Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato
Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A. | |
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Stabilimento IPZS, via Salaria 712, Roma | |
Stato | Italia |
Forma societaria | Società per azioni |
Fondazione | 6 dicembre 1928 a Roma |
Sede principale | Roma |
Gruppo | Ministero dell'economia e delle finanze |
Persone chiave |
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Settore |
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Prodotti |
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Fatturato | 560 milioni di euro (2023) |
Utile netto | 137,4 milioni di euro (2023) |
Dipendenti | 1 672 (2023) |
Sito web | www.ipzs.it/ |
L'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (IPZS) è una società per azioni partecipata dal Ministero dell'economia e delle finanze.
Assolve la funzione di garante della fede pubblica attraverso l'ideazione e lo sviluppo di soluzioni integrate nell'ambito della sicurezza, della tutela della salute, dell'anticontraffazione e della tracciabilità. La sede legale è a Roma, in via Salaria 691, mentre la sua struttura produttiva è distribuita su tutto il territorio nazionale con gli Stabilimenti di Roma, di cui fanno parte l'Officina Carte Valori e Produzioni Tradizionali e lo Stabilimento Salario, lo Stabilimento della Zecca in via Gino Capponi, e lo Stabilimento di Foggia dove è ubicata la cartiera, e lo Stabilimento di Verrès in Valle d'Aosta.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Fondato nel 1928 come Poligrafico dello Stato con legge n. 2744 del 6 dicembre 1928, l'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato assume la denominazione attuale nel 1978, quando acquisisce la Zecca ai sensi della legge n. 154 del 20 aprile 1978. Con delibera CIPE n. 59/2002, il Poligrafico viene quindi trasformato in società per azioni con socio unico il Ministero dell'economia e delle finanze nel 2002. Raccogliendo l'eredità dell'Officina Governativa delle Carte Valori di Torino, fondata dall'allora Ministro delle finanze Quintino Sella con legge n. 2265 dell'11 maggio 1865, il Poligrafico è ancora oggi il fornitore ufficiale delle carte valori per lo Stato italiano, sviluppando tecnologie sempre più sofisticate e soluzioni integrate.
Attività
[modifica | modifica wikitesto]Le attività della Società possono essere ricondotte a quattro grandi aree:
- documenti d'identità;
- anticontraffazione e tracciabilità;
- monetazione e filiera artistica;
- filiera giuridico-amministrativa e prodotti web based.
La Società cura, inoltre, la stampa delle pubblicazioni ufficiali dello Stato, tra cui la Gazzetta Ufficiale e delle carte valori dello Stato, tra cui i francobolli, che vengono realizzati dall'Officina Carte Valori e Produzioni tradizionali.
Documenti di identità
[modifica | modifica wikitesto]Il Poligrafico realizza, produce, gestisce e sviluppa le infrastrutture del software necessario per l'emissione dei documenti di identità, quali la carta d'identità e il passaporto[1] e permesso di soggiorno[2] elettronici. La gestione integrata dei processi di produzione, emissione e controllo dei prodotti, che attestano l'identità dei cittadini e l'autenticità di beni di cui lo Stato è garante, rappresenta un elemento di tutela della sicurezza e della fede pubblica[3].
CIE 3.0
[modifica | modifica wikitesto]La nuova CIE[4] garantisce l'identità fisica e digitale del cittadino e consente l'accesso ai servizi online di PP.AA. e privati, anche in ambito UE. Il Poligrafico ha realizzato nel 2019 l'applicazione CIE ID, con cui l'utente può identificarsi tramite “Entra con CIE” e collegarsi ai principali servizi pubblici attraverso il proprio smartphone. Nel 2018 si è concluso il piano di dispiegamento delle postazioni di lavoro funzionali all'emissione del documento in tutti i Comuni italiani e dal 2019 è stato avviato, in via sperimentale, anche il rilascio della CIE all'estero.
