Evaristo Felice Dall'Abaco: differenze tra le versioni
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|Attività2 = violoncellista
|Nazionalità = italiano
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== Biografia ==
Violoncellista, violinista è annoverato tra gli epigoni del suo tempo quale compositore di musica strumentale, sonata e concerto. Venne avviato presto agli studi musicali a Verona<ref name="vr">{{cita|Bologna|p. 234|VR}}.</ref>, forse sotto la guida del compositore veronese Gasparo Gaspardini, che guidò la cappella musicale della [[Duomo di Verona|Cattedrale di Verona]] dal dicembre 1685 al 1714<ref>{{cita|Materassi, Och|p. [10]|och}}.</ref>. Il talento dimostrato al [[violino]] e al [[violoncello]] indusse nel [[1696]] il padre a mandarlo a [[Modena]], per proseguire gli studi con [[Tommaso Antonio Vitali]], che fu "capo di concerto" alla corte dei duchi [[Francesco II d'Este|Francesco II]] e poi [[Rinaldo
Successivamente, ne perdiamo le tracce fino al 1º aprile [[1704]], quando venne assunto come "suonador da camera di violoncello" alla corte di [[Massimiliano II Emanuele di Baviera|Massimiliano II Emanuele]], principe elettore di Baviera, a [[Monaco di Baviera|Monaco]]. Direttore della musica da camera del principe era in quegli anni [[Pietro Torri]], compositore originario della cittadina di [[Peschiera del Garda]], non lontana da Verona, e non è escluso che abbia favorito l'approdo di Dall'Abaco alla capitale bavarese; un'altra ipotesi vede come determinante un intervento di [[Scipione Maffei]], brillante intellettuale veronese, la cui famiglia intratteneva rapporti stretti con la casata dell'elettore<ref>{{cita|Materassi, Och|p. [11]|och}}.</ref>. Gli esiti della [[guerra di successione spagnola]] costrinsero il principe all'esilio fino al 1715; Dall'Abaco lo seguì fedelmente nelle sue peregrinazioni a [[Bruxelles]], [[Mons]], [[Compiègne]], [[Parigi]], [[Versailles]] e [[Lussemburgo]]<ref name="vr" />. Ritornato a [[Monaco di Baviera|Monaco]] ([[1715]]), fu Konzertmeister e in seguito consigliere del principe fino al [[1740]].
Il [[Conservatorio Evaristo Felice Dall'Abaco|Conservatorio di Verona]] porta il suo nome.
Anche il figlio [[Giuseppe Clemente Dall'Abaco]] fu un famoso musicista e divenne direttore della musica da camera reale a Bonn e consigliere di corte.
== Composizioni ==
[[File:Verona - Targa Dall'Abaco.jpg|thumb|upright=1|Targa sulla casa natale a Verona, in vicolo di San Giovanni in Foro]]
Esponente di primo piano del violinismo tardobarocco italiano, pubblicò (esattamente come Arcangelo Corelli) sei raccolte di musica strumentale:
*"Sonate da camera per Violino e Violoncello, overo Clavicembalo solo" op. 1 ([[1708]])
*Concerti a quattro da chiesa op. 2 ([[1712]])
*Sonate a 3 da chiesa per 2 violini, violoncello e continuo op. 3
*"Sonate da camera a Violino e Violoncello" (basso continuo) op. 4
*Concerti a più istrumenti op. 5 ([[1719]] ca.)
*Concerti a più istrumenti op. 6 ([[1735]])
In particolare, la sonata barocca trovò in lui un culmine dopo [[Arcangelo Corelli|Corelli]], raggiungendo perfetta coerenza e organicità di struttura, in cui si segnalano
==Note==
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*{{cita libro | Enrico | Paganuzzi | La musica a Verona | 1976 | Banca Mutua Popolare di Verona | Verona |coautori=Carlo Bologna, Luciano Rognini, Giorgio Maria Cambié, Marcello Conati|cid=VR}}
*{{cita libro | Laura | Och | ''Prefazione a'' E. F. Dall'Abaco, [XII] Sonate da camera a violino e violoncello opera quarta | 1999 | SPES | Firenze|cid=och|pagine=[7]-[17]|coautori=Marco Materassi}}
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