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Reggio Calabria: differenze tra le versioni

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* ''Biblioteca della [http://www.sspa.it/ Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione (SSPA)]''
* ''Biblioteca della [http://www.sspa.it/ Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione (SSPA)]''
:offre un patrimo patrimonio librario di 19.100 volumi e 312 testate di periodici.
:offre un patrimo patrimonio librario di 19.100 volumi e 312 testate di periodici.

==== La bibbia Ebraica di Reggio ===
Reggio detiene un singolare primato in materia di pubblicazioni, proprio in città fu stampata la prima edizione ebraica della Bibbia. Nell'anno [[1475]] (agli albori della stampa) vi era un fiorente ghetto ebraico nell'attuale zona intorno alla ''via Giudecca'', in cui fervevano laboratori artigianali e molteplici attività commerciali, presso una delle prime stamperie della storia con sede nella Giudecca di Reggio, fu infatti stampata il [[5 febbraio]] [[1475]] la prima versione ebraica della [[Bibbia]] secondo quanto riportato sulla ''"Storia di Reggio Calabria"'', di [[Domenico Spanò Bolani]] e quanto riportato dallo storico [[Vito Capialbi]] che così scriveva nelle sue ''"Memorie delle Tipografie Calabresi"'':
{{quote|In quest'antica e illustre città di Reggio posta all'estrema punta d'Italia di rimpetto alla Sicilia, vide la sua luce la prima edizione ebraica della Bibbia nel mese di Adar dell'anno 5235 della creazione del mondo, vale a dire tra il febbraio e il marzo dell'era cristiana anno 1475.
<br>Fu dessa il Commentario al Pentateuco di Rabbi Salomone Jarco impresso da un tale Abramo Garton figliuolo di Isacco, del quale niun'altra notizia mi é riuscito di raccogliere. E sebbene nell'istesso anno si fosse stampato in Pieve di Sacco, terra nel Padovano, il Rabbi Jacobi Ben Ascer Arba Jurim, ch'é la più antica delle altre edizioni ebraiche conosciute, pure dessa trovandosi impressa colla data del mese Jamuz, per quattro mesi posteriore devesi riputare.|[[Vito Capialbi]], ''Memorie delle Tipografie Calabresi'', [[1835]]}}
:La copia anastatica del [[Pentateuco]] di [[Rabbi Salomone Jarco]] è visionabile presso la [[Biblioteca Pietro De Nava|Biblioteca comunale "Pietro De Nava"]]. ([http://www.jewishencyclopedia.com/view.jsp?artid=127&letter=I Jewish Encyclopedia per approfondimenti])


=== Principali castelli e fortificazioni ===
=== Principali castelli e fortificazioni ===

Versione delle 12:04, 3 ott 2007

Template:Comune

«Reggio è un grande giardino, uno dei luoghi più belli che si possano trovare sulla terra.»

(LA)

«Urbs Rhegina Nobilis Insignis Fidelissima Provinciæ Prima Mater Et Caput»

(IT)

«Città di Reggio la più Fedele tra le Nobili Insigni Metropoli e Capitale della Regione»

Reggio di Calabria /ˈrɛʤ:o ˌdikaˈlabrja/ (Rrìggiu in dialetto reggino, Riggiu in dialetto calabrese, Righi in greco di Calabria, Ρηγιον in greco), comunemente detta Reggio Calabria, o Reggio in tutto il Meridione d'Italia, è la prima città calabrese, estensione geografica e numero d'abitanti, il capoluogo della provincia omonima e la sede del Consiglio regionale della Calabria. Con 184.179[1] abitanti è il quarto più popoloso comune dell'Italia meridionale peninsulare, il diciottesimo in Italia.

Il territorio comunale - definito storicamente Grande Reggio - si trova al centro di una più grande area metropolitana di circa 260.000 abitanti che comprende numerosi comuni tra Bagnara Calabra e Melito di Porto Salvo fin sull'Aspromonte. L'influenza economica, culturale e come polo d'attrazione di Reggio si estende poi dal Porto di Gioia Tauro alla Locride; inoltre si va ormai consolidando la fusione con l'area metropolitana di Messina (separata solamente da un braccio di mare di poco più di 3km) con la quale costituirà l'Area Metropolitana Integrata dello Stretto o Città Metropolitana dello Stretto, area che in totale conta oggi circa 730.000 abitanti. [2]

Reggio è al centro di una rilevante area turistica per importanza storico-culturale e balneare, è una città universitaria, inoltre è situata al centro di una zona agricola particolarmente fertile grazie al clima mite, con produzione di olio d'oliva, vino, agrumi e ortaggi, tra cui tipica è la produzione dell'essenza di bergamotto, agrume che in Italia cresce esclusivamente nel territorio reggino, divenuto per questo uno dei simboli della città.


Geografia

Localizzazione di Reggio sulla cartina con le principali città d'Italia.
File:Reggio Calabria Lungomare con Etna.jpg
Lungomare Falcomatà, il vulcano Etna sullo sfondo.
(Gentile concessione)

Localizzazione

«Reggio, acroterio d'Italia»

Reggio è situata sulla punta dello "Stivale", alle pendici dell'Aspromonte, in posizione centrale nel Mediterraneo, sulla sponda orientale dello Stretto di Messina (dove gli studiosi collocano l'incontro di Odisseo con i mostri mitologici Scilla e Cariddi, descritti da Omero) da cui gode di uno spettacolare panorama sulla Sicilia, sull'Etna e sulle Isole Eolie.

La città è attraversata dal 38° parallelo che taglia altre cinque città (Seul, Smirne, Atene, San Francisco, Cordova), e su cui è stato eretto il Monumento al 38° parallelo.

Morfologia

La città si estende su una superficie prevalentemente di tipo alluvionale estesa per 236,02 kmq, il livello altimetrico minimo è di 0 m (zero metri), il massimo di 1.803 m, il livello medio del centro storico è di 31 m. Il centro storico è compreso tra la fiumara dell'Annunziata (nord) e la fiumara del Calopinace (sud), l'intero territorio comunale è compreso tra Catona (nord) e Bocale (sud).

Dopo il terremoto del 1908 la città è stata ricostruita con lunghe strade dritte, più ampie di quelle antiche. (vedi mappa satellitare).

Caratterizzato da rilievi continui e persistenti, il territorio è però attraversato da numerose strade che consentono un collegamento fra i quartieri, i sobborghi periferici ed i paesi dell'hinterland, gran parte dei quali è anche servita dalle linee ferroviarie.

Principali corsi d'acqua

Segue un elenco dei principali corsi d'acqua (da Nord a Sud) che attraversano il territorio comunale:

  • Fiumara Catona con l'affluente Torrente Rosalì;
  • Fiumara Gallico con l'affluente Torrente San Biagio;
  • Torrente Torbido;
  • Torrente Scaccioti;
  • Fiumara dell'Annunziata (che scorre sotto Viale della Libertà, Piazzale della Libertà e Viale Boccioni);
  • Torrente Caserta (che scorre sotto Via Roma), da cui prende il nome il Parco Caserta;
  • Torrente Orangi, che alimentava il fossato del Castello Aragonese, le sue tracce sono ancora leggibili: scorreva anticamente dove ora è la via Trabocchetto facendo un'ansa lungo l'attuale via del Salvatore immettendosi nel fossato dove adesso è il largo Orange (o piazza Orange);
  • Fiumara Calopinace, l'antico fiume Apsias;
  • Fiumara Sant'Agata;
  • Fiumara Armo;
  • Torrente Bovetto;
  • Fiumara Valanidi, con l'affluente Torrente Pernasiti;
  • Fiumara di Macellari;
  • Fiumara San Giovanni;
  • Fiumarella Lume.
Geografia di Reggio

Clima

Il clima di Reggio è tipicamente mediterraneo sul versante tirrenico, di tipo subtropicale è invece il clima sulla costa dello Jonio, caratterizzato da una maggiore aridità in contrapposizione ad una maggiore piovosità del primo. Il clima dei rilievi che caratterizzano il selvaggio Aspromonte è invece quasi del tipo appenninico.

Il clima è di tipo tipo temperato, caratterizzato durante il giorno da una brezza marina proveniente da Nord (sempre presente nel canale), mentre durante le ore notturne dalle correnti ascensionali che risalgono l'Aspromonte, specie lungo le vallate delle fiumare.

L'inverno è mite e breve e la temperatura raramente si avvicina allo zero, con una media su base annua di 17.32°C e una media annua delle precipitazioni piovose di 547,16 mm. Durante l'anno vi sono circa 300 giornate soleggiate su 365.

Classificazione climatica: zona B

Storia

Lo stesso argomento in dettaglio: [[Storia di Reggio Calabria e [[Stemma di Reggio Calabria.

«Ecco l'antica Reggio, le cui origini si perdono nella notte dei tempi!
Ecco la Reggio della Magna Grecia

Reggio Calabria è, dopo Cuma, la più antica colonia greca in Italia meridionale, fu infatti fondata come colonia dai calcidesi nell'VIII secolo a.C. con il nome di Rhegion, su un insediamento risalente al III millennio a.C. denominato Pallanzio (Pallantiòn) precedentemente occupato da popolazioni autoctone quali gli Aschenazi, gli Ausoni e gli Itali di Re Italo (da cui il nome di Italia successivamente esteso alla penisola).

Reggio fu una tra le più importanti città della Magna Grecia raggiungendo nel V secolo a.C. grande potenza politica-economica sotto il governo di Anassila ed esercitando per un certo periodo influenza anche sulla dirimpettaia città di Zancle (Messina), la polis raggiunse dunque grande pregio artistico-culturale grazie alla sua scuola filosofica pitagorica ed alle sue scuole di scultura e di poesia dalle quali scaturirono artisti come Pitagora da Reggio e Ibico; divenenne quindi alleata di Atene nella guerra archidamica e successivamente fu espugnata dai siracusani di Dionigi I nel 387 a.C.

Città autonoma nelle istituzioni governative, Rhegium fu importante alleata e socia navalis di Roma e successivamente in età imperiale divenne uno dei più importanti e floridi centri dell'Italia meridionale essendo tra l'altro sede del Governatore della Regio III Lucania et Bruttii (Regione di Lucania e Bruzio). In epoca bizantina Reggio divenne infatti Metropoli dei possedimenti bizantini dell'Italia Meridionale, Capitale del Ducato di Calabria e perno del rito greco in Italia; conobbe una certa prosperità fino all'VIII secolo, quando assurse a sede episcopale.

Per cento anni Reggio fu materia di contesa tra arabi, normanni, saraceni e bizantini. Nel 1060 Roberto il Guiscardo e Ruggero d'Altavilla la sottrassero per sempre ai bizantini; gli elementi della cultura e della religiosità greca comunque sopravvissero fino al XVII secolo, anche se nel 1081 papa Gregorio VII aveva reistituito il rito latino.

Nel 1282 durante i Vespri Siciliani Reggio si schierò al fianco di Messina, con la quale condivideva interessi commerciali e culturali appoggiando nella rivolta anti-angioina le forze aragonesi; comunque la città venne assegnata al Regno di Napoli nel XIV secolo ed ottenne nuovi poteri amministrativi di larga base comunale.

Nel 1783 fu gravemente danneggiata da un forte terremoto che coinvolse tutta l'area dello Stretto. Napoleone la occupò nel 1806, destinandola a ducato e a quartier generale. Reggio liberale ebbe quindi un certo ruolo nei moti risorgimentali ed entrò a far parte del Regno d'Italia, dopo la conquista di Garibaldi nel 1860.

Nel 1908 Reggio insieme a Messina subì le distruzioni del disastroso terremoto del 1908. Ricostruita con canoni moderni la città dovette però subire, a causa della sua posizione nel Mediterraneo, bombardamenti da parte delle truppe dell'8° armata britannica nel 1943.

