Giardino all'italiana
Il giardino all'italiana è uno stile di giardino di origine tardo-rinascimentale caratterizzato da una suddivisione geometrica degli spazi mediante filari alberati e siepi, sculture vegetali di varia forma ottenute con la potatura di cespugli sempreverdi (ars topiaria), giochi d'acqua geometrici, spesso accostati ad elementi architettonici quali fontane e statue.
Ha profondamente influenzato l'intera storia del giardinaggio, risultando decisivo anche per la nascita del giardino alla francese e, per contrasto, del giardino all'inglese.
L'espressione "giardino formale" indica spesso proprio un giardino all'italiana o un giardino alla francese.
Storia
modificaIl giardino all'italiana, sviluppatosi in Italia attorno alla metà del XVI secolo, è l'evoluzione del giardino medievale.
Il primo giardino geometrico all'italiana viene tradizionalmente attribuito all'ingegno di Niccolò Tribolo, che lavorò a Firenze ai giardini della villa di Castello, della villa Corsini e poi ai Giardini di Boboli, fornendo un modello che venne poi sviluppato scenograficamente nei secoli XVII e XVIII.
Solo nel XIX secolo il giardino informale, o parco all'inglese, fornì un nuovo modello paesaggistico, che in alcuni casi comportò la sostituzione dei giardini geometrici e in altri li affiancò semplicemente, venendo allestito in altre zone. Tra Otto e Novecento il formalismo ebbe un revival con l'attività di paesaggisti come Cecil Pinsent, ma in definitiva si può dire che non sia mai tramontato.
Descrizione
modificaUna caratteristica che si ritrova in tutti giardini formali sono le decorazioni al suolo fatte con aiuole, siepi di sempreverdi (spesso bosso) e le decorazioni floreali su prato o su un fondo di ghiaia colorata.
Oltre ai singoli cespugli potati con forme geometriche, i giardini formali presentano spesso grandi gruppi di piante o complessi vegetali di alberi o arbusti potati secondo forme geometriche, ad esempio alberi alti anche oltre i 20 metri potati a spalliera, tali da realizzare vere e proprie architetture vegetali. Con la stessa logica nei giardini formali si costruiscono labirinti, tunnel, colonnati e anfiteatri (teatri di verzura).
La pavimentazione è realizzata in terra battuta, ghiaia colorata o prato all'inglese.
Un altro elemento spesso presente è il giardino segreto: una zona riservata, nascosta nella vegetazione o dietro un muro, utilizzata per la coltivazione di piante rare o per restare fuori dalla vista.
Vegetazione utilizzata
modificaSi riportano di seguito le specie prevalenti di piante utilizzate nei giardini formali.
Piante topiarie
modificaAlberi
modificaArbusti
modificaBibliografia
modifica- Francesco Pona, Il Paradiso de' Fiori overo Lo archetipo de' Giardini (manuale per costruire e coltivare un giardino formale, lista di piante, coltivazione, strutture...), Verona, Angelo Tamo, 1622.
- Angelo Vavassori, Il giardino in stile formale, in Giardini nel paesaggio, Il Millepiante, pp. 155-161, ISBN 978-88-96692-03-5.
- Paolo Villa, Giardino Giusti (Verona Storia dell'Arte del giardino all'italiana), Verona, 2013 [1993].
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikiquote contiene citazioni sul giardino formale
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sul giardino formale
Collegamenti esterni
modifica- Il giardino formale, su biohobby.it. URL consultato il 17 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
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