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Canone di bellezza: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Venus_de_Milo_Louvre_Ma399-02b.jpg|thumb|upright|La [[Venere di Milo]], una delle più note idealizzazioni della bellezza]]
 
Il '''canone di bellezza''' è l'[[Estetica|ideale estetico]] riguardante il [[corpo umano|corpo]] che viene riconosciuto da buona parte della [[Società (sociologia)|società]], strettamente legato all'epoca e alla situazione culturale, economica e sociale di un popolo. Raccoglie le migliori e più desiderabili caratteristiche di [[bellezza]] fisica. Tale canone si è espresso in varie forme nella [[storia]] e tramandato attraverso le espressioni [[arte|artistiche]].
Il '''canone di bellezza''' non esiste. La bellezza è un'idea puramente soggettiva. Per creare un canone di bellezza oggettivo dobbiamo stilare una lista di elementi che lo rendano oggettivamente bello; ma, dal momento in cui li poniamo, questi elementi si differenziano da persona a persona. Si conclude quindi che questo canone oggettivo non esiste.
 
In questa voce viene trattato esclusivamente il canone di bellezza che riguarda l'[[essere umano]]. Per una trattazione più ampia vedi le voci [[canone (arte)]], [[bellezza]] e [[bello]].
 
== Storia ==
[[Immagine:VenusWillendorf.jpg|thumb|left|upright|[[Venere di Willendorf]] ([[Paleolitico]])]]
 
[[Immagine:Snake Goddess Crete 1600BC.jpg|thumb|upright|La dea dei serpenti ([[Creta (Grecia)|Creta]], [[II millennio a.C.]])]]
 
Da quando nacque l'arte gli uomini cercarono delle forme e misure ideali da attribuire alle figure da creare.
 
Della [[preistoria]] abbiamo molte rappresentazioni della [[Veneri paleolitiche|Venere primitiva]], in genere statuette, dove il volto della donna era appena abbozzato, mentre le forme tipiche della femminilità, il [[Mammella|seno]] e soprattutto i fianchi ede il ventre, erano esageratamente evidenziati, e quindi rigonfi, per valorizzare essenzialmente la funzione materna della donna.
 
=== Il canone nell'arte greca classica ===
[[Immagine:Hermes di Prassitele, at Olimpia, front.jpg|thumb|upright|left|''[[Hermes con Dioniso]]'' di [[Prassitele]]]]
 
{{vedi anche|Canone di Policleto}}
Il primo a giungere alla creazione di un canone di bellezza fu lo [[Scultura greca classica|scultore greco del primo periodo classico]] [[Policleto|Policleto di Argo]] ([[V secolo a.C.]]) che, dopo aver preso le misure di diverse parti del corpo ad un certo numero di uomini, arrivò a definire delle misure medie, imponendole come ideali. Policleto scolpisce dunque un corpo ideale, ma possibile, le cui proporzioni sarebbero desunte dalla natura. Dopo questi studi Policleto scrive un trattato (Il ''[[Canone di Policleto|Canone]]'', dal greco ''kanon'' cioè "regola" in cui descrive le perfette proporzioni del corpo umano), oggi perduto.
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[[Immagine:Masaccio-TheExpulsionOfAdamAndEveFromEden-Restoration.jpg|thumb|upright|La ''[[Cacciata dei progenitori dall'Eden|Cacciata dei progenitori]]'' (prima e dopo il restauro) di [[Masaccio]] ([[Firenze]], [[Cappella Brancacci]], [[1424]])]]
 
