Charles Delaunay
Charles Delaunay (Parigi, 18 gennaio 1911 – Vineuil-Saint-Firmin, 16 febbraio 1988[1]) è stato un critico musicale, produttore discografico e impresario musicale francese, cofondatore e per molti anni a capo dell'Hot Club de France.
Era figlio dei pittori Sonia e Robert Delaunay.
Biografia
modificaCon Hugues Panassié ha creato il Quintette du Hot Club de France, in cui si segnalarono soprattutto il chitarrista Django Reinhardt e il violinista Stéphane Grappelli. Nel 1935 Delaunay con Panassié e altri fondano Jazz Hot, una delle prime riviste francesi di jazz[2]. Organizza anche numerosi concerti, per esempio di Benny Carter.
Nel 1936 redige e pubblica un catalogo, Discographie hot (nelle edizioni in inglese Hot Discography), che è la prima discografia di jazz e che conoscerà numerose riedizioni.
Durante la Seconda guerra mondiale, pur continuando a dirigere l'Hot Club, si arruola nella Resistenza, in particolare a fianco di Francis Suttill, capo della rete Prosper-PHYSICIAN del SOE.
Nel 1947 lascia la casa discografica Swing Pathé Marconi e fonda con Léon Cabat la Disques Vogue[3].
Charles Delaunay è morto nel 1988 a causa della malattia di Parkinson.
La sua impressionante collezione di dischi e opere a stampa è stata donata alla Biblioteca nazionale di Francia.
Opere
modifica- Django Reinhardt - Souvenirs, Parigi 1954
- Hot Discography, 1936 (ultima edizione intitolata New Hot Discography, 1982)
- Jazz 47, con Robert Goffin
- Django mon frère, Parigi 1968
- De la Vie et du Jazz
- Delaunay's Dilemma (autobiografia, riprende l'omonimo titolo da una composizione di John Lewis), 1983
Note
modifica- ^ elenco ufficiale decessi Francia, su deces.matchid.io. URL consultato l'8 settembre 2021.
- ^ (FR) Une encyclopédie vivante du jazz
- ^ (EN) Disques Vogue - discogs.com
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Charles Delaunay
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Biografia, su hotclub.co.uk. URL consultato il 31 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 102377460 · ISNI (EN) 0000 0001 2331 1547 · SBN LO1V440433 · Europeana agent/base/66513 · ULAN (EN) 500343519 · LCCN (EN) n50039042 · GND (DE) 1013546660 · BNF (FR) cb12058061m (data) · J9U (EN, HE) 987007421341905171 · NDL (EN, JA) 01185382 |
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