Mada Masr
Mada Masr è un giornale on-line egiziano che pubblica sia in arabo sia in inglese. È considerato la principale fonte di informazione indipendente rimasta in Egitto dopo il colpo di stato del 2013.[1][2] È diretto da Lina Attalah.
Mada Masr مدى مصر | |
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Stato | Egitto |
Lingua | arabo e inglese |
Genere | giornale on-line |
Fondazione | 2013 |
Sede | Il Cairo |
Direttore | Lina Attalah |
Sito web | www.madamasr.com/ |
Storia
modificaMada Masr è stato fondato nel 2013 dai giornalisti di Egypt Independent, in seguito alla chiusura di quest'ultima testata. Egypt Independent era un settimanale in lingua inglese, fondato nel 2009 come giornale on-line e disponibile in versione stampata dal 2011, che dipendeva dal quotidiano Al-Masry Al-Youm; furono gli editori di quest'ultimo a decretare la chiusura di Egypt Independent nell'aprile 2013, dichiarando che la motivazione era di natura economica.[3][4]
Il primo numero di Mada Masr fu pubblicato il 30 giugno 2013, nei giorni precedenti al golpe egiziano di al-Sisi. Nel primo editoriale la redazione ha dichiarato di voler offrire più giornalismo investigativo rispetto alla precedente esperienza, e di voler pubblicare sia in arabo sia in inglese.[5][6]
Dal 2013 ad oggi, Mada Masr ha pubblicato articoli di politica, economia, ambiente, cultura e società; i suoi articoli sulla corruzione e sui problemi di sicurezza sono spesso critici nei confronti del governo egiziano.[7] Alcuni dei suoi articoli sono stati citati da altri media internazionali.[8] Ad esempio, un articolo di Sarah Carr sui manifestanti egiziani che nel 2013 non appoggiavano né Morsi né al-Sisi (la Terza Piazza),[9] è stato citato in un articolo della rubrica di Robert Mackey sul sito New York Times, che ne riporta alcuni passaggi.[10]
Censura
modificaNel 2017 il governo egiziano ha bloccato l'accesso al sito web di Mada Masr, assieme ad altre decine di siti web i cui contenuti supporterebbero il terrorismo e l'estremismo.[11] Per anni Mada Masr ha reso visitabili i contenuti del suo sito web in Egitto attraverso siti mirror.[12][13]
Il 24 novembre 2019, agenti in borghese hanno fatto irruzione nella sede di Mada Masr ed hanno arrestato Lina Attalah, Mohamed Hamma e Rana Mamdouh. I tre sono stati rilasciati qualche ora dopo assieme al collega Shady Zalat, che era stato prelevato a casa ed aveva subito una sparizione forzata.[14] L'accusa della procura, basata su indagini dei servizi segreti egiziani, è che il giornale sia stato fondato dalla Fratellanza Mussulmana con l'intento di diffondere false notizie allo scopo di sovvertire l'ordine pubblico.[15]
Lina Attalah è stata arrestata anche il 17 maggio 2020 dalle forze di sicurezza egiziane,[16][17] e rilasciata su cauzione nello stesso giorno.[18]
Riconoscimenti
modificaNel luglio 2020 a Mada Masr e a Lina Attalah è stato assegnato il Premio Hermann Kesten dell'organizzazione non governativa PEN International; il ministro dell'Arte e della Cultura dell'Assia, Angela Dorn-Rancke, durante la cerimonia di premiazione ha riconosciuto il «coraggio del team editoriale nel coprire in maniera critica gli eventi in Egitto, resistendo alla censura e alle intimidazioni».[19]
Nel marzo 2020 alcuni articoli di Mada Masr sono stati inseriti nel progetto Uncensored Library di Reporter senza frontiere (RSF), ovvero sono stati caricati in una libreria virtuale del videogioco Minecraft, assieme ad altri articoli censurati in paesi con scarsa libertà di stampa come Russia, Arabia Saudita e Messico. RSF definisce Mada Masr «l'ultimo sito d'informazione indipendente ed una delle più importanti fonti d'informazione di qualità in Egitto».[7]
Note
modifica- ^ (EN) Mada Masr: Egypt independent news outlet's office 'raided', in BBC News, 24 novembre 2019. URL consultato il 9 agosto 2021.
