Tetradramma: differenze tra le versioni
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Versione delle 20:10, 1 dic 2011
Il tetradramma è una moneta in uso nella Grecia arcaica, coniata inizialmente ad Atene intorno al 510 a.C., del valore di quattro dracme.
Si diffuse in poco tempo in tutto il mondo greco.
Città che utilizzavano il tetradramma
- Abdera
- Abydos
- Alessandria d'Egitto
- Alessandria Troade
- Aitna
- Antiochia (l'attuale Antakya)
- Atene
- Caesarea
- Chio
- Cizico
- Cnido (l'attuale Rodi)
- Corinto
- Cymé
- Ephesos (l'attuale Efeso)
- Eretria
- Erythrai (l'attuale Eritre)
- Gelas (l'attuale Gela)
- Katane (l'attuale Catania)
- Kos
- Leontini (l'attuale Lentini)
- Locri Epizefiri (l'attuale Portigliola)
- Maronia (l'attuale Maronia-Sapes)
- Morgantina
- Myrina
- Naxos (l'attuale Giardini-Naxos)
- Pella
- Pergamo
- Rhegium (l'attuale Reggio Calabria)
- Salamis
- Segesta
- Smirne
- Sparta
- Syraka (l'attuale Siracusa)
- Tarso
- Taso
- Tenedo
- Troia
Aitna
Tetradracma di Aitna | |
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Sileno | Zeus |
Un tetradramma in argento, di Aitna, attribuito al Maestro del Sileno (o Maestro di Aitna), di cui si conosce un unico esemplare, si trova a Brussels (Bibliòtheque Royale de Belgique).
Riporta al dritto la testa di Sileno, che allude a Dioniso, con le orecchie appuntite e un minuscolo scarabeo. Nel bordo è l'etnico ΑΙΤΝΑΙΟΝ (moneta etnea), contornato da un cerchio puntato.
Al rovescio è rappresentato Zeus Aitnaios, protettore del vulcano Etna, volto verso destra (seated), seduto su un trono riccamente decorato e coperto da una pelle di leone. Il Dio è vestito con un ιματιον (imation), che passa sopra la spalla sinistra. Nella mano destra che è in alto sopra la testa tiene un tralcio di vite, mentre la mano sinistra, con il braccio esteso avanti, tiene un fulmine alato, simile a quello delle monete di Catana. Avanti un'aquila, con le ali chiuse è appollaiata su un albero di pino. Pesa 17,23 g ed ha un diametro di 26 mm. Il culto di Zeus Aitnaios è riportato nelle odi di Pindaro. La moneta risale al periodo di Aitna-Katane (576-461 a.C.) o a quello Aitna-Inessa (successivo al 461 a.C.).
G. E. Rizzo sostiene che allo stesso maestro sono da attribuire un tetradramma di Katane e uno di Naxos.
Atene
Tetradracma di Atene | |
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Capo della dea Atena, protettice di Atene e dell'Attica. | La civetta, l'animale sacro della dea Atena. |
Nella città di Atene, il tetradramma fu coniato per la prima volta nel 510 a.C.. Le monete coniate nella città dell'Attica nell'Età Arcaica e nell'Età Classica rappresentavano la dea Atena, protettrice della città e della regione circostante, e sul retro della moneta la civetta, animale sacro alla dea. Sotto il dominio romano la moneta cambiò estetica: l'effige del volto di Atena e della civetta divenne più elaborata e precisa.
-
Tetradramma del 449 a.C.
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Tetradramma sotto il dominio romano.
Gelas
Tetradracma di Gelas | |
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Auriga su biga. | CELAS, protome di toro androprosopo. Rappresenta il fiume Gela. |
Le uniche monete ritrovate nel sito archeologico dell'antica polis di Gelas, nella Magna Grecia, risalgono al 420-415 a.C. e rappresentano un auriga su una biga, sul retro un toro androprosopo che rappresenta il fiume Gela. Sopra di esso è presente la scritta ΓEΛAΣ, in greco antico il nome della polis sicula.
Katane
Tetradracma di Katane | |
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Nella città di Katane, l'attuale Catania, nella Magna Grecia, il tetradramma rappresentava la quadriga del dio Elio e sul retro il capo del dio Apollo, dio delle arti, della poesia e delle opere teatrali. Vicino al volto del dio è presente la scritta ΚΑΤΑΝΑΙΩΝ, in greco antico il nome della città sicula.
Locri Epizefiri
Tetradracma di Locri Epizefiri | |
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Nella città di Locri Epizefiri, l'attuale Portigliola, nella Magna Grecia, il tetradramma rappresentava il capo del dio Zeus, padre e re di tutti gli dei greci, e sul retro Dione, figlia di Gea e Urano, seduta in trono con scettro nella mano sinistra. Vicino all'effige di Dione è presente la scritta ΠΥΡΡΟΥ ΒΑΣΙΛΕΩΣ, in greco antico "Re Pirro": infatti la moneta ritrovata fu coniata sotto il dominio di Pirro, re d'Epiro.
Morgantina
Il tetradramma d'argento coniato a Morgantina risale all'anno 305- 304 a.C. durante il dominio di Agatocles che, per premiare la Polis di averlo aiutato nel 317 a.C., quando prese con la forza il potere a Siracusa, concesse alla cittadina questo privilegio.
L'esemplare studiato da G. E. Rizzo, che faceva parte della Collezione Pennisi, ha un diametro di mm 28 e peso di g 17,40. Su una faccia Persefone a sinistra con tre delfini e nell'altra la Nike che incorona un auriga (Demetra o Agatocles?) e la scritta greca in esergo ΜΟΡΓΑΝΤΙΝΩΝ (Morgantinōn). (CoinArchives.com)
L'archeologo Kenan T. Erim e il Prof. Erik Sjoqvist attribuirono una datazione dal 340-330 a.C. ma i tetradrammi di Agatocles coniati a Siracusa sono molto simili, con il monogramma AI e la triskeles (trinacria).
Rhegium
Tetradracma di Reggio Calabria | |
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Leone di Rhegion. | Testa coronata da lauro con la scritta Rhegion. |
La riproduzione soprastante di un tetradramma (moneta d'argento del peso tra i 16,4 e i 17,5 g) della città di Reggio Calabria, di epoca magnogreca intorno al 400 a.C. proviene da un originale custodito presso il Museo della Magna Grecia.
Syraka
Tetradracma di Syraka | |
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La moneta ritrovata nel sito archologico di Syraka, l'attuale Siracusa, nella Magna Grecia, fu coniata tra il 415 e il 405 a.C. e rappresenta il capo della dea Nike, la dea della vittoria, circondata da delfini, e sul retro la quadriga di uno sconosciuto auriga. Sotto il mento del capo di Nike è presente una tavoletta con scritto sopra ΕΥΚΛ/ΕΙΔΑ.
Bibliografia
- (EN) Barclay Vincent Head, Historia Numorum: a Manual of Greek Numismatics, 2ª ed., Londra, Oxford, 1911 [1887].
- Giulio Emanuele Rizzo: Monete greche della Sicilia descritte ed illustrate, Roma, Istituto Poligrafico dello Stato, 1946 (ristampa Forni ISBN 88-271-0281-7)
- (EN) Keith N. Rutter, Greek coinages of Southern Italy and Sicily, Londra, Spink, 1997, ISBN 0-907605-82-6.
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