Nel corso del XX secolo dopo la seconda guerra mondiale la città crebbe notevolmente.

Nei primi anni settanta a Reggio si ebbero sconvolgimenti di carattere amministrativo, a seguito dei violenti disordini di piazza tesi alla rivendicazione del capoluogo regionale, delegato verso Catanzaro per effetto del nuovo statuto ordinario regionale. La soluzione fu risolta con un compromesso e con la divisione tra il livello amministrativo, affidato a Catanzaro (con la sede della Giunta e della Presidenza), e quello economico politico (Consiglio Regionale), posto a Reggio.

Tra gli anni '70 e '80 la città attraversò un ventennio buio che favorì il dilagare della criminalità organizzata e del degrado urbano; negli ultimi decenni, si è parlato della cosiddetta "Primavera di Reggio", un certo movimento spontaneo della popolazione che ha favorito la ripresa della città e soprattutto una ritrovata identità. Reggio infatti, la più popolosa città della Calabria, negli ultimi anni appare al visitatore come pervasa da un certo spirito di riscatto sociale, che ha portato Reggio e un po' tutta la sua provincia ad investire molto nei settori del turismo e della cultura.

Nomi nella storia

Reggio prima del terremoto del 1908 sulla rivista Cento Città d'Italia del 1898

Nel corso della sua millenaria storia Reggio ha avuto differenti nomi, che corrispondono all'evoluzione della città nelle epoche storiche:

  • Pallantiòn, insediamento pre-greco degli aschenazi, degli ausoni e degli itali;
  • Rhègion, la città greca dalla fondazione alla Magna Grecia;
  • Febèa, breve periodo sotto Dionisio II;
  • Rhègium, prima latinizzazione del nome;
  • Rhègium Julium, in età augustea;
  • Rivàh, breve periodo sotto la dominazione saracena;
  • Rìsa, con i Normanni;
  • Reggio o Regio, in età moderna;
  • Règgio di Calàbria, dopo l'unità d'Italia.

Demografia

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[3]

Valutazione della vivibilità secondo le più importanti indagini statistiche

Anno Qualità della Vita (Sole 24 Ore) Qualità della Vita (Italia Oggi) Rapporto Ecosistema Urbano (Legambiente)
2003 99° posizione 103° posizione 95° posizione
2004 97° posizione (-2) 100° posizione (-3) 101° posizione (+6)
2005 90° posizione (-7) 96° posizione (-3) 103° posizione (+2)
2006 94° posizione (+4) 97° posizione (+1) 97° posizione (-6)
2007 n.d. n.d. 86° posizione (-11)

Popolazione e lingua

Lo stesso argomento in dettaglio: [[Dialetto reggino]] e [[Dialetto calabrese.

«Reggio è una delle città che si staccano da quante se ne vedono nelle lunghe traversate dalle Alpi allo Jonio per formare un tipo, un carattere, un popolo a parte.»

Il dialetto reggino, che tra i dialetti calabresi è quello parlato nella Calabria meridionale, si è evoluto negli anni: nato dal greco dei primi coloni calcidesi, che fu parlato fino all'età bizantina, fu arricchito dal latino non tanto sotto l'impero, ma più probabilmente in età medioevale con l'arrivo dei normanni.

Reggio è stata infatti per millenni "roccaforte" della cultura greca in Italia, ne sono oggi testimonianza vari elementi come ad esempio il greco di Calabria parlato nella sua provincia e in alcuni suoi quartieri, o il fatto che vi siano molte famiglie con cognomi di origine greca. Ad esempio, il cognome più comune a Reggio è "Romeo", che è un eponimo o nome di famiglia greco e che significa: "uomo greco di Costantinopoli". Alla documentata presenza, ben nota da sempre, di nuclei numerosi di ellenofoni, si sono dunque andati sommando recenti insediamenti di immigrazione in alcuni rioni cittadini, come ad esempio il quartiere di San Giorgio Extra.

La lingua ampiamente diffusa fino qualche secolo fa in tutta la Calabria meridionale, piena di influenze di greco antico, è oggi quasi scomparsa, poiché ha perso molto in favore dell'unità linguistica nazionale quindi dell'italiano. Su di esso però si sono sviluppati un tipo di dialetto ed una parlata molto particolari, che presentano molte analogie e similitudini con la lingua siciliana (definita infatti "Lingua Calabro-Sicula"), che dà al dialetto reggino una "cadenza" (accento) simile al siciliano. Il dialetto reggino nell'area compresa tra Bagnara e Bova presenta infatti un'assenza delle consonanti "dure" tipiche del resto della Calabria, e manifesta delle corrispondenze linguistico-lessicali con il dialetto parlato in Sicilia. Il reggino ed il messinese, due dialetti molto simili tra loro, differiscono infatti solo per alcune variazioni nell'intonazione e per poche varianti nell'uso delle consonanti.

Cucina

Un piatto di Frìttuli.

Patria di gran parte delle specialità della cucina calabrese, la gastronomia di Reggio è infatti abbastanza varia e risente anche notevoli influenze da parte della cucina napoletana e di quella siciliana, ma ha una sua tipicità legata ai prodotti della terra e del mare sul quale la città si affaccia.

  • Tra i primi piatti abbastanza tipici sono: a pasta ca muddica e alici, i maccarruni 'i casa a ragù, i vermicelli all'usu i Riggiu, a pasta 'ncasciata;
  • tra i secondi di carne: u suffrittu, i bracioletti, u brushettu, u ficatu a' riggitana, a pitta chi curcuci;
  • tra i secondi di verdura: a parmigiana, a turtera 'i carcioffuli, i brocculi 'ffucati;
  • tra i piatti di pesce ricordiamo a turtera d'alici, i cutuletti 'i spatula, i custardeddhi 'nfarinati e frijuti, u pisci spata alla riggitana, u piscistoccu alla trappitara;
  • tra i dolci: i crispeddi i Natali cu meli, i petrali i Natali, u turruni 'ngelatu, a pignolata, i cuddhuraci di Pasca,le susumelle,le paste di mandorla etc.

Sono della tradizione anche le frittole (i frìttuli), ossia tutte le parti del maiale che non si usano per fare insaccati o salati come il muso, le orecchie, la pancia, le cotiche, i rognoni,le costine,le ossa,i piedini, i gamboni etc. cotti nel proprio grasso sugna per ore a fuoco lentissimo.I curcuci(sottoprodotto delle frittole).

Molte preparazioni della cucina calabrese sono legate alle festività come un rituale religioso. Così i petrali a Natale, la pignolata a Carnevale, il soffrittu di capretto al Sabato Santo ed il capretto arrostito a Pasqua;la pitta chi curcuci al lunedì dell'Angelo e a pasta ncasciata a Ferragosto.

Economia

«I dintorni di Reggio sono in genere molto deliziosi e non si vedono che campagne coperte di gelsi, aranceti, limoneti, vigneti. La maggior parte della seta che si produce in Calabria si coltiva in questi luoghi; Reggio ne vende per ottantamila libbre all'anno.»

Come tutta la regione, Reggio non ha oggi un tessuto industriale adeguato, sebbene nei secoli scorsi abbia avuto un certo sviluppo essendo stata un punto di riferimento importante per l'industria della seta e del bergamotto, ma sfavorevoli episodi storici, fra i quali il terremoto del 1908, hanno costretto al città a ripartire quasi da zero nel XX secolo.

Nei decenni trascorsi erano progettate ed in parte realizzate iniziative industriali, che per diverse ragioni non sono decollate, ad esempio il polo chimico di Saline Joniche mai entrato in funzione e quello tessile di San Gregorio che ancora oggi risulta essere in fase di partenza. Alcune infrastrutture dell'area (come nel caso del Porto di Gioia Tauro), sono state riconvertite ad altri usi.

Tuttavia oggi Reggio punta molto sul turismo grazie al clima, alla natura, ai suoi chilometri di spiagge, ed al patrimonio storico-archeologico che racconta più di 3.000 anni di storia.

Inoltre, favoriti dal clima mite e tipicamente mediterraneo, sono particolarmente sviluppati alcuni settori dell'agricoltura con coltivazioni esclusive al mondo come ad esempio il bergamotto o certe varietà di gelsomino.

Servizi e commercio

Molti sono i cittadini impiegati nei servizi, in particolar modo quelli pubblici, mentre il settore del commercio è particolarmente attivo sia nelle strade del centro cittadino, dove la zona del corso Garibaldi è tradizionalmente centro commerciale della città, sia nelle periferie dove, negli ultimi anni, sono sorti numerosi centri commerciali di grandi dimensioni.

Il commercio è l'attività principale della città; storicamente Reggio esportava prodotti locali quali seta, semilavorati e soprattutto i derivati agrumari (vista l'esclusività della coltivazione, fra tutte, del bergamotto).

Industria e artigianato

Stabilimento della CocaCola.

L'industria non è particolarmente sviluppata in città, ma è rappresentata da industrie di medie e piccole dimensioni operanti nell'estrazione dell'essenza di bergamotto, nell'assemblaggio vagoni ferroviari, nella produzione di caffè, liquori e generi alimentari, prefabbricati, mobili.

Le aziende si sviluppano prevalentemente nei poli e nelle aree industriali che sorgono in città nell'area metropolitana; si segnalano fra di esse:

  • nel polo industriale del Gebbione in via Padova, oltre ad altre aziende, l'impianto industriale delle OMeCa S.p.A. (Officine Meccaniche Calabresi) che assembla i vagoni ferroviari per la Ansaldo Breda S.p.A., principale società italiana di costruzioni di veicoli per il trasporto di massa;
  • nel quartiere di Pellaro l'impianto industriale della SoCIB SpA (Società Calabrese Imbottigliamento Bevande gassate) che si occupa, tra le altre, dell'imbottigliamento delle bevande della The Coca-Cola company.
  • nel polo industriale di Campo Calabro, l'impianto produttivo della Mauro Caffè S.p.A, azienda a diffusione nazionale;
  • alcune aziende sorgono nel polo industriale tessile e agrumario di San Gregorio;
  • nel polo industriale di Saline Joniche sorgono: la Chimica Biosintesi (Liquichimica) per la produzione di mangimi (mai entrata in funzione), e le Officine Grandi Riparazioni (OGR) delle Ferrovie dello Stato (oggi non attive);
  • le cave per l'estrazione di Pietra reggina sorgono nella zona di Capo dell'Armi;
  • infrastruttura industriale di rilievo è il porto di Gioia Tauro, il più grande scalo commerciale del Mediterraneo, riconvertito all'uso attuale negli ultimi anni dall'originario progetto non portato a termine del V polo siderurgico di Reggio Calabria.

Turismo

uno degli stabilimenti balneari in centro città.
(Gentile concessione)
I Bronzi di Riace sono uno dei simboli e delle principali attrattive turistiche di Reggio.

Il mercato turistico a Reggio sembra aver avuto negli ultimi anni una certa crescita. Al 20 settembre 2006 la città si trova al quinto posto in Italia per incremento di turisti stranieri, con un raddoppio di presenze rispetto all'anno precedente; le statistiche della Banca d'Italia confermano inoltre che i flussi economici in entrata nel 2006 hanno registrato un sostanziale incremento se confrontati con i dati del 2005; mentre un'indagine del Sole 24 Ore conferma un certo incremento dalle presenze ai musei e nei siti archeologici. La recente riscoperta turistica di Reggio ha ultimamente aperto la strada ad un concreto sviluppo nel settore, atteso da molto tempo in considerazione di una "naturale vocazione turistica" del territorio, e orientato verso una crescente offerta.

