Coordinate: 45°36′00″N 12°36′09″E

Passarella: differenze tra le versioni

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'''Passarella''' (''Passarea'' in [[lingua veneta|veneto]], denominata anche '''Passarella di Sopra''' o '''Passarella di San Donà di Piave''') è una [[frazione comunale|frazione]] di [[San Donà di Piave]], nella [[città metropolitana di Venezia]]. È situata a destra del fiume [[Piave]], all'altezza di [[Palazzetto (San Donà di Piave)|Palazzetto]] e a nord di [[Passarella di Sotto]], frazione di [[Jesolo]].
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=== Le origini, il mito ===
Secondo gli antichi sciamani che abitavano questa città nell'antichità, essa era un tempo fiorente e molto evoluta, ma lo scontro tra i due fratelli Thor e Loki per la conquista dei pan goccioli rase al suolo la città.


=== Età moderna ===
=== Età moderna ===
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Nel [[1956]] vennero iniziati i lavori per la costruzione del grande asilo, terminato nel [[1958]]. Questo asilo ha avuto anche la funzione di scuola media e di oratorio con residenza per le suore.<ref name=":0" />
Nel [[1956]] vennero iniziati i lavori per la costruzione del grande asilo, terminato nel [[1958]]. Questo asilo ha avuto anche la funzione di scuola media e di oratorio con residenza per le suore.<ref name=":0" />

Nel 2016, con l'uscita del famoso gioco Pokèmon Go, è stato aggiunto alla città metropolitana di Passarella persino un poket-stop, cosa che passarella di sotto non ha.

Nel 2021 la frazione di Passarella è una di quelle più ammirate di tutto il Veneto, almeno secondo gli abitanti della stessa. In questo anno anche la storica rivalità tra le varie Frazioni del San-Donatese è stata abbattuta grazie alla proclamazione di Passarella (da non confondere con Passarella di sotto bleah) come migliore frazione sconosciuta.

Per 2053 è stata prevista la costruzione della base astronomica della nasa, in collaborazione con i supereroi Marvel [[Avengers]].

=== Popolazione ===
La popolazione è composta principalmente da persone relativamente anziane, di cui alcune potrebbero risalire al paleolitico, e essi, seppur non tutti, hanno una mentalità molto chiusa (un esempio molto comune sono le occhiate che i vecchietti ti lanciano per strada quando passi, yeah, u thought i wouldnt noticed but i did), ma sono anche presenti molti giovani, anche se questo non mi consola visto che la maggior parte di essi è composto da chiche male. In più in questa metropoli risiede anche la sede degli [[Avengers]].

== Flora e Fauna ==
Nei pressi della città metropolitana si possono osservare i campi di girasole dei [[Teletubbies]], persone vestite da rana che fangirlano su attori britannici di nome Tom, quali [[Tom Holland]], [[Tom Felton]], [[Tom Hiddleston]] e [[Thomas Brodie-Sangster]], gangster con musica anni 80' a palla e nutrie che si cibano dei sogni e speranze degli abitanti.

== Cultura==
=== Festività ===
Ogni giorno a mezzo giorno si sente il suono della campane per ricordare il sacrificio di Tecna che ha deciso di non partecipare alla serie tv pur di proteggerci
=== Divinità locali ===
La maggior parte della popolazione, almeno quella composta da persone di età discutibile, è di religione cristiana cattolica (molto basic), mentre i giovani si stanno aprendo alla venerazione di nuovi personaggi, principalmente inventati o talmente famosi che manco sanno del culto a loro dedicato. Nei casi più estremi gli adolescenti riempiono le loro case con immagini di attori o cantanti ([[Harry Styles]])

