Accordi di San Giovanni di Moriana
Gli accordi di San Giovanni di Moriana furono un patto d'intesa tra Francia, Italia e Regno Unito, firmato a San Giovanni di Moriana il 26 aprile 1917 e ratificato tra il 18 agosto e il 26 settembre 1917.
Accordi di San Giovanni di Moriana | |
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Firma | 26 aprile 1917 |
Luogo | San Giovanni di Moriana |
Parti | Regno Unito Regno d'Italia Francia |
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Il testo redatto dal Ministero degli Esteri italiano era volto al raggiungimento di un accordo tra le tre nazioni al fine di trovare l'equilibrio dei loro interessi in Medio Oriente. Fu principalmente negoziato e successivamente firmato dal ministro degli esteri italiano, il barone Sidney Sonnino, insieme con i ministri italiani, inglesi e francesi. La Russia non era rappresentata nell'accordo poiché il regime zarista era al collasso a causa della Rivoluzione russa. L'accordo era necessario agli alleati per assicurarsi la presa di posizione delle forze italiane in Medio Oriente. L'obiettivo era di equilibrare le forze militari coinvolte nel teatro del Medio Oriente della prima guerra mondiale, dove le forze russe (zariste) erano impegnate nella campagna del Caucaso che avrebbe portato alla nascita della Prima Repubblica di Armenia.
Antefatto
modificaI rappresentanti di Gran Bretagna, Francia, Russia e Italia si erano incontrati a Londra nel 1915 per firmare un accordo (il patto di Londra) che prevedeva l'ingresso dell'Italia nella prima guerra mondiale. Tuttavia, nel testo del patto di Londra la parte del Medio Oriente spettante all'Italia rimase indefinita. Il patto di Londra stabiliva che qualora si fosse giunti ad una spartizione dell'Impero ottomano, l'Italia avrebbe dovuto riceverne una "giusta parte" nella regione del golfo di Adalia. I confini di questa occupazione sarebbero stati decisi in un secondo momento.
Applicazione degli accordi
modificaSecondo i termini degli accordi di San Giovanni di Moriana alla Francia sarebbe stata concessa la regione di Adana, mentre l'Italia avrebbe ricevuto tutta la restante parte sud-occidentale dell'Anatolia, tra cui Smirne.[1]
Nel 1919 il primo ministro greco, Eleutherios Venizelos, ottenendo dalla Conferenza di pace di Parigi il permesso per la Grecia di occupare Smirne, violò le disposizioni degli accordi di San Giovanni di Moriana, nonostante l'opposizione italiana.
Note
modifica- ^ Missioni dell'Arma dei Carabinieri, 1855 - 1923 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2013)., cit.: A Londra era stata promessa all'Italia la parte occidentale dell'Anatolia, con le province di Aydin e Smirne, la costa mediterranea meridionale fino al porto di Mersina, oltre al possesso di Rodi e del Dodecaneso.
Bibliografia
modifica- Guglielmo Imperiali; Diario: 1915-1919.
- Luigi Aldrovandi Marescotti, Nuovi ricordi e frammenti di diario, Mondadori, 1938.
- Antonio Salandra, Il diario di Salandra, Pan, 1969.
- Mario Toscano; Gli accordi di San Giovanni di Moriana, 1936.
- Roberto Vivarelli; Storia delle origini del fascismo: l'Italia dalla grande guerra alla marcia su Roma, vol. III, Il Mulino, Bologna, 2012 ISBN 9788815239891
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- Memorandum di San Giovanni di Moriana, 20 aprile 1917. URL consultato il 24 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 16 marzo 2010). Istituto di Studi Giuridici Internazionali - Consiglio Nazionale delle Ricerche