Tra le attrazioni di Reggio i Bronzi di Riace, oltre al Museo Archeologico Nazionale della Magna Grecia che li custodisce, sono una delle principali mete turistiche della città dello Stretto; il Lungomare del centro storico è invece diventato negli ultimi anni un'affollata meta balneare e luogo simbolo di una certa movida estiva. Il turismo a Reggio è anche distribuito tra la costa jonica e la costa Viola (tirrenica), all'incirca tra le spiagge di Bova e Scilla; la montagna dell'Aspromonte alle spalle della città custodisce invece la riserva naturalistica del Parco Nazionale dell'Aspromonte, dove a 1.400 m s.l.m. sorge la stazione sciistica di Gambarie con un panorama sulla città e su tutto lo Stretto dalla cima innevata dell'Etna alle Isole Eolie.

Agricoltura

File:Uliveto bagaladi.jpg
Un tipico uliveto reggino

Per la diversità climarica delle varie zone del territorio, a Reggio esistono coltivazioni molto varie, tra di esse spiccano due particolari piante che riescono ad attecchire solo in questa zona:

  • il Bergamotto, definito il "Re degli agrumi" o "Oro Verde", che cresce solo in prossimità della città di Reggio dove sembra si sia originato spontaneamente nel XVIII secolo per un innesto naturale, e dal cui frutto si estrae l'"Olio essenziale di Bergamotto di Reggio Calabria DOP", elemento base essenziale dell'industria profumiera internazionale;
  • il Gelsomino, su tutta la costa jonica che va dal capoluogo fino alla cosiddetta Costa dei Gelsomini tra Capo Spartivento e Punta Stilo, area dove è maggiormente prodotto dopo l'introduzione della pianta ad opera della Stazione Sperimentale delle Essenze ed Olii Essenziali di Reggio Calabria nel 1928.
  • L'Anona, una pianta di origine tropicale coltivata solo qui a Reggio e in Spagna, il cui frutto ha un delicato e dolce sapore di banana, fragola e ananas, e può raggiungere anche vari chili.

Oltre a quelle esclusive, nel reggino vengono coltivate molte altre varietà di specie vegetali, tra cui le più diffuse sono:

Cultura

Istruzione

Palazzo Zani
sede della facoltà di giurisprudenza della "Mediterranea"

Reggio è un centro di istruzione con due università ed altre istituzioni di livello universitario sul territorio:

fondata nel 1968, divenne università statale dal 1982, e comprendeva inizialmente sei facoltà alcune delle quali con sedi dislocate a Catanzaro.
l'università degli studi di Reggio rappresenta oggi, per le collaborazioni con le città che si affacciano sul bacino del mediterraneo, uno dei riferimenti a carattere culturale e scientifico dell'area, soprattutto grazie ai dipartimenti specializzati nello studio della città mediterranea. Comprende oggi circa 11.000 studenti in 4 facoltà Architettura, Ingegneria, Giurisprudenza ed Agraria, che ha una sede anche a Lamezia Terme.
fondata nel 1984 con l'intento di contribuire alla conoscenza della lingua e della cultura italiana, comprende le facoltà di Docenza di lingua italiana a stranieri, Lingue e culture del bacino Mediterraneo, Mediazione linguistica culturale.
nota anche come Accademia dello Stretto, fu fondata nel 1967 da Alfonso Frangipane, e comprendeva inizialmente due sezioni di Pittura e Scultura, a completamento delle scuole d'arte della città. Comprende oggi le scuole di Pittura, Scultura, Grafica, Decorazione, Scenografia.
nato nel 1927, fu il primo conservatorio istituito in Calabria, quindicesimo tra i 57 conservatori d'Italia, l'unico tra Napoli e Palermo fino al 1970. È stato diretto, tra gli altri, da Alessandro Cicognini, Terenzio Gargiulo, Paolo Renosto. Comprende oggi circa 800 studenti e 98 docenti, svolgendo attività didattica, artistica e di ricerca. I corsi di studio si articolano in Arpa, Basso tuba, Canto, Chitarra, Clarinetto, Clavicembalo, Composizione, Contrabbasso, Corno, Didattica della musica, Discipline musicali, Fagotto, Flauto, Jazz, Oboe, Organo, Percussioni, Pianoforte, Sassofono, Tromba, Trombone, Viola, Violino, Violoncello.
sezione della Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale, venne fondato nel 1975 e fu eretto accademicamente dalla Santa Sede nel 1986.
istituzione di alta cultura che svolge attività di formazione, iniziale e avanzata, dei dirigenti e dei funzionari dello Stato, di ricerca e consulenza, di coordinamento delle attività delle scuole pubbliche di formazione, di rapporti con le strutture di formazione di altri paesi, di formazione di personale delle amministrazioni di altri paesi.

Con numerose scuole secondarie di secondo grado sul territorio:

  • Convitto nazionale Tommaso Campanella
  • Istituto d'arte Alfonso Frangipane
  • Istituto d'istruzione superiore Attilio da Empoli
  • Istituto magistrale Tommaso Gulli
  • Istituto professionale per i servizi commerciali e turistici Boccioni
  • Istituto professionale per l'agricoltura e l'ambiente Mottareale
  • Istituto professionale per l'industria e l'artigianato Enrico Fermi
  • Istituto scolastico paritario San Vincenzo de Paoli
  • Istituto tecnico commerciale Galileo Ferraris
  • Istituto tecnico commerciale Raffaele Piria
  • Istituto tecnico industriale Panella
  • Istituto tecnico industriale Vallauri
  • Istituto tecnico per geometri Augusto Righi
  • Liceo artistico Mattia Preti
  • Liceo classico Tommaso Campanella
  • Liceo classico europeo
  • Liceo linguistico Scuola superiore per interpreti e traduttori
  • Liceo scientifico Leonardo Da Vinci
  • Liceo scientifico Alessandro Volta
  • Scuola superiore per mediatori linguistici

Principali elementi d'interesse

File:Reggio calabria arena dello stretto.jpg
L'Arena dello Stretto.
(Gentile concessione)
Francobolli delle Poste Italiane raffiguranti i Bronzi di Riace.
La Cattedrale.
Il Castello Aragonese.
(Gentile concessione)
L'eclettica Villa Zerbi.
La grande sala del Teatro Francesco Cilea.
Piazza Italia.

Luoghi d'interesse artistico, storico e culturale

il fronte a mare della città nel suo centro storico si sviluppa fra architetture stile liberty e piante rare, fu definito da Gabriele D'Annunzio "il più bel chilometro d'Italia", probabilmente anche per via del miraggio della Fata Morgana che contribuisce a rendere la passeggiata particolarmente suggestiva.
tra i simboli della città, esposti al Museo Nazionale della Magna Grecia, sono due grandi statue che - secondo la più recente ipotesi - raffigurerebbero Tideo e Anfiarao dei sette contro Tebe. I bronzi sono degli originali greci (o magnogreci) della metà del V secolo a.C., e insieme all'Auriga di Delfi sono oggi considerate le uniche testimonianze bronzee dei grandi maestri scultori dell'arte classica in Grecia e Magna Grecia.
teatro in stile greco, con vista dal lungomare Falcomatà sullo Stretto.
opera di Camillo Autore, fu eretto in onore di Vittorio Emanuele III che vi sbarcò toccando per la prima volta il suolo nazionale da sovrano il 31 luglio 1900, sorge sul "Molo di Porto Salvo" antistante l'Arena dello Stretto.
cattedrale dell'arcidiocesi metropolita, è l'edificio sacro più grande della Calabria; ha opere d'arte come le imponenti statue ai lati della scalinata di San Paolo e Santo Stefano opera di Francesco Jerace, e la cappella del Santissimo Sacramento tra i maggiori esempi di barocco calabrese, le cui pareti sono rivestite di intarsi marmorei policromi, provenienti dall'antico duomo.
di origine molto antica, la sua costruzione si ritiene anteriore all'invasione dei Goti di Totila del 549; punto strategico di difesa della città, sorge infatti dove era situata l'acropoli della polis greca. Fu dominio degli Arabi, dei Normanni, degli Svevi e degli Angioini, e nel 1459 Ferdinando d'Aragona fece aggiungere le due torri cilindriche merlate che ne danno ancora oggi il caratteristico aspetto "aragonese".
Oggi il castello è una delle principali sedi espositive della città.
sul lungomare Falcomatà, è una villa in stile veneziano del XIV secolo con elementi decorativi e cromatismi molto evidenti.
Tra i più importanti centri d'arte della città, Villa Zerbi offre periodiche mostre artistiche e d'architettura, è inoltre sede espositiva della Biennale di Venezia al sud Italia.
Costruita nel X secolo l'antica chiesa bizantina-normanna fu distrutta durante le invasioni saracene e dai successivi terremoti, ma fu riedificata sul sito originario. Presenta al suo interno e nella propria struttura gran parte delle architetture e delle opere artistiche originali, integrate anche con quelle presenti nell'antica basilica normanna di Santa Maria di Terreti, tra le quali spicca uno splendido pavimento a mosaico cosmatesco, ed una pala dell'altare di notevole valore artistico raffigurante l'annunciazione, opera di Agostino Ciampelli.
Intitolato al musicista reggino Francesco Cilea, è il teatro più grande in Calabria e possiede una grande sala di stile ottocentesco dalla forma a ferro di cavallo; le linee esterne sono ispirate all'architettura classica e riprendendo i motivi e le forme architettoniche dalle origini magnogreche della città.
Nel secondo dopoguerra il Teatro Cilea venne ampliato divenendo così una struttura tra le più belle e funzionali d'Italia e venne re-inaugurato con Il Trovatore di Giuseppe Verdi.
Terminati ulteriori lavori che lo hanno tenuto inattivo per quasi diciotto anni, da poco il Teatro Cilea è stato restituito alla città per continuare la sua gloriosa tradizione artistica e culturale, accogliendo gli artisti più importanti di questo primo scorcio del XXI secolo.
  • Mura della città greca
Tra le poche sopravvissute fino ai giorni nostri, a testimonianza della vastità dell'antica polis di Rhegion, ne esiste ancora un tratto sul lungomare Falcomatà (sito archeologico denominato "Mura Greche") uno sulla Collina degli Angeli (che sembra essere la testimonianza più antica risalente all'VIII secolo a.C.), ed uno sulla collina del Trabocchetto (denominato "Parco Archeologico Trabocchetto"). Al momento è possibile visitare solo quelle vicino al mare che risalgono al IV secolo a.C. e farebbero parte della ricostruzione operata da Dionisio II di Siracusa, avvenuta dopo che la città fu espugnata dal padre Dionisio I. Sono costituite da due file parallele di grossi blocchi di arenaria tenera.
Recentemente hanno ospitato rappresentazioni teatrali d'epoca classica.
  • Impianti termali di epoca romana
Rinvenuti da scavi effettuati sul lungomare, sono i ruderi di uno tra gli otto impianti termali presenti in città in epoca Romana, con resti di pavimento musivo a piccole tessere bianche e nere.
Il sito denominato "Terme Romane" è tra le poche testimonianze giunte ai giorni nostri del periodo in cui la città di Rhegium Julium fu Civitas Confoederata di Roma e prosperoso Municipium dell'Impero Romano in Magna Grecia; sembra infatti che l'area interessata dall'impianto termale sia di gran lunga più estesa di quanto non sia la zona visitabile del sito, rendendo l'impianto paragonabile per estensione alle terme di Diocleziano.
La piazza è sempre stata importante centro politico-amministrativo della città, era infatti sede dell'agorà in epoca greca e sede del foro in epoca romana. L'attuale studio ed i recenti scavi archeologici hanno portato infatti alla luce resti di antiche costruzioni distribuite in varie stratificazioni che percorrono la storia della città dall'VIII secolo a.C. al XV secolo d.C. (dai greci agli angioini), esempio probabilmente unico nel suo genere.
Sulla piazza oggi si affacciano a nord il palazzo del Municipio (Palazzo San Giorgio), a ovest il palazzo della Prefettura e a sud il palazzo della Provincia (Palazzo Foti).
Dopo il terremoto del 1783, la piazza fu prevista nel progetto del ingegner Giovan Battista Mori ed ebbe varie denominazioni fino all'attuale di piazza Vittorio Emanuele II. Nel 1869 al centro della piazza è stato collocato un monumento rappresentante l'Italia e da allora è invalso il nome popolare di Piazza Italia.
  • Piazza De Nava
É la piazza su cui da il prospeto principale il Museo Nazionale della Magna Grecia ed è intitolata al reggino Giuseppe De Nava, ministro del regno d'italia nel 1918 e nel 1921. Al centro della piazza, adorna di palme e aranci sorge una monumentale fontana a due bocche, sormontata da una statua del ministro De Nava.
  • Piazza Carmine
Costituiva anticamente la porta d'ingresso sud della cinta muraria, attraverso la quale i garibaldini entrarono in città. Sulla piazza si affaccia l'omonima Chiesa del Carmine, nel cui interno si conserva un altare del 1787 in ricco stile barocco appartenuto alla vecchia cattedrale distrutta dal terremoto del 1908. Decorato con marmi di colore verde e giallo, l'altare è sormontato da una nicchia e da un piccolo tempietto dove è conservata la statua in legno della Madonna del Carmine.
  • Piazza Garibaldi
Al centro della grande piazza, cuore di un quartiere muiltietnico, sorge la maestosa statua in marmo bianco di carrara, opera di Alessandro Monteleone, raffigurante l'eroe dei mille.
Sulla piazza si affaccia la Stazione Ferroviaria Centrale, costruita nel 1925 nel cui atrio d'ingresso si trova un bassorilievo in ceramica dello scultore Michele di Raco che raffigura la Fata Morgana.
  • Piazza Sant'Agostino
Originariamente Piazza Mezzacapo è oggi denominata Sant'Agostino per la chiesa omonima che vi sorge, costruita nel 1937 in stile romanico-bizantino, conserva un interessante quadro di San Filippo e San Giacomo. Sulla piazza si affaccia inoltre la Caserma Mezzacapo.
  • Piazza Indipendenza
Nel cuore della città e del Lungomare Falcomatà ospita la Stazione Lido ed è il centro nevralgico del traffico stradale reggino. La piazza è famosa per le vicissitudini della sua fontana artistica, ricostruita numerose volte deludendo sempre le aspettative dei reggini. Per questo è diventata simbolo delle originali scelte delle amministrazioni comunali, quindi argomento di una poesia del poeta satirico reggino Nicola Giunta.
  • Le "Strade Cannocchiale"
Sulla zona collinare del centro storico, nei pressi di Villa Nesci, dalla via Reggio Campi si dipartono scalinate che giungono fino al Lungomare Falcomatà.
Queste strade sono particolarmente caratteristiche e dotate di un singolare effetto ottico: se dalla cima si osservano il mare e la sicilia, si ha l'impressione che il panorama sia molto più vicino di quanto in effetti non sia realmente, per questo motivo da molti reggini esse sono chiamate "Strade Cannocchiale".
Costruzione circolare opera dell'architetto Pier Luigi Nervi, che si staglia dal lido comunale Zerbi situato sotto Piazza Indipendenza in pieno centro cittadino.
Dopo aver attraversato un ventennio di degrado, la struttura è recentemente tornata ad operare (anche se saltuariamente), ospitando iniziative artistico-culturali tra le quali alcune in collaborazione con l'Accademia di Belle Arti.
Eretto sul Lungomare, fu inaugurato nel 1930 alla presenza di re Vittorio Emanuele III.
Il monumento, progettato dallo scultore locale Francesco Jerace (autore per altro de L'Azione, celebre scultura del Vittoriano), è costituito da una statua in bronzo della vittoria alata recante una spada e la palma del martirio, su una colonna rostrata.
Due statue in in bronzo alla base rappresentano un antico guerriero bruzio con un vistoso scudo ed un fante armato su un cannone.

