Parodoi
Le parodoi (πάροδοι), anche chiamate eisodoi, erano, nel teatro greco, due corridoi laterali, posti tra la skené e i sedili per il pubblico.
Caratteristiche
modificaAttraverso tali corridoi gli attori e il coro (nonché probabilmente il pubblico stesso prima dell'inizio della rappresentazione) entravano nell'orchestra dall'esterno del teatro. La forma singolare del termine è parodos (πάροδος), che peraltro indica anche il canto introduttivo con cui il coro entra in scena all'inizio delle tragedie greche.[1][2]
L'erudito Giulio Polluce[3] afferma che le parodoi avevano una funzione convenzionale: chi usciva dalla parodos destra era diretto alla città, mentre chi usciva da quella sinistra era diretto fuori città (e la stessa cosa accadeva per le entrate). È possibile che ci sia stato un periodo in cui tale convenzione effettivamente esisteva, ma l'esame dei testi delle opere teatrali a noi note permette di stabilire che nel periodo di massimo splendore del teatro greco (V secolo a.C.) tale schema non era applicato.[1][2]
Nel teatro latino, venuto meno l'elemento del coro, le parodoi (chiamate versurae) fungevano da ingresso per gli spettatori che occupavano i posti d'onore.
Note
modificaBibliografia
modifica- Vincenzo Di Benedetto e Enrico Medda, La tragedia sulla scena, Torino, Einaudi, 2002, ISBN 978-88-06-16379-2.
- H.C. Baldry, I greci a teatro, Roma-Bari, Laterza, 2007, ISBN 978-88-420-0448-6.
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- (EN) parodos, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.