Stadio Dossenina: differenze tra le versioni
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Al termine del primo conflitto bellico il [[Fanfulla Calcio|Fanfulla]] non riuscì a riprendere l'attività calcistica, fino a quando, il 26 giugno 1920 la polisportiva non riuscì ad assimilare lo [[Sporting Club Edera]], nel quale erano confluiti molti ex giocatori bianconeri. |
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Il campo Due Chiavi, precedente impianto di gioco del Fanfulla, era stato utilizzato durante la guerra come parco buoi e, successivamente, era stato trasformato in terreno edificabile. Il sodalizio lodigiano dovette pertanto rintracciare una superficie per realizzare un nuovo impianto. Con un impegno di spesa di 100.000 lire venne acquistato un appezzamento di terreno di 15.000 metri quadrati, lungo via Sant'Angelo (attuale viale Pavia), nei pressi della cascina Dossenina. |
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Privo di [[pista di atletica leggera|pista di atletica]], lo stadio "Dossenina" fu progettato per essere esclusivamente dedicato al gioco del [[calcio (sport)|calcio]], su modello degli stadi inglesi. Nonostante questo, sorgeva all'interno di un centro polisportivo (non più esistente), che comprendeva anche campi da [[tennis]]. La capienza originaria di 7.500 posti è stata progressivamente ridotta per ragioni di sicurezza, fino a giungere agli attuali 2.184 posti. |
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Venne inaugurato il 3 ottobre 1920 con una partita amichevole tra Fanfulla e [[Crema Calcio|Crema]]. Il match venne sospeso sul risultato di 0 a 0 al 30' del primo tempo, a causa del maltempo. |
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Il 20 settembre 1921 venne fondata la Società Anonima Stadio Fanfulla, con capitale iniziale di 75.000 lire, che avrebbe provveduto a realizzare la tribuna in legno da 500 posti, lo chalet per il guardiano, una pista per l'atletica, una per lo skating e un campo da tennis. |
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==Altri progetti== |
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Versione delle 17:46, 16 apr 2020
Dossenina | |
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Informazioni generali | |
Stato | Italia |
Ubicazione | Viale Pavia, 24 26900 Lodi (LO) |
Inizio lavori | 1918 |
Inaugurazione | 3 ottobre 1920 |
Ristrutturazione | 1990-1999 2007-2009 |
Proprietario | Comune di Lodi |
Informazioni tecniche | |
Posti a sedere | 2 184 |
Copertura | Settori "Tribuna", "Distinti" e "Disabili" [senza fonte] |
Pista d’atletica | No |
Mat. del terreno | Erba |
Dim. del terreno | 110 m x 68 m |
Uso e beneficiari | |
Calcio | Fanfulla |
Mappa di localizzazione | |
Lo stadio Comunale Dossenina è un impianto sportivo di Lodi; inaugurato nel 1920, prende il nome dall'omonima cascina che sorgeva nelle vicinanze. È l'impianto interno del Fanfulla.
Storia
Al termine del primo conflitto bellico il Fanfulla non riuscì a riprendere l'attività calcistica, fino a quando, il 26 giugno 1920 la polisportiva non riuscì ad assimilare lo Sporting Club Edera, nel quale erano confluiti molti ex giocatori bianconeri. Il campo Due Chiavi, precedente impianto di gioco del Fanfulla, era stato utilizzato durante la guerra come parco buoi e, successivamente, era stato trasformato in terreno edificabile. Il sodalizio lodigiano dovette pertanto rintracciare una superficie per realizzare un nuovo impianto. Con un impegno di spesa di 100.000 lire venne acquistato un appezzamento di terreno di 15.000 metri quadrati, lungo via Sant'Angelo (attuale viale Pavia), nei pressi della cascina Dossenina. Venne inaugurato il 3 ottobre 1920 con una partita amichevole tra Fanfulla e Crema. Il match venne sospeso sul risultato di 0 a 0 al 30' del primo tempo, a causa del maltempo. Il 20 settembre 1921 venne fondata la Società Anonima Stadio Fanfulla, con capitale iniziale di 75.000 lire, che avrebbe provveduto a realizzare la tribuna in legno da 500 posti, lo chalet per il guardiano, una pista per l'atletica, una per lo skating e un campo da tennis. Ospita sin dalla sua costruzione le gare casalinghe del Fanfulla.
Altri progetti
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