Sterling (mitra)
Lo Sterling è un mitra britannico. Era stato sperimentato dal British Army nel 1944-1945 come rimpiazzo dello Sten, ma tale sostituzione non iniziò davvero prima del 1953. Rimase in uso nel Regno Unito fino al 1994, a seguito dell'adozione del fucile d'assalto SA 80 (L85A1). In occasione degli europei è stata creata una versione speciale in onore di Raheem Sterling
Mitra Sterling | |
---|---|
Sterling L2A3 (Mark 4) | |
Tipo | Pistola mitragliatrice |
Origine | Regno Unito |
Impiego | |
Utilizzatori | (vedere Utilizzatori) |
Conflitti | Seconda guerra mondiale Crisi di Suez Emergenza di Aden Confronto tra Indonesia e Malesia Guerra fredda Guerra del Vietnam Guerra delle Falkland Conflitto nordirlandese Guerra del Golfo |
Produzione | |
Progettista | George William Patchett |
Data progettazione | 1944 |
Costruttore | Sterling Armaments Company |
Entrata in servizio | 1944 |
Ritiro dal servizio | 1994 |
Numero prodotto | oltre 400 000 |
Varianti | (vedere Varianti) |
Descrizione | |
Peso | 2,7 kg |
Lunghezza | 686 mm (481 mm con calcio ripiegato) |
Lunghezza canna | 196 mm |
Calibro | 9 × 19 mm Parabellum 7,62 × 51 mm NATO (variante fucile da battaglia) |
Azionamento | Massa battente - con ritardo a leva nella variante fucile da battaglia |
Cadenza di tiro | 550 colpi/min. |
Tiro utile | 200 m Silenziato: 50-100 m |
Organi di mira | Tacca sul castello e mirino alla volata |
Fonti precisate nella voce | |
voci di armi da fuoco presenti su Wikipedia |
Storia
modificaNel 1944 lo stato maggiore britannico indisse una gara per un nuovo mitra. Precisò che l'arma non avrebbe dovuto pesare più di 2,7 kg, avrebbe dovuto sparare munizioni 9 × 19 mm Parabellum, avere una cadenza di tiro non superiore a 500 colpi al minuto e doveva essere abbastanza precisa da mettere cinque colpi singoli in un bersaglio di un piede quadro (circa 30x30 cm) a una distanza di 100 iarde (91 m).
Per soddisfare tali nuove specifiche tecniche, George William Patchett, progettista capo alla Sterling Armaments Company di Dagenham, presentò un prototipo dell'arma di nuova progettazione al principio del 1944. L'esercito riconobbe subito le sue potenzialità (cioè precisione e affidabilità sensibilmente migliorate rispetto allo Sten) e ne ordinò 120 esemplari per collaudarli. Verso la fine della seconda guerra mondiale, alcuni campioni di prova furono usati in combattimento dalle truppe aerotrasportate nella battaglia di Arnhem ed altrove, e l'arma divenne nota come il mitra Patchett. Poiché il Patchett/Sterling può usare tranquillamente i caricatori dello Sten (oltre ai propri specifici, di forma curvata), non ci furono problemi di interoperabilità.
Nel dopoguerra, con i magazzini pieni di Sten, c'era scarso interesse a sostituirli con un modello più evoluto. Nondimeno, nel 1947, si fece un esame competitivo tra il Patchett, un progetto della Royal Small Arms Factory, uno della BSA e un altro sperimentale australiano; lo Sten rimaneva il riferimento per tutti i concorrenti. L'esame fu inconcludente, ma era solo l'inizio di successivi sviluppi ed ulteriori prove. Alla fine prevalse il progetto Patchett, e quindi nel 1951 si decise che il British Army lo adottasse. Iniziò a sostituire lo Sten nel 1953, con la designazione ufficiale di "Sub-Machine Gun L2A1". La sua ultima variante non silenziata fu la L2A3, ma i cambiamenti furono minimi durante la vita operativa del modello[senza fonte].
