Giovanni Scoto Eriugena: differenze tra le versioni
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Successe ad [[Alcuino di York]] (735-804) a capo della [[Schola palatina (Aquisgrana)|Schola palatina]] di [[Aquisgrana]].<ref>Gilbert Highet, ''The Classical Tradition'', New York, Oxford University Press, 1949, pp. 38-39.</ref>
Produsse un certo numero di opere, ma oggi è meglio conosciuto per aver scritto ''[[La divisione della natura]]'', che è stata definita la "conquista finale" della filosofia antica, un'opera che "sintetizza le conquiste filosofiche di quindici secoli".<ref>Burch, George. Early Medieval Philosophy, Kings Crown Press. 1951</ref> Fu anche uno dei pochi filosofi dell'Europa occidentale del suo tempo che conosceva il [[lingua greca antica|greco]], avendo studiato ad [[Atene]], all'epoca parte dell'[[impero bizantino]]. Una tradizione, considerata falsa dalla maggior parte degli storici, dice che fu pugnalato a morte dai suoi studenti a [[Malmesbury (Wiltshire)|Malmesbury]] con le loro penne.
== Biografia ==
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== Opere ==
* ''De divina prædestinatione'' (''La predestinazione divina'').
* ''De divisione naturæ'' (''[[La divisione della natura]]''. Titolo originale: ''Periphyseon''). L'opera maggiore e più conosciuta.
* ''Expositiones super Ierarchiam celestem S. Dionysii'' (''Esposizioni sulla "Gerarchia celeste" di Dionigi Areopagita'').
* ''Expositiones super Ierarchiam ecclesiasticam S. Dionysii'' (''Esposizioni sulla "Gerarchia ecclesiastica" di Dionigi Areopagita'').
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