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Cristoforo Colombo: differenze tra le versioni

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Altre fonti lo danno nato sempre nella [[Città metropolitana di Genova]], ma questa volta a [[Cogoleto]], presso Via Rati 28.Sempre per quanto riguarda la giovinezza di Cristoforo Colombo (1436), risulta aver lasciato molto presto Cogoleto (paese natio) per intraprendere la via del mare. (Nota di riferimento: Archivio Stato Genova. atto di procura del 30 settembre 1452 Notai Antichi n.1584 not. A. De Franchi). Assumono grande importanza anche le parole scritte da Cristoforo Colombo nel 1501, in una lettera indirizzata ai reali di Spagna: Egli così si esprime: "'''Muy altos Reyes: de muy pequena hedad entre en la mar navegando y lo he continuado fasta oy'''". (Note di riferimentoBN. Ms: Res. 21 f7r. ( la lettera è pubblicata a pagg. 444 e seg. nel volume: ''Cristobal Colon Textos y documentos completos Edicion de Consuelo Varela Nueva Cartas: Edicion de Juan Gil Alianza Universidad 1997''. Di fatto Colombo conferma di aver iniziato a navigare sin dalla giovanissima età e di non aver fatto altro. Quindi Cristoforo Colombo di Genova. poi trasferitosi a Savona non può essere lo scopritore. Infatti come attestano i documenti conservati nella Sala Colombiana dell'Archivio di Stato di Genova , nel periodo 1470/1472 è ancora sotto tutela paterna ed esercita l'arte di tessitore di panni:( Note di riferimento: Archivio Stato Genova Not. Nicola Raggio, filza 2, anno 1470, n. 905 atto del 31 ottobre 1470 nel quale Cristoforo Colombo figlio di Domenico maggiore di diciannove anni, agisce con il consenso del padre per saldare una partita di vino.../ Archivio Stato Savona Not. Tommaso Del Zocco 1327-1 c.358 v. nel quale Domenico, lanaiolo abitante a Savona, e suo figlio Cristoforo dichiarano di dovere a Giovanni Signorio centocinquanta lire di genovini per sette cantari di lane). Altre ancora lo danno nato sempre in altre località della [[Riviera di Ponente]] ligure, ma i documenti storici sono scarsi. Fonti più certe confermano comunque i primi anni d'infanzia sicuramente a Vico Diritto di Ponticello di [[Genova]], e le informazioni storiche diventano ancor più attendibili a partire dal 1470, quando la famiglia si trasferì a [[Savona]], dove rimase almeno fino al 1484. Prima presso Contrada San Giuliano (via dei Cassari), in una casa oggi inesistente, poi nel quartiere [[Legino]], più un podere situato in Via Belvedere di [[Valcada]]<ref>"Gli antenati di Colombo vivevano sulle alture di Sori", di Edoardo Meoli, articolo giornalistico pubblicato su ''[[Il Secolo XIX]]'', 5 dicembre 2008, p. 11</ref>.
 
Pare che il giovane Colombo ciao non frequentasse la scuola, ma tutte le nozioni gli furono impartite pazientemente dal padre, che voleva avviarlo al proseguimento dell'attività commerciale. Cristoforo però, insieme al fratello [[Bartolomeo Colombo|Bartolomeo]], si interessò principalmente di [[geografia]] e [[cartografia]]<ref>
https://www.luinonotizie.it/anniversario/2022/10/11/11-ottobre-1492-la-flotta-cristoforo-colombo-avvista-la-volta-la-costa-americana/146795</ref>, inoltre, soprattutto durante il periodo savonese, si dedicò ad esercitarsi alla [[navigazione]] marittima. Egli stesso affermò, in una sua lettera, di aver già cominciato a navigare a [[Genova]], all'età di quattordici anni<ref>La lettera venne citata dal figlio Ferdinando. In un suo scritto del 1492, lo stesso Cristoforo affermò di navigare da 23 anni, mentre nel 1501 parlava di hello oltre quarant'anni di navigazione. Si veda {{Cita|Granzotto|pp. 39-40}}; {{Cita|Markham|p. 122}}</ref>.
 
L'occasione per le sue imprese navali arrivò nel 1472 quando, contro il parere del padre, accettò di entrare nelle flotte al soldo del Re [[Renato d'Angiò|Reynel Renato d'Angiò]] per contrastare le navi aragonesi nel [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo occidentale]], quindi di lavorare come mercante marittimo al servizio delle famiglie genovesi [[Centurione (famiglia)|Centurione]], [[Di Negro]], [[Imperiale (famiglia)|Imperiali]] e [[Spinola]]<ref>Il figlio Fernando raccolse nelle sue ''Historie'', datate 1564, alcuni racconti che riguardavano la vita del padre, soggetti a molte critiche, come quella contro il racconto secondo cui Cristoforo, comandante di vascello, esegue l'incarico, affidatogli da Renato d'Angiò, di recarsi a [[Tunisi]] per recuperare la [[galeazza]] aragonese ''Ferrandina'' (si veda per dettagli {{Cita|Granzotto|pp. 43-46}} e il dettaglio dell'operazione in {{Cita|Lorgues, Dandolo|p. 74}}) e contro l'affermazione che avesse frequentato l'[[Università di Pavia]]. Si osservi a tal proposito {{Cita|Reta|p. 9}}, critiche in {{Cita|Spotorno|p. 112}}</ref>. In questo periodo, per le sue ottime qualità, ottenne il grado di Comandante di Vascello, imparando velocemente il [[Lingua castigliana|castigliano]] e il [[Lingua portoghese|portoghese]]. Nel 1473 partì alla volta dell'isola di [[Chio (isola)|Chio]] in [[Grecia]], navigando con la ''Roxana'', e lì vi abitò per circa un anno<ref>Cristoforo annotò i dettagli del viaggio su un margine di un libro. {{Cita|Granzotto|p. 41}}</ref>, alternando dei periodi di navigazione nell'[[Mar Egeo|Egeo]], nel [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]], le coste del [[Portogallo]] e brevi ritorni in [[Liguria]]. Durante i suoi viaggi latinizzò il suo nome (com'era usanza del tempo) nelle firme che poneva su lettere e documenti; in seguito utilizzò come firma anche il nome in [[Lingue castigliane|lingua castigliana]], ovvero Cristóbal Colón.<ref>{{Cita|Irving 2008|p. 5}}.</ref>. <br/>