Musei e sedi espositive

File:Reggio calabria museo nazionale della magna grecia.jpg
Il Museo Nazionale della Magna Grecia.
(gentile concessione)
Il Planetario provinciale.
Museo Agrumario: La Macchina Calabrese per l'antica lavorazione del Bergamotto.
È considerato, dopo quello di Berlino, il più grande e importante museo che conserva i reperti della Magna Grecia. L'edificio del Piacentini è ricco di collezioni archeologiche con numerosissimi reperti provenienti dalle antiche città-stato nei siti della Calabria, Basilicata e Sicilia.
In attesa di completamento, la Pinacoteca è attualmente ospitata ai piani superiori del Museo Nazionale della Magna Grecia; comprende un considerevole numero di opere di maestri quali Mattia Preti, Luca Giordano, Vincenzo Cannizzaro, Giuseppe Benassai, Ignazio Lavagna Fieschi, Andrea Cefaly, Lionello Spada, due tavolette di Antonello da Messina (Abramo servito dagli angeli e San Girolamo penitente), frammenti architettonico-decorativi e sculture in marmo, oggetti di devozione privata e dipinti su tela e tavola, provenienti da raccolte private, collezioni civiche e statali, risalenti a un arco di tempo compreso tra il VII secolo ed il XIX secolo.
la più importante struttura per esposizioni temporanee della città che in accordo con la Biennale di Venezia ospita a più riprese sezioni dell'importante rassegna di arte moderna e contemporanea;
testimone dell'antica storia cittadina, ospita oggi numerose mostre d'arte;
nato negli anni trenta è una delle più importanti esposizioni d'oggetti d'arte in città, con una ricca collezione di elementi bizantini e normanni;
che svolge un'intensa attività divulgativa e didattica riguardante l'astronomia e le scienze a essa collegate;
ente che rivolge le sue azioni alla conservazione e valorizzazione degli strumenti musicali, la concertistica e la musicoterapia;
  • Museo dell'artigianato tessile della seta, costume e moda calabrese
illustra la storia dal periodo greco fino al 1948, oltre ai tessuti vi sono i macchinari utilizzati per la lavorazione e campioni di materia prima;
  • Museo di biologia e paleontologia marina
all'interno della collezione si segnalano fossili di profondità ed altri provenienti dalle colline, unici nell'area mediterranea;
  • Museo Agrumario
Situato all'interno della Stazione Sperimentale per l'industria delle Essenze e dei derivati Agrumari (SSEA), ospita diversi macchinari utilizzati per l'estrazione del succo e delle essenze dagli agrumi tra cui la Macchina da bergamotti "Gangeri", derivata dal modello di Macchina Calabrese inventato nel 1840 da Nicola Barillà. Inoltre il museo ospita una raccolta fotografica che illustra la coltivazione, la raccolta e la lavorazione del gelsomino e la coltivazione del papavero da oppio;
  • Museo Diocesano della Cattedrale;
  • Museo del Presepio;
  • Museo Etnografico;
  • Piccolo Museo della Civiltà Contadina;

Biblioteche

Uno scorcio della Biblioteca comunale "Pietro De Nava".

Reggio e sede di numerose biblioteche tra cui:

  • Biblioteca dell'Archivio di Stato, nata contestualmente all'archivio è costituita da 7.701 volumi e opuscoli, 244 testate di periodici per un totale di 4037 annate, editi tra il XVIII e il XXI secolo, in parte ricevuti dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e in parte ricevuti in omaggio. I testi conservati riguardano la storia politica, economica, sociale, culturale italiana e calabrese con particolare riferimento a Reggio e alla sua provincia. Sono inoltre qui conservate alcune biblioteche private:
    • Biblioteca Visalli, donata nel 1847;
    • Biblioteca Plutino, depositata nel 1986;
    • Biblioteca Foti, depositata nel 1993.
  • Biblioteca del Consiglio Regionale della Calabria, nata nel 1973, conta oggi oltre 35.000 volumi. L'accesso è consentito al pubblico, in particolar modo agli studenti universitari provenienti dalle facoltà di giurisprudenza, architettura ed ingegneria dell'Università Mediterranea per la preparazione di esami, esercitazioni, tesine, dissertazioni di laurea, con consultazione in sede, prestito e scambio interbibliotecario. La biblioteca è formata da tre sezioni: la sezione multidisciplinare dotata di 30.000 volumi, la sezione giuridica dotata di circa 2.000 volumi e banche dati su CD-ROM, la sezione dedicata alla Calabria con circa 3.000 volumi Tra i quali il più antico "Historia dé Svevi nel conquisto dé Regni di Napoli, e di Sicilia per l'Imperatore Enrico Sefto" di Don Carlo Calà, risale al XVII secolo.
  • Biblioteca comunale "Pietro De Nava", fondata nel 1818 è la più antica tra le biblioteche calabresi e custodisce copie risalenti al XIII secolo. Complessivamente il patrimonio bibliografico conta 115.000 opere, mentre quello emerografico 424 raccolte. La Biblioteca De Nava gestisce inoltre le altre biblioteche comunali dislocate in altrettanti quartieri della città:
  • Biblioteca del Museo Nazionale della Magna Grecia, ricca biblioteca con oltre 10.000 volumi;
  • Biblioteca della Sovrintendenza Archeologica della Calabria
  • Biblioteca Arcivescovile "Mons. Antonio Lanza", che conta 35.000 volumi di carattere teologico, biblico e storico.
  • Biblioteca "San Nilo" del Seminario pontificio Pio XI, che conta oltre 18.000 volumi di carattere Teologico, biblico e storico;
  • Biblioteca dell'Università per stranieri "Dante Alighieri"
  • Biblioteca dell'Accademia di Belle Arti
  • Biblioteca Zanotti Bianco
  • Biblioteca del Centro di Documentazione Europea
  • Biblioteca della Stazione Sperimentale per le Industrie delle Essenze
  • Biblioteche dell'Università degli studi "Mediterranea"
    Tutte le facoltà universitarie di Reggio hanno realizzato nel tempo delle biblioteche, molto rilevanti sia dal punto di vista numerico che qualitativo. Tra di esse spiccano per ampiezza Biblioteca della Facoltà di Architettura e Biblioteca della Facoltà di Agraria che hanno sede nel polo universitario di Feo di Vito; hanno preso parte alla realizzazione del Catalogo Collettivo dei Periodici delle Biblioteche di Reggio Calabria, coordinato e promosso dalla Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione, pubblicato nel 1999 in formato cartaceo ed elettronico:
  • La Biblioteca Centrale della Facoltà di Architettura
    istituita nel 1969 come biblioteca dell'Istituto Universitario Statale di Architettura, comprende opere di consultazione generale, urbanistica, tecnologia, progettazione architettonica, storia dell'arte, restauro, storia dell'architettura, sociologia, materie giuridiche e economiche, scienze, cultura generale; dispone inoltre di una sezione "Calabria"; è socia del Coordinamento Nazionale delle Biblioteche di Architettura (CNBA) ed è partner nel progetto dell'Assessorato Cultura Istruzione Beni Culturali della Regione Calabria per la costituzione del Sistema Bibliotecario Regionale – Polo di Reggio Calabria. Offre un Patrimonio di 30.000 monografie, 210 periodici correnti, 3.200 tesi di laurea.
  • La Biblioteca Centrale della Facoltà di Agraria
    nasce nel 1986 come centro autonomo, negli anni novanta con la costruzione del nuovo polo universitario dell'ateneo reggino viene trasferita presso la sede di Feo di Vito, permettendo applicare moderni e funzionali criteri di organizzazione. Dal 2000 è stata assorbita dal Centro di Gestione della Facoltà di Agraria; il patrimonio della biblioteca comprende circa 2.800 monografie, 150 periodici di cui 44 in corso, la raccolta delle tesi di laurea della facoltà a partire dal 1986.
offre un patrimo patrimonio librario di 19.100 volumi e 312 testate di periodici.

