Valle di Casies
Valle di Casies (Gsies in tedesco, pron. [gziə̯s]) è un comune italiano di 2 335 abitanti della provincia autonoma di Bolzano in Trentino-Alto Adige. Il suo territorio corrisponde all'omonima Val Casies, una valle perpendicolare della Val Pusteria.
Valle di Casies comune | |
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(IT) Valle di Casies (DE) Gsies | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Trentino-Alto Adige |
Provincia | Bolzano |
Amministrazione | |
Sindaco | Paul Schwingshackl (SVP) dal 22-9-2020 |
Lingue ufficiali | Italiano, Tedesco |
Territorio | |
Coordinate | 46°48′43.28″N 12°13′43.14″E |
Altitudine | 1 305 m s.l.m. |
Superficie | 110,14 km² |
Abitanti | 2 335[3] (31-8-2020) |
Densità | 21,2 ab./km² |
Frazioni | Colle/Pichl, Santa Maddalena/St. Magdalena, San Martino/St. Martin (sede comunale)[1] |
Comuni confinanti | Dobbiaco, Innervillgraten (AT-7), Monguelfo-Tesido, Rasun Anterselva, Sankt Jakob in Defereggen (AT-7), Villabassa |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 39035 |
Prefisso | 0474 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 021109 |
Cod. catastale | L601 |
Targa | BZ |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[4] |
Cl. climatica | zona F, 4 428 GG[5] |
Nome abitanti | (IT) casiesani (DE) Gsieser[2] |
Cartografia | |
Posizione del comune di Valle di Casies nella provincia autonoma di Bolzano | |
Sito istituzionale | |
Geografia fisica
modificaIl comune si estende nell'omonima valle, formata dal rio Casies.
Con lo stesso nome si indica anche la vallata che, partendo da Monguelfo, si spinge quasi fino al confine con l'Austria. I principali luoghi abitati della vallata sono: Masi (Henzing), Planca di Sotto (Unterplanken), Planca di Sopra (Oberplanken), Durna in Selva (Durnwald), Colle di dentro (Innerpichl), Colle di fuori (Außerpichl), San Martino (St. Martin), Capaia (Kapairn), Santa Maddalena Valbassa (St. Magdalena-Niedertal), Santa Maddalena Vallalta (St. Magdalena-Obertal).
Origini del nome
modificaIl toponimo è attestato come Gesize nel 1178-1189 e nel 1299 come Gesiez e Gesiezze e deriva probabilmente dal tedesco sitzen ("insediarsi") o gesiuse (il "chiassare" del rumore di caccia).[6][7]
Storia
modificaLa prima menzione documentata di Casies come Gesize risale al tardo XII secolo, ma l'odierno comune è stato creato solamente nel 1929 dalla fusione dei comuni in precedenza indipendenti di Colle, San Martino e Santa Maria Maddalena.
Nel 1953 il municipio fu costruito nuovo per gli uffici comunali a Durna in Selva, e fino al 1985 la sede del comune era a Colle (ted. Pichl), ma nello stesso anno venne trasferita a San Martino.
Nella frazione di San Martino è nato il bellicoso padre cappuccino Joachim Haspinger, uno dei cardini della rivoluzione per l'indipendenza tirolese con Andreas Hofer, contro i bavaresi, alleati dei francesi napoleonici. Sempre a San Martino si può ammirare sul piazzale principale il monumento al frate cappuccino, ovvero una statua in bronzo di Othmar Winkler.
Tra gli abitati di Colle e San Martino si trovano alcuni bunker dello sbarramento Planca di Sopra, appartenenti al sistema difensivo del Vallo Alpino in Alto Adige.[8]
Simboli
modificaLo stemma raffigura due raschiatoi neri posti in fascia su sfondo oro. Riprende le insegne dei signori di Gsies conosciuti dal XIII secolo ed estinti nel 1429. Lo stemma è stato adottato nel 1968.[9]
Monumenti e luoghi d'interesse
modificaArchitetture civili e militari
modifica- Castello di Monguelfo (in tedesco: Schloss Welsberg) sito nel Comune di Monguelfo, all'inizio della valle di Casies, laterale della Val Pusteria.
