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Interferenza (telecomunicazioni)

sovrapposizione di segnale nelle telecomunicazioni
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Nei sistemi di telecomunicazione si chiama interferenza la sovrapposizione d'informazione non desiderata che crea disturbo alla corretta interpretazione di una qualsiasi informazione.

Destructive Interference

A seconda del tipo di segnale che codifica l'informazione, l'interferenza può assumere varie forme:

  • Codifica con segnali elettrici su portante fisica (cavo coassiale o doppino telefonico). In questo caso l'interferenza può essere dovuta a qualsiasi segnale elettrico indotto sulla portante fisica da effetti esterni (campi elettromagnetici, scariche elettriche naturali, scariche elettriche artificiali per esempio da motori elettrici, o simili). Se le componenti di frequenza del segnale interferente si sovrappongono a quelle del segnale voluto, può essere difficile la corretta restituzione di quest'ultimo. Nel caso di segnali digitali si possono produrre errori nell'interpretazione dei simboli se le interferenze superano determinate soglie massime. Il segnale interferente può anche produrre una distorsione (alterazione della forma) del segnale elettrico nel ricevitore, se quest'ultimo non possiede sufficiente linearità. Un esempio di interferenza tra segnali elettrici è dato dalla diafonia.
  • Codifica con segnali elettromagnetici nel vuoto o in un mezzo dielettrico (Ponte radio). In questo caso le onde elettromagnetiche interferenti generate da un'antenna diversa o da una sorgente naturale, si sovrappongono a quelle generate dall'antenna trasmittente e pertanto può diventare impossibile la loro cancellazione da parte dell'antenna ricevente. Ciò è sempre vero se le frequenze utilizzate si sovrappongono o, nel caso di frequenze diverse, se il ricevitore, l'antenna ricevente, il mezzo di trasmissione o altri elementi della catena di trasmissione non sono lineari. In questo caso infatti si possono produrre intermodulazioni con generazione di nuovi segnali con componenti nelle frequenze utilizzate dal segnale voluto.
  • Codifica con segnali ottici (Fibra ottica, Infrarossi). Si produce interferenza quando la frequenza della luce interferente si sovrappone a quella del segnale voluto.

Autointerferenza

A volte è il proprio segnale voluto, o una copia dello stesso, ciò che produce interferenza. Un caso esemplare è l'eco prodotto nei sistemi di telefonia o la riflessione ritardata di un segnale a radio frequenza che può produrre distorsione in un ricevitore televisivo, con visualizzazione di immagini distorte o doppie immagini.

Canalizzazione

Occorre segnalare che molto spesso i sistemi di comunicazione utilizzano una separazione precisa delle frequenze utilizzate, in canali. L'uso dei canali di trasmissione a radio frequenza vengono infatti regolati da appositi enti regolatori nazionali ed internazionali (ITU), proprio per minimizzare il rischio di interferenze fra diversi utilizzatori.

Le interferenze tra canali sono normalmente limitate per progetto, in modo da risultare trascurabili. Se però uno dei segnali non risulta nella norma o se risulta di potenza eccessiva per la linearità del sistema, si possono comunque produrre interferenze. Un caso tipico è l'interferenza che può produrre un telefonino (segnale a radio frequenza di migliaia di Hertz) su un sistema audio che invece funziona in intervalli di frequenza molto più bassi (al massimo poche decine di KHz) (catena di amplificazione audio), per effetti non lineari di qualche componente di quest'ultimo, provocando fastidiose interferenze impulsive (click).

Interferenze illecite

Prendono il nome d'interferenze illecite le trasmissioni radio effettuate su frequenze riservate, come quelle aeronautiche o militari. Esse vanno segnalate al CIRCOSTEL (Circolo Costruzioni Telegrafiche e Telefoniche), il quale provvede ad accertarne la fonte ed attuare i provvedimenti del caso.

Interferenza e rumore

Pur costituendo entrambi un disturbo ovvero una fonte di degrado del segnale utile informativo trasmesso, interferenza e rumore sono cose tra loro distinte: mentre l'interferenza è infatti un segnale a cui può associarsi comunque altra informazione ma indesiderata, il rumore prodotto dagli apparati elettronici e/o introdotto dal canale è un segnale che non trasporta alcun tipo di informazione intellegibile essendo puramente random. Inoltre mentre l'interferenza tra due trasmissioni nella stessa banda (interferenza isocanale o co-canale) non si può risolvere con l'aumento di potenza di entrambe le trasmissioni in quanto l'interferenza prodotta dipende mutuamente dalla potenza del segnale trasmesso (cioè il rapporto P/I rimarrebbe invariato), ma al più solo con una, l'effetto nocivo del rumore può essere invece sempre minimizzato, almeno in linea teorica, aumentando la potenza del segnale utile trasmesso ovvero aumentando il rapporto segnale/rumore essendo il rumore statisticamente indipendente dal segnale trasmesso. Questa distinzione da luogo da una parte a sistemi di comunicazione limitati dall'inteferenza, come ad esempio i sistemi cellulari, e dall'altra a sistemi classici limitati dal rumore o in potenza visto che, nei casi reali, la potenza in trasmissione non può essere aumentata indefinitivamente.


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