=== Inno ===
sotto il segno di [[Winx]] e Agatha all along


== Note ==
== Note ==
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* {{Cita libro|autore=Costante Chimenton|titolo=S. Donà di Piave e le succursali di Chiesanuova e Passarella|annooriginale=1928|anno=1981|editore=Mario Stavolta Editore|città=Pordenone|p=|pp=|ISBN=}}
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* {{cita libro|autore=Giancarlo Ruffato|titolo=Passarella il nostro paese: anniversario 1911-2011|anno=2011|editore=Gruppo El Solzariol|città=San Donà di Piave|p=|pp=}}
* {{cita libro|autore=Giancarlo Ruffato|titolo=Passarella il nostro paese: anniversario 1911-2011|anno=2011|editore=Gruppo El Solzariol|città=San Donà di Piave|p=|pp=}}
* interviste ad abitanti locali


==Voci correlate==
==Voci correlate==
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* [[Isiata]]
* [[Isiata]]
* [[Mussetta]]
* [[Mussetta]]
* [[Avengers]]
* [[Winx]]


== Collegamenti esterni ==
== Collegamenti esterni ==

Versione delle 12:58, 9 mar 2021

Disambiguazione – Se stai cercando l'artista italiano, vedi Fabrizio Passarella.
Disambiguazione – Se stai cercando il calciatore, dirigente sportivo e allenatore di calcio argentino, vedi Daniel Passarella.
Disambiguazione – Se stai cercando frazione del vicino comune di Jesolo, vedi Passarella di Sotto.
Disambiguazione – Se stai cercando l'attrezzo dedito al camminamento delle persone, vedi Passerella.
Passarella
frazione
Passarella – Veduta
Passarella – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Veneto
Città metropolitana Venezia
ComuneSan Donà di Piave
Territorio
Coordinate45°36′00″N 12°36′09″E
Abitanti706[1] (2001)
Altre informazioni
Cod. postale30027
Prefisso0421
Fuso orarioUTC+1
TargaVE
PatronoPresentazione della Beata Vergine Maria
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Passarella
Passarella

Passarella (Passarea in veneto, denominata anche Passarella di Sopra o Passarella di San Donà di Piave) è una frazione di San Donà di Piave, nella città metropolitana di Venezia. È situata a destra del fiume Piave, all'altezza di Palazzetto e a nord di Passarella di Sotto, frazione di Jesolo.

Storia

Le origini

L'origine risale a tempi assai remoti, quando il territorio era strettamente dipendente dal corso del Piave che spostava continuamente il suo corso e lasciava tratti interi di canali e di percorsi scavati, i quali costituivano bracci che finivano per interrarsi e sparire a seguito di altre invasioni, tracimazioni, ondate stagionali e forti inondazioni torrentizie. Le terre e i fanghi trasportati occupavano le barene e le lagune, riempiendole.

Il documento forse più antico in cui si parla di Passarella risale al 20 marzo 1300, quando i Giudici del piovego, accompagnati da una piccola schiera di testimoni, circuirono i luoghi del Basso Estuario, elencati in un documento del 1015 pubblicato da Ottone Orseolo. Si trattava genericamente di una località e di un canale con probabilmente un passo con barche, per garantire i rapporti tra Eraclea e Jesolo. Il canale non si trattava di un ramo vivo del Piave, ma un suo tratto abbandonato di cui oggi è difficilmente ricostruibile la configurazione. Le cartine veneziane esistenti non lo legano al percorso contemporaneo della Piave Vecchia.[2]

Età moderna

Nel 1588, il patriarca di Aquileia Gennaro e Giovanni Trevisan conclusero un contratto enfiteutico delle valli del patriarcato con le lagune, acque e paludi che mettono capo nel canale chiamato Passarella. Il 21 giugno 1588, le famiglie patrizie Gradenigo e Malipiero godevano dei beni di Passarella e successivamente i beni e le proprietà passano presto sotto il controllo della nobile famiglia Da Mula.

Nel 1595 venne costruita la villa della famiglia Da Mula con annessa una cappellina privata che tuttavia funse da riferimento per i pochi abitanti della zona, per lo più dipendenti o affittuari. La famiglia scelse di dare importanza all'agricoltura e concesse larghi tratti di terreno a grandi famiglie patrizie. Con questa politica si ebbe anche una valorizzazione e il risanamento della terraferma di questo territorio.

