Annibale Ranuzzi: differenze tra le versioni
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Nato in una delle più importanti [[Famiglie senatorie bolognesi|famiglie senatorie]] della città figlio di Carlo (1770-1850) e della seconda moglie di questi Paolina Trionfi (1778-1864), studiò presso i [[Chierici regolari di San Paolo|frati barnabiti]] in Via D'Azeglio, e proseguì gli studi di storia e filosofia che prediligeva presso l'[[Università di Bologna]].
Durante i [[Moti del 1830-1831|moti del '31]] maturò la convinzione della necessità di indipendenza politica e libertà degli italiani e, pur fervente cattolico, e iniziò ad avversare il [[Stato Pontificio|governo papale]]. Da una posizione neoguelfa si avvicinerà a quella liberale moderata guidata da Minghetti. Nella quiescienza politica degli anni seguenti, si dedicò in maniera quasi autodidatta agli studi geografici, non esistendo nell'ateneo bolognese una tradizione in tal senso. In breve tempo venne ammesso ad alcune accademie europee, tra cui la [[Royal Geographical Society]] di [[Londra]], e seppe guadagnarsi la stima di eminenti studiosi, come [[Cristoforo Negri]], Iacopo Graberg di Hemso e molti altri. Data la carenza di studi geografici all'interno dello Stato Pontificio, iniziò nel [[1837]] un'ampia opera pubblicistica, pubblicando "Memorie scelte di Geografia, viaggi e costumi", stampato da Nobili a Bologna e inviando articoli a riviste bolognesi, tra cui i "Nuovi Annali delle Scienze Naturali", il maggior organo della cultura scientifica bolognese. Nello stesso anno e precisamente il 4 luglio 1837 aveva sposato Domenica Maria Rodriguez y Laso, figlia di Don Francesco, spagnolo, e di Carlotta Zambeccari. È del 1840 un "Saggio di Geografia pura, ovvero primi studi sull'anatomia della terra" in Nuovi annali delle Scienze naturali. Gli annali erano il più dotto periodico bolognese, emanazione dell'Università e dell'Accademia delle Scienze. In quest' opera Ranuzzi volle riorganizzare la Geografia sulle basi di una nuova e razionale divisione della materia, non determinata più da canoni esteriori ma desunta dalla natura stessa della disciplina, da dividersi in Geografia pura (che abbraccia tutti i fenomeni fisici che costituiscono la Geografia naturale), e in Geografia statistica (che è il collegamento di studi naturali a studi storici e all'influenza dell'uomo). Nello stesso anno fondò un
Nel 1842 pubblicò "Intorno allo stato attuale delle nostre cognizioni orografiche".
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