Chartres: differenze tra le versioni
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|Nome = Chartres
|Nome ufficiale =
|Panorama =
|Didascalia =
|Bandiera =
|Voce stemma = Armoriale dei comuni dell'Eure-et-Loir
|Stato = FRA
|Grado amministrativo = 5
|Divisione amm grado 1 = Centro-Valle della Loira
|Divisione amm grado 2 = Eure-et-Loir
|Divisione amm grado 3 = Chartres
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|Latitudine decimale = 48.45
|Longitudine decimale = 1.5
|Superficie =
|Abitanti = 40690
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|Prefisso =
|Codice catastale =
|Targa = 28
|Nome abitanti = chartrains/chartraines
|Patrono =
|Festivo =
|Mappa = Map commune FR insee code 28085.png
|Didascalia mappa =
}}
'''Chartres''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/ʃaʁtʁ(ə)/}}
I suoi abitanti si chiamano ''
== Storia ==
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L'attuale dipartimento dell'[[Eure-et-Loir]] corrisponde alla parte centrale del territorio dei [[Carnuti]], di cui Chartres era la capitale, sotto il nome di [[Autricum]]. Chartres-Autricum fu una grande città, fornita di acqua da due acquedotti, e vi si trovava un importante anfiteatro, almeno un foro e anche dei templi.
Evangelizzata verso la metà del III secolo da Saint Altin e Saint Eodald, alla [[caduta dell'Impero romano d'Occidente]], la [[
La città dovette fronteggiare le invasioni normanne dei secoli IX e X.
Nell'[[876]], un dono del re di Francia, [[Carlo il Calvo]] (823 – 877), il
Un'altra fonte di questa ricchezza consisteva
Nell'anno mille,
La qualità delle chiese attesta l'ampiezza del movimento religioso e la prosperità economica dei secoli XII e XIII.
Durante la [[guerra dei Cento Anni]], questa regione, al centro della Francia ed al cuore dei domini reali, soffrì molto. A Brétigny, piccola frazione a sud di Chartres, l'8 maggio [[1360]] fu firmato un [[Trattato di Brétigny|trattato]] di tregua tra gli inglesi ed il [[re di Francia]] [[Giovanni II di Francia|Giovanni il Buono]]. Più tardi, a sud di questo dipartimento si svolse l'episodio memorabile della [[battaglia delle
Dopo essere stata l'appannaggio di [[Carlo di Valois]], padre di [[Filippo VI di Francia]], la contea di Chartres fu eretta in ducato da [[Francesco I di Francia]], nel [[1528]] a profitto di [[Renata di Francia]], duchessa di [[Ferrara]]. Vanamente attaccata dai protestanti nel [[1568]], la città fu presa, dopo un lungo assedio<ref>
[[Luigi XIV di Francia|Luigi XIV]] donò il ducato di Chartres alla [[casa di Orléans]], il cui erede, fino a [[Luigi Filippo I]], portò il titolo di duca di Chartres.
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Dopo la [[Rivoluzione francese]], l'entrata nel mondo contemporaneo fu segnata da dei progressi importanti come l'arrivo della ferrovia con l'inaugurazione della [[Stazione di Chartres|stazione]] nel [[1849]], la messa in funzione del tram nel [[1899]] o ancora la creazione, nel [[1909]], tra i primi di Francia, dell'aeroporto, dove diversi piloti acquisirono la celebrità come [[Henri Farman|Farman]] e [[Hubert Latham|Latham]].
La città ebbe ancora la sua parte di sofferenze nella prima metà del XX secolo con i bombardamenti del 15 agosto [[1918]], del giugno [[1940]] e del maggio [[1944]]. Sempre nel 1940, [[Jean Moulin]], allora prefetto dell'[[Eure-et-Loir]], ebbe le sue prime contese con le truppe del
A partire dalla seconda metà del XX secolo, Chartres ha conosciuto una vera trasformazione economica e sociale caratterizzata dal lavoro, dall'aumento della popolazione e dalla creazione dei quartieri di La Madeleine e di Beaulieu.
[[File:La plaque devant la Cathédrale de Chartres.jpg|thumb|upright=1.3|La placca davanti alla la cattedrale di Chartres con l'indicazione della distanza da San Giacomo di Compostella.]]