Anticontraffazione e tracciabilità
[modifica | modifica wikitesto]Prodotti fondamentali per la tutela della salute pubblica, quali i bollini farmaceutici, i tasselli tabacchi, e i contrassegni vini D.O. della filiera viti-vincola, sono realizzati dal Poligrafico con complesse tecniche di stampa e sono dotati di sofisticati sistemi a garanzia dell'autenticità di origine del prodotto e della sua tracciabilità durante l'intero ciclo di vita[5].
Dall'iniziativa congiunta tra il Poligrafico e la Banca d'Italia, nel 2018 è stata costituita la Società controllata Valoridicarta S.p.A., finalizzata alla produzione, secondo il modello dell'in-house providing, di carte speciali di sicurezza ed elementi/prodotti di sicurezza e/o anticontraffazione, con particolare riferimento al settore della carta per le banconote e per i documenti di riconoscimento.
Monetazione e filiera artistica
[modifica | modifica wikitesto]Tra i compiti istituzionali affidati in via esclusiva alla Società rientra anche la coniazione della moneta, circolante e per collezionisti, che viene assicurata allo Stato italiano e a diversi Stati esteri, quali la Repubblica di San Marino e lo Stato della Città del Vaticano. Ogni anno viene realizzata dal Poligrafico la collezione numismatica della Repubblica Italiana le cui monete vengono emesse, secondo un calendario stabilito, dal Ministero dell'economia e delle finanze e i cui soggetti vengono selezionati da una commissione composta da rappresentanti del Ministero, della Zecca e da maestri d'arte.
Storia della Zecca italiana
[modifica | modifica wikitesto]La storia della Zecca italiana è strettamente legata alla storia della Nazione[6]. Nel 1870, con Roma capitale del Regno d'Italia, scompaiono le Zecche degli stati preunitari, la Zecca Pontificia diviene Regia Zecca. L'edificio della Zecca dell'Italia unita viene realizzato in via Principe Umberto a Roma nel 1908 e inaugurato nel 1911, per ospitare lo Stabilimento, il Museo della Zecca e la Scuola dell'Arte della Medaglia[7][8].
Nel 1999 lo Stabilimento Zecca viene trasferito nell'edificio di via Gino Capponi che inizialmente si affianca e poi subentra alla sede storica di via Principe Umberto nella coniazione dell'euro e nelle attività di monetazione a corso legale, numismatica, medaglistica e di creazione di prodotti d'arte. All'interno della Zecca, importante la presenza del CNAC, il Centro Nazionale per l'Analisi delle Monete, autorità nazionale competente in materia di analisi dei falsi.
Il Museo della Zecca
[modifica | modifica wikitesto]Il Museo della Zecca di Roma, inizialmente presente nel palazzo della Regia Zecca e poi presso il Palazzo delle finanze, è situato dal 2016 in Via Salaria 712 nel complesso industriale che ospita l'Officina carte valori e produzioni tradizionali.
La Collezione
[modifica | modifica wikitesto]La sede del Museo della Zecca, in cui nel 1992 durante i lavori per la costruzione del nuovo edificio è stato rinvenuto un mausoleo di epoca romano imperiale del II secolo d.C., accoglie collezioni di monete, medaglie, conî, punzoni e modelli in cera oltre a copie di ogni moneta e medaglia di nuova emissione. Inoltre vi è conservata una raccolta di modelli in cera di Benedetto Pistrucci, autore del modello della sterlina britannica raffigurante San Giorgio e il drago, ancora oggi in uso presso la Zecca reale britannica.
La Scuola dell'Arte della Medaglia
[modifica | modifica wikitesto]La Scuola dell'Arte della Medaglia (SAM) è stata istituita su impulso del Re Vittorio Emanuele III, il “Re numismatico”, con legge n. 486 del 14 luglio 1907, nello storico palazzo di via Principe Umberto, a Roma nel quartiere Esquilino, dove tuttora opera, per creare all'interno della Regia Zecca una scuola d'alta specializzazione sulle tecniche di modellazione e incisione a taglio diretto, in grado di rinnovare l'immagine della moneta e della medaglia italiana che sarebbe stata poi coniata dalla prima Zecca dell'Italia unita.