= La bibbia Ebraica di Reggio

Reggio detiene un singolare primato in materia di pubblicazioni, proprio in città fu stampata la prima edizione ebraica della Bibbia. Nell'anno 1475 (agli albori della stampa) vi era un fiorente ghetto ebraico nell'attuale zona intorno alla via Giudecca, in cui fervevano laboratori artigianali e molteplici attività commerciali, presso una delle prime stamperie della storia con sede nella Giudecca di Reggio, fu infatti stampata il 5 febbraio 1475 la prima versione ebraica della Bibbia secondo quanto riportato sulla "Storia di Reggio Calabria", di Domenico Spanò Bolani e quanto riportato dallo storico Vito Capialbi che così scriveva nelle sue "Memorie delle Tipografie Calabresi":

«In quest'antica e illustre città di Reggio posta all'estrema punta d'Italia di rimpetto alla Sicilia, vide la sua luce la prima edizione ebraica della Bibbia nel mese di Adar dell'anno 5235 della creazione del mondo, vale a dire tra il febbraio e il marzo dell'era cristiana anno 1475.
Fu dessa il Commentario al Pentateuco di Rabbi Salomone Jarco impresso da un tale Abramo Garton figliuolo di Isacco, del quale niun'altra notizia mi é riuscito di raccogliere. E sebbene nell'istesso anno si fosse stampato in Pieve di Sacco, terra nel Padovano, il Rabbi Jacobi Ben Ascer Arba Jurim, ch'é la più antica delle altre edizioni ebraiche conosciute, pure dessa trovandosi impressa colla data del mese Jamuz, per quattro mesi posteriore devesi riputare.»

La copia anastatica del Pentateuco di Rabbi Salomone Jarco è visionabile presso la Biblioteca comunale "Pietro De Nava". (Jewish Encyclopedia per approfondimenti)

Principali castelli e fortificazioni

Lo stesso argomento in dettaglio: [[Fortificazioni di Reggio Calabria.

«E vedi della città, le mura ed il donjon.»

Resti di Motta Anòmeri.
Resti di Motta Anòmeri.

Una parte di storia della città più antica della regione è sicuramente scritta nel suo sistema di fortificazioni, strutture architettoniche, rocche, castelli, torri e bastioni di epoca diversa che costituiscono quello che fu sistema di difesa della città e del suo territorio storico, che in tempi diversi ebbe necessità, a causa della propria configurazione geografica, di dotarsi di particolari strategie di tutela del proprio territorio.
Segue un elenco delle principali fortificazioni che si trovano sul territorio:

  • Castello Aragonese
  • Castelnuovo (rimangono alcuni resti della Cittadella di Reggio)
  • Le quattro motte che sulle colline facevano da corona alla città:
    Motta Anòmeri, Motta Rossa, Motta San Cirillo e Motta Sant'Aniceto (Castello di Sant'Aniceto)
  • Forte Catona nell'omonimo quartiere
  • Torre Castiglia tra i quartieri di Pellaro e Bocale;
  • Torre San Gregorio nell'omonimo quartiere;
  • Batteria Modena nel rione Modena;
  • Batteria Gullì nel quartiere di Arghillà;
  • Batteria San Leonardo nel quartiere Catona;
  • Batteria Pellizzeri e Batteria Pentimele Sud sulla collina di Pentimele;
  • Batteria Fondo Versace - Spirito Santo nella zona est della città.

Sport

Principali impianti sportivi

File:Stadio Oreste Granillo.jpg
Lo stadio Granillo nel 1999 a lavori quasi ultimati.
  • Stadio Oreste Granillo, che con oltre 28.000 posti è il maggiore stadio della regione;
  • PalaCalafiore (o PalaPentimele dal nome del quartiere dove sorge), è il più grande palazzo dello sport calabrese, dotato di 7.000 posti;
  • PalaBotteghelle, struttura da 3.000 posti che affaccia sull'omonimo vasto piazzale Botteghelle;
  • Centro sportivo Sant'Agata, sede del vivaio, della preparazione atletica e gli allenamenti della Reggina Calcio;
  • Centro sportivo "Piero Viola", è un complesso organizzato per la vita e la formazione dell'atleta, con campi da basket polifunzionali ttrezzati elettronicamente, palestre, un centro per fisioterapia, un centro di controllo sanitario, alloggi e servizi ristoro;
  • lo Scatolone (Palestra "Piero Viola");
  • il Palloncino (Palestra "Giulio Campagna" );
  • Palestra Lotta e Pugilato;
  • Piscina comunale;
  • Campo CONI di atletica leggera;
  • Parco Caserta, complesso sportivo polifunzionale dove sorgono due piscine di cui una semiolimpionica omologata CONI, una pista per pattinaggio artistico e per hockey con tribuna, numerose sale per fitness, arti marziali e palestre;
  • Piscina Apan, semiolimpionica omologata CONI;
  • Golf Club Montechiarello con campo 9 buche.

Principali società sportive

Reggio vanta una lunga tradizione sportiva che ha portato alcune delle sue squadre a militare nelle massime categorie.

Baseball: la città è rappresentata dalla San Giorgio Baseball, che dopo tre anni giocati nel campionato di serie B milita oggi in serie C1.

Calcio: la principale squadra di calcio è la Reggina Calcio che dal 1999 milita in Serie A apprestandosi a disputare l'ottavo campionato nella massima serie del quale ne è la squadra calabrese maggiormante presente; la Reggina gioca nello Stadio Oreste Granillo dalla capienza di 28.000 spettatori.

Calcio a 5: la principale socièta di calcio a 5 è la Reggio Calcio a 5 che gioca in serie A e si è classificata al 6° posto nella recente stagione 2005/2006.

Hockey: la città è rappresentata nella massima serie dalla Hockey Rhegium Reggio Calabria, che gioca in serie A1.

Pallacanestro: la Viola Reggio Calabria, che gioca nel campionato di LegADue, ha portato la città a primeggiare nel recente passato in Lega Basket Serie A (A1) disputando negli anni ottanta-novanta alcune edizioni dei play-off scudetto, andando vicina al titolo tricolore.

Pallavolo Femminile: a Reggio vi sono tre squadre di pallavolo femminile, delle quali una ha primeggiato nel recente passato:

Pallavolo Maschile: memore di un glorioso passato pallavolistico, la città è rappresentata oggi da:

  • la Luck A.S. Volley, nota in passato come Jonicagrumi, gloriosa squadra che negli anni ottanta giocava in serie A, milita oggi in serie D.
  • la A.S. Mymamy, squadra di recente formazione, vincitrice del campionato provinciale 2005-2006, milita oggi nel campionato regionale di serie D.
  • la Volley Sport Catona, squadra vincitrice del campionato di volley regionale di serie D, quindi promossa nel campionato di serie C.

Pallamano Maschile: la Pallamano Reggio milita in serie B

Rugby: nelle fila della Caronte Rugby Reggio hanno militato ottimi giocatori i quali hanno introdotto una tradizione rugbystica che ha lasciato una buona scuola tecnica alle future generazioni:

Eventi sportivi

Ciclismo: Reggio è stata più volte tappa del Giro d'Italia:

Olimpiadi: Il 27 dicembre 2005 Reggio è stata tappa del viaggio della Fiaccola olimpica per le olimpiadi invernali di Torino 2006.

Pallavolo: Reggio ha ospitato il World Grand Prix di pallavolo femminile:

  • nel 2004, dove la nazionale italiana si è classificata seconda.
  • nel 2006, dove la nazionale italiana si è classificata terza.

Intrattenimento

Parchi e giardini

File:Lungomare Falcomatà.jpg
Il Lungomare Falcomatà, polmone verde in riva al mare.
dove la vegetazione mediterranea convive con autentiche rarità provenienti da ogni parte della terra, fino a qualche anno fa ospitava un giardino zoologico.
un polmone di 25 Km di verde con gli imponenti alberi e le piante esotiche.
  • Parco Caserta
un grande spazio di verde che sorge sopra quella che fu la Fiera Agrumaria, al cui interno sorgono strutture sportive di rilievo.
  • Parco della Rotonda
sorge immediatamente sotto la Piazza Rotonda vicino il Santuario di San Paolo, ospita un teatro ed un grande spazio di verde attrezzato.
spazio verde nei pressi della vecchia Stazione Lido (oggi divenuta Museo dello Strumento Musicale), dove ogni due settimane, la domenica, si tiene un mercatino dell'antiquariato.
nel quartiere di Gallico, ospita riproduzioni delle abitazioni tipiche di antiche civiltà.
  • Villa Guarna
oggi chiusa al pubblico sorge nel quartiere di Sbarre.

Ricorrenze, rassegne, feste e fiere

Lo stesso argomento in dettaglio: Madonna della Consolazione e Notte Bianca.
L'immane "Vara" con l'effige della Madonna della Consolazione in processione.
è il patrono della città e viene festeggiato il 23 aprile;
  • Reggio Estate - Il più bel chilometro d'Estate (Estate Reggina)
rappresenta, nelle sue varie forme, un appuntamento fisso per i reggini. Il comune organizza, per tutta l'estate, una serie di eventi culturali e di spettacoli;
si tiene ogni anno tra giugno e luglio e nasce dall'idea di mettere a confronto il cinema italiano di ieri e di oggi, attraverso omaggi e retrospettive ad autori del passato e una vetrina sulle opere più recenti, con alcune anteprime. Durante il corso del festival che dura alcuni giorni viene attribuito il "Leopoldo Trieste Award-Città di Reggio Calabria" a due interpreti emergenti del cinema italiano.
  • Concorso Ippico Città di Reggio Calabria, a luglio.
  • Ecojazz
rassegna estiva di jazz nazionale e internazionale che da molti anni rappresenta a Reggio un punto di rifermento nel cartellone degli eventi estivi, si tiene generalmente nel quartiere di Pellaro.
giunta quest'anno alla XXII edizione, è una rassegna di teatro e musica con artisti del panorama nazionale ed internazionale, che si tiene da luglio a settembre all'Arena Neri, nel quartiere Catona.
nel mese di agosto, giunto alla VI edizione, è una rassegna etnico-musicale molto importante nel panorama del del meridione in cui, attraverso l'uso delle proprie lingue locali, innumerevoli artisti interpretano vicende, usi e abitudini della terra del Sud-Italia. Numerose sono infatti le partecipazioni tra cui quelle di "Enzo Avitabile e i Bottari", i "Folkabbestia", gli "Asteriskos" del "Womad" di Peter Gabriel.
  • Reggio Day
la manifestazione che si svolge a metà luglio, invita tutte le persone d'Italia che portano cognomi derivati da Reggio;
un evento di sport e cultura suggestivo che si svolge ogni anno a settembre per cinque giorni, tenendo vivo il ricordo della Magna Grecia e del viaggio di Ulisse, dove lo scambio culturale e il dialogo sono lo spirito principale della manifestazione a cui partecipano gli enti locali di tutta Italia;
  • Festa Madonna (Festa di Maria Santissima Madonna della Consolazione)
dal secondo sabato di settembre, per una settimana si festeggia in tutta la città celebrando l'effige della Madonna con una caratteristica processione dalla basilica dell'Eremo alla Cattedrale, festeggiando tra le caratteristiche bancarelle, i luna park allestiti per l'occasione e gli spettacoli;
alla fine dell'estate, mutuata dall'analoga festa parigina, costituisce una serie di spettacoli, intrattenimenti vari e visite gratuite ai musei, durante tutta una nottata.
  • Fiera di settembre. Esposizione Nazionale del Cane di Reggio Calabria, a settembre.
  • Premio Nazionale "Città di Reggio Calabria", a ottobre.
  • Mostra Nazionale del Canarino, a dicembre.

