L'inceneritore

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L'inceneritore
Lingua originaleitaliano
Paese di produzioneItalia
Anno1984
Durata100 minuti
Generegrottesco, orrore
RegiaPier Francesco Boscaro degli Ambrosi
SoggettoPier Francesco Boscaro degli Ambrosi
SceneggiaturaPier Francesco Boscaro degli Ambrosi
ProduttoreBruno Sanguin
Casa di produzioneTecnofilm
FotografiaRoberto Girometti
MusicheRichard Benson, Aldo Tamborrelli (arrangiamento)
Interpreti e personaggi
  • Flavio Bucci: dottor Anacleto Centauro, "il Gobbo"
  • Ida Di Benedetto: la Mora
  • Alexandra Delli Colli (come "Alexandra Groski"): Maria Fedora
  • Richard Benson: Witt, il capo dei teppisti
  • Antonio Scapinello: Renatino
  • ?: Angela
  • Pietro Francescato: il nonno
  • Olindo Lazzaro: alpino
  • Danilo Pettenello: Alfonso
  • Paolo Favero: Aloisio
  • Lello Matera: Carlos
  • Oscar Carcano: autista

L'inceneritore[1] è un film diretto da Pierfrancesco Boscaro Degli Ambrosi. Presentato in versione incompleta nel 1984 alla 41ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, il film non è mai stato distribuito.

Trama

Padova. L'inquinamento causato da un inceneritore porta sempre più persone a impazzire e commettere omicidi. Ma, al posto dei corpi delle vittime, vengono ritrovate le tre scimmie sagge (una non sente, una non vede e una non parla). I cittadini superstiti cercano di adottare un atteggiamento indifferente e di continuare con le proprie vite.

Produzione

Il regista padovano girò L'inceneritore nella sua città tra il 1982 e il 1983: la lavorazione del film fu segnata da numerosi problemi economici e produttivi[2].

Ad esclusione di Flavio Bucci, Ida Di Benedetto, Alexandra Delli Colli e Richard Benson, quasi tutti gli interpreti sono non professionisti e abitanti di Padova.

Distribuzione

Il film venne presentato per la prima volta, in una versione incompleta, il 28 agosto 1984 nella sezione "De Sica" (dedicata alle opere prime di giovani registi) del 41º Festival del cinema di Venezia[3], ricevendo critiche complessivamente positive. Subito dopo il regista ebbe occasione di rimontare il film in maniera più fedele alle sue intenzioni[4]: era prevista una distribuzione in autunno ma non andò in porto per mancanza di fondi. Dopo anni di tentativi di far conoscere il suo film al pubblico e ottenere attenzione dai distributori, il regista arrivò (il 27 settembre 1989) ad arrampicarsi sul Colosseo assieme ad alcuni amici per inscenare una protesta[5][6]. L'azione venne ripresa dalla troupe del programma documentario di Rai 3 Allarme in città, dedicato alle azioni dei Vigili del Fuoco, e venne inclusa in una delle puntate della seconda stagione, trasmessa in seconda serata il 30 ottobre 1991.[7]

Solo nel 2011 si ebbe una seconda proiezione, destinata alla stampa, nella sala comunale di Cadoneghe (PD): da lì, anche nel contesto del sentito problema rifiuti nel Meridione[8], si tornò a parlare di questa pellicola, aumentando la curiosità dei cinefili.

Note

  1. ^ Nei titoli di testa viene utilizzato il titolo esteso L'inceneritore - 1000 e non + 1000.
  2. ^ Laura Delli Colli, Un esordio a metà, su Archivio - la Repubblica.it, 29 agosto 1984. URL consultato l'11 gennaio 2022.
  3. ^ Massimo Bezzati e Christian Dalenz, L'inceneritore: tutti i segreti del cult padovano – Prima parte, su Cineavatar - L'alter ego del cinema.
  4. ^ Massimo Bezzati e Christian Dalenz, L'inceneritore: tutti i segreti del cult padovano – Seconda parte, su Cineavatar - L'alter ego del cinema.
  5. ^ Francesco Foschini, Pericolosa Ida Di Benedetto, su il manifesto, 4 settembre 2020. URL consultato l'11 gennaio 2022.
  6. ^ Fabio Luppino, Regista per protesta in cima al Colosseo (PDF), in L'Unità, 28 settembre 1989, p. 21.
  7. ^ [Palinsesto di] mercoledì 30 ottobre, in Radiocorriere TV, n. 43/1991, p. 89.
  8. ^ Redazione, L'inceneritore, il film fantasma con Flavio Bucci, su Non è la radio, 23 febbraio 2020. URL consultato il 30 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 7 agosto 2020).

Collegamenti esterni

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