Teatro delle Tuileries
Il Teatro delle Tuileries era un teatro situato all'interno del distrutto Palazzo delle Tuileries[1] a Parigi. Era anche noto come Salle des Machines, per via delle elaborate macchine di scena, progettate dall'architetto teatrale italiano Gaspare Vigarani e dai suoi due figli, Carlo e Lodovico.[2]
Teatro delle Tuileries | |
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Edificio teatrale ritratto in un acquarello del XVIII | |
Ubicazione | |
Stato | Francia |
Località | Parigi |
Realizzazione | |
Inaugurazione | 1662 |
Architetto | Gaspare Vigarani, Carlo Vigarani, Ludovico Vigarani, Louis Le Vau, François D'Orbay, Jacques-Germain Soufflot, Jacques Gabriel, Charles Percier e Pierre-François-Léonard Fontaine |
Costruito nel periodo 1659–1661, era stato realizzato per le spettacolari messe in scena del giovane Luigi XIV, ma nel 1763 il teatro venne ridimensionato e utilizzato per ospitare gli spettacoli dell'Opera di Parigi (fino al 1770), della Comédie-Française (dal 1770 al 1782) e del Théâtre de Monsieur (dal gennaio al dicembre 1789). Nel 1808 Napoleone fece costruire un nuovo teatro dagli architetti Percier e Fontaine. Il Palazzo delle Tuileries e il teatro vennero distrutti da un incendio il 24 maggio 1871, durante la Comune di Parigi.
Salle des Machines
modificaL'auditorium, progettato e decorato dagli architetti Charles Errard, Louis Le Vau e François d'Orbay, era ospitato in un padiglione situato all'estremità nord del palazzo, originariamente costruito dall'architetto Philibert Delorme per Caterina de' Medici.[3] Si stima che la sua capienza andasse da 6.000 a 8.000 posti a sedere.[4] L'insolitamente profondo palcoscenico era situato in una galleria tra l'auditorium e un nuovo padiglione più a nord, in seguito designato come Pavillon de Marsan.[3]
La sala venne inaugurata il 7 febbraio 1662 con la prima de L'Ercole amante di Francesco Cavalli. Il costo del progetto, compresa la costruzione del teatro, ammontò a 120,000 livre e l'opera venne rappresentata solo otto volte.[5] Il teatro non venne più usato fino al 1671, quando venne rappresentato Psyché, uno scenografico spettacolo con musiche e balletto. Questa produzione costò 130.000 livre e venne rappresentata solo due volte.[6] (Psyché venne poi ridotta e rappresentata con successo nel più piccolo Théâtre du Palais-Royal nel luglio.)[7] La Salle des Machines non venne più usata, per spettacoli musicali, per il resto del regno di Luigi XIV. Nel 1720, durante la Reggenza di XV, la sala venne ristrutturata con un costo di 150.000 livre e venne rappresentato il balletto Les folies de Cardenio con musiche di Michel Richard Delalande. Il giovane Luigi XV vi fece la sua prima e ultima apparizione nel ruolo di danzatore. Dopo Cardenio non vi furono altre rappresentazioni, ad eccezione di qualche spettacolo di marionette negli anni 1730.[6] In considerazione delle grandi spese investite nel teatro, è sorprendente che sia stato così poco utilizzato. Le cronache moderne citano l'acustica scadente, ma Coeyman suggerisce che il mancato utilizzo potrebbe essere stato il risultato delle sue grandi dimensioni". La sala poteva essere semplicemente "troppo difficile da colmare"[8].
Ultime modifiche
modificaIl teatro subì poi tre trasformazioni sostanziali: la prima nel 1763, quando fu notevolmente ridotto in dimensioni per ospitare gli spettacoli dell'Opera di Parigi (con una capacità da 400 - 500 spettatori) dagli architetti Jacques Soufflot e Jacques Gabriel; la seconda nel 1792, quando fu trasformato in sala per la Convenzione Nazionale; e la terza nel 1808, quando Napoleone fece realizzare un nuovo teatro costruito su progetto degli architetti Percier e Fontaine.[9]
Galleria d'immagini
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Pianta della Salle des Machines dall'Encyclopédie di Diderot (1772)
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Sezione longitudinale della Salle des Machines
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Modifiche appaortate da Soufflot e Gabriel nel 1763
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Teatro di Napoleone del 1808
Note
modifica- ^ Storia del palazzo, su parigiconsiglia.blogspot.com.
- ^ Coeyman 1998, pp. 45–46.
- ^ a b Wild 1989, p. 404.
- ^ Coeyman 1998, p. 53. According to Wild 1989, p. 406, the number of places was 4,000 "d'ap. A. Donnet", but the latter author actually gives the capacity as 6,000 (Donnet 1821, p. 261).
- ^ Coeyman 1998, pp. 46, 55.
- ^ a b Coeyman 1998, p. 47.
- ^ Gaines 2002, pp. 394–395.
- ^ Coeyman 1998, p. 53.
- ^ Wild 1989, pp. 406–407.
Bibliografia
modifica- Coeyman, Barbara (1998). "Opera and Ballet in Seventeenth-Century French Theatres: Case Studies of the Salle des Machines and the Palais Royal Theater" in Radice 1998, pp. 37–71.
- Donnet, Alexis (1821). Architectonographie des théâtres de Paris. Paris: P. Didot l'ainé. Copy at Google Books.
- Gaines, James F., editor (2002). The Molière Encyclopedia. Westport, Connecticut: Greenwood Press. ISBN 9780313312557.
- Radice, Mark A., editor (1998). Opera in Context: Essays on Historical Staging from the Late Renaissance to the Time of Puccini. Portland, Oregon: Amadeus Press. ISBN 9781574670325.
- Wild, Nicole (1989). Dictionnaire des théâtres parisiens au XIXe siècle: les théâtres et la musique. Paris: Aux Amateurs de livres. ISBN 9780828825863. ISBN 9782905053800 (paperback). View formats and editions at WorldCat.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Teatro delle Tuileries
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Salle des Machines, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 132878765 · LCCN (EN) no2004068883 |
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