Trasporti e mobilità urbana

Trasporto su strada

Lo stesso argomento in dettaglio: Autostrada A3 e Tangenziale di Reggio Calabria.
Termine dell'Autostrada A3 e innesto del Raccordo RA04 che la collega con la SS 106 Jonica.
L'Autostrada A3.

La principale infrastruttura stradale che collega la città è l'Autostrada A3, "Salerno ↔ Reggio Calabria" (definita oggi anche "Napoli ↔ Reggio Calabria");

Reggio è nodo dei due assi stradali nazionali, costituiti dalle strade statali:

  1. Strada Statale 18 Tirrena Inferiore "Napoli ↔ Reggio Calabria";
  2. Strada Statale 106 Jonica "Reggio Calabria ↔ Taranto";

È dunque il crocevia di due importanti Strade europee, dorsali che collegano i quattro punti cardinali:

  1. la dorsale Ovest-Est E45 (PortogalloIraq);
  2. la dorsale Nord-Sud E90 (SveziaSicilia);

Tutta l'area di Reggio è servita dalla Tangenziale di Reggio Calabria, che attraversa la città nella zona collinare, collegando i quartieri della città ed i comuni limitrofi attraverso un sistema di quindici svincoli. Si sviluppa lungo tratti dell'A3, del Raccordo Autostradale RA04 e sul primo tratto della SS106.

Inoltre intorno alla città gravitano altre due strade statali che grossomodo delimitano l'area metropolitana di Reggio, e sono:

  1. la Strada Statale 183 Aspromonte-Jonio, che circonda la città innestandosi sulla Strada Statale 112 a Delianuova per giungere a Melito di Porto Salvo;
  2. la Strada Statale 184 delle Gambarie, che partendo dal quartiere di Gallico collega la città alla località sciistica di Gambarie d'Aspromonte.

Lavori in corso...

L'Autostrada A3 è in corso di ristrutturazione ed ampliamento, con la costruzione di nuovi ponti, la traforazione di nuove e più ampie gallerie e l'allargamento della carreggiata.

Trasporto su ferro

La nuova rete TAV.

Reggio è tra i principali nodi del sistema ferroviario nazionale. Le principali stazioni ferroviarie sono:

  • Reggio Calabria Centrale, Piazza Garibaldi;
  • RC Lido, Piazza Indipendenza;
  • RC OMeCa, Viale Aldo Moro, zona industriale;
  • RC Mare, ammodernamento in corso della vecchia Stazione Marittima al porto;

Le altre stazioni ferroviarie sono:

  • RC Archi, nel quartiere di Archi/Pentimele;
  • RC Bocale, nel quartiere di Bocale;
  • RC Catona, nel quartiere di Catona;
  • RC Gallico, nel quartiere di Gallico;
  • RC Pellaro, nel quartiere di Pellaro;
  • RC Santa Caterina, nel quartiere di Santa Caterina;
  • RC San Gregorio, nel quartiere di San Gregorio;
  • è prevista inoltre a breve la realizzazione della nuova stazione RC Aeroporto.

Lavori in corso...

È in fase di progettazione la nuova ferrovia TAV ad alta velocità che prevede nella sua rete il nuovo tratto Reggio Calabria ↔ Napoli.
Progetto sul sito TAV S.p.A.

Trasporto marittimo

Lo stesso argomento in dettaglio: Porto di Reggio Calabria.
Una panoramica della città con il Porto

Il porto di Reggio, costituito da un bacino artificiale, collega la città con Isole Eolie e Messina.

Un tempo il porto naturale sorgeva alcuni chilometri più a sud vicino al promontorio di Punta Calamizzi. Luogo che ispirò a Tucidide la definizione di "acroterio d'Italia" con il suo protendersi verso la Sicilia, proteggeva una baia naturale che costituì l'antico porto di Reggio. Il promontorio si sarebbe inabissato per un terremoto nel 1562, privando la città per tre secoli del suo porto, sino alla costruzione, al termine del XIX secolo dell'attuale bacino artificiale.

L'area di Reggio è inoltre servita dal Porto di Gioia Tauro, il più grande porto commerciale del mediterraneo.

Dagli inizi del XX secolo, parte del traffico, specialmente automobilistico e ferroviario, da e per la Sicilia viene effettuatto dall'approdo di Villa San Giovanni con i traghetti di Bluvia e Caronte & Tourist.

Destinazioni dal porto di Reggio Calabria:


Trasporto aereo

Lo stesso argomento in dettaglio: Aeroporto di Reggio Calabria.

La città è servita dall'Aeroporto di Reggio Calabria "Tito Minniti" (Aeroporto dello Stretto) (coordinate geografiche 38°04′N 15°39′E), che serve anche la provincia di Messina, situato a sud a circa quattro chilometri dal centro cittadino. Il codice ICAO è LICR codice IATA è REG. L'aeroporto dispone di due piste, la pista principale è la 15/33, la pista secondaria è la 11/29.
I collegamenti di linea sono effettuati da e per:

  • disponibile a richiesta un collegamento con le Isole Eolie con elicottero AS-350.

Trasporti pubblici urbani e metropolitani

Lo stesso argomento in dettaglio: [[ATAM, Reggio Calabria.

Il servizio di trasporti pubblici per l'area urbana ed extraurbana è gestito principalmente dalla rete ATAM di autobus, con oltre 130 linee.

Fermate del sistema integrato Trebus.
Metro Tamburello
 Rosarno
 Gioia Tauro
 Palmi
 Bagnara
 Favazzina
 Scilla
 Villa San Giovanni
 Reggio Calabria Catona
 Reggio Calabria Gallico
 Reggio Calabria Archi
 Reggio Calabria Pentimele
 Reggio Calabria Santa Caterina
 Reggio Calabria Lido
 Reggio Calabria Centrale
 Reggio Calabria OMECA
 Reggio Calabria Aeroporto
 Reggio Calabria San Gregorio
 Reggio Calabria Pellaro
 Reggio Calabria Bocale
 Motta San Giovanni-Lazzaro
 Saline di Reggio
 Annà
 Melito di Porto Salvo

Il trasporto metropolitano reggino si serve del Trebus. Il Trebus nasce da una convenzione tra l'ATAM e Trenitalia, e si concretizza in un sistema di integrazione tariffaria che va incontro ai cittadini residenti in città e ai viaggiatori che quotidianamente giungono a Reggio dalla provincia in treno o in autobus e che poi hanno bisogno di spostarsi nell'area metropolitana. Sostanzialmente il Trebus permette di utilizzare un unico biglietto a tempo, che può essere usato su tutti i mezzi delle aziende su citate all'interno dell'area metropolitana.

La forte presenza di autoveicoli negli ultimi decenni ha portato ad una regolamentazione del traffico con l'istituzione dei parcheggi a pagamento nella zona del centro storico dalle 7.30 alle 19.30 di tutti i giorni feriali.

La situazione del traffico reggino è comunque difficile per molte cause, come ad esempio:

  • l'assenza della rete di trasporto pubblico su ferro (dovuta alla difficoltà di realizzazione di metropolitane per la presenza di zone sismiche nel territorio) e, secondo alcuni, anche per decenni di mancanza di investimenti nel trasporto pubblico;
  • l'altissima densità di automobili, nella città è registrato un gran numero di veicoli circolanti che comporta problemi di parcheggi;
  • la strutturazione di alcuni quartieri basati sull'edilizia abusiva formati tra gli anni settanta e anni ottanta, con urbanistica e conseguente sistema viario inadeguati in alcune zone;
  • l'assenza di sufficienti direttrici interne (sebbene si stia cercando di aprire nuove strade di scorrimento lungo gli argini dei torrenti che attraversano la città).

Lavori in corso...

  • È in corso di attuazione il progetto della metropolitana di superficie "Melito - Reggio - Villa" della RFI, che permetterà di collegare il centro storico con la periferia ed i comuni limitrofi dell'hinterland lungo l'asse costiero. Il servizio verrà inaugurato nel 2007.
  • È in corso di realizzazione un sistema di scale mobili che collegherà la zona costiera con quella collinare della città. I lavori interesseranno la via Giudecca che verrà dotata di 6 tapis-roulant e un impianto ascensore che collegherà la città bassa con quella alta. I lavori sono stati consegnati il 29 luglio 2006 e l'intervento è parte integrante del progetto per la realizzazione della metropolitana.

Enti e istituzioni

Palazzo Campanella
sede del Consiglio Regionale della Calabria.

Tra le istituzioni di cui Reggio è sede vi sono:

  • Soprintendenza Archeologica della Calabria
  • Soprintendenza Archivistica della Calabria
  • Corte d'Appello di Reggio Calabria, che comprende:
    • Tribunale di Reggio Calabria;
    • Tribunale di Locri;
    • Tribunale di Palmi;
  • Scuola allievi ufficiali dei Carabinieri "Fava e Garofalo", autonoma dal 2005, con 1.200 giovani costituisce la struttura di questo tipo più grande d'Italia;
  • Mediateca Regionale della Calabria.

Ospedali

Le principali aziende e strutture ospedaliere sono:

  • Azienda Ospedaliera "Bianchi-Melacrino-Morelli", che comprende:
    • Ospedali Riuniti, (Ospedale "Michele Bianchi" e Ospedale "Giuseppe Melacrino");
    • Ospedale "Eugenio Morelli";
  • Policlinico "Madonna della Consolazione";
  • Istituto Ortopedico del Mezzogiorno d'Italia;
  • Villa Aurora;
  • Villa Sant'Anna.

Amministrazione, suddivisioni e quartieri

Amministrazione comunale

Lo stesso argomento in dettaglio: [[Sindaci di Reggio Calabria.

Template:ComuniAmministrazione

Quartieri e circoscrizioni municipali

Lo stesso argomento in dettaglio: [[Quartieri di Reggio Calabria.
Suddivisione del territorio comunale di Reggio

I 33 quartieri di Reggio sono ripartiti in 15 circoscrizioni comunali, comprendenti a loro volta altri rioni e sobborghi:

  1. Centro Storico
  2. Pineta Zerbi - Tremulini - Eremo
  3. Santa Caterina - San Brunello - Vito
  4. Trabocchetto - Condera - Spirito Santo
  5. Rione Ferrovieri - Stadio - Gebbione
  6. Sbarre
  7. San Giorgio - Modena - San Sperato
  8. Catona - Salìce - Rosalì - Villa San Giuseppe
  9. Gallico - Sambatello
  10. Archi
  11. Ortì - Podàrgoni - Terreti
  12. Cannavò - Mosorrofa - Cataforìo
  13. Ravagnese
  14. Gallina
  15. Pellaro

Città gemellate

Galleria fotografica

Reggini illustri

Lo stesso argomento in dettaglio: [[Personalità legate a Reggio Calabria.

«Reggio è il regno dove è cominciata la favola della mia vita: la sartoria di mia madre, la boutique d'Alta Moda. Il luogo dove, da piccolo, cominciai ad apprezzare l'Iliade, l'Odissea, l'Eneide, dove ho cominciato a respirare l'arte della Magna Grecia.»

Sono numerose e varie le persone nate a Reggio e nel suo territorio storico, che hanno operato o stabilito dei saldi rapporti con la città e il suo nome. L'elenco dei reggini celebri o la descrizione dei movimenti intellettuali, artistici e scientifici sorti in città, o fuori di essa per opera di reggini, è utile per la comprensione del ruolo di Reggio nella storia.

I filosofi pitagorici e le scuole d'arte

Lo stesso argomento in dettaglio: Scuola pitagorica reggina.

