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A partire dalla seconda metà del XX secolo, Chartres ha conosciuto una vera trasformazione economica e sociale caratterizzata dal lavoro, dall'aumento della popolazione e dalla creazione dei quartieri di La Madeleine e di Beaulieu.
 
Nel ventunesimoXXI secolo viene inaugurato il ''Centre international du Vitrail'', per la creazione della ''Cosmetic Valley'' e per la realizzazione di manifestazioni come la Festa della luce.
[[File:La plaque devant la Cathédrale de Chartres.jpg|thumb|upright=1.3|La placca davanti alla la cattedrale di Chartres con l'indicazione della distanza da San Giacomo di Compostella.]]
=== Chartres, luogo di pellegrinaggi ===
La città è la meta di due pellegrinaggi : lela [[domenica delle Palme]] per i giovani dai 18 ai 30 anni delle diocesi dell'Île de France<ref>{{Cita web|lingua=fr|titolo=Pèlerinage de Chartres - d’Ile-de-France|url=https://idf-a-chartres.org/|sito=https://idf-a-chartres.org/|accesso=6 febbraio 2019}}.</ref> e alla [[Pentecoste]] per il "pellegrinaggio della Cristianità"<ref>{{cita web|lingua=fr|titolo=Pèlerinage de Chartres Pentecôte - Notre-Dame de Chrétienté|url=http://www.nd-chretiente.com/|sito=http://www.nd-chretiente.com/|accesso =6 febbraio 2019}}.</ref>.
 
Uno degli itinerari della ''[[Via Turonensis]]'', cammino di pellegrinaggio medievale da [[Parigi]] a [[San Giacomo di Compostella]], attraverso Chartres (l'altro itinerario passa per [[Orléans]]). Secondo il Capitolo Primo della ''Guida del Pellegrino'' di [[Aimery Picaud]], la ''Via Turonensis'' era una delle quattro strade in Francia che conducevano a San Giacomo di Compostella e la sola proveniente da nord e da nord-est dell'Europa. I pellegrini moderni che partono da Parigi possono prendere una delle due varianti dell'itinerario (via [[Vauhallan]] e [[Saint-Rémy-lès-Chevreuse]] o via [[Versailles]]) che convergono presso Rambouillet e attraversano [[Épernon]], [[Saint-Prest]] e [[Lèves]] prima di entrare a Chartres. La ''Via Turonensis'' continua in seguito verso [[Bonneval (Eure-et-Loir)|Bonneval]] e [[Châteaudun]] fino a [[Tours]], dove converge con la variante via [[Orléans]].
 
=== Simboli ===
{{citazione|Di rosso, a tre bisanti d'argento, ciascuno caricato di un'iscrizione di nero, incisa sul dritto di un denaro medievale del tipo utilizzato a Blois e Chartres<ref>Tre bisanti d'argento, ciascuno dentato di cinque pezzi a destra, caricati di un giglio a sinistra, di tre torte in palo e di una figura geroglifica, il tutto di nero.</ref>; al capo cucito d'azzurro, caricato di tre gigli d'oro.||De gueules, à trois besants d'argent, chacun chargé d'une inscription de sable frappé au droit d'un denier du Moyen âge du type bléso-chartrain; au comble cousu d'azur, à trois fleurs de lys d'or.|fr}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Cattedrali e chiese ===
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=== Musei ===
* ''[[Musée des Beaux-Arts (Chartres)|Musée des Beaux-Arts]]'', museo d'arte (ubicato vicino alla Cattedrale di Chartres) ospitato nel precedente palazzo episcopale. Opere di [[Francisco de Zurbarán]], [[Jean-Baptiste Chardin|Chardin]], [[François Boucher|Boucher]], [[Jean-Honoré Fragonard|Fragonard]], [[Camille Corot|Corot]], [[Paul Sérusier]], [[André Derain]], [[Maurice de Vlaminck]], [[Léonard Limosin]] e [[Chaïm Soutine]].
* ''Le Grenier de l'Histoire Musée'', museo storico specializzato in uniformi militari e accessori;
* ''Le Centre International du Vitrail'', un laboratorio-museo e centro culturale dedicato all'arte del vetro colorato;
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== Collegamenti esterni ==
* [[Valeria Blais]], Jean Jacques Gruber, Francesco Pelster – [https://www.treccani.it/enciclopedia/chartres_%28Enciclopedia-Italiana%29/ Chartres] in ''Enciclopedia Italiana'', [[Istituto dell'Enciclopedia Italiana]], 1931
*{{Collegamenti esterni}}
* {{cita web |1=http://www.chartres-coeur-de-ville.com |2=Archeologia a Chartres |accesso=21 novembre 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20061005142906/http://www.chartres-coeur-de-ville.com/# |dataarchivio=5 ottobre 2006 |urlmorto=sì }}
* {{cita web|url=http://www.revver.com/view.php?id=57928&offset=3|titolo=Video della Cattedrale di Chartres|accesso=13 settembre 2006|dataarchivio=12 maggio 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150512060100/http://www.revver.com/view.php?id=57928&offset=3|urlmorto=sì}}
 
{{Dipartimento Eure-et-Loir}}