Dettagli progettuali
modificaIl mitra Sterling è costruito interamente in acciaio e plastica, ed ha un calcio che si può ripiegare sotto l'arma. A dispetto di un progetto convenzionale di massa battente che spara ad otturatore aperto, ci sono alcune caratteristiche insolite: per esempio, l'otturatore ha dei solchi elicoidali scavati nella superficie per rimuovere sporco e morchia dall'interno dal castello, aumentando l'affidabilità. Lo Sterling usa un caricatore nettamente migliorato (rispetto allo Sten), da 34 cartucce, curvo, bifilare, inserito nel lato sinistro del castello. L'elevatore del caricatore, che spinge le cartucce nella fessura d'ingresso della camera di scoppio, è dotato di rulli per ridurre l'attrito e il percussore è costruito in modo tale che non si allinea alla capsula della cartuccia finché quest'ultima non sia entrata in camera di scoppio.[1]
La versione silenziata dello Sterling (L34A1/Mk.5) fu sviluppata per operazioni clandestine. Tale versione monta un freno di bocca circondato da un cilindro con camere di espansione per ridurre la velocità del proiettile al punto che non superi il muro del suono, con relativo boato; inoltre, il silenziatore riduce la vampa che si produce alla volata nel momento dello sparo. È così efficace che i soli rumori durante l'azione di fuoco vengono dall'otturatore che riarma e dalla scarica esplosiva appena percettibile.[2] I reggimenti SAS australiano e neozelandese usarono lo Sterling silenziato durante la guerra del Vietnam.[3] È degno di nota che lo Sterling silenziato fu impiegato dalle forze speciali — tanto britanniche quanto argentine — durante la guerra delle Falkland. Fu anche l'arma usata da agenti libici per uccidere la Woman Police Constable Yvonne Fletcher fuori dell'ambasciata libica a Londra, fatto che nel 1984 innescò l'assedio dell'edificio (e la successiva interruzione delle relazioni diplomatiche tra Regno Unito e Jamahiriyya araba libica).
Lo Sterling ha fama di eccellente affidabilità in condizioni avverse e, sebbene spari ad otturatore aperto, buona precisione. Dopo un po' di pratica, risultava molto accurato se impiegato a brevi raffiche. Benché sia stato riferito che l'arma non crei problemi ai tiratori mancini,[4] non è consigliabile per tali soggetti, salvo che indossino occhiali di protezione balistica. Il tragitto dei bossoli espulsi è leggermente diretto in basso e all'indietro, sicché i tiratori mancini a volte possono incorrere in lievi scottature.
Fu prodotta e distribuita nel British Army una baionetta di foggia simile a quella del L1A1 SLR, ma fu utilizzata raramente se non per le parate. Entrambe le baionette citate derivavano da quella che corredava il fucile No. 5 Mk I "Jungle Carbine", e la differenza principale stava in un anello più piccolo, nella baionetta da SLR, per adattarsi alla volata di quel fucile. Una volta inastata, la baionetta Sterling sporgeva a sinistra dall'asse verticale dell'arma, il che conferiva un bilanciamento più naturale in caso di combattimento alla baionetta.
Il tiratore destrimane, durante lo sparo, dovrebbe mettere la mano sinistra sul copri-canna ventilato, e non sul caricatore, perché la pressione esercitata impugnando il caricatore può facilitare gli inceppamenti, ed un caricatore lasco può staccarsi dall'arma. La presa al copri-canna offre maggior controllo dell'arma, così la mano destra può alternarsi in altri impieghi. Sul lato destro dell'arma, a 5 cm circa dalla volata, una sporgenza semicircolare serve ad evitare che la mano che sostiene l'arma possa andare troppo avanti e sopra la volata stessa.
La principale lamentela di chi utilizza uno Sterling di qualche tipo è che presenta sporgenze in tutte le direzioni: quando lo si porta a tracolla, spesso si impiglia nel vestiario, sulle giberne, sulle reti mimetiche e su porte/portelli, per non parlare dei fastidiosi (a volte dolorosi) colpi che ne derivano al portatore.
Produzione
modificaFurono costruiti più di 400 000 esemplari. La ditta Sterling li produceva per le forze armate britanniche ed anche per esportazione, mentre le Royal Ordnance Factories (ROF), nell'impianto di Fazakerley, presso Liverpool, lavoravano solo per i militari britannici. La ROF non fa più armi complete, ma continua a realizzare parti di ricambio per utenti finali certificati.
