Egittologia: differenze tra le versioni
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[[File:Abu Simbel.jpg|thumb|Tempio grande di [[Abu Simbel]]]]
L'egittologia studia in modo scientifico la cultura dell'antico Egitto ([[letteratura]], [[scrittura]], [[storia]], [[religione]], [[arte]] ed [[economia]]).
== Storia ==
Fra gli autori antichi che nutrirono interesse per l'Egitto, a parte storici e geografi come [[Erodoto]], [[Plutarco]] con il suo saggio "Iside e Osiride", [[Strabone]], [[Diodoro Siculo]] e [[Gaio Plinio Secondo|Plinio il Vecchio]],
L'egittologia vera e propria sorse nel XIX secolo sulle fondamenta costruite dalla letteratura araba di epoca medievale e quella occidentale di epoca moderna. Nessuna epoca precedente si occupò, tuttavia, di conservazione e restauro, ad eccezione di studiosi arabi come [[Abd al-Latif al-Baghdadi]] (1161-1231), [[Al-Idrīsī]] (1173-1251) e [[Al-Maqrīzī]] (1364-1442), che furono «impegnati nello studio materiale dei monumenti antichi dell’Egitto e nella difesa dalle distruzioni del loro tempo».<ref>{{cita pubblicazione | autore = Michele Coppola| url = https://doaj.org/article/5e87dc64cd364d3bb5321bd2da65e79e | titolo = Problematiche conservative del patrimonio archeologico in Egitto. Casi studio nell’area di Antinoe| via = [https://archive.today/20200216113054/https://doaj.org/article/5e87dc64cd364d3bb5321bd2da65e79e archive.is] | formato = pdf | editore = Firenze University Press | rivista = Restauro Archeologico | anno = 2014 |oclc=8349059147| volume = 22 | numero = 1 | doi = 10.13128/RA-17951| urlarchivio = https://web.archive.org/web/20200216113058/https://oaj.fupress.net/index.php/ra/article/view/1924/1924 | urlmorto = no}}</ref>
La prima notizia di uno studio sulle antichità egizie in [[età moderna]] risale al [[XVI secolo]], in occasione del rinvenimento a [[Roma]] degli [[obelisco|obelischi]] egizi di epoca romana. Il successivo restauro eseguito dall'[[architetto]] [[Domenico Fontana]] nel [[1586]] per ordine di [[papa Sisto V]] suscitò un vivo interesse per la scrittura [[geroglifico egizio|geroglifica]].
Solamente nel [[XVII secolo]] possiamo annoverare la prima figura di egittologo nella persona del [[gesuita]] [[Germania|tedesco]] [[Athanasius Kircher]]. La sua vasta produzione letteraria offre un compendio della conoscenza che a quei tempi si aveva della civiltà egiziana e le sue ricerche sulla scrittura egizia costituirono
Il primo serio contributo all'egittologia in quanto disciplina scientifica risale al [[1798]] con la spedizione di [[Napoleone Bonaparte]] in Egitto e con la pubblicazione della ''[[Description de l'Égypte]]'' del [[1809]]. I venticinque volumi dell'opera, frutto delle ricerche eseguite dagli studiosi della spedizione, descrivevano tutti gli aspetti della civiltà egizia e fornivano la rilevazione [[Cartografia|cartografica]] del
Nel [[1818]] ci fu la scoperta dell'entrata della [[
Le nuove scoperte favorirono l'organizzazione di spedizioni archeologiche, tra cui quella franco-toscana dello stesso Champollion con l'italiano [[Ippolito Rosellini]], del [[1828]]-[[1829]], seguita da quella del tedesco [[Karl Richard Lepsius]] nel [[1842]]-[[1845]].
Già dalla fine del [[XIX secolo]] l'egittologia cominciò ad avvalersi di maggiore rigore accademico e scientifico, ad opera soprattutto del francese [[Auguste-Édouard Mariette]] e del [[Gran Bretagna|britannico]] [[Flinders Petrie]].
Nel 1903
Agli inizi del [[XX secolo]] risale la sensazionale scoperta nella [[Valle dei Re]] della [[tomba di
Nel 1940 fu scoperta la tomba intatta del faraone [[Psusennes I]] a [[Tanis]].
Negli [[anni 1960|anni sessanta]] dello stesso secolo va ricordata la spettacolare impresa della traslazione dei templi di [[Abu Simbel]], a causa della costruzione della [[diga di Assuan]] sul [[Nilo]]. Si venne a formare il [[lago Nasser]]
▲Nel 1903 ha inizio la Missione Archeologica Italiana in Egitto, che, sotto la guida di Ernesto Schiaparelli, porterà alla luce importanti reperti oggi esposti al Museo Egizio di Torino, oltre a scoprire la tomba della Regina Nefertari e quella dell’architetto Kha.
Le missioni archeologiche finalizzate al ritrovamento di nuove tombe e reperti continuano fino ai giorni nostri.
== Note ==
▲Agli inizi del [[XX secolo]] risale la sensazionale scoperta nella [[Valle dei Re]] della tomba di [[Tutankhamon]] da parte degli [[archeologo|archeologi]] britannici [[Howard Carter]] e [[George Herbert, V conte di Carnarvon|Lord Carnarvon]] ([[1922]]).
<references />
▲Negli [[anni 1960|anni sessanta]] dello stesso secolo va ricordata la spettacolare impresa della traslazione dei templi di [[Abu Simbel]], a causa della costruzione della [[diga di Assuan]] sul [[Nilo]]. Si venne a formare il [[lago Nasser]] ed i colossali templi furono trasferiti 65 metri più in alto per evitare che fossero sommersi. Pochi anni più tardi la stessa sorte subirono i monumenti di [[File (Egitto)|File]].
== Bibliografia ==
* ''Aegyptus. Rivista italiana di egittologia e di papirologia'', a cura della Scuola di Papirologia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano, 1920-
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== Voci correlate ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=http://www.egittologia.unipi.it/|titolo=Università di Pisa - Egittologia}}
* {{cita web|url=http://www.egittologia.net|titolo=Egittologia.net - Portale italiano dedicato all'Egittologia}}
* {{cita web|
* {{cita web |
* {{cita web|url=http://www.cefb.it/|titolo=Centro di Egittologia Francesco Ballerini}}
{{Discipline umanistiche}}
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