Dal 1640 al 1682 Passarella si trovò al centro delle attenzioni della Repubblica che prevedé di effettuare interventi in difesa della laguna di Venezia. In questo contesto si iniziarono a pensare interventi per rimettere in ordine il territorio, primo fra tutti la diversione del Piave con lo scavo del nuovo corso del Piave (Piave nuovo) portandolo a Cortellazzo. Dopo anni e non poche difficoltà, nel 1664 la diversione del Piave è portata a termine.

Nel 1758 Passarella assunse la denominazione di Villanova Passararia o de passarea; nello stesso periodo Passarella comprese anche il tratto della frazione di Palazzetto, separata prima dallo scavo del fiume e successivamente dalla costituzione della nuova parrocchia.[2]

Età contemporanea

Veduta del paese nel 1918

Nel 1858 vennero costruiti due oratori uno di fronte all'altro (uno pubblico e uno di proprietà della famiglia Da Mula). In questi anni si alimenta sempre più un sentimento di autonomia ecclesiastica del paese.

Il 15 luglio 1895 vennero acquistati tutti gli edifici di culto con un atto notarile steso da un notaio di San Donà per uso perpetuo della popolazione. Dopo questa riorganizzazione, venne innalzato il campanile della cuspide ghibellina; la chiesa invece, venne ultimata nel 1905.

Nel 1913 venne benedetto il nuovo cimitero parrocchiale di Passarella fornito dal municipio di San Donà e si riunirono in casa canonica i parroci della zona per definire definitivamente i confini della frazione.

Negli anni della prima guerra mondiale, dopo la vittoria e l'armistizio del 4 novembre 1918, i profughi che rientrarono in paese si trovarono dinanzi ad un territorio devastato, case distrutte e strade rese impraticabili.

Nel 1920 a Passarella risiederono circa 1 200 abitanti. Tuttavia questo periodo si trattò molto duro per la popolazione a causa dei focolai di malaria attorno il paese, l'indisponibilità di acqua potabile e le gravi condizioni in cui versava il popolo. Si iniziò a bonificare il territorio e a ripulirlo dagli ordigni bellici inesplosi.

Nel 1924 venne ricostruita la chiesa distrutta dalla Grande Guerra e il 24 maggio nacque il monumento ai caduti per la patria durante la guerra, il quale sorge nel piazzale antistante la chiesa. In esso sono scolpiti i nomi dei caduti per la patria del paese.

Il 28 giugno 1925 venne iniziata la costruzione del campanile, ultimato il 20 dicembre 1926. Si tratta di una struttura alta 55 metri posta a fianco della chiesa.

Nel 1931 il censimento effettuato contò 2 275 persone residenti nella parrocchia di Passarella.

Nel 1956 vennero iniziati i lavori per la costruzione del grande asilo, terminato nel 1958. Questo asilo ha avuto anche la funzione di scuola media e di oratorio con residenza per le suore.[2]

Note

  1. ^ Dato ISTAT, su dawinci.istat.it. URL consultato l'11 marzo 2017.
  2. ^ a b c Storia, su passarella.it, Parrocchia di Passarella. URL consultato il 26 marzo 2017.

Bibliografia

  • Costante Chimenton, Passarella di Sopra e la sua nuova chiesa. Cenni di vita civile, memorie di guerra e documenti per la storia della ricostruzione, Treviso, Editrice Trevigiana, 1931.
  • Costante Chimenton, S. Donà di Piave e le succursali di Chiesanuova e Passarella, Pordenone, Mario Stavolta Editore, 1981 [1928].
  • Giancarlo Ruffato, Passarella il nostro paese: anniversario 1911-2011, San Donà di Piave, Gruppo El Solzariol, 2011.

Voci correlate

Collegamenti esterni