael.com/rebel-likud-mk-announces-shes-joining-gideon-saars-new-party/|titolo=Rebel Likud MK announces she’s joining Gideon Sa’ar’s new party|opera=The Times of Israel|data=15 dicembre 2020|accesso=17 dicembre 2020}}</ref>
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== Posizioni politiche ==
== Posizioni politiche ==
Gli obiettivi dichiarati di Kulanu sono fornire ai cittadini israeliani gli strumenti per vivere in dignità, diminuire il costo della vita e fornire a tutti i cittadini la sicurezza economica di base.<ref>{{Cita web|url=https://www.kulanu-party.co.il/kahlon_lang/homepage/|titolo=האתר הרשמי של מפלגת כולנו|sito=www.kulanu-party.co.il|accesso=2018-05-08}}</ref> Secondo le interpretazioni giornalistiche, la piattaforma di Kulanu è un tentativo di occupare sia il campo populista sia quello social-liberale.<ref>{{Cita news|lingua=en-GB|url=https://www.bbc.com/news/world-middle-east-31815481|titolo=Israel election: Who are the key candidates?|pubblicazione=BBC News|data=2015-03-14|accesso=2018-05-08}}</ref>
Gli obiettivi dichiarati di Kulanu sono fornire ai cittadini israeliani gli strumenti per vivere in dignità, diminuire il costo della vita e fornire a tutti i cittadini la sicurezza economica di base.<ref>{{Cita web|url=https://www.kulanu-party.co.il/kahlon_lang/homepage/|titolo=האתר הרשמי של מפלגת כולנו|accesso=8 maggio 2018}}</ref> Secondo le interpretazioni giornalistiche, la piattaforma di Kulanu è un tentativo di occupare sia il campo populista sia quello social-liberale.<ref>{{Cita news|lingua=en|url=https://www.bbc.com/news/world-middle-east-31815481|titolo=Israel election: Who are the key candidates?|pubblicazione=BBC News|data=14 marzo 2015|accesso=8 maggio 2018}}</ref>


Secondo il fondatore Kahlon, il Kulanu rappresenta gli ideali iniziali del Likud, prima che quest'ultimo fosse finito sotto il controllo dell'estrema destra che avrebbe imposto un cambio di linea sui temi della sicurezza sociale e della pace.<ref>{{Cita news|lingua=en-US|url=http://www.timesofisrael.com/popular-ex-likud-minister-slams-old-party-plans-political-comeback/|titolo=Popular ex-Likud minister slams old party, plans political comeback|accesso=2018-05-08}}</ref> Sul conflitto con la [[Stato di Palestina|Palestina]], Kulanu sostiene la soluzione dei due stati, ma alle condizioni che il [[Autorità Nazionale Palestinese|governo palestinese]] si comporti come un partner affidabile, che [[Gerusalemme]] rimanga unita e che vi sia la rinuncia al ritorno dei [[profughi palestinesi]]. L'ex ambasciatore negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] [[Micheal Oren]], dopo essere entrato nel Kulanu, ha cambiato la sua posizione sullo smantellamento unilaterale degli [[insediamenti israeliani]] nei [[territori palestinesi]] e nel [[Alture del Golan|Golan]], passando a sostenere il blocco della costruzione di nuovi insediamenti.<ref>{{Cita web|url=https://www.jta.org/2015/02/09/news-opinion/politics/michael-oren-lends-foreign-policy-bona-fides-to-new-israeli-party-kulanu|titolo=Michael Oren lends foreign policy bona fides to new Israeli party Kulanu {{!}} Jewish Telegraphic Agency|sito=www.jta.org|lingua=en-US|accesso=2018-05-08}}</ref>
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Kulanu
(HE) כולנו
LeaderMoshe Kahlon
Yifat Shasha-Biton
StatoBandiera d'Israele Israele
Fondazione27 novembre 2014
Dissoluzione28 maggio 2019
Confluito inLikud
Nuova Speranza
IdeologiaCentrismo
Liberalismo sociale
Sionismo liberale
Egualitarismo
Tutela dei consumatori
CollocazioneCentro/Centro-destra
Seggi massimi Knesset
10 / 120
Sito webwww.kulanu-party.co.il/
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Kulanu (in ebraico כולנו, lett. Tutti noi) è stato un partito politico israeliano di orientamento centrista, fondato il 27 novembre 2014 da Moshe Kahlon.

