Schwerbelastungskörper
Lo Schwerbelastungskörper (in tedesco: "corpo di carico pesante") è un grande cilindro di calcestruzzo situato a Berlino. Unico esempio superstite della pianificazione urbanistica nazista, venne costruito tra il 1941 e il 1942 su volontà di Adolf Hitler dall'architetto Albert Speer in modo da determinare le capacità meccaniche del terreno della capitale tedesca, in vista della pianificata erezione di un monumentale Arco di Trionfo dedicato ai tedeschi caduti nella prima guerra mondiale.
Schwerbelastungskörper | |
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Lo Schwerbelastungskörper oggi | |
Localizzazione | |
Stato | Germania |
Località | Berlino |
Coordinate | 52°29′02.4″N 13°22′17.76″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | Non in uso |
Costruzione | 1941 |
Uso | Prova di carico |
Realizzazione | |
Architetto | Albert Speer |
Appaltatore | Dywidag |
Proprietario | Terzo Reich (precedentemente) |
Descrizione
modificaPreambolo: i piani per la Grande Berlino
modificaPer affermare la grandezza della sua regia politica e della sua persona, una volta asceso al potere Adolf Hitler si avvalse della collaborazione di numerose figure della cultura, a partire da Leni Riefenstahl per la cinematografia, e da Albert Speer per l'architettura. Speer, formatosi sotto la guida di Heinrich Tessenow, aderì al partito nazionalsocialista nel 1931 e fu nominato ispettore generale di Berlino il 30 gennaio 1937.[1] Sempre in questo anno, Hitler affidò a Speer l'incarico di elaborare un nuovo piano insediativo per la città di Berlino, specchio delle volontà assolutistiche e totalitaristiche del nuovo regime: Welthauptstadt Germania.
Il nuovo piano per Berlino elaborato da Speer gravitava intorno a un monumentale asse stradale, orientato nord-sud (e appunto denominato «Nord-Süd-Achse»), il quale, sventrando il vecchio centro storico di Berlino (accusato di passatismo) avrebbe collegato i due nuovi fulcri della Welthauptstadt: la colossale Große Halle, una sala congressi voltata a cupola rappresentativa del potere del Terzo Reich, e un altrettanto mastodontico Arco di Trionfo, concepito come memoriale dei soldati tedeschi caduti durante la prima guerra mondiale, in ideale antagonismo con l'Arco di Trionfo di Napoleone Bonaparte. Altri episodi architettonici del Nord-Süd-Achse sarebbero stati il Führerpalast, la Nuova Cancelleria del Reich, l'Alto Comando della Wehrmacht, i vari ministeri del Reich e le sedi rappresentative delle maggiori industrie naziste.[2]
La costruzione dello Schwerbelastungskörper
modificaBerlino poggia su un terreno di natura sabbiosa, caratterizzato dalla presenza di banchi argillosi e da un alto livello della falda freatica: generalmente, queste caratteristiche comportano una scarsa affidabilità statica e meccanica, potenzialmente incompatibile con la densità edilizia concepita da Speer. Si rese necessario, pertanto, eseguire delle prove di carico per valutare l'aspetto deformativo del terreno nel sito su cui si sarebbe eretto l'Arco di Trionfo, caratterizzato come già accennato da mastodontiche dimensioni (l'altezza era di 117 metri totali, a fronte dei 50 di quello parigino).[3]
La Deutsche Gesellschaft für Bodenmechanik (Società tedesca per la meccanica del suolo) si fece carico delle indagini geologiche e geotecniche. Fu la società Dyckerhoff & Widmann (Dywidag), invece, ad assumersi nel 1941 l'onere della costruzione della prova di carico, per il corrispettivo di 400.000 marchi (adeguato al potere d'acquisto nella valuta odierna, circa 1,88 milioni di euro), sfruttando la forza lavoro di numerosi prigionieri di guerra francesi.
