Cersosimo
Cersosimo è un comune italiano di 515 abitanti[1] della provincia di Potenza in Basilicata.
Cersosimo comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Basilicata |
Provincia | Potenza |
Amministrazione | |
Sindaco | Domenica Paglia (lista civica Cersosimo bene comune) dal 22-9-2020 |
Territorio | |
Coordinate | 40°03′N 16°21′E |
Altitudine | 548 m s.l.m. |
Superficie | 24,75 km² |
Abitanti | 515[1] (1-11-2023) |
Densità | 20,81 ab./km² |
Comuni confinanti | Alessandria del Carretto (CS), Castroregio (CS), Noepoli, Oriolo (CS), San Giorgio Lucano (MT), San Paolo Albanese |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 85030 |
Prefisso | 0973 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 076027 |
Cod. catastale | C539 |
Targa | PZ |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona D, 1 905 GG[3] |
Nome abitanti | cersosimesi |
Patrono | san Vincenzo Ferrer |
Giorno festivo | 10/11 agosto |
Cartografia | |
Posizione del comune di Cersosimo all'interno della provincia di Potenza | |
Sito istituzionale | |
Geografia fisica
modificaSorge a 548 m s.l.m. ai piedi del Monte Castello nell'estremo sud-est della provincia, nella Valle del Sarmento, al confine con la parte sud-occidentale della provincia di Matera e la parte nord-orientale della provincia di Cosenza. Confina con i comuni di: San Paolo Albanese (6 km), Noepoli (12 km), San Giorgio Lucano (MT) (16 km), Oriolo (CS) (17 km), Alessandria del Carretto (CS) (19 km), Castroregio (CS) (36 km).
Origini del nome
modificaIl suo nome deriva dal monastero bizantino dedicato a Santa Maria di Kyr Zosimo (dal greco Κυρ Ζώσιμος, "padre Zosimos"), di cui si trova una prima indicazione in una pergamena del 1043 ritrovata nel Syllabus graecarum membranarum custodito nell'abbazia benedettina di Cava dei Tirreni. Nelle vicinanze del monastero, secondo il Racioppi, si sarebbe formato l'attuale centro abitato. Sulla ubicazione del monastero sono state elaborate diverse ipotesi, ma la più verosimile consiste nel riutilizzo del sito greco-lucano ubicato sulla sommità della collina ad est dell'abitato, nelle immediate adiacenze dello stesso.
Storia
modificaIl primo sito di cui si ha traccia sorse sulla collina "Castello", nel IV secolo a.C. ad opera di popolazioni Lucane provenienti dall'appennino centrale appartenente ai gruppi di lingua osca. Nelle diverse campagne di scavo è emerso un sito fortificato con al centro un esteso fabbricato con corte a peristilio di chiara influenza greca; l'accesso è costituito da una porta a corridoio sinistro, tipica delle città fortificate di cultura ellenica. Sicuramente fu in contatto con le colonie greche o addirittura fu abitata dai greci, come dimostrerebbe l'impianto difensivo, nel processo di ellenizzazione del territorio. Nel III secolo a.C. ci fu un progressivo abbandono a causa della comparsa di Roma in Magna Grecia e della sua rapida affermazione militare e politica. Secondo gli archeologi che hanno seguito le indagini, nell'alto Medioevo c'è stato un riuso del sito; a partire dal 1500 si trova un reinsediamento ai piedi della collina come casale agricolo. Nato come insediamento di monaci bizantini, intorno al 1100 fu affidato al monastero benedettino di Cava dei Tirreni che ne determinò espansione ed influenza nel territorio. La fine del dominio normanno comportò anche la perdita di potere dei benedettini e quindi si assiste al degrado del monastero fino alla vendita dei territori. Appartenne ai Sanseverino e poi ai Pignatelli che inserirono Cersosimo nel gruppo dei casali che hanno costituito lo Stato di Noja. Tra il Seicento e l'Ottocento fu arricchito con due chiese e palazzi signorili con pregevoli opere in pietra degli artigiani locali.
Simboli
modifica- Stemma
«D'azzurro, alla quercia sradicata al naturale, fruttata d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.»
- Gonfalone
«Drappo azzurro riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma comunale con la scritta centrata in alto d'argento recante la denominazione Comune di Cersosimo.»
Società
modificaEvoluzione demografica
modificaAbitanti censiti[4]
Infrastrutture e trasporti
modificaCersosimo è collegato mediante pullman della SITA agli altri paesi della Val Sarmento (Terranova di Pollino, San Paolo Albanese, San Costantino Albanese e Noepoli). Inoltre è collegato con Senise ove partono le coincidenze per Napoli e Salerno. Essendo Cersosimo nei pressi del confine calabrese è collegato anche con Oriolo e con la stazione ferroviaria di Trebisacce (Provincia di Cosenza) mediante pullman della SAJ con due corse al giorno nei giorni feriali, una corsa giornaliera nei periodi feriali estivi e non scolastici.
Amministrazione
modificaPeriodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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24 aprile 1995 | 13 giugno 2004 | Mario Giuseppe Vitarelli | Partito Popolare Italiano | Sindaco | |
14 giugno 2004 | 11 gennaio 2010 | Mario Trupo | lista civica | Sindaco | |
12 gennaio 2010 | 29 marzo 2010 | Mauro Senatore | Commissario straordinario | ||
30 marzo 2010 | 31 maggio 2015 | Pietro Gulmi | lista civica | Sindaco | |
1 giugno 2015 | 21 settembre 2020 | Armando Antonio Loprete | Partito Democratico | Sindaco | |
22 settembre 2020 | in carica | Domenica Paglia | Cersosimo bene comune | Sindaco |
Note
modifica- ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Cersosimo
Collegamenti esterni
modifica- Informazioni turistiche su Cersosimo, su massimilianoalbanese.net. URL consultato il 21 novembre 2008 (archiviato dall'url originale il 27 dicembre 2008).