Storia

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Moshe Kahlon, ex ministro del welfare ed ex membro del Likud, annuncia il suo ritorno alla politica e la fondazione di Kulanu nel dicembre 2014, in vista delle imminenti elezioni politiche, con una piattaforma anti corruzione ed egualitaria.[1] Il partito ottiene l'adesione di politici provenienti da diversi schieramenti e da ambienti professionali.[2]

Alle elezioni per la ventesima Knesset del 2015, Kulanu ottiene 10 seggi ed entra a far parte del quarto governo Netanyahu[3], in cui detiene il ministero delle finanze, il ministero delle infrastrutture e, dall'agosto 2017, il ministero dell'economia.[4]

Nelle elezioni dell'aprile 2019, Kulanu scende a 4 seggi.[5] Durante le consultazioni per la formazione del nuovo governo indica il proprio sostegno a un nuovo esecutivo guidato da Netanyahu.[6] Dopo il fallimento nella formazione del nuovo governo, Kulanu stringe un accordo di fusione con il Likud in vista delle nuove elezioni di settembre 2019.[7]

In vista delle elezioni del 2021, Yifat Shasha-Biton lascia il Likud e aderisce al partito Nuova Speranza fondato da Gideon Sa'ar.[8]

Posizioni politiche

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Gli obiettivi dichiarati di Kulanu sono fornire ai cittadini israeliani gli strumenti per vivere in dignità, diminuire il costo della vita e fornire a tutti i cittadini la sicurezza economica di base.[9] Secondo le interpretazioni giornalistiche, la piattaforma di Kulanu è un tentativo di occupare sia il campo populista sia quello social-liberale.[10]

Secondo il fondatore Kahlon, il Kulanu rappresenta gli ideali iniziali del Likud, prima che quest'ultimo fosse finito sotto il controllo dell'estrema destra che avrebbe imposto un cambio di linea sui temi della sicurezza sociale e della pace.[11] Sul conflitto con la Palestina, Kulanu sostiene la soluzione dei due stati, ma alle condizioni che il governo palestinese si comporti come un partner affidabile, che Gerusalemme rimanga unita e che vi sia la rinuncia al ritorno dei profughi palestinesi. L'ex ambasciatore negli Stati Uniti Micheal Oren, dopo essere entrato nel Kulanu, ha cambiato la sua posizione sullo smantellamento unilaterale degli insediamenti israeliani nei territori palestinesi e nel Golan, passando a sostenere il blocco della costruzione di nuovi insediamenti.[12]

Leader

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Risultati elettorali

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Elezioni Voti % Seggi +/-
2015 315.360 7.49
10 / 120
 -
Aprile 2019 152.756 3.54
4 / 120
 Diminuzione6
Settembre 2019 Nel Likud
1 / 120
 Diminuzione3
2020 Nel Likud
1 / 120
 Stabile

Note

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  1. ^ (EN) Popular ex-Likud minister launches new party. URL consultato l'8 maggio 2018.
  2. ^ Kahlon officially registers new Kulanu party, in The Jerusalem Post | JPost.com. URL consultato l'8 maggio 2018.
  3. ^ (EN) Jeffrey Heller, Netanyahu clinches deal to form new Israeli government, in U.S.. URL consultato l'8 maggio 2018.
  4. ^ Governments of Israel, su knesset.gov.il. URL consultato l'8 maggio 2018.
  5. ^ knesset.gov.il, https://knesset.gov.il/description/eng/eng_mimshal_res21.htm. URL consultato il 2 agosto 2019.
  6. ^ (HE) נתניהו השיג 65 ממליצים להרכבת הממשלה, su ynet, 16 aprile 2019. URL consultato il 2 agosto 2019.
  7. ^ (EN) Marissa Newman, Likud okays merger with Kulanu, confirms Netanyahu as PM candidate, su timesofisrael.com. URL consultato il 2 agosto 2019.
  8. ^ (EN) Rebel Likud MK announces she’s joining Gideon Sa’ar’s new party, in The Times of Israel, 15 dicembre 2020. URL consultato il 17 dicembre 2020.
  9. ^ האתר הרשמי של מפלגת כולנו, su kulanu-party.co.il. URL consultato l'8 maggio 2018.
  10. ^ (EN) Israel election: Who are the key candidates?, in BBC News, 14 marzo 2015. URL consultato l'8 maggio 2018.
  11. ^ (EN) Popular ex-Likud minister slams old party, plans political comeback. URL consultato l'8 maggio 2018.
  12. ^ (EN) Michael Oren lends foreign policy bona fides to new Israeli party Kulanu | Jewish Telegraphic Agency, su jta.org. URL consultato l'8 maggio 2018.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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