La FAMAE ne produceva una variante cilena, il mitra PAF, di differente aspetto esterno, con un castello più corto, sprovvisto di rivestimento della canna.[5]
Anche il Canada faceva uno Sterling su licenza, il Submachine Gun 9 mm C1, grazie alla Canadian Arsenals Limited.[6] Sostituì le versioni più vetuste dello Sten a partire dal 1953.
Un'arma simile, chiamata Sub-Machine Gun Carbine 9 mm 1A1, è fabbricata su licenza dalla Indian Ordnance Factory presso Kanpur, assieme ad un Sub-Machine Gun Carbine 9 mm 2A1, che è la copia della versione L34A1 silenziata integralmente. Agli inizi del XXI secolo, queste due armi erano ancora prodotte dall'Ordnance Factories Board ed impiegate dalle forze armate indiane.
Varianti
modificaBritanniche
modifica- Senza designazione: Patchett Machine Carbine Mark 1 (test iniziati nel 1944)
- Senza designazione: Patchett Machine Carbine Mark 1 & Folding Bayonet (come sopra ma con baionetta ripiegabile, mai approvato)
- L2A1: (Patchett Machine Carbine Mark 2) Adottato nel 1953.
- L2A2: (Sterling Mark 3) Adottato nel 1955.
- L2A3: (Sterling Mark 4) Adottato nel 1956. Ultima versione regolare in servizio nel British Army.
- L34A1: Versione silenziata (Sterling-Patchett Mark 5). Tenuto di riserva nel British Army.
- Sterling Mark 6 "Police": una versione semiautomatica ad otturatore chiuso per forze di polizia e vendita ai privati. Una versione da esportazione USA aveva la canna più lunga (16 pollici, ossia 40 cm circa) per soddisfare una normativa del Bureau of Alcohol, Tobacco, Firearms and Explosives (BATF). A partire dal 2009, la Century Arms International (CAI) iniziò a distribuire un'arma simile, ma in forma di carabina semiautomatica, costruita dalla Wiselite Arms. Anche questi esemplari hanno la canna da 16 pollici. Vengono assemblati usando un misto di parti americane nuove, e parti provenienti da kit di ricambio per gli Sterling Mark 4 dismessi dall'uso militare. Quest'arma è spesso commercialmente denominata "Sterling Sporter".[7]
- Sterling Mark 7 "Para-pistol": Variante speciale, pistola mitragliatrice assegnata ad unità di commando o agenti segreti che dovessero operare in borghese.[8] Aveva una canna accorciata da 4"/108 mm, impugnatura fissa verticale e pesava 2,2 kg. Se adoperata con un caricatore "corto" (da 10 o 15 colpi), poteva essere riposta in una speciale fondina. Poteva essere usata come arma per il combattimento ravvicinato con l'aggiunta di un calcio fisso opzionale.
Canadesi
modifica- C1 Submachine Gun: Adottato nel 1958, in sostituzione dello Sten per il servizio generale.[9] Si discosta dal L2 britannico in quanto faceva ampio uso di metallo stampato al posto delle più costose colate adoperate nei mitra di produzione britannica.[9] Aveva anche la protezione del grilletto asportabile (per l'uso con i guanti in condizioni artiche) come dotazione ordinaria e usava un caricatore da 30 colpi. Era però disponibile pure un caricatore da 10 colpi per equipaggi di veicoli blindati e simili.
Indiane
modifica- SAF Carbine 1A: Sterling L2A1 di fabbricazione indiana.
- SAF Carbine 2A1: Carabina silenziata Sterling Mark V.
Versione 7,62 NATO (prototipo)
modificaFu sviluppata anche una variante del mitra Sterling nel calibro 7,62 × 51 mm NATO. Usava il dispositivo di ritardo a leva per gestire quel munizionamento più potente ed era alimentato con i caricatori da 30 copi del Bren.[10] Svolgendo un ruolo simile a quello della mitragliatrice leggera Besal[11] nella Seconda guerra mondiale,[12] lo Sterling calibro 7,62 NATO era concepito come una soluzione-tampone di emergenza per l'ipotesi in cui un attacco improvviso (e imprevisto) nella situazione della Guerra fredda avesse reso momentaneamente indisponibili, quanto meno in numero adeguato, altre armi più consone alla funzione di fucile da battaglia.