Reggio ebbe una tra le più fiorenti scuole di pensiero sorte in Magna Grecia rappresentata da illustri esponenti tra i quali si ricordano: Pitone, vissuto al tempo del tiranno siracusano Dionigi; Ippone, accusato di ateismo da Aristotele; Ippi (Hyppis), oratore, poeta e primo storico dell'occidente greco, autore di una storia sulla Sicilia, di un trattato sulle origini italiche e di tre libri di dicerie oziose; Astilo, autore di precetti morali.

Sono inoltre nativi di Reggio molti dei pitagorici che costituivano la originaria scuola di Pitagora, tra i quali: Aristide, Demostene, Aristocrate, Fitio, Elicaone, Mnesibulo, Ipparchide, Eutosione, Euticle, Opsimo, Calaide, Selinuntio.

Pitagora da Reggio, Suonatore di lira, copia romana in marmo, Museo del Louvre di Parigi.

Con il fiorire del pensiero filosofico, fu contemporaneo in città anche quello delle arti, in particolare modo testimoniato dal fatto che a Reggio nacque una fiorente scuola di scultura che ebbe tra le sue fila grandi maestri come Clearco, Learco e Sostrato, ma soprattutto Pitagora da Reggio, uno dei massimi esponenti della scultura ellenica dopo Fidia.

Clearco (Klearkos), discepolo di Eurichio di Corinto, fu il fondatore della scuola. Le sue opere erano così note ed apprezzate da essere ospitate anche nei più impoltanti templi della Grecia. Pausania gli attribuisce una statua in bronzo, rappresentante "Zeus Hypatos", conservata nel tempio di "Atena Calcica" a Sparta. La particolarità di quest'opera consiste nel fatto che la statua non è fusa in un unico pezzo, ma costituita da tanti pezzi in bronzo inchiodati fra loro, tecnica di lavorazione tanto arcaica da far affermare allo stesso Pausania che la statua di Clearco fosse la più antica opera realizzata in bronzo, la stessa tecnica era usata da Learco.

Pitagora reggino (Pythagoras), discepolo di Clearco, è annoverato tra i cinque maggiori scultori ellenici del dopo Fidia. Realizzò molte opere in tante polis da Atene a Siracusa e fu il primo a considerare le proporzioni delle statue. Scolpì moltissime statue di atleti ed eroi, il bronzo di zeus toro che trasporta Europa, la testa di Perseo conservata al British Museum di Londra, e la statua dell'auriga di Delfi, commissionata da Anassila. Allievo di Pitagora reggino fu il nipote Sostrato.

Nell'etica della dottrina pitagorica trovò fondamento la Scuola Lirica di Reggio, che vantò la creazione di un nuovo mondo poetico, pieno di luce e di incanto, intriso di finalità spirituale che innalzò la poesia ad un livello superiore, attribuendo alla Scuola una posizione di rilievo nei confronti delle altre. I più illustri esponenti della scuola furono Toagene (o Teagene), Glauco, Cleomene e soprattutto Ibico.

Ibico, fu il più grande dei lirici reggini e tra i maggiori esponenti della lirica di tutto il mondo ellenico, i suoi versi furono tenuti in così tanta considerazione da essere oggetto di studio da parte dei giovani. Visse, nella prima metà del V secolo a.C. e sembra avere scritto 60 libri in versi, in lingua dorica. Il contenuto della lirica di Ibico è essenzialmente erotico tanto da essere accusato corruttore della gioventù. Cantò la dea Diana, venerata a Reggio, e fu inventore di uno strumento musicale di forma triangolare chiamato ibicino;

Teagene, nato tra il 529 a.C. e il 522 a.C., fu il primo esegeta dell'Odissea e il primo critico letterario in assoluto. Teagene curò il testo di Omero e ne diede un'interpretazione razionalistica e assolutamente nuova, assimilando gli dei alle forze della natura. Franco Mosino noto grecista reggino, cogliendo singolari coincidenze come la contemporaneità tra l'Odissea e la fondazione di Reggio, la presenza a Reggio di Teagene, primo esegeta dell'Odissea e le incongruenze che fanno credere all'opera di due diversi autori di Iliade e Odissea, arriva ad affermare che l'Odissea non sarebbe altro che il romanzo delle avventure lungo lo Stretto dei Calcidesi che fondarono Reggio.

Glauco, del quale si conosce l'opera "Intorno agli antichi musici e poeti", di cui purtroppo conserviamo solo pochi frammenti.

Cleomene, amico di Alessandro Magno, delle sue opere non ci sono giunti frammenti, viene ricordato come autore di ditirambi, di un commento al poema di Esiodo e di biografie dello stesso.

I letterati, i santi e i medici del medioevo bizantino

Con il nuovo benessere economico sotto l'imperatore d'oriente Basilio I, Reggio è metropoli dei possessi bizantini dell'Italia meridionale e nucleo principale della chiesa grecanica meridionale, sede dei monaci basiliani custodi della cultura. In questo contesto si collocano gli importanti teologi e letterati della Reggio bizantina:

Il vescovo Barlaam di Calabria, protagonista di una violenta polemica contro i metodi ascetici e mistici di alcuni monaci dell'Athos, fu sconfessato dal patriarca bizantino nel 1341 e fece atto di adesione alla Chiesa apostolica romana grazie all'appoggio del Petrarca, del quale fu maestro nei rudimenti del greco.

Leonzio Pilato, un monaco discepolo di Barlaam, fu insegnante di greco di Giovanni Boccaccio e Francesco Petrarca aiutandoli nelle traduzioni delle opere di Omero; uno dei primi promotori dello studio della lingua greca nell'Europa occidentale. La sua importanza è legata alla traduzione di Omero in prosa latina eseguita per Boccaccio e Petrarca, ed al materiale fornito al Boccaccio per la sua opera Genealogia deorum gentilium libri (Genealogia degli dei pagani).

I celebri monaci, venerati come santi dalla chiesa cattolica e da quella ortodossa: l'abate Sant'Elia Speleota (863 - 960), il monaco San Fantino il Giovane (927 - 1000), il monaco e vescovo San Luca di Melicuccà (1035 - 1114), e l'abate San Cipriano di Calamizzi (1110 - 1190).

Dall'alto medioevo reggino di carattere greco-bizantino, provengono inoltre alcuni tra i medici della scuola medica salernitana Niccolò da Reggio e Costantino Rhegino (detto l'Africano), medici scenziati, traduttri e insegnanti presso l'importante scuola campana.

Artisti e scrittori reggini moderni e contemporanei tra verismo e avanguardie

File:Umberto boccioni la città che sale.jpg
Il futurismo di Boccioni ne La città che sale, del 1910.
La scultura Forme uniche della continuità nello spazio del reggino Umberto Boccioni è impressa sulla moneta italiana da 20 centesimi di euro.

Umberto Boccioni, pittore e scultore, teorico e principale esponente del movimento futurista fu autore del primo "manifesto tecnico della pittura futurista" e del "manifesto tecnico della scultura futurista". Tra le opere più celebri, in pittura "La città che sale" del 1910, in scultura "Forme uniche nella continuità dello spazio" del 1913 (esposta al Metropolitan Museum di New York), una delle sculture più famose del '900, che compare anche nelle tasche di 300 milioni di europei sulla faccia della moneta da 20 Eurocent.

Giuseppe Benassai, abile disegnatore, pittore paesaggista amico di Alfonso Frangipane, rappresentò nel 1869 il governo italiano all'inaugurazione del Canale di Suez, viaggio che gli consentì la realizzazione di diversi dipinti di soggetto orientale, esposti all'Accademia di Firenze. Fu anche scrittore, e ottenne una collaborazione a "La Nazione" di Firenze. Nel 1877 fu nominato professore onorario dell'Istituto di Belle Arti di Napoli.

Nunzio Bava, considerato il più importante pittore verista del '900 calabrese, si è inoltre occupato di molti lavori all'interno delle chiese reggine.

Sono inoltre degni di nota i pittori Domenico Bonfa (1912), Enzo Benedetto (1905), e Alberto Bonfa (1910); e gli scultori Francesco Jerace (1853), autore delle statue di San Pietro e di Santo Stefano che adornano la scalinata del Duomo, Alessandro Monteleone, e Saverio Gatto (1877).

Nel campo della musica il celebre compositore Francesco Cilea, nato in provincia ma considerato reggino a tutti gli effetti al quale sono intitolati il Teatro Comunale ed il Conservatorio di Musica, fu autore di numerose opere tra cui L'Arlesiana e l'Adriana Lecouvreur.

Tra gli scrittori e poeti dell'ultimo secolo, grande importanza ricopre Corrado Alvaro, che fu anche giornalista oltre che scrittore, vincitore del premio letterario italiano bandito da La Stampa nel 1931 e del Premio Strega 1951 (nell'anno della cosiddetta "grande cinquina" con Carlo Levi, Alberto Moravia, Mario Soldati e Domenico Rea).

Agazio Trombetta, importante storico calabrese, è autore di numerose pubblicazioni che aiutano a comprendere il ruolo storico della Calabria e della città di Reggio, vincitore di premi tra cui il Premio della cultura della Presidenza del Consiglio 1972 o la Medaglia d'oro del Brutium i Calabresi nel mondo.

Carlo Baccellieri, studioso delle tradizioni culinarie locali ha pubblicato tra gli altri La buona cucina di Calabria nel 1976, primo libro sull'argomento, insignito nel 2003 del Premio dell'Accademia della Cucina Italiana per avere contribuito con i suoi scritti alla conoscenza della gastronomia calabrese, dal 1964 è redattore e principale collaboratore della rivista Zaleuco dell'ordine degli avvocati di Reggio, prevalentemente con articoli di carattere storico.

I poeti dialettali Nicola Giunta e Ciccio Errigo, antagonisti del loro tempo - l'uno critico, l'altro compiaciuto - sul tema della "regginità" che sta tornando alla ribalta negli ultimi decenni e di cui vengono considerati i poeti simbolo, o ancora Arturo Cafarelli e Enzo Misefari scrittore, storico e saggista.

Tra gli scienziati, Francesco Contarino fu il matematico che elaborò il metodo per determinare la latitudine indipendentemente da piccoli errori nelle declinazioni delle stelle utilizzate; Orazio Lazzarino, fisico, matematico, astronomo, studiò il problema, oggi di grande interesse, del moto di un solido contenente cavità ripiene di liquidi anch'essi in moto.

Reggini di oggi nella moda e nel mondo dello spettacolo

Nel variegato mondo della moda, Gianni Versace è stato uno dei più grandi nomi della moda italiana nel mondo. Impegnandosi a collegare la moda elegante a quella sportiva, quella maschile alla femminile, ha dato vita ad uno stile ed un "vestire italiano" che ha dato successo all'italianità nel mondo. Fratello di Gianni è Santo Versace, imprenditore italiano presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, ha ricoperto anche la carica di dirigente della Viola Basket. Ma continuatrice dell'opera di Gianni Versace è oggi la sorella stilista Donatella Versace. Degna di nota è inoltre Robertina Manganaro, unica stilista transex, la cui storia ha per certi versi "sconvolto" il mondo della moda.

Tra i reggini che hanno legato il proprio nome al mondo dello spettacolo, nel teatro, nel cinema e in TV, Leopoldo Trieste è stato celebre attore teatrale, cinematografico e televisivo, nonché sceneggiatore e regista, è stato interprete tra l'altro di numerosi personaggi della filmografia felliniana; Luciano Rispoli è un giornalista, autore e conduttore in TV e in radio, ex dirigente RAI; Sabina Stilo, quotata showgirl; la coppia di comici cabarettisti del bagaglino "Battaglia e Miseferi" (Giacomo Battaglia e Luigi Miseferi); l'attore comico e cabarettista Rocco Barbaro; la conduttrice radiofonica di Radio Capital Mary Cacciola, e Agostino Saccà, ex direttore generale della RAI ed attuale direttore di RAI-Fiction.

