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Modifica di Bosoni W e Z

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[[File:Carlo_Rubbia_2012.jpg|thumb|[[Carlo Rubbia]], [[premio Nobel per la Fisica|Premio nobel per la fisica 1984]] assieme a [[Simon van der Meer]] per la rilevazione sperimentale dei bosoni W e Z]]
[[File:Carlo_Rubbia_2012.jpg|thumb|[[Carlo Rubbia]], [[premio Nobel per la Fisica|Premio nobel per la fisica 1984]] assieme a [[Simon van der Meer]] per la rilevazione sperimentale dei bosoni W e Z]]
L'osservazione diretta dei bosoni W e Z è stata possibile solo in seguito alla costruzione di acceleratori abbastanza potenti da produrre queste particelle così massive. Il primo segnale di W si ebbe nel gennaio del [[1983]] grazie all'utilizzo dell'acceleratore SPS ([[Super Proton Synchrotron]]) del CERN durante gli esperimenti [[UA1]] (guidato da [[Carlo Rubbia]]) e [[UA2]], realizzati grazie agli sforzi di una grande collaborazione di scienziati. Pochi mesi più tardi avvenne l'osservazione di Z. Tali risultati sono stati possibili grazie all'introduzione da parte di [[Simon van der Meer]] della tecnica del [[raffreddamento stocastico]]. La scoperta fu così sensazionale che Rubbia e van Der Meer furono insigniti del Premio Nobel per la fisica soltanto un anno dopo i loro sforzi, con una tempistica decisamente accelerata rispetto a quelle usuali della Fondazione Nobel.
L'osservazione diretta dei bosoni W e Z è stata possibile solo in seguito alla costruzione di acceleratori abbastanza potenti da produrre queste particelle così massive. Il primo segnale di W si ebbe nel gennaio del [[1983]] grazie all'utilizzo dell'acceleratore SPS ([[Super Proton Synchrotron]]) del CERN durante gli esperimenti [[UA1]] (condotto da [[Carlo Rubbia]]) e [[UA2]], realizzati grazie agli sforzi di una grande collaborazione di scienziati. Pochi mesi più tardi avvenne l'osservazione di Z. Tali risultati sono stati possibili grazie all'introduzione da parte di [[Simon van der Meer]] della tecnica del [[raffreddamento stocastico]]. La scoperta fu così sensazionale che Rubbia e van Der Meer furono insigniti del Premio Nobel per la fisica soltanto un anno dopo i loro sforzi, con una tempistica decisamente accelerata rispetto a quelle usuali della Fondazione Nobel.


La successiva costruzione di [[Acceleratore di particelle|collisori]] [[elettrone]]-[[positrone]] come il [[Large Electron-Positron Collider]] (CERN), e lo Stanford Linear Collider ([[SLAC]]) e di più potenti collisori protone-antiprotone (come [[Tevatron]] al [[Fermilab]]) alla fine degli anni 1980, in grado di raggiungere energie maggiori rispetto a quelle a disposizione con SPS, ha permesso una più elevata produzione dei bosoni W e Z e dunque uno studio più approfondito delle loro proprietà.
La successiva costruzione di [[Acceleratore di particelle|collisori]] [[elettrone]]-[[positrone]] come il [[Large Electron-Positron Collider]] (CERN), e lo Stanford Linear Collider ([[SLAC]]) e di più potenti collisori protone-antiprotone (come [[Tevatron]] al [[Fermilab]]) alla fine degli anni 1980, in grado di raggiungere energie maggiori rispetto a quelle a disposizione con SPS, ha permesso una più elevata produzione dei bosoni W e Z e dunque uno studio più approfondito delle loro proprietà.
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  • bosoni W e Z: Collegamento al sito, Titolo, Etichetta: it, Dichiarazione: P31, Dichiarazione: P6886, Descrizione: it

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