Nicola Peralta
Nicola (o Nicolò) Peralta d'Aragona (XIV secolo – Sciacca, 1399) è stato un nobile e militare italiano.
Nicola Peralta d'Aragona | |
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Marchese di Mazara | |
Trattamento | Marchese |
Altri titoli | Conte di Adragna, Alcamo, Burgio, Calatafimi, Calatamauro, Caltabellotta, Caltanissetta, Chiusa, Sambuca e Sclafani Signore di Aliminusa e Bivona |
Nascita | XIV secolo |
Morte | Sciacca, 1399 |
Dinastia | Peralta d'Aragona |
Padre | Guglielmo "Guglielmone" Peralta |
Madre | Eleonora d'Aragona |
Consorte | Elisabetta Chiaramonte |
Figli | Giovanna Margherita Costanza Raimondello (naturale) |
Religione | Cattolicesimo |
Fu marchese di Mazara, conte di Adragna, Alcamo, Burgio, Calatafimi, Calatamauro, Caltabellotta, Caltanissetta, Chiusa, Sambuca e Sclafani, e signore di Aliminusa e Bivona.
Biografia
modificaNacque da Guglielmo "Guglielmone" ed Eleonora d'Aragona. Nel 1391 ottenne dal padre l'investitura a conte di Caltabellotta. L'anno successivo (1392) ottenne anche il marchesato di Mazara e la contea di Caltanissetta. Fedele al Re Federico IV di Sicilia, in un primo tempo favorì l'insediamento al trono dell'isola della figlia Maria, andata in sposa a Martino d'Aragona, ma quando la Regina abolì alcuni privilegi baronali, si alleò col cognato Andrea Chiaramonte contro i sovrani. Sconfitto nella battaglia della Mofarda, nel 1394 i monarchi gli confiscarono tutti i feudi. Riappacificatosi nel 1397 con il Re Martino, costui gli concesse le cariche di castellano regio e maestro giustiziere. Morì a Sciacca nel 1399.
Ascendenza
modificaGenitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Raimondo Peralta | Filippo di Saluzzo | ||||||||||||
Aldonza Fernandez de Castro Peralta | |||||||||||||
Guglielmo Raimondo "Guglielmone" Peralta | |||||||||||||
Sibilla di Cardona | Raimondo Folch di Cardona | ||||||||||||
Sibilla de Ampuries | |||||||||||||
Guglielmo "Guglielmone" Peralta | |||||||||||||
Matteo di Sclafani | ? | ||||||||||||
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Luisa di Sclafani | |||||||||||||
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Nicola/Nicolò Peralta d'Aragona | |||||||||||||
Federico d'Aragona | Pietro III d'Aragona | ||||||||||||
Costanza di Svevia | |||||||||||||
Giovanni d'Aragona | |||||||||||||
Eleonora d'Angiò | Carlo II d'Angiò | ||||||||||||
Maria d'Ungheria | |||||||||||||
Eleonora d'Aragona | |||||||||||||
Pietro Lancia | ? | ||||||||||||
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Cesarina Lancia | |||||||||||||
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Discendenza
modificaNicola Peralta d'Aragona si sposò nel 1388 con Elisabetta Chiaramonte, dalla quale ebbe tre figlie[1]:
- Giovanna, figlia primogenita, non maritatasi, deceduta poco dopo il 1399, anno di morte del padre;
- Margherita, la quale sposò Artale de Luna il 17 giugno 1400, portandogli in dote la contea di Caltabellotta. Tale matrimonio fu la causa del primo e del secondo caso di Sciacca. Prima sposare Margherita, Artale era stato proposto in sposo alla sorella maggiore Giovanna;
- Costanza, andata in sposa ad Antonio Incardona.
Ebbe inoltre un figlio naturale, Raimondello, cui lasciò in eredità la baronia di San Giacomo.
Note
modifica- ^ Francesco Savasta, Il famoso caso di Sciacca, a cura di Girolamo Di Marzo Ferro, Palermo, 1843, pp. 93-94.
Bibliografia
modifica- A. Musco, I francescani e la politica..., Palermo, Officina di Studi Medievali, 2007, ISBN 8888615636.
- Maria Antonietta Russo, Peralta e il Val di Mazara nel XIV e XV secolo: sistema di potere, strategie familiari e controllo territoriale, Caltanissetta, Sciascia, 2003, ISBN 8882411745.