La struttura è formata da una fondazione di 11 metri di diametro, che parte a livello della strada e arriva fino a circa 18 metri di profondità, sopra la quale è poggiato un cilindro di calcestruzzo alto 14 metri e con un diametro di 21 metri. Per la sua realizzazione sono state utilizzate 12.650 tonnellate di calcestruzzo, equivalenti a quello che avrebbe dovuto essere il peso di uno dei quattro piedi dell'Arco di Trionfo: calcolando una superficie di fondazione di 100 m², ciò corrisponde ad una pressione di 12,65 kg per cm². A questo corpo, ubicato all'incrocio delle attuali Dudenstraße, General-Pape-Straße, e Loewenhardtdamm, nel quartiere di Tempelhof, venne dato il nome di Schwerbelastungskörper (Corpo di carico pesante).[4][5] Se il blocco fosse sprofondato più di due centimetri, con uno scostamento della freccia teorica da quella effettivamente registrata, sarebbero state necessarie ulteriori opere di stabilizzazione e di consolidamento del terreno prima di iniziare la costruzione dell'Arco.
Dopo la guerra
modificaIl rovesciamento delle sorti del conflitto a favore degli Alleati rese inattuabili i piani edilizi di Speer e di Hitler, e pertanto la costruzione della Welthauptstadt Germania non venne mai avviata. Terminata la guerra, dunque, lo Schwerbelastungskörper era ormai privo di ogni funzione pratica: se all'inizio si pensava di farlo detonare, successivamente si abbandonò quest'idea, stante la difficoltà di eseguire una simile operazione con ragionevole sicurezza all'interno di una zona residenziale densamente popolata e percorsa a poca distanza anche dai binari della S-Bahn. La Deutsche Gesellschaft für Bodenmechanik, in ogni caso, proseguì i rilievi fino al 1948, quando si registrò che il cilindro in calcestruzzo era sprofondato nel terreno per 19,4 cm, a fronte dei 2 inizialmente fissati come soglia massima di tolleranza.[4]
Utilizzato fino al 1977 dal dipartimento di ingegneria dell'Università tecnica di Berlino per effettuare indagini geologiche del suolo berlinese,[6] dal 1995 lo Schwerbelastungskörper è tutelato come monumento nazionale, in quanto «unica reliquia tangibile della pianificazione urbanistica nazionalsocialista».[7] Nel 2007 il Distretto di Tempelhof-Schöneberg promosse una riqualificazione urbanistica dell'area circostante il monumento, e nel 2009 lo rese accessibile al pubblico in occasione di apposite visite guidate.[8]
Galleria d'immagini
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La struttura oggi
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Schema della struttura
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Pannello su Welthauptstadt Germania
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Vista laterale
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Copertura
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Attacco a terra
Note
modifica- ^ (EN) Martin Kitchen, Speer: Hitler's Architect, Yale University Press, 2015, p. 57, ISBN 0300216009.
- ^ Marco Biraghi, Storia dell'architettura contemporanea, collana Piccola biblioteca Einaudi, vol. 1, Torino, Einaudi, 2008, pp. 412-414, ISBN 978-88-06-18697-5.
- ^ I progetti del Terzo Reich, su berlino-explorer.com. URL consultato il 29 marzo 2023.
- ^ a b (EN) Large loads and deep drilling. L'immagine è stata tratta da: Wikimedia Commons.
- ^ (EN) Schwerbelastungskörper, su structurae.net. URL consultato il 29 marzo 2023.
- ^ (EN) Clare Copley, 'Stones do not Speak for Themselves': Disentangling Berlin's Palimpsest (XML), in Fascism, vol. 8, n. 2, 17 dicembre 2019, pp. 219–249, DOI:10.1163/22116257-00802006, ISSN 2211-6249 .
- ^ (EN) From test object to information point, su schwerbelastungskoerper.de. URL consultato il 29 marzo 2023.
- ^ (DE) Informationsort Schwerbelastungskörper wird der Öffentlichkeit übergeben, su stadtentwicklung.berlin.de. URL consultato il 29 marzo 2023.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sullo Schwerbelastungskörper
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Schwerbelastungskörper, su Structurae.
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