Utilizzatori
modifica- Argentina: variante Mk 4 .[13]
- Australia: variante silenziata "L34A1".[14]
- Bahrein: variante Mk 4.[13]
- Bangladesh: variante Mk 4.[13]
- Barbados[13]
- Belize: variante Mk 4.[13]
- Botswana[13]
- Brunei: variante Mk 4.[13]
- Canada: Prodotto come il C1.[15]
- Cipro[13]
- Filippine: La variante L34A1 è usata dal Naval Special Operations Group.[16]
- Gabon[13]
- Gambia[13]
- Ghana[13]
- Guyana[13]
- India: Attualmente costruito dalla Indian Ordnance Factories. È venduto come Sub Machine Gun Carbine 9 mm 1A1.[17] È disponibile anche una versione silenziata, venduta con la denominazione di Sub Machine Gun Carbine 9 mm 2A1.[18]
- Iraq: variante Mk 4.[13]
- Giamaica: Usato dalla Jamaica Defence Force come PDW per unità ausiliarie.[19]
- Kenya[13]
- Kuwait[20][21]
- Libano[13]
- Lesotho[13]
- Libia: variante L34.[13]
- Malawi[13]
- Malaysia[13]
- Malta[13]
- Marocco[22]
- Myanmar (Birmania)[13]
- Nepal[13]
- Nuova Zelanda[21]
- Nigeria[13]
- Oman[13]
- Pakistan[13]
- Papua Nuova Guinea[13]
- Portogallo[13]
- Qatar[13]
- Regno Unito: La variante L2A1 fu accettata dal British Army nel 1953.[15] La variante L34A1 entrò in servizio nel 1966.[15]
- Sierra Leone[13]
- Singapore: varianteMk 4 usata dalle unità paramilitari della Singapore Police Force — Gurkha Contingent, Police Coast Guard e Police Special Operations Command; sostituita con l'Heckler & Koch MP5 dal 1999.
- Somalia[13]
- Spagna: UOE gruppo speciale dell'Armada Española.[23]
- Sri Lanka[13]
- Sudan[13]
- Swaziland[13]
- Tanzania[13]
- Trinidad e Tobago[13]
- Uganda[13]
- Zambia[13]
- Zimbabwe[13]
Nella cultura di massa
modifica- Nella sua versione standard, l'arma appare in numerosi film, segnatamente della serie James Bond, oltre che in videogiochi.[24]
- Con un piccolo camuffamento cosmetico, dallo Sterling è stato ricavato il fucile "blaster" per i film della serie Star Wars.[25]
- Nel videogioco Tom Clancy's Rainbow Six Siege, l'operatrice canadese Frost, utilizza uno Sterling canadese: un "9mm C1"
Note
modifica- ^ Will Fowler, Royal Marine Commando 1950-82: From Korea to the Falklands, Osprey, 2009, pp. 17–20, ISBN 978-1-84603-372-8.
- ^ Firing the L34A1, su YouTube.
- ^ Kevin Lyles, Vietnam ANZACs: Australian & New Zealand troops in Vietnam 1962-72, Oxford, Osprey, 2004, ISBN 978-1-84176-702-4. p. 62 Archiviato il 1º novembre 2014 in Internet Archive.
- ^ Sterling 9mm MK4 SMG Sub Machine Gun, su YouTube.
- ^ FAMAE Paf, Wespondirectory Archiviato l'11 febbraio 2015 in Internet Archive.
- ^ Kitsune, Sterling L2A3 Submachinegun, su kitsune.addr.com, 2001. URL consultato il 23 maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 3 aprile 2010).
- ^ Gun Review: Century Arms International (Wise Lite Arms) Sterling Sporter, su thetruthaboutguns.com. URL consultato il 4 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 15 marzo 2017).
- ^ STERLING MK7 Archiviato l'11 febbraio 2015 in Internet Archive. (Thespecialistsltd.com)
- ^ a b C1 Submachine Gun, su canadiansoldiers.com. URL consultato il 23 maggio 2009.
