Croce greca
odi e il progetto originario di Bramante e Michelangelo Buonarroti per la basilica di San Pietro in Vaticano. Il Bramante reintrodusse questa tipologia anche nel Nord Italia, dove peraltro già Leon Battista Alberti aveva sperimentato lo schema nella chiesa di San Sebastiano. Nelle Marche, a poca distanza dal Palazzo Ducale di Urbino e dal luogo natio di Bramante, sorge a croce greca nel 1495 il vasto santuario di Santa Maria delle Stelle su committenza del comune di Cagli. Altro esempio di chiesa a croce greca si può trovare nel piccolo comune di Cellere, in provincia di Viterbo, dove sorge la chiesa di Sant'Egidio, più famosa come chiesa del Sangallo in quanto progettata da Antonio da Sangallo il Giovane.
Con la chiesa del Gesù a Roma e con la modifica del progetto di San Pietro, gli esperimenti sulla pianta a croce greca possono definirsi conclusi, attraverso l'impianto dell'armonia rinascimentale nel più pratico modello a croce latina. Tuttavia, durante il Barocco, Pietro da Cortona realizzò la chiesa dei Santi Luca e Martina a Roma facendo ricorso ad una croce greca leggermente allungata; sempre riconducibili ad una croce greca allungata sono la chiesa di San Carlo ai Catinari, sempre a Roma, e la cappella della Sorbona, a Parigi.
Se nell'arte ortodossa e dell'Europa Orientale la croce greca è stata utilizzata fino ad oggi senza soluzione di continuità, nel mondo cattolico occidentale questa tipologia è stata ripresa in seguito al Rinascimento solo occasionalmente.
In epoca neoclassica, merita di essere ricordata la croce greca del Pantheon di Parigi, un imponente edificio costruito dall'architetto Jacques-Germain Soufflot.
Galleria d'immagini
Romanico
Rinascimento
Note
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Croce greca