Vitale Candiano: differenze tra le versioni
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Quattordici mesi dopo essere stato eletto Vitale Candiano abdicò, per motivi di salute. Si ritirò nel convento di Sant'Ilario e lì, dopo pochi giorni, morì e fu sepolto. |
Quattordici mesi dopo essere stato eletto Vitale Candiano abdicò, per motivi di salute. Si ritirò nel convento di Sant'Ilario e lì, dopo pochi giorni, morì e fu sepolto. |
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Versione delle 19:36, 23 feb 2008
Vitale Candiano (... – 979) è stato un doge veneziano.
Fu il ventiquattresimo doge della Repubblica di Venezia. È probabile che fosse figlio del ventunesimo doge Pietro III Candiano. Fu eletto dall'assemblea popolare nel settembre del 978, subito dopo la fuga del predecessore Pietro I Orseolo, che si era volontariamente ritirato a vita monastica in un convento dei Pirenei.
Rapporti con l'impero d'occidente
A quell'epoca, i rapporti tra Venezia e l'impero d'occidente erano tesi: questo perché nel 976 i veneziani avevano ucciso il ventiduesimo doge Pietro IV Candiano, uomo dispotico, che però era appoggiato dall'imperatore Ottone II. Quando Vitale Candiano fu eletto, il patriarca di Grado, fratellastro di Pietro IV Candiano, tornò a Venezia da Verona, che era la sede dell'imperatore presso cui si era rifugiato; il doge lo rispedì però presso l'imperatore come ambasciatore, riuscendo così ad ottenere il perdono per la città. Pare invece che non sia intervenuto alcun rapporto con l'imperatore d'oriente.
Abdicazione
Quattordici mesi dopo essere stato eletto Vitale Candiano abdicò, per motivi di salute. Si ritirò nel convento di Sant'Ilario e lì, dopo pochi giorni, morì e fu sepolto.