La scuola forma ogni anno 12 allievi provenienti da tutto il mondo, ammessi ai corsi dopo aver superato un concorso che viene bandito all'inizio di ogni anno accademico. In ordine di graduatoria, gli allievi idonei, dopo aver superato la selezione, sono ammessi a frequentare il corso ordinario (di durata triennale) ed il corso propedeutico (annuale).
Le banconote
[modifica | modifica wikitesto]Per il Ministero del Tesoro ha stampato cartamoneta da 1, 2, 5, 10, 50, 100, 500 lire dalla sua fondazione e fino alla metà degli anni '80.[9] Per conto della Banca d'Italia ha stampato banconote dal 1943 ai primi anni '60.[10]
Filiera giuridico-amministrativa e prodotti web based
[modifica | modifica wikitesto]Nel rispetto degli obiettivi di governo aperto fissati dal quadro legislativo e programmatico nazionale, il Poligrafico svolge le seguenti attività per la divulgazione dell'informazione di fonte pubblica di carattere giuridico, amministrativo, culturale e scientifico[11]:
- realizzazione e gestione del processo informatizzato per la produzione e la diffusione della Gazzetta Ufficiale (cartacea e telematica);
- realizzazione e gestione del servizio “Normattiva” che mette a disposizione gratuitamente tutta la legislazione italiana online in multi-vigenza dal 1861 a oggi, con aggiornamento quotidiano della banca dati a seguito delle modifiche apportate agli atti normativi;
- gestione di servizi web dedicati alla divulgazione dell'informazione di fonte pubblica;
- realizzazione e gestione di servizi di acquisizione, raccolta, redazione e metadatazione di informazioni inerenti a tematiche giuridico-legislative;
- redazione e realizzazione di opere editoriali con il marchio “Libreria dello Stato”;
- realizzazione di pubblicazioni, prodotti cartotecnici e modulistica varia per la pubblica amministrazione, tra cui il materiale necessario per la gestione del servizio elettorale.
Impegni di sostenibilità sociale e ambientali
[modifica | modifica wikitesto]Il Poligrafico, in linea con il contesto internazionale, europeo e nazionale nel quale opera, alla luce delle sfide dettate dai cambiamenti climatici e dall'affermazione di nuovi modelli di economia circolare, adotta le seguenti direttrici di miglioramento:
- Analisi del ciclo di vita del portafoglio prodotti attuale e progettazione nuovi prodotti in ottica di economia circolare;
- Processi di acquisto responsabili (valutazione di sostenibilità per i fornitori come criterio premiante nel processo di approvvigionamento e riduzione della catena di approvvigionamento);
- Aumento del livello di indipendenza energetica tramite autoproduzione e con l'utilizzo di fonti rinnovabili;
- Adozione di politiche attive per la neutralità carbonica;
- Estensione a tutta l'Azienda di sistemi per la sicurezza dei lavoratori basata sui comportamenti virtuosi (BBS – Best Behaviour Safety);
- Riduzione dell'impronta ambientale dei prodotti e dei processi produttivi.
Indicatori economici
[modifica | modifica wikitesto]Il fatturato aziendale nel 2013 era pari a 360 milioni di euro, mentre nell'esercizio 2018 ha raggiunto un volume di 460 milioni di euro, con un tasso medio annuo di crescita del 4%. L'EBITDA operativo nel 2018 ha raggiunto i 178 milioni di euro (38% circa del fatturato): nel 2013 tale indicatore superava di poco i 110 milioni[12].
Vertici aziendali
[modifica | modifica wikitesto]Cronologia dei vertici aziendali IPZS.[13]
Periodo | Carica e nome | Note |
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dal 2023 |
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[14] |
2020 - 2023 |
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[16] |
2017 - 2020 |
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[17] |
2014 - 2016 |
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[18] |
2011 - 2013 |
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2008 - 2010 |
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[19] |
2007 - 2009 |
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[20] |
2004 - 2006 |
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[21][22] |
2002 - 2004 |
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[23] |
Dati societari
[modifica | modifica wikitesto]- Ragione sociale: Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato - I.P.Z.S. S.p.A.