- ^ (EN) Egyptian Police Raid Country’s Last Independent News Outlet, in The Wall Street Journal, 24 novembre 2019. URL consultato il 9 agosto 2021.
- ^ (EN) Jenna Krajewski, The Death of Egypt Independent, in The New Yorker, 30 aprile 2013. URL consultato il 16 agosto 2021.
- ^ Il sito web di Egypt Independent ha continuato a pubblicare notizie già dalla seconda metà del 2013.
- ^ (EN) And we're back..., in Mada Masr, 30 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 3 agosto 2013).
- ^ (EN) With Morsi Out, Uphill Battle for Independent Media Intensifies, su Atlantic Council, 17 luglio 2013. URL consultato il 23 dicembre 2021 (archiviato dall'url originale il 23 luglio 2013).
- ^ a b (EN) Mada Masr reporters test limits for independent journalism in Egypt, su Reporter senza frontiere.
- ^ (EN) Top News: European Union Envoy Ashton Meets Morsi, Nears Deal to End Violence, su Atlantic Council, 30 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 2 agosto 2013).
- ^ (EN) Sarah Carr, ‘Third Square’ protesters reject Morsi, army, in Mada Masr, 26 giugno 2013. URL consultato il 23 dicembre 2021.
- ^ (EN) Robert Mackey, Tahrir Taken, Some Egyptians Look for ‘Third Square’ to Resist Islamists and Army, in The New York Times, 26 luglio 2013.
- ^ (EN) Egypt blocks 21 websites, including Qatar's Al-Jazeera, for 'supporting terrorism, extremism', in ahram online, 25 maggio 2017. URL consultato il 23 dicembre 2021.
- ^ (EN) Beating the block: Mada Masr launches Tor mirror, in Mada Masr. URL consultato il 24 dicembre 2021.
- ^ (EN) Interview Lina Attalah, su Institut français, 19 ottobre 2021. URL consultato il 24 dicembre 2021.
- ^ Egitto - Scomparso il giornalista Shady Zalat, arrestato senza capo d'accusa, su Globalproject, 24 novembre 2019. URL consultato il 24 dicembre 2021.
- ^ (EN) Mada Masr journalists released hours after arrest in Cairo, in ahram online, 24 novembre 2019. URL consultato il 23 dicembre 2021.(EN) Egypt's prosecution says news website Mada Masr founded by banned Muslim Brotherhood, in ahram online, 26 novembre 2019. URL consultato il 23 dicembre 2021.
- ^ Egitto, arrestata la direttrice di Mada Masr. È considerato unico sito d'informazione indipendente, in Rai News, 17 maggio 2020. URL consultato il 24 dicembre 2021.
- ^ (EN) Egyptian media outlet Mada Masr says editor Lina Attalah arrested, in Al Jazeera, 17 maggio 2020. URL consultato il 23 dicembre 2021.
- ^ (EN) Egypt releases, on bail, editor-in-chief of prominent independent news outlet, in Al-Monitor, 18 maggio 2020. URL consultato il 23 dicembre 2021.
- ^ (DE) Hermann Kesten-Preis an Günter Wallraff – Cem Özdemir hält Laudatio. Hermann Kesten-Förderpreis an Lina Attalah/„Mada Masr“, su PEN-Zentrum Deutschland, 29 luglio 2020. URL consultato il 2 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 2 agosto 2021).
Collegamenti esterni
modifica- (AR) Sito ufficiale, su madamasr.com.
- (EN) Sito ufficiale di Mada Masr in inglese, su madamasr.com.