Cielo: differenze tra le versioni

Il '''cielo''' è lo spazio siderale percepibile della [[Terra]] o, per estensione, da un qualsiasi altro [[pianeta|corpo celeste]], visto dalla superficie. In presenza di una [[atmosfera]] si presenta con colori diversi a causa della [[rifrazione]] e [[diffusione ottica|diffusione]] della [[luce]] nell'atmosfera.

 

 

Generalmente di giorno il cielo appare di colore [[azzurro]] perché le molecole d'aria diffondono [[Lunghezza d'onda|lunghezze d'onda]] della [[Spettro elettromagnetico|luce solare]] più corte rispetto a quelle più lunghe, di cui fanno parte le sfumature rosse o gialle all'[[alba]] e al [[tramonto]].<ref>Si veda [[effetto Tyndall]].</ref> In caso di fenomeni [[meteorologia|meteorologici]] in corso, come il semplice maltempo, o fenomeni particolari che ne compromettono la limpidezza, per esempio [[caligine]] prodotta da [[Incendio boschivo|incendi boschivi]], esso assume una colorazione grigiastra, più o meno scura. Se il cielo ha condizioni pressoché perfette, in direzione del sole è possibile vedere il [[Celeste (colore)|celeste]] puro, il celeste convenzionale, il colore del cielo ideale. Quando non vi siano [[nuvola|nuvole]], sia di giorno che di notte è possibile vedere la [[Luna]] quando è sopra l'[[orizzonte]] e, di notte, le [[stella|stelle]]. Di notte infatti il cielo senza luce solare appare nero ed è quindi possibile distinguere la luce delle stelle che di giorno non sono visibili in quanto la loro minor intensità luminosa viene "''coperta''" dalla luce solare: in questo caso si parla di ''cielo stellato''.