- ^ British .308 Sterling prototype « Forgotten Weapons
- ^ Collegamenti esterni in punto:
- Copia archiviata, su archivingindustry.com. URL consultato il 2 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 15 gennaio 2013).
- http://www.acant.org.au/Articles/MGs_inBritishService.html
- https://i150.photobucket.com/albums/s97/bongomania/Besal2.jpg
- ^ La Besal era stata pensata come un'alternativa al Bren, non solo perché più semplice ed economica, ma anche perché si temeva che la Royal Small Arms Factory non potesse più sfornare i Bren, in seguito a possibili bombardamenti tedeschi; quando tale minaccia perse la propria attualità, la Besal fu ritenuta non necessaria.
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa ab ac ad ae af ag ah ai aj ak al Jones, Richard D. Jane's Infantry Weapons 2009/2010. Jane's Information Group; 35 edition (January 27, 2009). ISBN 978-0-7106-2869-5.
- ^ Horner, David (2002). SAS Phantoms of War: A History of the Australian Special Air Service. Allen & Unwin. ISBN 1-86508647-9.
- ^ a b c Miller, David (2001). The Illustrated Directory of 20th Century Guns. Salamander Books Ltd. ISBN 1-84065-245-4.
- ^ M3 Grease Guns Re-issued, su timawa.net, 22 febbraio 2005. URL consultato il 24 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 26 settembre 2008).
- ^ SUB MACHINE GUN CARBINE 9 mm 1A1, su ofbindia.gov.in. URL consultato il 23 maggio 2009.
- ^ Sub Machine Gun Carbine 9 mm 2A1 (Silent Version), su ofbindia.gov.in. URL consultato il 23 maggio 2009.
- ^ Web Site of the Jamaica Defence Force, su jdfmil.org. URL consultato il 12 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 25 marzo 2012).
- ^ Gordon L. Rottman, Ron Volstad Armies of the Gulf War. ISBN 1-85532-277-3
- ^ a b Leroy Thompson, The Sten Gun[collegamento interrotto], Osprey Publishing, 20 settembre 2012, pp. 74–, ISBN 978-1-78096-125-5.
- ^ Ezell, Eward. Small Arms Today (Stackpole, 1988)
- ^ Diez, Octavio (2000). Armament and Technology. Lema Publications, S.L. ISBN 84-8463-013-7.
- ^ Internet Movie Firearms Database, ad vocem
- ^ Star Wars Episode IV: A New Hope
Bibliografia
modifica- Hogg, Ian V., and John H. Batchelor. The Complete Machine-Gun, 1885 to the Present. London: Phoebus, 1979. ISBN 0-7026-0052-0.
- Gordon Rottman: Armies of the Gulf War (Osprey Military, London UK, 1993) p 31 ISBN 1-85532-277-3
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Sterling
Collegamenti esterni
modifica- Sterling SMG - Official User's Manual (PDF), su nazarian.no. URL consultato l'8 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 17 aprile 2016).
- Sterling 7.62x51mm NATO variant, su forgottenweapons.com.
- Chrome Plated L2A3 and 7.62 NATO variant (JPG), su i277.photobucket.com.
- Modern Firearms including several pictures of the various models.
- Photos of an early Patchett SMG, showing its strong resemblance to the Sterling [collegamento interrotto], su uzitalk.com.
- Sterling L2 at SecurityArms, su securityarms.com.
- Sub Machine Gun Carbine 9 mm 1A1, Sterling L2A3 machine carbine manufactured under license by Indian State Ordnance Factory Board.
- Sub Machine Gun Carbine 9 mm 2A1 (Silent Version), Sterling L34A1 silenced machine carbine manufactured under license by Indian State Ordnance Factory Board.
- Image of a MK7 (Para Pistol) (JPG), su geocities.com. URL consultato il 4 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2009).
- earmi.it, http://www.earmi.it/armi/atlas2/671.htm .
- Image of a FAMAE PAF (Chilean Manufactured) (JPG), su img260.imageshack.us.
- Video #1 of L2A3 being fired, su youtube.com.
- Video #2 of L2A3 being fired, su youtube.com.
- Video of Sterling Mk5 Silencer (L34A1) (JA)