L’ideale di bellezza nel Medioevo era un concetto molto particolare. A quei tempi infatti la donna era considerata bella in base a due elementi: la sua figura doveva essere esile e la sua pelle estremamente candida, quasi pallida. Per renderla tale infatti la donna medievale la idratava con acqua di rose. I suoi capelli erano biondi e lunghissimi, la figura stretta, la fronte alta, gli occhi azzurri o grigi e la bocca rosea.
In quest'epoca la bellezza fisica venne considerata dominio del [[Diavolo|Maligno]], pertanto era rappresentata solo come attributo della [[Maria, madre di Gesù|Madonna]] e dei [[Santo|santi]]. In particolare la bellezza maschile non era attributo valorizzato come nel periodo classico. Il corpo viene nascosto da strati di abiti, ampiamente panneggiati quasi a celarne la vera forma. Sono rappresentati nudi solamente [[Adamo]] ed [[Eva]] o il [[Iconografia della Crocifissione|Cristo in croce]] i cui corpi esprimono la sofferenza legata al peccato.
I lunghi capelli venivano trattati con shampoo a base di zolfo o miele, e se non erano chiari naturalmente venivano schiariti al sole o con dell’aceto. Spesso però si tingevano anche con una particolare tintura fatta di corteccia di sambuco, zafferano, ginestre e tuorlo d’uovo. Se non li portavano sciolti le fanciulle medievali raccoglievano i loro capelli nella classica pettinatura dell’epoca detta “a cono”. Il seno non era simbolo di bellezza e seduzione: era piccolo e spesso stretto in una fascia, al contrario il ventre veniva messo spesso in evidenza ricorrendo a imbottiture sotto ai vestiti. Per curare la pelle si ricorreva, già durante il Medioevo, al peeling utile per combattere l’acne, spesso effettuato con delle cipolle. Anche la depilazione era importante: le donne infatti eliminavano i peli dal corpo utilizzando arsenico e calce viva.
In quest'epoca la bellezza fisica venneera considerata dominio del [[Diavolo|Maligno]], pertanto erapure rappresentata solo come attributo della [[Maria, madre di Gesù|Madonna]] e dei [[Santo|santi]]. In particolare la bellezza maschile non era attributo valorizzato come nel periodo classico. Il corpo viene nascosto da strati di abiti, ampiamente panneggiati quasi a celarne la vera forma. Sono rappresentati nudi solamente [[Adamo]] ed [[Eva]] o il [[Iconografia della Crocifissione|Cristo in croce]] i cui corpi esprimono la sofferenza legata al peccato.
 
=== Rinascimento ===
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{{Citazione|La bellezza è il dono più grande concesso da Dio all'umana creatura, poiché grazie alla bellezza eleviamo lo spirito alla contemplazione…|[[Agnolo Firenzuola]], [[1578]]}}
 
Nel [[Rinascimento|periodo rinascimentale]] si ebbe la riscoperta del corpo come oggetto positivo, incentrata soprattutto sulla donna, che appare florida e portatrice di gioia, ispiratrice dell'[[amor cortese]]. Il maschio è rappresentato solitamente in maniera più realistica, meno idealizzata, infatti la ritrattistica ebbe una decisa ripresa.
 
=== Primo Novecento ===
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[[Immagine:Gentlemen Prefer Blondes Movie Trailer Screenshot (35).jpg|upright|thumb|[[Marilyn Monroe]]]]
 
Nel [[anni 1950|secondo dopoguerra]], dopo che miseria, distruzione e morte avevano dilagato, ritorna un ideale di donna barocca estremamente femminile con forme procaci evidenziate da generose scollature che prende il nome di ''[[pin-up]]''. Negli anni successivi, si affianca il modello [[Twiggy]], indossatrice della fine degli [[anni 1960|anni sessanta]] famosa per la sua magrezza e il volto da bambina.
 
== Voci correlate ==
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* [[Bello]]
* [[Canone (arte)]]
* [[Forma del corpo umano]]
* [[Forma del corpo umano femminile]]
 
== Collegamenti esterni ==
* [{{cita web|http://xoomer.virgilio.it/non_ho_fame/la1.htm |Il canone di bellezza nei secoli]}}
 
{{portale|antropologia|arte|filosofia|moda|sociologia}}
 
[[Categoria:Estetica]]
[[Categoria:Sociologia della cultura]]
[[Categoria:Costume]]