Adolphe Appia
Adolphe François Appia (Ginevra, 1º settembre 1862 – Nyon, 29 febbraio 1928) è stato uno scenografo svizzero.
Biografia
modificaNacque nella Svizzera di lingua francese in una famiglia di rigida fede calvinista. Il padre, Louis Paul Amedee Appia, fu uno dei medici fondatori della Croce Rossa Internazionale, il fratello maggiore uno stimato banchiere che non vedeva di buon occhio l'inclinazione artistica e bohemienne di Adolphe. Solamente una delle sorelle, Helene, mostrò comprensione nei suoi confronti, arrivando ad aiutarlo economicamente, sebbene di nascosto. Appia possedeva un carattere introverso e sensibile; studiò al collegio di Vevey fino al 1879. In seguito si dedicò allo studio della musica, trasferendosi dapprima in un conservatorio di Parigi, indi girovagando per numerose città europee come Lipsia, Dresda, Zurigo, Vienna, Ginevra.
Colpito dalla musica di Richard Wagner e dalla sua idea di opera d'arte totale (Gesamtkunstwerk)[1], elaborò una personale visione dell'allestimento scenico, nel quale varie arti devono concorrere per un risultato omogeneo e unico: abbandonò così l'idea della centralità della parola dell'attore a favore dell'apparato scenografico per una totale compenetrazione del movimento del corpo in uno spazio scenico tridimensionale (dotato quindi di praticabili)[2] accompagnato da musica e da un preciso studio illuminotecnico volto non a fare da semplice sfondo alla rappresentazione, ma a fungere da vero e proprio elemento drammaturgico e significante[3][4].
Nel 1911 collaborò alla realizzazione della sala per le rappresentazioni dell'Istituto aperto da Émile Jaques-Dalcroze a Hellerau, per il quale nel 1913 realizzò le scenografie dell'Orfeo ed Euridice di Gluck.
Sebbene non possa considerarsi strettamente un regista teatrale, le teorie sullo spazio scenico di Appia non possono essere riduttivamente considerate come opera di un artigiano scenografo: considerato l'inventore della cosiddetta "nuova scena", intuì l'importanza dell'elemento tecnico come fondamentale apporto per la valorizzazione del movimento scenico.[senza fonte]
Opere principali
modifica- Attore, musica e scena, a cura di Marrotti Ferruccio, Bologna, Cue Press, 2020. ISBN 9788898442560.
Filmografia
modifica- Adolphe Appia, Visionary of Invisible, un film di Louis Mouchet, 1988.
Note
modifica- ^ R. Wagner, Das Kunstwerk der Zukunft (tr. it di A. Cozzi, L'opera d'arte dell'avvenire, Rizzoli, Milano 1963), Oper und Drama (tr. it. di L. Torchi, Opera e dramma, Fratelli Bocca, Torino 1929).
- ^ F. Perrelli, Storia della scenografia, Roma 2002, pp. 152 sgg.
- ^ F. Crisafulli, Luce attiva, Pisa 2007, pp. 33 sgg.
- ^ G. Ricchelli, L'orizzonte della scena nei teatri, Milano 2004, pp. 118 sgg.
Bibliografia
modifica- Appia, Adolphe, La mise en scène du drame wagnérien, 1892-1894, Léon Challey, Parigi 1895; La musique et la mise en scène, 1894-1896, Berne, Theaterkultur Verlag. Schwelzer Theater Jahrbuch. No. 38-39, 1963. (Die Musik und die Inscenierung. Münich, Bruckmann, 1899; Music and the Art of the Theatre. Coral Gables, Fla., University of Miami Press, 1962, 1969); L'Oeuvre d'Art Vivant, Edition Atar, Genève-Paris 1921 (The Work of Living Art, Coral Gables, Fla., University of Miami Press, 1960, 1963); tr. it. di Delia Gambelli e Marco De Marinis, Attore musica e scena: La messa in scena del dramma wagneriano, La musica e la messa in scena, L'opera d'arte vivente, a cura di Ferruccio Marotti, Feltrinelli, Milano1a ed. 1975, 3ª ed. 1983.
- Beacham, Richard C., Adolphe Appia: theatre artist, Cambridge University press, Cambridge 1987. ISBN 0-521-23768-8
- Crisafulli, Fabrizio, Luce attiva. Questioni della luce nel teatro contemporaneo, Titivillus Edizioni, Pisa 2007.
- Blättler, Ugo, Appia e la scena costruita, F.lli Bocca, Roma 1944.
- De Fante, Luigi, "La funzione della luce nell'architettura della scena: Appia e Prampolini", Quaderni di Teatro, n. 10, Firenze 1980.
- Guerrieri, Gerardo (a cura di), Appia, Adolphe, in Enciclopedia dello spettacolo, Le Maschere, Roma 1954-66, ad vocem, vol. I, col. 742 sgg.
- Lambelet, Irene, Vezzoli, Norberto (a cura di), Adolphe Appia, 1862-1928, attore-spazio-luce, cat. della mostra, Milano marzo 1980, Pro Helvetia, Zurigo 1980.
- Perrelli, Franco, Storia della scenografia. Dall'antichità al Novecento, Carocci, Roma 2002.
- Ricchelli, Giorgio, L'orizzonte della scena nei teatri. Storia e metodi del progetto scenico dai trattati del Cinquecento ad Adolphe Appia, Hoepli, Milano 2004. ISBN 88-203-3384-8
- Salvadeo, Pierluigi, Adolphe Appia 1906/Spazi ritmici, Alinea Editrice, Firenze 2006. ISBN 88-6055-099-8
- Volbach, Walther R., Adolphe Appia prophet of the modern theatre: a profile, Wesleyan University Press, Middletown 1968.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikisource contiene una pagina in lingua francese dedicata a Adolphe Appia
- Wikiquote contiene citazioni di o su Adolphe Appia
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Adolphe Appia
Collegamenti esterni
modifica- Appia, Adolphe, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Silvio D'Amico, APPIA, Adolphe, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1929.
- (IT, DE, FR) Adolphe Appia, su hls-dhs-dss.ch, Dizionario storico della Svizzera.
- (EN) Adolphe Appia, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (IT, DE, EN, FR) Adolphe Appia, in SIKART Dizionario sull'arte in Svizzera.
- Opere di Adolphe Appia / Adolphe Appia (altra versione), su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Adolphe Appia, su Open Library, Internet Archive.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 73903825 · ISNI (EN) 0000 0001 2102 3525 · SBN RAVV044048 · BAV 495/182818 · ULAN (EN) 500021289 · LCCN (EN) n50023938 · GND (DE) 118503731 · BNE (ES) XX1467014 (data) · BNF (FR) cb12216036f (data) · J9U (EN, HE) 987007462716505171 · NSK (HR) 000289287 · NDL (EN, JA) 00620272 · CONOR.SI (SL) 19299 |
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