Architetture religiose
modificaSocietà
modificaRipartizione linguistica
modificaLa sua popolazione è in netta maggioranza di madrelingua tedesca:
% | Ripartizione linguistica (gruppi principali)[10] |
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98,29% | madrelingua tedesca |
1,62% | madrelingua italiana |
0,09% | madrelingua ladina |
Evoluzione demografica
modificaAbitanti censiti[11]
Amministrazione
modificaPeriodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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nel 1975 | Leonhard Leitgeb | Sindaco | |||
2005 | 2015 | Paul Schwingshackl | SVP | Sindaco | |
2015 | 2020 | Kurti Taschler | SVP | Sindaco | |
2020 | Paul Schwingshackl | SVP | Sindaco |
Sport
modificaLa vallata offre nel periodo invernale circa 40 chilometri di piste da fondo. Inoltre nel mese di febbraio, ogni anno si organizza nella vallata un'importante gara di sci di fondo: la Gran fondo della Val Casies[12].
Oltre a ciò, in fondo alla vallata, ovvero oltre Santa Maddalena si trova un impianto di risalita, uno skilift, e diverse strade forestali che d'inverno si trasformano in piste da slittino naturale.
Note
modifica- ^ Numeri e fatti, su comune.valledicasies.bz.it, Comune di Valle di Casies. URL consultato il 19 dicembre 2014.
- ^ Valle di Casies, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 26 maggio 2015.
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2020 (dato provvisorio).
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ AA.VV., Nomi d'Italia. Novara, Istituto Geografico De Agostini, 2004
- ^ Egon Kühebacher, Die Ortsnamen Südtirols und ihre Geschichte, vol. 1, Bolzano, Athesia 1995, p. 142. ISBN 88-7014-634-0
- ^ Alessandro Bernasconi, Giovanni Muran, Le fortificazioni del Vallo Alpino Littorio in Alto Adige, Trento, editore Temi, maggio 1999, pp. 328 pagine, ISBN 88-85114-18-0.
- ^ (EN) Gsies, su Heraldry of the World (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2011).
- ^ Astat Censimento della popolazione 2011 - Determinazione della consistenza dei tre gruppi linguistici della Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige - giugno 2012
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ ValCasies.com
Bibliografia
modifica- (DE) Valentin Hintner, Die Gsiesser Namen - Orts-, Flur- und Personennamen, Vienna, Hölder, 1909.
- Karlheinz Salzburger, Agriturismo in Alto Adige con particolare riferimento alla valle di Casies, Padova, Università degli Studi, 1979-80.
- (DE) Klaus Fischer, Das Gsieser Tal - geographische Skizze eines peripher gelegenen Hochtales in Südtirol, in "Der Schlern", 63, 1989, pp. 531–569.
- Josef Sulzenbacher, Chiese, cappelle, tabernacoli, monumenti commemorativi: Monguelfo, Tesido, Valle Casies - sentieri che invitano alla contemplazione, Monguelfo, Azienda di Soggiorno, 1992.
- (DE) Hannes Obermair, Ottenthal-Redlichs "Archiv-Berichte aus Tirol" - ein unvollendetes Projekt? Mit einem Anhang: Die Pfarrarchive von St. Magdalena und St. Martin in Gsies, in «Tutela dei beni culturali in Alto Adige», 1989/90, Bolzano, Athesia, 1995, pp. 333–359.
- (DE) Bergbonifizierungskonsortium Gsies-Taisten (a cura di), Das Gsieser Tal - ein Südtiroler Hochtal im Spannungsfeld zwischen Tradition und Zukunft, Bolzano, Pluristamp, 1997.
- (DE) Esther Stoll, Die Vor- und Nachgeschichte der Option in Gsies, Innsbruck, Università degli Studi, 2008.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Valle di Casies
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su gemeinde.gsies.bz.it.
- Valle di Casies, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Gsies, su sapere.it, De Agostini.
- http://www.gsieser-tal.com
Controllo di autorità | VIAF (EN) 148704589 · GND (DE) 10042978-6 |
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