Modifica di Tomografia computerizzata cone beam
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La configurazione IIT/CCD (''image intensifier tube/charge-coupled devices''), consiste in un [[Fluoroscopia#Intensificatori di immagine a raggi X|intensificatore di immagine]], normalmente un tubo a vuoto, accoppiato ad un circuito formato da una fila, o da una griglia, di elementi [[semiconduttori]] in grado di accumulare una [[carica elettrica]] proporzionale all'intensità della [[radiazione elettromagnetica]] che li colpisce. Quando il dispositivo riceve un impulso, in questo caso sotto forma di [[raggi X|radiazione X]], il tubo a vuoto converte la radiazione in fotoni e li moltiplica proiettandoli sulla superficie del CCD. Si ottiene in uscita un segnale elettrico grazie al quale è possibile ricostruire la matrice dei pixel che compongono l'immagine anche con livelli di radiazione relativamente bassi.<ref name=Makkad27>{{cita|Makkad|p. 27}}.</ref> |
La configurazione IIT/CCD (''image intensifier tube/charge-coupled devices''), consiste in un [[Fluoroscopia#Intensificatori di immagine a raggi X|intensificatore di immagine]], normalmente un tubo a vuoto, accoppiato ad un circuito formato da una fila, o da una griglia, di elementi [[semiconduttori]] in grado di accumulare una [[carica elettrica]] proporzionale all'intensità della [[radiazione elettromagnetica]] che li colpisce. Quando il dispositivo riceve un impulso, in questo caso sotto forma di [[raggi X|radiazione X]], il tubo a vuoto converte la radiazione in fotoni e li moltiplica proiettandoli sulla superficie del CCD. Si ottiene in uscita un segnale elettrico grazie al quale è possibile ricostruire la matrice dei pixel che compongono l'immagine anche con livelli di radiazione relativamente bassi.<ref name=Makkad27>{{cita|Makkad|p. 27}}.</ref> |
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Il detettore ''flat panel'' diretto consiste invece in uno scintillatore (realizzato in [[selenio]] amorfo, in tellurito di [[cadmio]] o ioduro di mercurio) che converte il fotone della radiazione X in elettrone consentendo l'acquisizione e ricostruzione dell'immagine. Questa |
Il detettore ''flat panel'' diretto consiste invece in uno scintillatore (realizzato in [[selenio]] amorfo, in tellurito di [[cadmio]] o ioduro di mercurio) che converte il fotone della radiazione X in elettrone consentendo l'acquisizione e ricostruzione dell'immagine. Questa tecnicologia comporta problemi di stabilità e memoria risultando inadeguata per l'acquisizione di immagini real-time. |
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Il detettore ''flat panel'' indiretto consiste in uno scintillatore (realizzato normalmente in [[ossido di gadolinio]] o [[ioduro di cesio]]) che converte la radiazione X in fotoni concentrati con una matrice di lenti sul fotosensore, composto normalmente da un CCD.<ref name=Makkad27/> |
Il detettore ''flat panel'' indiretto consiste in uno scintillatore (realizzato normalmente in [[ossido di gadolinio]] o [[ioduro di cesio]]) che converte la radiazione X in fotoni concentrati con una matrice di lenti sul fotosensore, composto normalmente da un CCD.<ref name=Makkad27/> |