- Unico azionista il Ministero dell'economia e delle finanze. Sede societaria: Via Salaria, 691 – 00138 Roma
- Partita IVA: 00880711007
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Portale Poligrafico e Zecca dello Stato - Passaporto elettronico
- ^ Portale Poligrafico e Zecca dello Stato - Permesso di Soggiorno elettronico
- ^ Portale Poligrafico e Zecca dello Stato - Documenti di riconoscimento, su ipzs.it. URL consultato il 20 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 3 maggio 2020).
- ^ Portale Poligrafico e Zecca dello Stato - Carta d'Identità Elettronica
- ^ Portale Poligrafico e Zecca dello Stato - Sicurezza e Anticontraffazione
- ^ Edoardo Martinori, La Zecca di Roma.
- ^ Rosa Maria Villani, La Scuola dell’Arte della Medaglia. Una storia attuale, Roma, Libreria dello Stato - Ist. Poligrafico dello Stato, 2019.
- ^ Edoardo Currà, Un palazzo-fabbrica nella Roma del Novecento. Ricerche archeo-industriali per il recupero della Regia Zecca, collana Patrimonio industriale: conoscenza e progetto, Edifir, 2021.
- ^ https://www.cartamonetaitaliana.com/museo/?codCat=4
- ^ https://www.cartamonetaitaliana.com/museo/
- ^ Portale Poligrafico e Zecca dello Stato - Portali per la PA
- ^ Società Trasparente Poligrafico e Zecca dello Stato Italiano - Bilancio 2018
- ^ https://www.pat.ipzs.it/pagina701_titolari-di-incarichi-politici-di-amministrazione-di-direzione-o-di-governo.html Società Trasparente Poligrafico e Zecca dello Stato Italiano - Titolari di incarichi politici, di amministrazione, di direzione o di governo.
- ^ https://associatedmedias.com/nomine-allistituto-poligrafico-zecca-dello-stato-va-perrone-come-presidente-e-soro-come-ad/
- ^ Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato - Portale, su ipzs.it. URL consultato il 15 gennaio 2022.
- ^ Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato - I Vertici, su ipzs.it. URL consultato il 20 aprile 2020.
- ^ Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato - I Vertici - Paolo Aielli, su ipzs.it. URL consultato il 20 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 3 maggio 2020).
- ^ http://www.ipzs.it/docs/public/trasparenza/Organizzazione/Consiglio_di_Amministrazione.pdf Organi sociali
- ^ http://www.ipzs.it/docs/public/bilancio_2010.pdf Bilancio 2010
- ^ http://www.ipzs.it/news/Assemblea_MEF_2007.pdf Archiviato il 24 settembre 2015 in Internet Archive. Nomina CDA 2007
- ^ http://www.ilsole24ore.com/fc?cmd=art&artId=687112&chId=30&artType=Articolo&back=0 Archiviato il 24 settembre 2015 in Internet Archive. Boroli Presidente
- ^ http://www.unisanraffaele.gov.it/public/allegati/curriculumprof.fiori1.pdf Archiviato l'8 agosto 2016 in Internet Archive. Fiori Vicepresidente
- ^ http://www.mef.gov.it/ufficio-stampa/comunicati/2002/comunicato_0338.html Nomina CDA 2002
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Museo della banconota, Silvana Balbi De Caro, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato - Libreria dello Stato, 2001.
- La cartamoneta italiana. Corpus notarum pecuniariarum italiae, Volume primo, XII edizione, 2023-24, Guido Crapanzano, Ermelindo Giulianini, Gerardo Vendemia, 2022. ISBN 979-12-210-0675-9
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «IPZS»
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su ipzs.it.
- Sito del Museo della Zecca, museodellazecca.ipzs.it
- Portale di arte e di informazione culturale, su darte.ipzs.it. URL consultato il 5 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 14 marzo 2016).
- Il portale della Scuola dell'Arte della Medaglia, su ipzs.it. URL consultato il 27 giugno 2012 (archiviato dall'url originale l'8 aprile 2014).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 136699896 · ISNI (EN) 0000 0001 0942 9442 · LCCN (EN) nr92006462 · GND (DE) 301776-X · BNF (FR) cb140311732 (data) · J9U (EN, HE) 987007430671005171 |
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