Tra i musicisti del panorama contemporaneo, Mia Martini e la sorella Loredana Bertè, Mino Reitano, la cantante soprano e artista TV Alma Manera. Inoltre i rapper reggini Tormento, El Presidente e Marya.

Altri

Politici, economisti e patrioti:

Principali santi e beati:

Problemi della città

Criminalità e 'ndrangheta

Lo stesso argomento in dettaglio: 'ndrangheta.

«una setta che nulla teme»

Diminuzione del numero di
omicidi in provincia dopo
la pace mafiosa del 1991:
anno complessivi per mafia
1990 198 141
1991 168 165
1992 75 56
1993 68 43
1994 66 24
1995 59 13
1996 57 12
1997 59 19
1998 48 15
1999 36 13
2000 3 1
2001 0 0

La 'ndrangheta è il fattore principale che per quanto riguarda la criminalità ha reso Reggio (e la Calabria) tristemente famosa, una piaga che ne ha diminuito per decenni il valore agli occhi dell'impiego e del turismo, tra le prime vittime di questo fenomeno.

La derivazione diretta dal termine greco andragathía, (ανδραγαθια) vuol dire "virilità", "coraggio", nel senso di "associazione di uomini valenti"; o secondo un'altra etimologia deriverebbere dal toponimo "Andragathia Regio", che in età moderna designava un'ampia zona comprendente Calabria e Basilicata. Nata dunque a metà dell'Ottocento, la 'ndrangheta si afferma nei successivi 50 anni grazie alla scarsa presenza nel territorio delle autorità e si impone in tutta la regione.

La mancanza di una "cupola", una struttura capace di governo unitario capace di regolare i conflitti, ha causato una lunga serie di faide e guerre tra le 'ndrine (famiglie 'ndranghetiste). Nella seconda metà degli anni ottanta le strade di Reggio furono insanguinate da una guerra di 'ndrangheta tra le famiglie che facevano capo ai due boss Paolo De Stefano e Antonino Imerti. Proprio in quel periodo avvenivano le segretissime "riunioni di Polsi", vani tentativi di creare un'autorità mafiosa che potesse bloccare la sanguinosa guerra cominciata nel 1985, conclusasi poi grazie alla mediazione dei boss di Cosa nostra solo nel 1991. La confessione di Filippo Barreca (già legato ai servizi segreti) descrive infatti l'opera di mediazione svolta da Paolo Romeo, e l'accordo tra i De Stefano e gli Imerti.

Gli effetti della "pace" tra le cosche furono di lunga durata e ben visibili ancora oggi. Prima conferma di questo fu una considerevole, netta e costante diminuzione degli omicidi mafiosi in provincia di Reggio. I dati forniti dal prefetto di Reggio per il periodo 1990-2001 sono particolarmente significativi (vedi tabella a lato).

Quello che però appare evidente è che alcune zone della città e della sua provincia continuano ad essere controllate da famiglie 'ndranghetiste che spesso rendono impossibile lo sviluppo economico attraverso il racket o il controllo diretto delle imprese.

Dopo la cosiddetta "pace mafiosa", nei primi anni novanta si venne a creare una struttura di comando che faceva da unione tra le maggiori 'ndrine calabresi. Ciò era simile, anche se non uguale, alla Commissione di Cosa nostra, che si riunisce solo per decidere in merito a questioni particolarmente importanti. Questa pseudo-organizzazione impegna tutte le 'ndrine al rispetto di tali decisioni lasciandole nel contempo libere ed autonome per ciò che riguarda il resto delle attività mafiose. In questo modo la 'ndrangheta ha superato una storica mancanza di direzione unitaria riuscendo a garantire sia un certo controllo delle questioni più importanti, sia un ampio margine di autonomia alle singole 'ndrine, caratteristica tipica della plurisecolare mafia calabrese.

Curiosità su Reggio Calabria

File:Reggio calabria centro del mediterraneo.jpg
Reggio al centro del Mediterraneo
  • Come per molte città del "Mare Nostrum", nella cultura locale Reggio viene spesso identificata come il centro esatto del Mar Mediterraneo, le cui molteplici e millenarie culture hanno sempre arricchito l'antichissima storia, la cultura e lo spirito dei reggini. Anche per questo motivo l'amministrazione comunale ha scelto come slogan della città "Reggio Calabria, Città del Mediterraneo".
  • Reggio viene tradizionalmente chiamata "Città della Fata Morgana" perché qui si manifesta il raro fenomeno ottico-mitologico della Fata Morgana, durante il quale la costa siciliana sembra distare solo pochi metri rendendo possibile distinguere molto bene case, auto e persone.
  • Reggio detiene un singolare primato in materia di pubblicazioni, proprio in città fu stampata la prima edizione ebraica della Bibbia. Nell'anno 1475 (agli albori della stampa) vi era un fiorente ghetto ebraico nell'attuale zona intorno alla via Giudecca, in cui fervevano laboratori artigianali e molteplici attività commerciali, presso una delle prime stamperie della storia con sede nella Giudecca di Reggio, fu infatti stampata il 5 febbraio 1475 la prima versione ebraica della Bibbia secondo quanto riportato sulla "Storia di Reggio Calabria", di Domenico Spanò Bolani e quanto riportato dallo storico Vito Capialbi che così scriveva nelle sue "Memorie delle Tipografie Calabresi":

«In quest'antica e illustre città di Reggio posta all'estrema punta d'Italia di rimpetto alla Sicilia, vide la sua luce la prima edizione ebraica della Bibbia nel mese di Adar dell'anno 5235 della creazione del mondo, vale a dire tra il febbraio e il marzo dell'era cristiana anno 1475.
Fu dessa il Commentario al Pentateuco di Rabbi Salomone Jarco impresso da un tale Abramo Garton figliuolo di Isacco, del quale niun'altra notizia mi é riuscito di raccogliere. E sebbene nell'istesso anno si fosse stampato in Pieve di Sacco, terra nel Padovano, il Rabbi Jacobi Ben Ascer Arba Jurim, ch'é la più antica delle altre edizioni ebraiche conosciute, pure dessa trovandosi impressa colla data del mese Jamuz, per quattro mesi posteriore devesi riputare.»

La copia anastatica del Pentateuco di Rabbi Salomone Jarco è visionabile presso la Biblioteca comunale "Pietro De Nava". (Jewish Encyclopedia per approfondimenti)
  • Nell'anno 1464 San Francesco di Paola, non avendo potuto pagare il traghettamento, partendo dalla spiaggia del quartiere di Catona attraversò lo Stretto sul proprio mantello insieme ad un suo confratello. Una nota raffigurazione dell'evento è nell'arazzo di Edward Steinle conservato in Vaticano alla Galleria delle Carte Geografiche. La tradizione francescana ha fatto nascere a Reggio, proprio nel quartiere Catona, il convento dei Minimi, edificato 1629 e dopo varie riedificazioni tuttora esistente. Il miracolo di San Francesco è ricordato sul lungomare Catona con un monumento di notevoli dimensioni (circa 15 m) opera di G. Polimeni. Inoltre un antico monumento alto 3m che raffigura il Santo mentre naviga sul mantello con il suo accompagnatorede, scolpito in arenaria nel 1702, si trovava lungo il mare nel punto esatto dove avvenne il prodigio, oggi con l'ampliamento del litorale il monumento si trova ad un centinaio di metri dal bagnasciuga all'interno di una proprietà privata ma aperto ai visitatori.
  • In epoca greca Reggio fu il maggiore centro di produzione della "ceramica calcidese", affermandosi come la concorrente più prestigiosa e agguerrita della "ceramica ateniese" nel bacino del Mediterraneo. Tra i tanti, alcuni esemplari sono oggi custoditi al Museo del Louvre di Parigi.

«Un piede è posto al fin sulle ridenti sponde di Reggio e di novella gloria ornar la fronte gli argonauti invano spesseggian folti incrociatori e invano oste nemica numerosa, il dito di Dio conduce la tirannicida falange e oste e baluardi e troni son rovesciati nella polvee e riede sulle ruine del delitto il santo dell'uom diritto e libertade, e il cielo alla redente umanità sorride.»

Riferimenti letterari e cinematografici

Illustrazione ottocentesca che mostra Reggio, il Castello aragonese, il vulcano Etna e la tipica vegetazione costituita da agave, fichi d'India, palme e agrumi.

Numerosi scrittori, poeti e registi di film e documentari hanno ambientato le loro opere o parte di esse a Reggio, tra i titoli più significativi si citano i seguenti:

Letteratura

«Laddove l'Apsias, il più sacro dei fiumi, si getta nel mare, laddove, mentre sbarchi una femmina si unisce ad un maschio, là fonda una città; il Dio ti concede la terra ausone.»

«Reggio, acroterio d'Italia.»

«e quel corno d'Ausonia che s'imborga di Bari, di Gaeta e di Catona da ove Tronto e Verde in mare sgorga»

«Si può dire che i dintorni di Reggio, così come le strade che l'attraversano, formano un giardino continuo, e uno dei più deliziosi»

«Reggio è un grande giardino, uno dei luoghi più belli che si possono trovare sulla terra.»

«Reggio è una delle città che si staccano da quante se ne vedono nelle lunghe traversate dalle Alpi allo Jonio per formare un tipo, un carattere, un popolo a parte.»

  • Giovanni Pascoli - in "Un poeta di lingua morta" nella raccolta "Pensieri e discorsi" (1914), ricordando il latinista reggino Diego Vitrioli, descrive così il mare di Reggio:

«Questo mare è pieno di voci e questo cielo è pieno di visioni. Ululano ancora le Nereidi obliate in questo mare, e in questo cielo spesso ondeggiano pensili le città morte.
Questo è un luogo sacro, dove le onde greche vengono a cercare le latine; e qui si fondono formando nella serenità del mattino un immenso bagno di purissimi metalli scintillanti nel liquefarsi, e qui si adagiano rendendo, tra i vapori della sera, imagine di grandi porpore cangianti di tutte le sfumature delle conchiglie. È un luogo sacro questo. Tra Scilla e Messina, in fondo al mare, sotto il cobalto azzurrissimo, sotto i metalli scintillanti dell'aurora, sotto le porpore iridescenti dell'occaso, è appiattata, dicono, la morte; non quella, per dir così, che coglie dalle piante umane ora il fiore ora il frutto, lasciando i rami liberi di fiorire ancora e di fruttare; ma quella che secca le piante stesse; non quella che pota, ma quella che sradica; non quella che lascia dietro sé lacrime, ma quella cui segue l'oblio. Tale potenza nascosta donde s'irradia la rovina e lo stritolio, ha annullato qui tanta storia, tanta bellezza, tanta grandezza. Ma ne è rimasta come l'orma nel cielo, come l'eco nel mare. Qui dove è quasi distrutta la storia, resta la poesia.»

  • Salvatore Quasimodo - Acque e terre (1927), nella raccolta di poesie scritte durante il periodo in cui visse e lavorò a Reggio il poeta decantò la natura del luogo.
  • Corrado Alvaro - Gente in Aspromonte (1930), in cui lo scrittore descrive minuziosamente il costume della provincia reggina.

Cinema

Note

  1. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Abitanti
  2. ^ L'Area Metropolitana dello Stretto ha l'obiettivo di porre il territorio delle province di Reggio Calabria e Messina che si affacciano sullo Stretto in un contesto di integrazione economica e sociale, favorendo la costituzione di una Città metropolitana dello Stretto. Per approfondimenti: Protocollo d'intesa (Provincie di Reggio Calabria e Messina) Area metropolitana dello Stretto (Consiglio Regionale della Calabria), Area Metropolitana di Reggio e Città Metropolitana dello Stretto (Consiglio Regionale della Calabria), Area Metropolitana di Messina (ANCI Sicilia).
  3. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

Bibliografia

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Voci correlate

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Trasporti:

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