=== Chartres, luogo di pellegrinaggi ===
La città è la meta di due pellegrinaggi: la [[domenica delle Palme]] per i giovani dai 18 ai 30 anni delle diocesi dell'Île de France<ref>{{Cita web|lingua=fr|titolo=Pèlerinage de Chartres - d’Ile-de-France|url=https://idf-a-chartres.org/|accesso=6 febbraio 2019}}.</ref> e alla [[Pentecoste]] per il "pellegrinaggio della Cristianità"<ref>{{cita web|lingua=fr|titolo=Pèlerinage de Chartres Pentecôte - Notre-Dame de Chrétienté|url=http://www.nd-chretiente.com/|accesso =6 febbraio 2019}}.</ref>.
Uno degli itinerari della ''[[Via Turonensis]]'', cammino di pellegrinaggio medievale da [[Parigi]] a [[San Giacomo di Compostella]], attraverso Chartres (l'altro itinerario passa per [[Orléans]]). Secondo il Capitolo Primo della ''Guida del Pellegrino'' di [[Aimery Picaud]], la ''Via Turonensis'' era una delle quattro strade in Francia che conducevano a San Giacomo di Compostella e la sola proveniente da nord e da nord-est dell'Europa. I pellegrini moderni che partono da Parigi possono prendere una delle due varianti dell'itinerario (via [[Vauhallan]] e [[Saint-Rémy-lès-Chevreuse]] o via [[Versailles]]) che convergono presso Rambouillet e attraversano [[Épernon]], [[Saint-Prest]] e [[Lèves]] prima di entrare a Chartres. La ''Via Turonensis'' continua in seguito verso [[Bonneval (Eure-et-Loir)|Bonneval]] e [[Châteaudun]] fino a [[Tours]], dove converge con la variante via [[Orléans]].
=== Simboli ===
{{citazione|Di rosso, a tre bisanti d'argento, ciascuno caricato di un'iscrizione di nero, incisa sul dritto di un denaro medievale del tipo utilizzato a Blois e Chartres<ref>Tre bisanti d'argento, ciascuno dentato di cinque pezzi a destra, caricati di un giglio a sinistra, di tre torte in palo e di una figura geroglifica, il tutto di nero.</ref>; al capo cucito d'azzurro, caricato di tre gigli d'oro.||De gueules, à trois besants d'argent, chacun chargé d'une inscription de sable frappé au droit d'un denier du Moyen âge du type bléso-chartrain; au comble cousu d'azur, à trois fleurs de lys d'or.|fr}}
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Cattedrali e chiese ===
La città è molto conosciuta per la sua [[cattedrale di Chartres|
<div style="text-align:center"><gallery heights=200 widths=200>
</gallery></div>
L'abbazia di San Pietro
=== Musei ===
* ''[[Musée des Beaux-Arts (Chartres)|Musée des Beaux-Arts]]'', museo d'arte (ubicato vicino alla Cattedrale di Chartres) ospitato nel precedente palazzo episcopale. Opere di [[Francisco de Zurbarán]], [[Jean-Baptiste Chardin|Chardin]], [[François Boucher|Boucher]], [[Jean-Honoré Fragonard|Fragonard]], [[Camille Corot|Corot]], [[Paul Sérusier]], [[André Derain]], [[Maurice de Vlaminck]], [[Léonard Limosin]] e [[Chaïm Soutine]].
* ''Le Grenier de l'Histoire Musée'', museo storico specializzato in uniformi militari e accessori;
* ''Le Centre International du Vitrail'', un laboratorio-museo e centro culturale dedicato all'arte del vetro colorato;
* ''Muséum de sciences naturelles et de la préhistoire'', Museo di Scienze Naturali e della Preistoria;
* ''Conservatoire du Machinisme et des Pratiques Agricoles'', un museo agricolo.
== Società ==
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== Voci correlate ==
* [[Cattedrale di Notre-Dame (Chartres)]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* [[Valeria Blais]], Jean Jacques Gruber, Francesco Pelster – [https://www.treccani.it/enciclopedia/chartres_%28Enciclopedia-Italiana%29/ Chartres] in ''Enciclopedia Italiana'', [[Istituto dell'Enciclopedia Italiana]], 1931
*{{Collegamenti esterni}}
* {{cita web |1=http://www.chartres-coeur-de-ville.com |2=Archeologia a Chartres |accesso=21 novembre 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20061005142906/http://www.chartres-coeur-de-ville.com/# |dataarchivio=5 ottobre 2006 |urlmorto=sì }}
* {{cita web|url=http://www.revver.com/view.php?id=57928&offset=3|titolo=Video della Cattedrale di Chartres|accesso=13 settembre 2006|dataarchivio=12 maggio 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150512060100/http://www.revver.com/view.php?id=57928&offset=3|urlmorto=sì}}
{{Dipartimento Eure-et-Loir}}
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