Canone di bellezza: differenze tra le versioni
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L’ideale di bellezza nel Medioevo era un concetto molto particolare. A quei tempi infatti la donna era considerata bella in base a due elementi: la sua figura doveva essere esile e la sua pelle estremamente candida, quasi pallida. Per renderla tale infatti la donna medievale la idratava con acqua di rose. I suoi capelli erano biondi e lunghissimi, la figura stretta, la fronte alta, gli occhi azzurri o grigi e la bocca rosea.
I lunghi capelli venivano trattati con shampoo a base di zolfo o miele, e se non erano chiari naturalmente venivano schiariti al sole o con dell’aceto. Spesso però si tingevano anche con una particolare tintura fatta di corteccia di sambuco, zafferano, ginestre e tuorlo d’uovo. Se non li portavano sciolti le fanciulle medievali raccoglievano i loro capelli nella classica pettinatura dell’epoca detta “a cono”. Il seno non era simbolo di bellezza e seduzione: era piccolo e spesso stretto in una fascia, al contrario il ventre veniva messo spesso in evidenza ricorrendo a imbottiture sotto ai vestiti. Per curare la pelle si ricorreva, già durante il Medioevo, al peeling utile per combattere l’acne, spesso effettuato con delle cipolle. Anche la depilazione era importante: le donne infatti eliminavano i peli dal corpo utilizzando arsenico e calce viva.
In quest'epoca la bellezza fisica era pure rappresentata solo come attributo della [[Maria, madre di Gesù|Madonna]] e dei [[Santo|santi]]. In particolare la bellezza maschile non era attributo valorizzato come nel periodo classico. Il corpo viene nascosto da strati di abiti, ampiamente panneggiati quasi a celarne la vera forma. Sono rappresentati nudi solamente [[Adamo]] ed [[Eva]] o il [[Iconografia della Crocifissione|Cristo in croce]] i cui corpi esprimono la sofferenza legata al peccato.
=== Rinascimento ===
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